FALSITA’ E SBERLEFFO NEL PIANO DEL LITORALE SUD DI FALCONARA: regia e recitazione di Goffredo Brandoni
Scritto il 2 Dicembre 2010
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali, Infrastrutture e Territorio, Quartieri
La Variante generale al Piano di utilizzazione del litorale Sud è stata approvata definitivamente dal Consiglio Comunale del 29/11/2010 “ornata” da una falsità macroscopica nella sua Relazione Illustrativa e da uno sberleffo del Sindaco/Assessore all’Urbanistica nei confronti del Consiglio stesso.
La falsità
Anche se l’ipotizzato ridosso lungo la spiaggia antistante Villanova è stato stralciato dal Piano per il noto divieto del transito di qualsiasi natante entro 1 Km di distanza dal pontile della raffineria API, sono rimaste immutate le valutazioni dell’Assessorato all’Urbanistica riguardo la spiaggia antistante il quartiere falconarese: “l’area ricade nel Sito Inquinato di Interesse Nazionale”.
Cittadini in Comune ha tentato invano – sia in Commissione Urbanistica che in Consiglio Comunale (con un emendamento) – di ricondurre la Relazione Illustrativa all’oggettività del Decreto 308/2006 del Ministero dell’Ambiente che recita: “la spiaggia antistante il sottopasso di via Monti e Tognetti ricade nel Sito Inquinato di Interesse Nazionale”!
Dunque, non tutta la spiaggia, ma solo quella antistante il sottopasso!
La questione non è di poco conto poiché nella indebita valutazione dell’Assessorato retto dal Sindaco Brandoni il Sito Inquinato di Interesse Nazionale (SIN) sembra interessare spiaggia e mare per circa 380 metri mentre in realtà per il Ministero ne interessa poco più di 100 metri!
La falsità, ahinoi, non è stata colta dalla Regione Marche che ha analizzato il Piano del Comune riguardo alla conformità al Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere.
A questo punto CiC scriverà alla Regione illustrando una situazione che, se non sanata, perpetuerà formalmente la falsa identificazione della spiaggia libera antistante Villanova con il SIN!
Lo sberleffo
Nella fase di adozione del Piano di utilizzazione del litorale Sud, il Consiglio Comunale aveva votato all’unanimità un emendamento frutto della mediazione tra CiC e PdL relativo alle richieste per la tutela della spiaggia libera di Villanova emerse nel corso della affollata assemblea pubblica organizzata dal Comitato di Quartiere a cui aveva partecipato il Sindaco/Assessore all’Urbanistica.
Il Consiglio Comunale diede “mandato al Settore Assetto e Tutela del Territorio di farsi carico di presentare un’osservazione che integri le norme tecniche del piano al fine di meglio definire le modalità attuative del ridosso/punto di ormeggio nonché del relativo rimessaggio a terra e della spiaggia di Villanova con le relative strutture di supporto e servizio”.
Che cosa ha fatto, invece, il Settore controllato dal Sindaco/Assessore all’Urbanistica?
Non rispettando il mandato del Consiglio Comunale ha arbitrariamente eliminato dall’integrazione delle norme tecniche le “modalità attuative della spiaggia di Villanova con le relative strutture di supporto e servizio“!
Et voilà, con una bugia ed uno sberleffo l’ineffabile Sindaco/Assessore all’Urbanistica di Falconara ha creato i presupposti per cancellare un pezzo di spiaggia libera di Falconara Marittima e ridicolizzato il Consiglio Comunale!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Alleghiamo sia la Delibera del Consiglio in cui alle pag 11 e 12 è visibile la mediazione raggiunta tra l’emendamento n°4 di CiC (bocciato) e il conseguente emendamento del PdL (approvato), sia l’arbitraria Osservazione dell’Ufficio Urbanistica.
Delibera CC adozione Piano litorale sud
l’arbitraria Osservazione dell’Ufficio Urbanistica
Commenti
Un Commento a “FALSITA’ E SBERLEFFO NEL PIANO DEL LITORALE SUD DI FALCONARA: regia e recitazione di Goffredo Brandoni”
Eh si, come giustamente fai notare tu, Loris, qui non si tratta più di faciloneria o incompetenza. Qui c’è la MALAFEDE.
Il Sindaco si guarda bene dal difendere i diritti dei cittadini di Falconara. Diritti alla spiaggia ed all’uso delle imbarcazioni.
Il Sindaco ad esempio non nota l’incongruenza di una ordinanza (una nuova ordinanza della Capitaneria) che ammette la balneazione entro i trecento metri dalla costa, ma sembra negare nella stessa fascia il transito con imbarcazioni (e se un bagnante sta affogando a 250 m. dalla costa come lo salviamo?).
Dopo che l’Autorità portuale e la Capitaneria non avevano mosso ciglio di fronte al progetto di un megaporto turistico, il Sindaco asseconda supino ogni strano vincolo imposto su quello stesso tratto di costa, facendosi interprete ed artefice della volontà dell’Api raffineria, che ha sempre fatto capire che attorno agli impianti vuole creare il deserto, per poi, un pò alla volta, comprarselo.
La risposta più seria e civile da dare ad un Sindaco che si preoccupa più dei desideri della raffineria che dei falconaresi è “fare a meno di lui”. Farsi cioè in proprio un vero – Piano del litorale -. Condividerlo tra tutti i soggetti interessati e gli abitanti del quartiere. …E metterlo in pratica davvero, per quello che è possibile fare.
Io sono a disposizione.