A Falconara Marittima dove dall’inizio dell’anno sono state rilevate alte concentrazioni delle PM2.5, Sindaco, Assessore all’Ambiente e Direttore Generale dell’ARPA Marche sembrano ignorare “l’incidenza delle PM2.5 sugli eccessi di abortività spontanea nelle donne fertili residenti a Falconara” nonostante la problematica sia stata sottolineata con forza dal Ministero della Salute e dallo stesso servizio Epidemiologia Ambientale dell’ARPAM. Il Consigliere Calcina: “Come noto, le PM2.5, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue. Per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc. Dal 1 gennaio nell’unica centralina della città dotata di analizzatore delle PM2.5 sono stati registrati 19 giorni con valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc!”
Scritto il 24 Gennaio 2020
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Salute e sicurezza
Dice il Direttore Generale dell’ARPA Marche Giancarlo Marchetti: quando cambieranno le “condizioni meteo-climatiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti” le concentrazioni di PM10 diminuiranno.
Certo, ma è un auspicio che i cittadini si aspettano dal Direttore dell’ARPAM?
Crediamo di no e cerchiamo di mettere ordine sulla questione.
1) Dall’inizio dell’anno a Falconara i superamenti del valore limite per la protezione della salute umana (50 µg/mc sulle 24 ore) per le PM10 sono stati 8: 5 rilevati dalla stazione di Falconara Alta e 3 rilevati dalla centralina di Falconara Scuola (Villanova). Della terza centralina – Falconara Acquedotto/Fiumesino – non si sa nulla perché NON ESISTE un campionatore di PM10!
2) Il Direttore Marchetti, riguardo a Falconara, parla soltanto delle PM10 e non sembra essere preoccupato del livello delle PM2.5 che, come noto, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue. Per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc (fino al 31 dicembre era 25 µg/mc). Su 23 giorni di gennaio la centralina posta nel quartiere Villanova ne ha rilevati 19 con valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc (la media di tutte le giornate è stata di oltre 36 µg/mc).
Capiamo che per il Direttore dell’ARPA Marche è arduo affrontare il tema PM2.5 a Falconara Marittima, città dove le PM2.5 sono misurate soltanto a Villanova (centralina Falconara Scuola), mentre le centraline di Falconara Alta e Falconara Acquedotto sono sprovviste dello specifico analizzatore!
Eppure l’associazione delle PM2.5 con l’aumento degli aborti spontanei nelle donne fertili falconaresi (15 – 49 anni) da tempo è stato evidenziato in uno Studio epidemiologico descrittivo del Settore di Epidemiologia Ambientale dell’ARPA Marche https://www.arpa.marche.it/index.php/temi-ambientali/epidemiologia-ambientale/item/650
Studio inserito – il 14 giugno 2016 – tra le tante motivazioni sanitarie che il Ministero della Salute espresse a sostegno della propria opposizione al nuovo impianto di desolforazione di API raffineria!
Riteniamo che in un’area come Falconara M., molto critica dal punto di vista sanitario e ambientale, gli Enti di controllo non possono permettersi buchi di conoscenza simili, non possono ignorare quali livelli di PM2.5 si respirino a Falconara Alta, Fiumesino, Castelferretti, Palombina.
Il Direttore Generale dell’ARPA Marche non può rassicurare i falconaresi con le previsioni meteoclimatiche che, prima o poi, dovranno pur cambiare!
Il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente di Falconara, nonché il Direttore Generale dell’ARPA Marche, non possono continuare a far finta che il Ministero della Salute non esista!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune