La Giunta comunale di Falconara M. propone un Ordine del giorno discriminatorio e anticostituzionale sulle politiche abitative. I Consiglieri comunali di maggioranza obbediscono! Lara Polita delle civiche FBC/CiC vota NO motivando che il servizio sociale deve opportunamente tener conto del reale bisogno e non creare categorie!

Pubblicato il 30 Giugno 2016 
Articolo su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali | Commenti disabilitati su La Giunta comunale di Falconara M. propone un Ordine del giorno discriminatorio e anticostituzionale sulle politiche abitative. I Consiglieri comunali di maggioranza obbediscono! Lara Polita delle civiche FBC/CiC vota NO motivando che il servizio sociale deve opportunamente tener conto del reale bisogno e non creare categorie!

senza-ric-sindaco.jpgLe proposte di alcuni Consiglieri regionali di opposizione (Lega Nord e Fratelli d’Italia) di modifica alle Leggi regionali n.36 del 2005, n.22 del 2006, n.13 del 2009 riguardanti il riordino del sistema regionale delle politiche abitative, sono state riprese e approvate dalla maggioranza consiliare che sostiene l’Amministrazione comunale di Falconara M. … MA QUELLE PROPOSTE SI FONDANO SU PRINCIPI ANTICOSTITUZIONALI E DISCRIMINATORI.

LA RESIDENZA SUL TERRITORIO REGIONALE DA ALMENO 10 ANNI È PALESEMENTE ANTICOSTITUZIONALE: la Corte Costituzionale, con sentenza 168 del 2014 , ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Valle D’Aosta nella parte in cui annovera, fra i requisiti di accesso all’edilizia residenziale pubblica, quello della residenza nella Regione da almeno 8 anni, maturati anche non consecutivamente.

Figuriamoci 10 anni consecutivi!

L’ABROGAZIONE DELLA PAROLA “IMMIGRATI” È DETTATA DALLA FALSA VOLONTÀ DI ELIMINARE LE DIFFERENZE. INFATTI Giunta e Consiglieri SI SBUGIARDANO creando una ancor più grande discriminazione con la dicitura “previo esaurimento di domande presentate dai cittadini marchigiani residenti da almeno 10 anni in Regione“.

Inoltre, già nella Legge regionale vigente sono previsti tra i requisiti soggettivi i nuclei monoparentali, la presenza di persone con più di 65 anni, la presenza di disabili e, in quelli oggettivi, punteggi per ogni anno di residenza.

Lara Polita ha dichiarato:IL CONCETTO STESSO DI SERVIZIO SOCIALE DEVE OPPORTUNAMENTE TENER CONTO DEL REALE BISOGNO E NON CREARE CATEGORIE: sono i requisiti che debbono parlare e a cui riferirsi.

Favoritismi più o meno velati restano comunque tali.

Ciò è indice di una mentalità ristretta che poco si concilia con un servizio, tanto meno se sociale!

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Giornata della trasparenza a Falconara M.: per il Sindaco “l’accesso agli atti viene fatto per strumentalizzazione politica” e “la trasparenza è importante ma non fondamentale”. OPACO!

Pubblicato il 28 Giugno 2016 
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senza-ric-sindaco.jpgUn oggetto che è opaco è anche non lucido.

Il Sindaco di Falconara Marittima è un Amministratore LUCIDAMENTE OPACO, NON TRASPARENTE PER SCELTA! Sembrano non lasciare dubbi le sue esternazioni nel corso della Giornata della Trasparenza a cui ha partecipato 499brandoni640x480-6.jpgla Consigliera comunale delle liste civiche FBC/CiC, Lara Polita, la quale ha dichiarato in proposito:

