Incendio ditta Casali srl del 17/7/2015: la Consigliera comunale di FBC/CiC – Lara Polita – ha chiesto ed ha ricevuto dai Vigili del Fuoco di Ancona la loro RELAZIONE DI INTERVENTO. Lara Polita aveva ripetutamente, ma invano, invitato il Sindaco Brandoni ed il Presidente del Consiglio Comunale a richiederla. FBC/CiC la pubblicano integralmente e la inviano a mezzo p.e.c. al Sindaco e alla Giunta di Falconara M.

Pubblicato il 17 Settembre 2016 
Articolo su Comunicati Lista Cittadini, Salute e sicurezza | Commenti disabilitati su Incendio ditta Casali srl del 17/7/2015: la Consigliera comunale di FBC/CiC – Lara Polita – ha chiesto ed ha ricevuto dai Vigili del Fuoco di Ancona la loro RELAZIONE DI INTERVENTO. Lara Polita aveva ripetutamente, ma invano, invitato il Sindaco Brandoni ed il Presidente del Consiglio Comunale a richiederla. FBC/CiC la pubblicano integralmente e la inviano a mezzo p.e.c. al Sindaco e alla Giunta di Falconara M.

senza-ric-sindaco.jpgDopo oltre 13 mesi dall’incendio presso la ditta Casali srl del 17 luglio 2015, è possibile conoscere la RELAZIONE DI INTERVENTO del Comando Provinciale di Ancona dei Vigili del Fuoco.

Questo ritardo non va certo ascritto al Comando dei VVF che ringraziamo pubblicamente per la professionalità e l’attenzione che dimostrano in ogni evento che li coinvolge e nei riguardi dei rischi industriali che circondano i cittadini falconaresi.

Il ritardo di informazione e conoscenza è responsabilità del Sindaco Brandoni e dell’Assessore Astolfi che dopo aver chiesto ai VVF di Ancona e Regionale Marche – Prot. n. 30639/2015 del 20 luglio 2015 – “di conoscere se la ditta ha rispettato le norme di prevenzione incendi“, si sono disinteressati completamente di sapere ciò che devono sapere su un incidente occorso in una azienda che opera sul territorio che amministrano!

La Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita li ha sollecitati inutilmente per ben due volte – il 7 marzo e il 21 marzo 2016 – con richieste scritte inviate anche all’allora Presidente del Consiglio Comunale, Marco Giacanella.

Così il 1 agosto 2016, la Consigliera di FBC/CiC ha chiesto direttamente al Prefetto e al Comando Provinciale dei VVF la Relazione di valutazione sullo stato dei luoghi, sul materiale coinvolto dall’incendio, sui livelli di sicurezza e  attivi nell’azienda e riscontrati a seguito dell’intervento, sulle cause dell’incendio ed ogni altro accertamento e rilievo tecnico. Leggi quì il documento

I VVF di Ancona ci hanno prontamente inviato la RELAZIONE DI INTERVENTO, segno che bastava semplicemente chiederla per avere elementi di conoscenza ed informazione necessari ad amministrare con competenza e trasparenza!

Oggi stesso FBC/CiC hanno doverosamente rigirato la RELAZIONE DI INTERVENTO con p.e.c. al Sindaco e all’Amministrazione comunale, nel rispetto del compito di trasparenza e servizio conferito alla Consigliera Lara Polita non solo dai 1.384 falconaresi che hanno votato FBC/CiC, ma dall’intera cittadinanza.

Vediamo se anche questo intervento delle liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune sarà tacciato di strumentalizzazione da parte dell’Amministrazione comunale di Falconara M.

Nel contenuto molto interessante della Relazione dei VVF, manca soltanto la “presumibile causa del sinistro“. Non sappiamo se ciò sia dovuto all’apertura di un’inchiesta della Procura della Repubblica o semplicemente perché ancora si sta cercando di capire. Sta di fatto che, a questo punto, una richiesta di informazione sulla causa del sinistro dovrebbe inviarla il Sindaco di Falconara M.

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Falconara Marittima: i Composti Organici Volatili (COV) emessi dalla raffineria API nel 2014 (ultimo dato fornito dall’azienda) sono superiori a quelli emessi nel 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2010, 2011, 2012, 2013! Dal 2003 le tecniche di abbattimento e contenimento dei COV al carico delle petroliere sono migliorate e sono applicate anche in Italia, ma API raffineria non le ha installate per “LA NON SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DEGLI INTERVENTI”! Ministero dell’Ambiente, Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Falconara M. hanno ritenuto “CONDIVISIBILE LA DOCUMENTAZIONE DELL’API” e “HANNO PRESO ATTO DELLE CONCLUSIONI” di API raffineria. I COV li respirano i falconaresi ed i lavoratori.

