UN PO’ DI CHIAREZZA SU STATUTO E REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Scritto il 29 Maggio 2009
Pubblicato su Consigli Comunali
Non sappiamo se i cittadini si interessino poco o molto al Regolamento del Consiglio Comunale, è però vero che la possibilità o meno di esercitare il compito di Consigliere Comunale con adeguati strumenti di democrazia e conoscenza determina il perseguimento o meno dell’interesse pubblico della comunità falconarese!
Allora, NOI di Cittadini in Comune, ci permettiamo di chiarire alcune cose perché siamo stati sicuramente i più attivi nell’evidenziare le problematiche emerse in Commissione Consiliare sul nuovo Regolamento del Consiglio.
Come dimostra il documento che pubblichiamo, già il 15 Ottobre 2008 avevamo posto in Commissione la questione di “congelare” il lavoro appena iniziato sul Regolamento del Consiglio al fine di valutare lo stato di attuazione dello Statuto comunale. Quella richiesta non fu accolta ma chiedemmo di lasciarla agli atti della Commissione, ritenendo che prima o poi la problematica sarebbe emersa chiaramente.
Arriviamo così al Consiglio Comunale del 19 Maggio in cui il dibattito sul nuovo Regolamento del Consiglio Comunale è stato rinviato a seguito della PROPOSTA PREGIUDIZIALE di Cittadini in Comune (vedi documento) la quale ha segnalato la concreta possibilità che alcune delle norme introdotte nel nuovo Regolamento potessero essere in contrasto con il vigente Statuto comunale.
Statuto che a nostro parere sarebbe stato opportuno valutare prima del Regolamento poiché quest’ultimo deve rispettare i principi dello Statuto!
Dunque la PROPOSTA PREGIUDIZIALE di CiC è stata la logica conseguenza dell’intenso dibattito – in sede di Commissione Consiliare – su alcuni articoli del nuovo Regolamento, dibattito che ha spesso registrato il solo contrasto di CiC nei confronti di PdL e, talvolta, di PdL e PD.
Tanto che sui 32 emendamenti proposti in Commissione Consiliare, come Lista Civile eravamo pronti a riproporne ben 15 per il Consiglio Comunale del 19 Maggio, qualora la proposta pregiudiziale non fosse stata accolta!
Il nodo del serrato confronto sta nel garantire o restringere gli spazi di intervento e democrazia ai Consiglieri Comunali poiché da questi spazi dipende la necessità/possibilità di conoscere e valutare compiutamente – e non all’ultimo momento! – gli atti proposti dalla Giunta e di competenza del Consiglio!
Ne consegue:
- La possibilità che il Consigliere persegua l’interesse pubblico della collettività;
- La possibilità per il Consigliere comunale di rappresentare l’intera comunità.
E per rappresentare adeguatamente l’intera comunità falconarese gli strumenti del Consigliere comunale non possono essere limitati per un presunto pericolo di ingolfamento della macchina amministrativa in quanto si limiterebbe la sua capacità rappresentativa.
La resistenza di CiC rispetto al restringimento degli strumenti della democrazia deriva dall’osservazione del comportamento delle precedenti e dell’attuale Amministrazione, le quali di fronte ad atti e decisioni importantissime per il futuro dei falconaresi, sono accomunate da una pratica comune: il restringimento dei tempi per la conoscenza ed il dibattito delle problematiche e dunque, il logoramento dei compiti del Consiglio Comunale che è stato progressivamente relegato ad un ruolo notarile della volontà di Sindaci e Giunte blindate!
Gli esempi concreti sul testo del nuovo Regolamento
- C’è l’articolo che per ogni Consigliere limita a non più di 2 il numero delle interrogazioni, delle mozioni e degli ordini del giorno: questo avvantaggia gli schieramenti più numerosi in Consiglio comunale (nella fattispecie PdL con 14 e PD con 6 Consiglieri) indipendentemente dalla capacità dei due partiti maggiori di rappresentare adeguatamente l’intera comunità con opportune interrogazioni, mozioni od Odg! Guarda caso PdL e PD si trovano in sintonia su questa modifica restrittiva … e guarda caso proprio la Lista Civile CiC – con 1 solo Consigliere – spesso è stata molto più incisiva e propositiva di PdL e PD nel farsi portavoce e nel rappresentare adeguatamente gli interessi dell’intera comunità falconarese, non solo di quelli che ci hanno votato!
- Anche il tentativo pericoloso di allargamento dei casi di urgenza per la convocazione del Consiglio Comunale rientra nella limitazione degli spazi e tempi di conoscenza e analisi dei problemi e dei documenti. Questa limitazione si tradurrebbe, di fatto, in un restringimento della democrazia rappresentativa ed in un ulteriore accentramento del potere decisionale nella mani del Sindaco e della sua maggioranza. Oggi ed in futuro!
- Che dire poi dell’eliminazione del diritto di INTERPELLANZA che per il Consigliere Comunale è uno strumento importante! Infatti se le ragioni portate dall’Amministrazione per motivare una sua specifica condotta o scelta non sono ritenute condivisibili dal Consigliere richiedente, quest’ultimo può trasformare la sua richiesta in mozione su cui far esprimere il Consiglio Comunale riguardo ad un impegno da far prendere all’Amministrazione.
- E ancora: perché è stata tolta la possibilità alle Commissioni Consiliari Permanenti di convocare esperti esterni all’Amministrazione (a costo zero per l’Amministrazione) mentre tale possibilità è stata lasciata soltanto alle Commissioni Speciali o di Studio? Non è questa, per i Consiglieri comunali, una possibilità in meno di capire la complessità dei problemi?
Loris Calcina