INCORPORAZIONE DEL CAM A MARCHE MULTISERVIZI SPA: CiC FUORI DAL CORO DEI FAUTORI!
Scritto il 28 Dicembre 2009
Pubblicato su Consigli Comunali, Energia e Ambiente
I RISCHI CONNESSI ALLA INCORPORAZIONE CON MARCHE MULTISERVIZI-HERA SpA.
Parte prima: BUSINESS o QUALITA’ DEL SERVIZIO e RIDUZIONE DEI RIFIUTI?
Avevamo intuito che sulla vicenda CAM (Centro Aziendale Multiservizi SpA) l’Amministrazione Brandoni stava recitando una sceneggiata sul futuro dei lavoratori e del ciclo dei rifiuti. Nel Consiglio comunale del 13/10/2009 avevamo votato contro l’atto con il quale, di fatto, l’Amministrazione Brandoni “si dimetteva” dal Protocollo di intesa fra i Comuni di Ancona, Osimo e Falconara Marittima per la gestione del ciclo dei rifiuti, Protocollo approvato appena il 20/1/2009!
Nell’ultimo Consiglio comunale del 21/12/09 non eravamo presenti per improvvisi problemi familiari del sottoscritto, ma l’indirizzo della Lista Civile era e rimane quello dell’opposizione alla scelta dell’Amministrazione di incorporare il CAM SpA a Marche Multiservizi.
La nostra convinzione che dal 20/1/09 l’Amministrazione comunale falconarese abbia fatto finta di tenere aperta la porta ad un accordo con AnconaAmbiente ed Astea di Osimo si è rafforzata dopo le recenti dichiarazioni del Presidente di AnconaAmbiente!
Verosimilmente, infatti, i contatti molto accurati dell’Assessore delegato Mondaini con Marche Multiservizi devono essere iniziati da molto se è vero che il frutto della cosiddetta indagine esplorativa intrapresa dagli Amministratori falconaresi del PdL è stato l’immediato ricevimento della bozza del Protocollo di intesa (per l’incorporazione di CAM) di Marche Multiservizi mentre AnconaAmbiente ha inviato il Bilancio dell’esercizio 2008 senza formulare proposte di aggregazione societaria!
Secondo CiC durante una indagine esplorativa non può esserci una proposta di aggregazione inviata a mezzo mail!
Una proposta così importante si avanza seduti ad un tavolo, uno di fronte all’altro … Se si invia tramite e-mail può anche significare che fosse stata concordata in un precedente tavolo del quale è stato tenuto all’oscuro il Consiglio comunale.
Ci spieghiamo così anche il fatto che l’Amministrazione Brandoni ha totalmente ignorato la richiesta avanzata il 13/10/09 da Cittadini in Comune per un Consiglio comunale congiunto con Ancona proprio per verificare le possibilità con AnconaAmbiente!
Secondo Cittadini in Comune, non è un caso che l’Amministrazione comunale di Falconara Marittima abbia cercato una società come Marche Multiservizi SpA a cui incorporare il CAM.
Marche Multiservizi SpA è già molto avanti nella strada della privatizzazione dei servizi pubblici locali i quali, non casualmente, nelle premesse del Protocollo di Intesa proposto a CAM SpA – ed approvato da PdL e PD in Consiglio comunale – vengono chiamati industria dei servizi pubblici locali.
Marche Multiservizi è la multiutility più vicina alla filosofia delle privatizzazioni del PdL … e, ahinoi, anche del PD!
Le parole ci fanno capire benissimo che l’utente/cittadino diverrà cliente/consumatore ed il servizio diverrà merce di mercato!
Pesaro, da questo punto di vista, è già molto avanti.
E’ dall’inizio del 2007, infatti, che la fornitrice del servizio idrico – Marche Multiservizi, la stessa che si occupa della raccolta dei rifiuti e della distribuzione del gas – è già in larga parte in mano al Gruppo HERA S.p.A., presente nella compagine sociale di Marche Multiservizi con una quota del capitale sociale del 41,87%!
HERA SpA, Società quotata alla Borsa di Milano dal 26 giugno 2003, è la prima multiutility italiana nel BUSINESS Ambiente, seconda nel BUSINESS Idrico, quarto operatore italiano nel BUSINESS Gas, l’ottavo operatore italiano nel BUSINESS Energia Elettrica
HERA SpA, Gruppo formato da molti Comuni dell’Emilia-Romagna ma, comunque, legata alle logiche del mercato delle speculazioni azionarie … alla logica del BUSINESS!
Con la nuova legge Ronchi, Hera S.p.A. dovrà cambiare il proprio assetto azionario destinando oltre il 60% all’azionariato privato.
I Comuni saranno costretti per legge a vendere azioni per circa 485 milioni e, statene sicuri, ci sarà la fila per accaparrarsi le azioni, multinazionali e fondi esteri in primis!