Pubblicato il 9 Settembre 2016 
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simboliDa aprile 2015 al pontile della raffineria ISAB di Priolo Gargallo (Siracusa) è stata applicata una delle Migliori Tecniche Disponibili (BAT – Best Available Techniques) che convoglia e tratta i Composti Organici Volatili (COV) durante le operazioni di carico/scarico delle petroliere e li rende innocui invece di disperderli nell’ambiente per chilometri.

Anche la TOTAL ha progettato di realizzarlo al terminale petrolifero di Taranto.

Al pontile e all’isola della raffineria API NON C’E’ un impianto di convogliamento e trattamento dei COV nonostante che nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente il 19/4/2010 ci fosse la prescrizione N° 5 formulata da Ministero, Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Falconara Marittima:

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Dopo 2 anni dall’AIA, API raffineria ha presentato lo studio di fattibilità per l’installazione di quella BAT, “corredato da un’analisi di costi efficacia” ed ha valutato “l’eccessivo onere del costo annuale di abbattimento per chilogrammo di VOC abbattuto”  nonché la “non sostenibilità economica degli interventi“!

Il 12 giugno 2013 il Ministero dell’Ambiente – previo parere del Gruppo Istruttore composto dallo stesso, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ancona e dal Comune di Falconara M. – ha ritenuto “la documentazione inviata dall’API condivisibile” ed “ha preso atto delle conclusioni a cui è pervenuto il gestore sulla base dello studio di fattibilità. vedi Decreto Ministeriale e Parere Gruppo Istruttore

A Falconara Marittima quei COV se li respirano i cittadini ed i lavoratori.

Ora, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara M. – Ing. Matteo Astolfi – ed il Sindaco Brandoni hanno la libertà di sbraitare quanto vogliono riguardo alla presunta “strumentalizzazione” nei confronti della loro Giunta per ciò che sta accadendo alla salute di cittadini e lavoratori dell’API, oppure sul non avere strumenti per intervenire, ma i fatti li inchiodano:

1)      Hanno dato un parere favorevole agli interessi economici di API raffineria piuttosto che ingaggiare un braccio di ferro – in primo luogo con Provincia e Regione – a tutela della salute di cittadini e lavoratori  al fine di ridurre il più possibile le esalazioni di COV provenienti dal carico delle navi. Costringere Regione e Provincia su una posizione precauzionale avrebbe costretto il Ministero dell’Ambiente ad una soluzione differente.

2)      Brandoni e Astolfi non hanno assolutamente coinvolto il Consiglio comunale con l’apposita Commissione consiliare e, dunque, i cittadini, che avrebbero potuto conoscere e capire il problema. Si sono tenuti ben stretta e nascosta la pratica in Giunta e hanno dato mandato di dare parere positivo all’Ingegnere dell’Ufficio Ambiente che ha partecipato alla Commissione ministeriale.

Inoltre, ciò che l’Assessore all’Ambiente ed il Sindaco non sanno o fanno finta di non sapere e su cui NON INFORMANO è che i COV emessi dalla raffineria API nel 2014 (ultimo dato fornito dall’azienda) sono superiori a quelli emessi nel 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2010, 2011, 2012, 2013!

A Dicembre 2015 l’AD di API raffineria – Ing. Giancarlo Cogliati – ha consegnato alla Giunta Brandoni e ai Consiglieri comunali il RAPPORTO DI SITO da cui risulta che nel 2014 sono state scaricate in aria 239 tonnellate di COV, inquinanti capaci di alterare il DNA e causare patologie tumorali. Di queste 239 t. API raffineria scrive che 87 t. provengono dalle attività di caricazione … MA SOLO DELLE AUTOBOTTI!

COME MAI MANCANO LE QUANTITA’ DI COV ESALATE DAL CARICO/SCARICO DELLE NAVI?

Di seguito i valori delle emissioni di COV dal 2003 riprodotti fedelmente dai Rapporti Ambientali pubblicati da API raffineria che dimostrano che in 12 anni, dal rinnovo della Concessione nel 2003, la situazione è peggiorata.