Lo scarsissimo numero dei presenti alla Giornata, a parte gli addetti ai lavori, è l’effetto di una mancata promozione dell’evento, che a sua volta esprime la scarsa disponibilità dell’Amministrazione comunale di Falconara M. verso questa iniziativa.
Non si può affermare, come ha fatto
il Sindaco, “ai cittadini non interessa”. La partecipazione va costruita e se è – in primis – l’Amministrazione comunale a non crederci, come può essere sensibilizzata la cittadinanza? Non è stato esposto neanche un manifesto a differenza della notevole quantità affissa in tutta la città per l’evento
la Giunta incontra i cittadini! Il Sindaco ha dichiarato che “l’accesso agli atti viene fatto per strumentalizzazione politica e che la trasparenza è importante ma non fondamentale”.
Come Consigliere comunale che espleta il proprio mandato con responsabilità in rappresentanza di forze civiche e politiche che dal 2008 hanno inoltrato all’Amministrazione comunale il maggior numero di richieste di accesso agli atti per conoscere ciò che altrimenti non viene reso noto, ritengo che tali dichiarazioni lasciano intendere quanto sia scomoda per il Sindaco la nostra volontà politica e la nostra pratica quotidiana di rendere pubblici quei documenti per informare i cittadini. La partecipazione, e quindi la trasparenza, che intendono le liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune, è una pratica positiva e non un intralcio
“.

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Versamenti fognari in mare: la Consigliera comunale FBC/CiC Lara Polita invia una nota ufficiale al Sindaco di Falconara e a Multiservizi dove chiede di prendere in considerazione la realizzazione di vasche di prima pioggia a mezza costa.

Pubblicato il 20 Giugno 2016 
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senza-ric-sindaco.jpgQuanto abbiamo già dichiarato e scritto l’11 giugno scorso a proposito della necessità di prendere in considerazione la realizzazione di vasche di prima pioggia a mezza costa (vedi Mare e balneazione a Falconara M.: la Consigliera comunale FBC/CiC Lara Polita favorevole alle vasche volano possibilmente realizzate a mezza costa. Qualora con le vasche i calcoli idraulici non escludessero completamente versamenti in mare, Lara Polita concorda con un numero minimo di tubazioni che scarichino a 600 metri in mare. Ribadito l’obbligo della massima trasparenza nella gestione dei divieti di balneazione e del rigoroso rispetto dei criteri scientifici per stabilire il ritorno alla balneabilità! ) è oggetto della nota ufficiale che la Consigliera FBC/CiC LARA POLITA invierà in giornata al Sindaco di Falconara Marittima e a Multiservizi.

La possibilità della realizzazione delle vasche a mezza costa falconarese trova una conferma anche nelle recenti valutazioni espresse dal Sindaco secondo il quale la conformazione del territorio falconarese con la collina a ridosso della spiaggia determina una immediata velocizzazione dell’acqua piovana che dalla collina si convoglia in maniera massiccia nelle condutture del sistema fognario il quale, per non scoppiare, attiva gli scolmatori che riversano in mare.

Per questo Lara Polita sottolinea che Se queste argomentazioni hanno un fondamento – e non abbiamo motivo di dubitarne dato che sono state svolte dopo le numerose riunioni tecniche che il Sindaco ha avuto con Multiservizi e sembrano proprio figlie di precise valutazioni tecniche – ci chiediamo perché né Multiservizi parli della soluzione delle vasche a mezza costa né il Sindaco le ponga all’ordine del giorno.

E’ evidente che le vasche a mezza costa tratterrebbero l’acqua piovana per rilasciarla successivamente in maniera graduale evitando che le fogne a valle vengano aggredite in breve tempo dalla veloce e copiosa massa d’acqua.  Al contrario, le vasche di prima pioggia in spiaggia sarebbero meno efficaci a fronteggiare la grossa massa d’acqua piovana che scenderebbe velocemente dalla collina di Falconara“.

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La bozza del Piano di Sorveglianza Sanitaria sulla popolazione è stato redatto a settembre 2015 da ARS, ASUR e ARPAM! Le dichiarazioni dell’Assessore Astolfi sono prive di fondamento. Pubblichiamo i Verbali che inchiodano l’Assessore anche per i ritardi e l’incapacità!

