LOCALIZZAZIONE FIERA: L’EX MONTEDISON E’ L’AREA GIUSTA!
Scritto il 31 Agosto 2009
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio
COMUNICATO STAMPA 31/8/2009
L’IPOTESI ex ISEA E’ UNA FOLLIA!
In merito alla localizzazione della Fiera sulle pagine dei quotidiani si susseguono da mesi dichiarazioni e prese di posizione da parte dei rappresentanti politici locali e regionali.
L’unica cosa certa è che la nuova sede della Fiera non sarà ubicata a Castelferretti, di fronte all’aeroporto. L’area ormai nota come Area Leader della Società Quadrilatero.
La Lista civile Cittadini in Comune ritiene che la scelta sulla localizzazione della nuova sede della Fiera regionale debba derivare da una responsabile pianificazione del territorio che indichi il luogo più idoneo in base ad una precisa serie di requisiti qualitativi e funzionali!
Il PIT regionale (Piano di Inquadramento Territoriale della Regione Marche), peraltro, fissa già chiaramente questi requisiti:
- una posizione nodale nella rete dei collegamenti regionali
- l’accessibilità dalle vie di comunicazione interregionali
- la vicinanza rispetto alle linee del trasporto pubblico su gomma e su ferro
- la disponibilità di parcheggi e di adeguati spazi per il deflusso delle auto
- la collocazione a margine di aree urbane per evitare l’effetto isolamento
- la minimizzazione il consumo di suolo
- la determinazione di un bilancio ambientale non negativo
Seguendo questi criteri è indiscutibile che il nodo di Falconara sia il luogo ideale per la Fiera regionale.
Considerando poi le situazioni logistiche, ed escludendo l’area Quadrilatero di Castelferretti perché a quanto pare risulta eccessivamente costosa,
EMERGE CHIARAMENTE UN’AREA CON CARATTERISTICHE RISPONDENTI AI REQUISITI POSTI DAL PIT E FORSE IN MISURA ANCORA MAGGIORE DI QUELLA CASTELFRETTESE DI QUADRILATERO:
L’AREA DELLA EX-MONTEDISON.
E’ posta lungo la ferrovia, lungo una strada statale particolarmente servita dai mezzi pubblici, tra poco usufruirà di un nuovo casello autostradale dedicato nel territorio di Montemarciano, ha spazio per parcheggi e snodi viari, è vicina all’abitato di Marina.
E poi ha il mare (non c’era una volta la Fiera della Pesca?) e non determina alcun consumo di suolo. Anzi, poiché l’area è inserita nell’elenco dei siti inquinati di interesse nazionale, un investimento regionale sull’area comporterebbe la bonifica del sito – collocandovi una delle poche funzioni compatibili – garantendo un bilancio ambientale dell’intervento largamente positivo. Senza contare l’aspetto culturale di recuperare uno dei più importanti siti di archeologia industriale delle Marche.
L’intervento porterebbe immediati benefici su un’area depressa. Il collegamento litoraneo Rocca – Marina, la valorizzazione dell’edificio storico del Mandracchio, la valorizzazione del collegamento ciclabile verso Chiaravalle che, guarda caso, si conclude alla Manifattura Tabacchi; un altro edificio da recuperare che potrebbe ben aggregarsi all’operazione Fiera, assieme all’altro edificio storico che ormai non ricorda quasi più nessuno: la villa Montedomini di Castelferretti.
Abbiamo su questo territorio aree dismesse ed edifici di valore storico da recuperare per migliaia di metri quadrati, perché non concentrarsi su quelli?
Perchè i rappresentanti di partito si improvvisano sensali cercando offerte convenienti da parte degli imprenditori? Che razza di modo di amministrare un territorio è mai questo?
Siamo davvero sicuri che l’interesse dei vari Angelini, Pirelli, Azienda Rocca-Mare, e le loro proposte immobiliari coincidano con il massimo interesse pubblico? E’solo sul costo dell’immobile che si valuta la bontà di un servizio di rilevanza regionale come una Fiera?
CiC ritiene che la scelta sulla localizzazione della Fiera debba avvenire in modo diverso, con una più ampia partecipazione pubblica e su basi tecniche valide, mirando esclusivamente al bene comune ed alla qualificazione del nostro territorio.
Ma non possiamo non prendere atto, con sgomento, della distanza del nostro modo di vedere le cose rispetto a quella degli attuali partiti politici.
Il PD ed il PdL, assieme ai loro paggi di corte, dovrebbero avere almeno la dignità di chiedere scusa ai cittadini di Falconara.
Il PD, con Rifondazione e Comunisti italiani, perché hanno fatto cadere la loro stessa Amministrazione comunale pur di assecondare l’operazione Quadrilatero con la promessa che lì a Castelferretti sarebbe andata la Fiera.
Il Pdl, assieme all’Udc, perché ha sempre sbandierato la Quadrilatero come un’operazione salvifica per la città tanto da giustificare il fatto che l’Amministrazione di Falconara, con il bilancio in rosso, regali 10-12 milioni di Euro per realizzare strade a Fabriano, per poi trovarsi costretta a recuperare quella somma svendendo pezzi di territorio, immobili redditizi, licenziando personale, riducendo servizi e qualità, lasciando le nostre strade con buche e asfalto intorno!
Dovrebbero avere la dignità di tacere e scusarsi, ma loro non conoscono neanche che cosa sia la dignità e continuano a fare proclami, ad escogitare nuove trovate.
Il PD falconarese propone la Fiera alla ex Isea, senza rendersi conto di quanto sia assurda tale proposta perché le Fiere non si fanno mai dentro le città, ma fuori, per motivi che anche un bambino saprebbe spiegare.
Il PdL falconarese minaccia di uscire addirittura dalla Quadrilatero e si aspetta perfino che qualcuno ci creda veramente!
Ma come, quando lo ha richiesto a gran voce CiC in Commissione consiliare ed in Consiglio comunale tutti hanno fatto sempre finta di non sentire!
Ora pretendono che qualcuno creda che il PdL si sfili dal progetto Quadrilatero su quale il Sindaco Brandoni , da Consigliere comunale, ha detto essere favorevolissimo … per la grandissima valenza tecnica e politica perché fortemente innovativo?
Chi ci crede ad una mossa del genere che alienerebbe molte simpatie dei vertici nazionali e regionali al PdL falconarese ed ai suoi uomini in carriera?
Stanno dando, questi due tristi compagini, un esempio di tutta l’impreparazione, l’inconsistenza che caratterizza oggi i partiti e soprattutto della totale sudditanza dei loro rappresentanti falconaresi, che sembrano sempre annaspare dietro a decisioni che non sono loro a prendere, ma le loro segreterie, e poi forse neanche quelle.
Loris Calcina (Capogruppo Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Arch. Carlo Brunelli