Il pubblico, che controlla il 59% della Società, scenderà al 30% … Conseguentemente, quale controllo eserciterà?
E SUL FRONTE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI COME SI STA COMPORTANDO MARCHE MULTISERVIZI?
La Lista Civica Pesaro 5 Stelle ha reso noto che nella città, dopo un inizio che con il porta a porta sembrava andare nella direzione giusta, l’Amministrazione comunale sta tornando indietro dopo una sperimentazione superficiale, penalizzando chi abita in quei quartieri dove il porta-a-porta è stato avviato.
La Lista 5 Stelle sostiene che Marche Multiservizi, dopo una limitatissima sperimentazione, ha fornito dei dati al Comune di Pesaro che dimostrerebbero la convenienza a passare dal porta a porta alla raccolta di prossimità, ritenuta più economica e di migliore qualità.
Raccolta di prossimità la cui efficacia è stata ampiamente smentita dai dati complessivi dei Comuni che usano il porta a porta in modo spinto e ben organizzato!Ancora il 21 Dicembre scorso, sul sito della Lista Pesaro 5 Stelle http://www.grillipesaresi.it/category/rifiuti/ abbiamo letto che “La raccolta di prossimità e/o la costruzione di un TERMOVALORIZZATORE (comunemente chiamato INCENERITORE), sono gli obiettivi ormai ampiamente pubblicizzati e divulgati dall’A.D. di Marche Multiservizi Spa, Mauro Tiviroli, come unico metodo possibile ed efficace per un abbattimento dei costi e una migliore gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra città“.
CHE FINE FARA’ LA RACCOLTA PORTA A PORTA AVVIATA A FALCONARA MARITTIMA se, come dimostrato e al contrario di ciò che sostiene Marche Multiservizi, la raccolta di prossimità è molto meno efficace del porta a porta e potrebbe esporre il Comune ad ammende della UE (pagate dalle tariffe dei cittadini) per il mancato raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata?
CHE FINE FARA’ LA RACCOLTA PORTA A PORTA AVVIATA A FALCONARA MARITTIMA se questi sono gli obbiettivi dell’AD di Marche Multiservizi SpA, per altro non dichiarati a Falconara Marittima?
Dunque, il Sindaco Brandoni sta trascinando i lavoratori ed il servizio oggi svolto dal CAM all’interno di Marche Multiservizi il cui pacchetto di controllo societario è in mano al Gruppo HERA mentre il Comune di Falconara Marittima deterrà una quota azionaria irrisoria …
Basta vedere che il Comune di Falconara Marittima sarà il 59° Comune presente in Marche Multiservizi, insieme ai 58 Comuni del pesarese che oggi detengono – TUTTI INSIEME – il 13,73% del capitale sociale di Marche Multiservizi!
A dettare le scelte sarà HERA SpA!
HERA SpA sarà più preoccupata di distribuire dividendi oppure ad assicurare la qualità dei servizi ai cittadini?
HERA SpA e Marche Multiservizi saranno interessate a ridurre i rifiuti prodotti, a riciclare e riusare al massimo i rifiuti oppure saranno interessate a produrre più Combustibile Da Rifiuto possibile (CDR) magari per alimentare uno dei tanti inceneritori di cui HERA si intende e gestisce?
Sappiamo che il Sindaco Brandoni e la sua maggioranza PdL non si fanno scrupoli sull’uso degli inceneritori per affrontare il problema dei rifiuti ed è proprio questo un altro argomento che ci fa guardare con molto sospetto questo “fidanzamento” del CAM con Marche Multiservizi!
INFINE, DIAMO UNO SGUARDO ANCHE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO DA PARTE DI MARCHE MULTISERVIZI
Secondo quanto scrive Roberto Damiani sulle pagine web de “Il Resto del Carlino”, la Società Marche Multiservizi ha aumentato i costi di allaccio dell’acqua a dismisura, con la conseguenza che, mentre prima con poche migliaia di euro un condominio di dieci famiglie otteneva gli allacci, adesso per l’allaccio al gas ci vogliono la bellezza di 1.300 euro a famiglia. Ma ad aumentare non sono stati solamente i costi relativi a nuovi allacci di acqua e gas; costano, e pure tanto, anche le procedure di spostamento del contatore; ad esempio, come sottolinea Roberto Damiani, lo spostamento dell’allaccio dell’acqua con Marche Multiservizi costa la bellezza di 450 euro.
Ma può anche andare peggio: se infatti la distanza relativa allo spostamento dell’allaccio supera i tre metri, allora l’intervento viene considerato dalla società Marche Multiservizi alla stregua di un nuovo allaccio: con la conseguenza che il costo dell’intervento balza a carico della famiglia di nuovo a 1.300 euro.
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara Marittima)