Pubblicato il 17 Giugno 2016 
Articolo su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali, Salute e sicurezza | Commenti disabilitati su La bozza del Piano di Sorveglianza Sanitaria sulla popolazione è stato redatto a settembre 2015 da ARS, ASUR e ARPAM! Le dichiarazioni dell’Assessore Astolfi sono prive di fondamento. Pubblichiamo i Verbali che inchiodano l’Assessore anche per i ritardi e l’incapacità!

simboliIn riferimento all’articolo pubblicato da Resto del Carlino in data 16/06/2016 relativo alla bozza del Piano di Sorveglianza Sanitaria sulla popolazione di Falconara interveniamo perché ci risultano false e frutto solo di un ego smisurato le dichiarazioni dell’Assessore Matteo Astolfi secondo il quale “il Comune ha redatto una bozza del Piano“.

L’unica bozza del Piano consegnata ai Consiglieri comunali, in realtà, è quella di ARS, ASUR e ARPAM e risale al 29 settembre 2015!

Lo dimostra il Verbale della Commissione consiliare del 29 settembre 2015  che pubblichiamo.

Inoltre da quel verbale e da altri documenti che pubblichiamo emergono sesquipedali errori di incapacità e ingiustificabili ritardi proprio dell’Assessore Astolfi, che ci fa sorgere seri dubbi se abbia la competenza di dare seguito al mandato del Consiglio comunale del 6 marzo 2014!

Ritardo 1: il 29 settembre 2015 (alle ore 15,30) si riunì per la quarta volta il Tavolo di Lavoro per l’avvio di un servizio di sorveglianza epidemiologica e sanitaria sulla popolazione del Comune di Falconara M. e comuni limitrofi (zona AERCA). Il Tavolo era gestito dall’Assessore Astolfi, unico rappresentante del Comune di Falconara M. I rappresentanti di ARS, ASUR e ARPAM consegnarono e illustrarono la bozza del Piano di Sorveglianza Epidemiologica. Nel Verbale è scritto che tutti i presenti (6 comuni AERCA su 9) concordano sulla necessità di procedere con i necessari atti di approvazione, il cui iter sarà meglio individuato e potrebbe consistere nella predisposizione di un atto di Consiglio comunale per tutti i Comuni dell’AERCA con successiva proposizione alla Regione oppure nella sottoscrizione di un Accordo di Programma tra i Comuni, la Regione e gli Organi tecnici“. Sono trascorsi 9 mesi e, a tutt’oggi, l’Assessore Astolfi non è riuscito a partorire neanche il testo di una delibera per il Consiglio comunale!

Inoltre è evidente che l’unica bozza conosciuta è di ARS, ASUR e ARPAM, altro che del Comune di Falconara!

Ritardo 2: Se l’Assessore Matteo Astolfi avesse fatto quello che doveva, a gennaio 2016 avremmo potuto conoscere “un primo report di sintesi pluriennale” su ricoveri e mortalità nella popolazione falconarese “con l’utilizzo dei dati sanitari correnti ad oggi disponibili“! Lo scrissero ARS, ASUR e ARPAM nel promemoria per l’incontro del 23 luglio 2015 sul Piano di Sorveglianza Epidemiologica AERCA svoltosi al Comune di Falconara M, presieduto sempre dall’Astolfi!

Incapacità: il 2 dicembre 2015, rispondendo ad una interrogazione dell’allora Consigliere FBC/CiC Riccardo Borini, l’Assessore Astolfi rispose che “i dati richiesti dal Comune in merito alle cause di morte e dei ricoveri non sono mai pervenuti” dalla Regione Marche nonostante la richiesta inviata di suo pugno il 15 aprile 2015 ad ARS, ASUR e ARPAM. Così il 21 marzo 2016 l’Assessore Astolfi ha inviato una nuova richiesta di accesso agli atti all’ARS ed alla Regione per conoscere quei dati.