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Esalazioni di idrocarburi: la lettera di Astolfi al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA “esala” solo propaganda. Perché Astolfi è stato silente il 28, 29, 30 e 31 agosto se ha visto che le indagini e le verifiche non lo soddisfacevano? Un Assessore all’Ambiente non si sconcerta, si attiva e impone la sua presenza per tutelare i cittadini che amministra.

Pubblicato il 4 Settembre 2016 
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senza-ric-sindaco.jpgL’Assessore Astolfi sa perfettamente che il Ministero dell’Ambiente e l’ISPRA non invieranno nessuno da Roma per assumere informazioni sulle esalazioni diffusesi domenica 28 agosto. Per eventi come quello del 28 agosto scorso il Ministero e l’ISPRA attendono le dettagliate relazioni degli Enti e delle Autorità locali che sono intervenute.

sconcertato.jpgTra quegli Enti dovrebbe esserci anche l’Amministrazione comunale di Falconara M. di cui è Assessore all’Ambiente. L’Assessore Astolfi è coadiuvato da competenti Ingegneri che conoscono le criticità ambientali che possono derivare dall’attività della raffinazione e della movimentazione del petrolio e dei suoi prodotti dato che hanno partecipato alle conferenze ministeriali per la concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale agli impianti dell’API.

Dunque, piuttosto che esprimere sconcerto per “come si stavano svolgendo le fasi di verifica e indagine post evento” doveva intervenire attivando i suoi Ingegneri a fianco dell’ARPA Marche, doveva incalzare il suo “collega” alla Sicurezza – Sindaco Brandoni – affinché inviasse immediatamente la Polizia Municipale a reperire copia dei registri delle movimentazioni dei prodotti all’esterno e all’interno della raffineria API.

Sono quelli i documenti che servono al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA e se qualcuno che ne ha competenza – come anche un Assessore all’Ambiente! – non glieli manda, quali valutazioni si pretendono da Roma?

Visto che il suo sconcerto è stato generato da come si stavano svolgendo le indagini, è evidente che l’Assessore Astolfi aveva in mente altre modalità di indagine: perché è stato in silenzio il 28, 29, 30 e 31 agosto e poi ha fatto la mossa meno utile di scrivere al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA?

Facile scaricare ogni responsabilità sugli altri Enti ed Agenzie sollecitandoli al “controllo ambientale e alla tutela della salute“, ma il territorio ed i cittadini coinvolti sono quelli di Falconara Marittima dove Astolfi è l’Assessore all’Ambiente.

Chi altri dovrebbe controllare l’ambiente e tutelare la salute se non lui ed il Sindaco Brandoni?

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Esalazioni di idrocarburi a Falconara M.: tra le sceneggiate dello sconcertato Assessore Astolfi, i “vado e non vado” della Polizia Municipale, la “dislessia olfattiva” del Sindaco Brandoni soccorso dal buon olfatto dell’Assessore Signorini che però sembra dimenticare che Lei stessa è un Amministratore pubblico e che il suo collega Astolfi si occupa di problemi ambientali, DOPO 7 GIORNI NESSUNA VERITA’!

Pubblicato il 3 Settembre 2016 
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simboliApprendere dai quotidiani che mercoledì 31 agosto – a seguito di altre segnalazioni – la Polizia Municipale di Falconara M. ha effettuato un sopralluogo all’interno della raffineria API, sottolinea la gravità della scelta di non averlo effettuato domenica 28 agosto quando quasi l’intera città era ammorbata dalle esalazioni!

rdc-evidenziato-copia.jpgQuella mattina gli Agenti della pattuglia della Polizia Municipale si erano “relazionati di persona con i Vigili del Fuoco” ma, a differenza di questi ultimi e del Tecnico reperibile dell’ARPA Marche, non si erano recati in raffineria API per assumere informazioni in qualità di Polizia Giudiziaria come previsto da Codice di Procedura Penale.

Pretenderemo di sapere se quella sia stata una OMISSIONE e se si sia consumata per iniziativa personale del Capo pattuglia oppure per una direttiva impartita direttamente dal Sindaco (titolare della delega alla Sicurezza) il quale ha l’obbligo anche di vigilare sull’espletamento del servizio.

Ieri, invece, abbiamo assistito allo spot di pura propaganda dell’Assessore all’Ambiente, Ing. Matteo Astolfi.

Risulterebbe che giovedì 1 settembre abbia scritto al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) segnalando quanto avvenuto domenica 28 agosto e chiedendo un approfondimento rispetto alle eventuali responsabilità della raffineria.

