Fondo di Solidarietà per chi perde il lavoro: SCARSO! L’Amministrazione Brandoni fa finta di ascoltare le opposizioni!

Scritto il 8 Aprile 2010 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Economia e Bilancio

disoccupazioneQuale può essere l’intervento dell’Amministrazione comunale di Falconara per concorrere all’aiuto dei suoi cittadini che perdono il lavoro, vengono collocati in cassa integrazione o in mobilità?

Cercare di intercettare quella parte della difficoltà che si possono alleggerire con agevolazioni e/o rateizzazioni delle tariffe, offrire alloggi ad affitto bassissimo per chi non abita in appartamenti di proprietà.

Infine, essere il primo anello di raccordo con Regione e Provincia titolari della gestione dei Fondi Sociali Europei per borse lavoro, tirocini, oppure i vari Bandi provinciali o regionali, corsi di formazione professionale … e così via.

Questo ultimo lavoro di raccordo non costa nulla al Comune. I Servizi sociali esistono già e devono solo essere informati ed informare.

Ma anche rateizzare le tariffe e offrire alloggi a prezzo calmierato può costare nulla o molto poco al Comune di Falconara Marittima.

Nella Commissione consiliare VI del 7/4/2010 sono state vagliate le proposte avanzate dalle opposizioni, Lista Civile CITTADINI in COMUNE e PD.

Da una parte l’Amministrazione ha accettato di attivare e distinguere il nuovo Fondo di Solidarietà per cassaintegrati e nuovi disoccupati da quello già esistente per le famiglie in emergenza sociale.

Ma, in partenza, il Fondo sarà dotato di soli 10.000 Euro. Troppo poco!

La proposta di CiC è stata la seguente e sempre la stessa da diversi mesi:

  1. destinare al nuovo Fondo di Solidarietà il risparmio per i fitti passivi che il Comune non pagherà più ai privati per gli alloggi in emergenza che saranno progressivamente dismessi;
  2. introdurre un aumento (dai 10-15cent/Euro) sul parcheggio a pagamento (esclusi i permessi dei residenti) da destinare al Fondo e solo per il periodo del perdurare della emergenza economica e della vigenza del Fondo;
  3. evitare la vendita degli attuali immobili di proprietà comunale per poter venire incontro alle famiglie che oltre alla problematica della perdita del reddito da lavoro o in cassa integrazione non riescono a sostenere gli affitti a prezzi di mercato.

Sul punto 1) CiC ha ritenuto condivisibile la progressiva disponibilità del risparmio dai fitti passivi dato che la dismissione degli stessi non deve determinare altre situazioni di emergenza sociale.

Sul punto 2) c’è stata, da parte della maggioranza, una inspiegabile preoccupazione per le ripercussioni sul commercio. CiC ha ribadito che, in realtà, è la difficoltà economica delle famiglie a penalizzare il commercio e che il piccolo aumento della tariffa del parcheggio si spalmerebbe su una grande platea di automobilisti!

Sul punto 3) è evidente la volontà dell’Amministrazione di vendere gli immobili di proprietà e, così facendo, non si terrà adeguatamente pronta ad intervenire in sostegno di questa nuova emergenza. Infatti non vale, a parere di CiC, il proposito di destinare UNA PARTE del ricavato della vendita degli immobili a sovvenzioni o agevolazioni per le tariffe: la crisi economica è profonda, non è prevedibile la sua risoluzione a breve e nel momento in cui QUELLA PARTE del ricavato dalla vendita degli immobili sarà esaurito l’Amministrazione non avrà più possibilità di dare risposta alle famiglie che non riescono a pagare gli affitti di mercato!

Infine la questione della figura del Direttore Generale: oggettivamente è un incarico “doppione” che sia la proposta federalista del Governo Berlusconi sia la giurisprudenza reputano debba essere accorpato ai compiti del Segretario comunale, professionalmente già preparato!

Pertanto riteniamo un cattivo esempio la volontà della Amministrazione comunale di non procedere a questo provvedimento che farebbe risparmiare circa 20.000 Euro/anno da poter destinare al Fondo di Solidarietà per le famiglie che hanno visto decurtato o eliminato il reddito per effetto della crisi economica!

Un Fondo di Solidarietà che sarebbe potuto partire con una dotazione di 30.000 Euro!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

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