Nella risposta del Direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria del 22 aprile 2016 , si evince che l’Assessore aveva inviato una richiesta confusa tanto che il Direttore, per deduzione, aveva intuito che l’Assessore si riferiva all’aggiornamento della Nota di Epidemiologia Descrittiva del 2011 della stessa ARS e dell’ARPAM!

L’Assessore ha impiegato 12 mesi per farsi capire mentre poteva semplicemente rileggersi le prime 4 righe della mozione unitaria votata da tutto il Consiglio comunale di Falconara M. il 6 marzo 2014 per capire che avrebbe dovuto chiedere l’AGGIORNAMENTO DELLA NOTA DI EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA DEL 2011 REDATTA DA ARS E ARPAM! Non ha chiesto consiglio neanche alla moglie Presidente di Commissione, o anche lei non c’è “arrivata”?

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Mare e balneazione a Falconara M.: la Consigliera comunale FBC/CiC Lara Polita favorevole alle vasche volano possibilmente realizzate a mezza costa. Qualora con le vasche i calcoli idraulici non escludessero completamente versamenti in mare, Lara Polita concorda con un numero minimo di tubazioni che scarichino a 600 metri in mare. Ribadito l’obbligo della massima trasparenza nella gestione dei divieti di balneazione e del rigoroso rispetto dei criteri scientifici per stabilire il ritorno alla balneabilità!

Pubblicato il 11 Giugno 2016 
Articolo su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio, Salute e sicurezza | Commenti disabilitati su Mare e balneazione a Falconara M.: la Consigliera comunale FBC/CiC Lara Polita favorevole alle vasche volano possibilmente realizzate a mezza costa. Qualora con le vasche i calcoli idraulici non escludessero completamente versamenti in mare, Lara Polita concorda con un numero minimo di tubazioni che scarichino a 600 metri in mare. Ribadito l’obbligo della massima trasparenza nella gestione dei divieti di balneazione e del rigoroso rispetto dei criteri scientifici per stabilire il ritorno alla balneabilità!

CiC FBCDopo aver studiato il dossier di Multiservizi ed averne ascoltato i Responsabili, tra le varie ipotesi SIAMO CONTRARI alla cementificazione di quasi 2 km di spiaggia tramite vasconi in calcestruzzo di profondità 5 metri e larghi 4 metri che implicherebbero una movimentazione di circa 60mila metri cubi di materiale con un forte impatto sul mare e le attività economiche.

divieto-balneazione.jpgAuspichiamo modalità di intervento meno invasive: altre vasche come quella di Palombina Vecchia CI TROVEREBBERO D’ACCORDO SOLO IN ALTERNATIVA ALL’IMPOSSIBILITÀ DI REALIZZARE VASCHE A MEZZA COSTA. Quest’ultima, attualmente, è una soluzione non presa in considerazione ma le vasche a mezza costa sarebbero ottimali dato che non si interverrebbe sulla spiaggia. Dal punto di vista economico sia quelle a mezza costa che quelle in spiaggia sono economicamente le più fattibili e, quindi, rapide.

Se dai calcoli di contenimento delle vasche volano si ipotizzasse che comunque una parte delle acque potrebbe finire in mare, a quel punto la soluzione di un numero contenuto di tubazioni che portino quelle acque a 600 metri in mare sarebbe un costo e una soluzione affrontabile affinché la balneazione non sia compromessa.

Consapevoli della necessità e dell’urgenza degli interventi che cittadini e operatori economici pretendono è necessario aprire una “vertenza intercomunale” che porti al reperimento tempestivo delle risorse necessarie.

IN ATTESA DEGLI INTERVENTI I FENOMENI DI INQUINAMENTO VANNO GESTITI CON LA MASSIMA TRASPARENZA

In caso di intervento degli scolmatori la cittadinanza va informata in maniera chiara. La comunicazione deve essere fatta con tutti i mezzi disponibili, tenendo conto di quanto previsto dalla legge, che impone la massima trasparenza nella comunicazione e considerando il tipo di utenza. Chi informa le tante persone (anche straniere) che vanno nei tratti di spiaggia libera? Riteniamo insufficiente ed inefficace posizionare i divieti di balneazione ogni 150 metri come ha recentemente fatto il Comune di Falconara M. Gli avvisi andrebbero sistemati su bacheche fisse (in modo da scoraggiarne la rimozione) e nei punti di accesso alla spiaggia!

RISTABILIRE LA BALNEABILITA’ CON CRITERI SCIENTIFICI

Si auspica, a vantaggio di tutti, che l’inquinamento duri il meno possibile. La revoca dei divieti di balneazione non può però derivare, come tentato lo scorso anno dal Sindaco di Ancona “per decreto” (si fa riferimento all’ordinanza del 26/8/2015 con cui si dichiarò che dopo 24 ore dalla cessazione dello sversamento il divieto cessava). Su questo la Regione Marche attraverso il Servizio Tutela delle Acque ha fatto chiarezza dichiarando la necessità delle analisi da parte dell’ARPAM. E’ necessario individuare metodiche di analisi che diano risposte più veloci” per il ritorno alla balneabilità MA CHE RISPETTINO RIGOROSAMENTE CRITERI SCIENTIFICI E NON DI OPPORTUNITA’!

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IL SINDACO DI FALCONARA, GOFFREDO BRANDONI, HA SERI PROBLEMI DI DECENZA POLITICO/AMMINISTRATIVA E MORALE!

Pubblicato il 3 Giugno 2016 
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simboliLa foto del Sindaco di Falconara M. Goffredo Brandoni che – ritratto dal sito di informazione Ancona Today – posa a fianco dell’ex Comandante Stefano Martelli mentre firma l’Ordinanza che detta gli orari di chiusura di alcuni esercizi commerciali in via Flaminia, non può non indurre una foto.JPGriflessione di DECENZA POLITICA E MORALE.

Il Sindaco, a giustificazione dell’Ordinanza, informa di aver “ricevuto spesso esercenti e residenti della zona che mi hanno segnalato comportamenti incivili“.

Ora, noi informiamo il Sindaco di Falconara M. di un COMPORTAMENTO INCIVILE GRAVE, ALMENO QUANTO QUELLI RECEPITI DAGLI ESERCENTI E DAI RESIDENTI DI VIA FLAMINIA.

Il 19 maggio scorso la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale regionale per le Marche, ha depositato la sentenza di condanna per DANNO ERARIALE pronunciata nei confronti dell’allora Comandante della Polizia Municipale Stefano Martelli, DANNO per € 5.369,86 e dell’allora Vice Comandante Franco Nisi, DANNO per € 4.324,66 (più spese di lite) nei confronti del Comune di Falconara Marittima, CIOE’ DEI CITTADINI FALCONARESI!

Non dimentichiamo che la sentenza impone la restituzione di solo il 50% del pregiudizio erariale ed inoltre 2008 e 2009 sono andati in prescrizione: complessivamente, il danno a scapito dei cittadini è stato di oltre 22.000 euro!!!

La “Grave negligenza e trascuratezza della condotta del Comandante Martelliriscontrata dai Giudici della Corte dei Conti è riferita al fatto di avercostantemente autorizzato, per il periodo per cui è causa, la liquidazione dell’indennità di turno nei confronti del suo Vice Comandante, indennità “non spettante!

sito.jpgScrive la Corte dei Conti:Martelli era il responsabile della gestione del personale nonché adottava gli atti di autorizzazione alla liquidazione degli emolumenti accessori assumendo il ruolo di vero e proprio dominus nell’attribuzione di tali spettanze retributive“.

E’ DECENTE che il Sindaco Brandoni –  delegato dai Falconaresi ad amministrarli con diligenza, imparzialità ed onestà – posi in una foto istituzionale al fianco di un funzionario pubblico reo di un INCIVILE e “rilevante (…) contributo causale posto in essere (…) nella determinazione del danno economico” nei confronti degli stessi Falconaresi?

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