Quello dell’Astolfi è uno spot inutile perché il Ministero o l’ISPRA – per eventi simili – non invia nessuno da Roma ad assumere direttamente informazioni, ma attende le relazioni degli Enti e delle Autorità locali che sono intervenute.

Domande: come mai l’Assessore non ha immediatamente attivato – a fianco dell’ARPA Marche – i competenti Ingegneri all’Ufficio Ambiente alle sue dipendenze?

Che cosa ha fatto il 28, 29, 30 e 31 agosto quando era “sconcertato da come si stavano svolgendo le fasi di verifica e indagine post evento“?  

Ha preferito preparare la sceneggiata (di sicuro effetto) della lettera al Ministero dell’Ambiente piuttosto che incalzare il suo “collega” alla Sicurezza – Sindaco Brandoni – affinché inviasse immediatamente la Polizia Municipale a reperire copia dei registri di carico e scarico delle navi dal pontile, dall’isola e dalla piattaforma SPM, dei registri dei travasi di prodotti da un serbatoio all’altro e di quelli della marcia degli impianti di desolforazione dell’API?

Sono quelli i documenti che servono al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA e se qualcuno che ne ha competenza – come un Assessore all’Ambiente! – non glieli manda, quali valutazioni si pretendono da Roma?

post-ritagliato.jpgInfine l’Assessore Stefania Signorini che ha “percepito molto intensamente” le esalazioni e quindi, se lo dice Lei, i falconaresi possono stare tranquilli: le testimonianze non verranno derubricate ad allucinazione collettiva!

Però l’Assessore Signorini – forse perché in competizione con l’Astolfi per la corsa a prossimo Sindaco di Falconara – quando scrive che “è stata contattata immediatamente l’ARPAM che si occupa di problemi ambientali” e evidenzia che “i tecnici che hanno effettuato i controlli non sono comunali” sembra dimenticarsi che il suo collega Assessore si deve occupare di problemi ambientali.

Non fa un bell’effetto il vedere scritto di suo pugno che “Non sempre gli Amministratori possono avere le risposte che vorrebbero” dato che il compito della Giunta di cui è Assessore è CERCARE LE RISPOSTE, attività che sembra proprio non svolgere!

Infine nel saluto ai suoi lettori/interlocutori quando l’Assessore Signorini scrive “Anch’io quindi, come tutti voi, aspetto le risposte” non riesce nel tentativo di apparire una comune cittadina; Lei si mostra SEMPLICEMENTE SCALTRA NELL’AGGIRARE IL COMPITO DI AMMINISTRATICE PUBBLICA CHE DEVE PRETENDERE CHE LA GIUNTA DI CUI FA PARTE ATTIVI TUTTE LE COMPETENZE PER AIUTARE A CAPIRE CHE COSA E’ ACCADUTO E CHI NE E’ STATO RESPONSABILE!

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ESALAZIONI SU FALCONARA M. del 28 agosto: come mai la Polizia Municipale non ha assunto informazioni in raffineria API insieme all’ARPAM e ai VVF? E’ una disposizione del Sindaco Brandoni con delega alla Sicurezza quella per cui la Polizia Municipale controlla la veridicità delle segnalazioni dei cittadini piuttosto che effettuare sopralluoghi nei luoghi da dove potrebbero essersi sprigionate le esalazioni?

Pubblicato il 30 Agosto 2016 
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simboliSulla home page del Comune di Falconara M. c’è il comunicato dell’Amministrazione comunale del 29 agosto nel quale si apprende che l’Amministrazione “cerca di capire la provenienza e la causa che ha generato il fenomeno” di domenica 28 agosto. Ci domandiamo perché non lo abbia fatto subito, domenica 28 agosto, dato che per lo meno aveva home-page-comune-29ago-evidenziata.jpgla possibilità di conoscere od escludere la provenienza!

Infatti, se è vero come è vero che l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche e i Vigili del Fuoco di Ancona erano in raffineria API alle 12,31 del 28 agosto, come mai nessuna pattuglia della Polizia Municipale ha partecipato a quel sopralluogo?

Dopotutto è scritto sul comunicato dell’Amministrazione comunale che “gli agenti della Polizia Locale si sono relazionati di persona con i Vigili del Fuoco“.

Quando i VVF sono andati in raffineria perché avevano verificato che non c’erano fughe di gas in città, che cosa è accaduto alla pattuglia della Polizia Municipale?

