API: Autorizzazione Integrata Ambientale e tubi bucati

Scritto il 13 Luglio 2009 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Energia e Ambiente

goccia su goccia RICHIESTE ai MINISTERI
AMBIENTE e INTERNI

In seguito alla pubblicazione da parte dei Comitati falconaresi del clamoroso documento del Servizio Impiantistica dell’ARPA Marche circa lo stato della condotta e delle protezioni riscontrate nel settore della raffineria API da cui sono finite in mare e sulle spiagge tonnellate di olio combustibile atz (Aprile 2007), la Lista Civile CITTADINI in COMUNE ha doverosamente deciso di inviare quel documento a:

  1. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Direzione Generale per la salvaguardia ambientale – Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
  2. Ministero dell’Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – Direzione Generale delle Marche.

Abbiamo sollecitato:

L’iniziativa di CiC si basa anche sulla constatazione che la Relazione dell’ARPA Marche non trova attualmente riscontro sul sito del Ministero dell’Ambiente nel dettaglio della documentazione AIA prevista alla seguente pagina  né all’interno della cartella Rapporti e verifiche ispettive, né in altri documenti attestanti la valutazione della degradata situazione impiantistica riscontrata nella Relazione.

Constatato che nella documentazione AIA presente nel sito Ministerialeè presente il Verbale della Commissione Ispettiva Ministeriale del 30/11/2005 che accertò nella sua ispezione all’API “l’efficacia delle strategie e delle misure adottate dall’esercente per la prevenzione dei rischi di incidente rilevante” nonché ” i rischi per la sicurezza dell’ambiente e delle popolazioni connessi all’ubicazione dello stabilimento (…) alla movimentazione di sostanze pericolose” secondo le notre osservazionila Relazione 2007 dell’ARPA Marche modifica sostanzialmente il quadro che la Commissione Ispettiva Ministeriale si era trovata ad affrontare nel 2005!

Inoltre abbiamo chiesto ai Ministeri di valutarese la compromessa situazione impiantistica riscontrata dalla Relazione dell’ARPA Marche a solo un anno e mezzo di distanza dalla Ispezione della Commissione Ministeriale, possa configurare a carico della Società APIgravi omissioni che hanno fuorviato il delicato lavoro dei componenti della Commissione Ministeriale stessa.Infine, dalle osservazioni rilevate non sono state rispettate dalla Società API neppure le prescrizioni del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche impartite con il Verbale del 19/12/2006 inerente l’Istruttoria del Rapporto di sicurezza 2004 (inserito nella sottocartella Istruttorie tecniche della cartella Documentazione Seveso presente in aia.minambiente.it) con riferimento in particolare agli IMPIANTI A MARE e i RISCHI RILEVANTI DI CARATTERE AMBIENTALE.

Complessivamente sarebbe stato violato il Decreto Seveso II (D.Lgs. 334/99) nei seguenti articoli:

Abbiamo inviato questa nota – per conoscenza – anche al Prefetto di Ancona, al Sindaco di Falconara M.ma, alla Regione Marche e alla Direzione Generale ARPA Marche.

Loris Calcina
(capogruppo e consigliere della Lista Civile Cittadini in Comune)

ALLEGATO: Relazione ARPAM

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