Si prefigura un DANNO ERARIALE: esposto alla Corte dei Conti sui numeri “nascosti” della Convenzione 2008 tra Comune e Api Raffineria

Scritto il 30 Marzo 2009 
Pubblicato su Economia e Bilancio, Eventi, Iniziative, Progetti

La Lista Civile Cittadini in Comune ha presentato un esposto alla PROCURA GENERALE DELLA CORTE DEI CONTI chiamando in causa la Giunta Comunale di Falconara M.ma e i Consiglieri Comunali che hanno votato favorevolmente l’Accordo di cui alla Delibera n° 47 del 13/09/2008 (Convenzione Comune – raffineria API per la realizzazione delle centrali termoelettriche).

Quello che è accaduto con la stipula della recente Convenzione tra il Comune di Falconara Marittima e API raffineria per la costruzione delle due nuove centrali termoelettriche (Settembre 2008) riguarda la mancata tutela dell’interesse pubblico e dei cittadini falconaresi da parte dell’Amministrazione Comunale.

poker-bluffLa verità sulla transazione Comune – API raffineria è stata ricostruita soltanto dopo aver reperito un documento che la Giunta Brandoni “aveva dimenticato” di far conoscere ai Consiglieri comunali: la proposta di Convenzione che Ugo e Ferdinando Brachetti Peretti fecero al Sindaco Brandoni l’11 Settembre 2008! Soltanto quel documento – reperito di diritto da Cittadini in Comune e tra scene di sconcerto dello stesso Sindaco – ci ha fatto capire il probabile danno erariale nei confronti dell’intera città che si è consumato con quella Convenzione stipulata a Settembre 2008.

MA PARTIAMO DALL’INZIO…
Esiste la Convenzione del 1997 stipulata tra il Comune di Falconara M.ma (Sindaco Oreficini) e API raffineria per la costruzione della centrale termoelettrica IGCC, in attività dal 2000. Quella Convenzione del 1997 prevedeva Opere Pubbliche a carico dell’API come risarcimento per il danno arrecato al territorio da quella centrale.
Alcune di quelle Opere Pubbliche non sono mai state realizzate da API raffineria e dunque, per quanto sottoscritto dalle parti nel 1997, il Comune di Falconara Marittima era creditore nei confronti di API raffineria.
Dunque quel credito legato alla prima centrale termoelettrica era un DIRITTO da non dover mettere in discussione da parte della Giunta Brandoni!
Quelle Opere pubbliche erano semplicemente dovute ed esigibili!

Nella proposta di Convenzione del Settembre 2008 per le nuove centrali termoelettriche, Ugo e Ferdinando Brachetti Peretti hanno riconosciuto di dover ancora realizzare quelle Opere pubbliche previste dalla Convenzione del 1997.
Per saldare quel debito i Brachetti Peretti hanno proposto di monetizzare quelle Opere con 2Milioni di Euro, MA ALL’INTERNO DELLA NUOVA CONVENZIONE CHE SI ACCINGEVANO A STIPULARE  CON IL SINDACO BRANDONI (11 Settembre 2008).

A) il Sindaco Brandoni avrebbe dovuto dire ai Brachetti Peretti che quel debito del 1997 di API Raffineria era specificamente legato alla centrale IGCC attualmente operante, dunque, DI DIRITTO, doveva essere riscosso dal Comune al di fuori della nuova Convenzione, oggetto di trattativa.

Una logica stringente: DUE OPERE DISTINTE = DUE RISARCIMENTI DISTINTI !!!

Primo errore: il Sindaco Brandoni, invece, ricontratta il credito già acquisito di diritto dal Comune.
Opere pubbliche per la città quantificate dalla stessa debitrice API per 2Milioni di Euro.

B) la proposta di Ugo e Ferdinando Brachetti Peretti subordina – all’art. 6 – la riscossione dei 2Milioni di Euro all’AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE DELLE NUOVE CENTRALI TERMOELETTRICHE!Il Sindaco Brandoni avrebbe dovuto ribadire la contrarietà a rimettere in gioco un diritto del 1997 acquisito dal Comune OLTRETUTTO SUBORDINANDOLO ad un NUOVO PROGETTO.

Secondo errore: il Sindaco Brandoni, invece, accetta la proposta dei Brachetti Peretti e inspiegabilmente ribassa di 1 milione di Euro la cifra riconosciuta e proposta da API raffineria a saldo degli impegni non rispettati – le Opere pubbliche non realizzate) della vecchia Convenzione 1997 sottoscritta con il Comune.

Questa la tabella del balletto delle cifre di quella trattativa:

 

Proposta API
in data 11.09.2008
 Proposta Avvocato
del Comune
 Convenzione deliberata
il 13.09.2008
Chiusura contenziosi
civili e penali

€ 2.000.000,00

€ 3.000.000,00

€ 3.000.000,00

Saldo Impegni API
vecchia Convenzione’97

€ 2.000.000,00

??

€ 1.000.000,00

TOTALE

€ 4.000.000,00

 

€ 4.000.000,00

Che cosa è successo? Queste le ipotesi prospettate al Procuratore della Corte dei Conti:

A) Il Sindaco e gli Amministratori del Comune di Falconara M.ma sono abilmente riusciti a trattare i 3 milioni di Euro per la chiusura dei contenziosi civili e penali a fronte della minore offerta dei 2 milioni di Euro di API raffineria ma… hanno inspiegabilmente ribassato di 1 milione di Euro la transazione proposta dai Brachetti Peretti a saldo per gli impegni API della vecchia Convenzione 1997;

B) Il Sindaco e gli Amministratori di Falconara M.ma avevano necessità di 3 milioni di Euro per il Bilancio del Comune ma i Presidenti dell’Azienda API non hanno inteso modificare la cifra massima di 4 milioni di Euro preventivata per soddisfare le voci dell’art. 7 dell’Accordo/Convenzione. Pertanto la soluzione concordata tra le Parti sembrerebbe essere stata quella di spostare 1 milione di Euro dall’offerta API destinati al “saldo per gli impegni API della vecchia Convenzione 1997″ alla voce “chiusura contenziosi civili/penali”.

In ambedue i casi la giunta brandoni ha illegittimamente penalizzato il credito che il comune di Falconara M.ma vanta da Api Raffineria a seguito degli impegni non rispettati dall’azienda.

Loris Calcina

Commenti

2 Commenti a “Si prefigura un DANNO ERARIALE: esposto alla Corte dei Conti sui numeri “nascosti” della Convenzione 2008 tra Comune e Api Raffineria”

  1. Laura Sebastianelli il 7 Giugno 2014 15:14

    Sono interessata a sapere come è andata a finire. Grazie anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.

  2. fabio 84 il 26 Giugno 2014 12:27

    bè visto l impegno profuso dall API nel far rieleggere a tutti i costi questa amministrazione,che come sappiamo tutti benissimo,non rappresenta affatto la reale maggioranza politica di Falconara,questi sostanziosi sconti e favoritismi vergognosi fatti sono solo un dovuto scambio di favori