Mentre il Sindaco di Falconara e il Direttore dell’ARPAM fanno propaganda le 3 centraline fisse posizionate a Villanova, Fiumesino e Falconara Alta non rilevano tutte gli stessi inquinanti poiché ognuna non è dotata degli stessi specifici campionatori e nessuna delle 3 rileva il monossido di carbonio. Pertanto, al cambiare dei venti sul territorio non corrisponde la rilevazione della ricaduta di alcuni inquinanti da parte di determinate centraline e, giocoforza, in alcune zone residenziali di Falconara Marittima. Situazione ancora più critica a Castelferretti: non c’è una centralina di rilevamento fissa! Il Consigliere comunale Calcina: “Ci domandiamo: se il Ministero dell’Ambiente e la Provincia di Ancona non hanno una conoscenza adeguata del livello di inquinamento atmosferico che grava sulle aree abitate in cui insistono le due aziende classificate insalubri su quale base hanno stabilito nelle Autorizzazioni (AIA) i limiti di emissione degli inquinanti della raffineria API, della Ditta Eredi Raimondo Bufarini e della Casali? Stiamo parlando di sostanze che potrebbero nuocere alla salute umana! Perché il Sindaco Signorini e il Dott. Marchetti non si preoccupano di risolvere queste annose ed inammissibili deficienze?”

Scritto il 20 Gennaio 2020 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Salute e sicurezza

doppio-simbolo.JPG Negli ultimi mesi ho firmato ed inviato agli Enti competenti osservazioni riguardanti procedimenti di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di API raffineria Spa (la quale ha chiesto la modifica di alcune prescrizioni) e della Ditta Eredi Raimondo Bufarini srl.

2020-centraline-def.jpg Limitandoci solo alle emissioni in aria, l’AIA deve – comunque e sempre – prevenire l’inquinamento inteso anche come “l’introduzione diretta o indiretta (…) di sostanze (…) o di agenti fisici o chimici, nell’aria (…) che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, causare il deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi“.

Ma a Falconara Marittima sia il Ministero dell’Ambiente (per la raffineria) sia la Provincia di Ancona (per l’impianto di trattamento dei rifiuti speciali pericolosi) non hanno una conoscenza adeguata del livello di inquinamento atmosferico che grava sulle aree abitate in cui insistono le due aziende classificate insalubri.

Motivo?

LE 3 CENTRALINE FISSE gestite dall’ARPA Marche (posizionate a Villanova, Fiumesino e Falconara Alta) NON RILEVANO TUTTE GLI STESSI INQUINANTI POICHÉ OGNUNA NON È DOTATA DEGLI STESSI SPECIFICI CAMPIONATORI e NESSUNA DELLE 3 RILEVA IL MONOSSIDO DI CARBONIO.

Pertanto, al cambiare dei venti sul territorio non corrisponde la rilevazione della ricaduta di alcuni inquinanti da parte di determinate centraline e, giocoforza, in alcune zone residenziali di Falconara Marittima.

Nella fattispecie: quando il vento spira da EST (durante le ore di brezza di mare) la stazione di Falconara Acquedotto non rileva mai le ricadute di PM10 – PM2,5 – NH3 della raffineria e centrale termoelettrica; quando il vento è da NORD (Tramontana) le ricadute degli inquinanti di raffineria e centrale termoelettrica vanno ad interessare prevalentemente la stazione di Falconara Alta la quale, però, è sprovvista di analizzatori per H2S – PM2,5 – NH3. Infine, quando il vento spira da SUD e le ricadute interessano il quartiere di Rocca Mare (114 residenti stabili), non viene mai rilevato nulla poiché quella zona è sprovvista di centralina di rilevamento.

Riguardo a Castelferretti la situazione è ancora più critica: non c’è una centralina di rilevamento fissa e, dunque, non si ha alcuna contezza dei livelli di sostanze chimiche con cui sono costretti a convivere i residenti.

Completa il quadro il rendimento strumentale delle 3 centraline fisse di Villanova, Falconara Alta e Fiumesino che, spesso, è inferiore rispetto alla soglia minima di funzionamento prevista dal D.Lgs. 155/10 per ciascun inquinante.

La domanda è lecita: se il Ministero dell’Ambiente e la Provincia di Ancona non hanno un quadro certo delle ricadute delle sostanze nocive sui cittadini falconaresi, a partire da quale dato base hanno stabilito sin dal 2010 i limiti di emissione di sostanze che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, che potrebbero causare il deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi?

Quanto sono conservative le decisioni che hanno preso e prenderanno a tutela della salute dei cittadini?

Perché il Direttore dell’ARPA Marche – Giancarlo Marchetti – responsabile della gestione delle centraline fisse, non interviene per eliminare il divario tecnico tra le centraline e non posiziona una nuova centralina a Castelferretti per rilevare anche le sostanze emesse dalle aziende che trattano i rifiuti speciali pericolosi?

Perché non è interessato agli inquinanti che si diffondo verso il quartiere Rocca?

Perché il Sindaco Signorini non lo ha MAI chiesto?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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