Se si è relazionata di persona con i VVF, dovrebbe aver capito direttamente che non c’erano fughe di gas in città … Come mai la Polizia Municipale non si è recata in raffineria API insieme ai VVF per capire se da lì provenissero le esalazioni?

Anche perché se la responsabilità non fosse stata della raffineria API, la Polizia Municipale avrebbe potuto suggerire verifiche in altri potenziali siti!

Non ce la spieghiamo proprio questa “astensione” della Polizia Municipale dato che in altre occasioni in cui si erano diffuse esalazioni era entrata in raffineria API anche insieme all’ARPAM: per esempio il 1 settembre 2013, il 27 settembre 2015 … Come mai non l’ha fatto domenica 28 agosto 2016 (o almeno così sembra dal comunicato dell’Amministrazione comunale)?

Forse la ragione si evince dal comunicato stesso dell’Amministrazione comunale: “gli agenti della Polizia Locale sin dalla prima segnalazione telefonica dei cittadini hanno effettuato sopraluoghi e verifiche nei luoghi segnalati“.

Dunque le nuove disposizioni impartite alla Polizia Municipale dal Sindaco Brandoni – con delega alla Sicurezza – sono di controllare soltanto se i cittadini che segnalano le esalazioni dicano la verità facendo, appunto, sopralluoghi e verifiche nei luoghi segnalati?

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L’Ing. Astolfi Matteo (indegno assessore del Comune di Falconara M.) PRODUCE e DIFFONDE PREGIUDIZIO nei confronti di persone richiedenti asilo ospitate a Falconara M.

Pubblicato il 22 Agosto 2016 
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simboliL’Assessore Astolfi assomiglia al Dottor Stranamore (celebre personaggio dello scienziato ex nazista interpretato da Peter Sellers nel film di S. Kubrick) il quale non riusciva a bloccare il proprio braccio destro che, di tanto in tanto, scattava nel ing-astolfi-matteo.jpgsaluto romano rivelando la sua ideologia. Così l’Assessore Astolfi (del quale non ci interessa l’ideologia per cui simpatizza) ogni tanto sente l’irresistibile impulso di esternare il suo singolare civismo nei confronti dei soggetti più disparati, per cui una volta sentenzia che a Falconara M. ci sono “associazioni che non hanno ragione di esistere” e un’altra “preferisce sparare alle gambe, o alle braccia oppure ai testicoli di chi abbia commesso un reato di furto“, una sua “preferenza” per cui fu protetto e salvato dalla decadenza dal Sindaco di Falconara M. e dalla sua maggioranza.

Stavolta l’Assessore si è distinto in una vera e propria PRODUZIONE E DIVULGAZIONE DEL PREGIUDIZIO nei confronti di persone richiedenti asilo ospitate a Falconara M.

stranamore.jpgHa enfatizzato una informazione NON VERA condendola con episodi di mendicanza e l’ha diffusa con un’intervista ad un quotidiano locale ed uno scritto su facebook.

La notizia è stata smentita, SOLO su facebook, dalla sua collega Assessore Fiorentini la quale ha precisato che NON è vero – come sostenuto dall’Astolfi – che non ci sia stata disponibilità a lavorare gratis da parte di 35 giovani richiedenti asilo ospitati, ma che ci sono “problematiche di natura giuridica che impediscono al Comune di utilizzarli in modo regolare“.

Non pago di aver spacciato pregiudizio rafforzato dalla evidenziazione di essere arrivati clandestinamente in Italia, “ospitati con vitto e alloggio gratis e con pocket money giornaliero“, l’Astolfi ha accostato al pregiudizio verso i richiedenti asilo scene di (purtroppo) normale povertà – l’elemosina di fronte a i supermercati – che soltanto a volte (lo scrive lui) trascendono nella molestia ma che, nell’economia delle sue argomentazioni, si assommano al rifiuto di lavorare gratis attribuito falsamente ai giovani richiedenti asilo e contribuiscono ad ingenerare ulteriore pregiudizio se non odio!

Non basta: l’Astolfi enfatizza ancora l’accozzaglia di argomentazioni citando l’allarme che gli sarebbe stato manifestato da “molti cittadini” e il fatto che non Italiani sarebbero stati visti rovistare tra i rifiuti nei cassonetti.

Insomma: SFATICATI, CATTIVI e SPORCHI è il messaggio che l’Astolfi comunica alla cittadinanza falconarese.

Ribadiamo che l’Ing. Astolfi Matteo non è degno di essere un Amministratore pubblico di un Comune della Repubblica Italiana.

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