Al Diry e Signorini, ovvero: ascesa politica personale e declino morale di amministratori pubblici! Spieghiamo come e perché la Giunta Signorini si è rafforzata dopo il “regolamento di conti” con la famiglia politica Astolfi/Al Diry. Come direbbe Totò: “E’ la somma che fa il totale” ma oggi, senza i voti degli Astolfi’s, l’Amministrazione Signorini non gode più del consenso della maggioranza dei falconaresi! Forniamo anche una bussola del percorso politico di Al Diry basata su documenti per evitare che i cittadini si perdano nel labirinto di parole di amministratori in carica e defenestrati che nulla hanno a che vedere con il buon governo e l’interesse pubblico.
Scritto il 9 Dicembre 2019
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali
Dunque, non è stata soltanto la Sindaca Signorini e gli altri Assessori a defenestrare l’ormai ex Assessore Jasmin Al Diry: è stata una decisione anche di tutti i Consiglieri comunali di maggioranza. La precisazione della Sindaca non è cosa da poco, poiché ci informa che Al Diry è stata scaricata anche con il consenso di Falconara in Movimento (FIM), lista civica in appoggio prima a Brandoni e poi a Signorini, creata per le elezioni comunali del 2013 dall’ex Assessore ai LLPP Matteo Astolfi e capeggiata da lui stesso anche in quelle del 2018 e dalla quale Al Diry è stata indicata come Assessore in seguito alle 190 preferenze incassate (dietro al marito Astolfi con 220 e davanti a Romolo Cipolletti con 172 e l’attuale Assessore Barchiesi con 122).
Il rafforzamento odierno della Giunta Signorini sta proprio nell’incarico di Vicesindaco conferito a Romolo Cipolletti (fino ad oggi solo Capogruppo consiliare), uomo di FIM vicinissimo a Matteo Astolfi sin dal 2013. Il rafforzamento del Sindaco Signorini sta proprio nell’aver convinto Romolo Cipolletti a “tagliare la testa” ad Al Diry, esecuzione politica grazie alla quale egli fa ottenere e ottiene i seguenti obiettivi:
1) Dona una garanzia più duratura della fedeltà di FIM alla Sindaca e le conferisce stabilità;
2) Permette di chiudere definitivamente la partita con la “fronda” e i condizionamenti della famiglia politica Astolfi;
3) Diventa Assessore, incarico a cui ambiva al momento della formazione della Giunta Signorini ma che, con qualche mugugno, si era visto soffiare.
È possibile anche che a garanzia della fedeltà, la Sindaca conceda qualche altro incarico o avvicendamento futuro ai Consiglieri di FIM.
Insomma blandire per blindare è l’etica politica del Sindaco di Falconara M.!
Quello che ci preme dire come CiC/FBC/SAF è che quanto accaduto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico, bensì intreccia inestricabilmente tra loro contrasti ed ambizioni personali nonché mosse di gruppi di pressione politica come la famiglia Astolfi/Al Diry che, da un calcolo delle preferenze, assomma un 4% di falconaresi votanti alle ultime elezioni comunali!
Non crediamo ai dissensi addotti dall’ex Assessora poiché Al Diry non ha battuto ciglio sul Bilancio preventivo a marzo e poiché, attenendoci alle sue argomentazioni, alla fine sono stati confermati sia i fondi per la scuola da lei rivendicati sia quelli per i festeggiamenti del Natale.
L’altro argomento – il polemico abbandono del settore del Commercio da parte di Al Diry – è avvenuto perché Signorini, di fatto, ha continuato a tenere il commercio tra le sue mani con operatori commerciali a lei fedeli che hanno continuato a rapportarsi a lei piuttosto che ad Al Diry! Al Diry sapeva già dalla campagna elettorale del 2018 che Signorini non le avrebbe regalato la base di consenso costruita in 10 anni di Assessorato e conosceva perfettamente la sua “politica delle feste in piazza”.
Al contrario, avremmo preso sul serio Al Diry se avesse sviscerato tutte le questioni insolute e mal affrontate dal suo Dirigente ai Servizi Sociali, Dott. Brunetti. Quelli si che sono argomenti scottanti!!
Per intenderci, ad esempio, tutto ciò che è accaduto e sta accadendo riguardo all’edificio comunale di via D. Chiesa (Villanova), situazione emersa durante la Commissione consiliare tenutasi a porte chiuse il 14 novembre scorso e per cui, ad avviso di CiC/FBC/SAF, c’è un grave intreccio conflittuale di competenze tra la Polizia Locale e i Servizi Sociali in mano allo stesso Dirigente!
A tale proposito, all’ex Assessora ai Servizi Sociali Al Diry una domanda dobbiamo farla: forse tra le relazioni che abbiamo evidenziato in Commissione le quali accertano la mancanza di certificati di agibilità, l’insalubrità degli ambienti, le lettere di avvocati e le Ordinanze sindacali non eseguite, Al Diry ha intravisto il rischio di essere coinvolta in una situazione molto opaca, certamente ereditata dalla Giunta Brandoni ma nella quale Signorini era comunque Assessore in Giunta e Al Diry Capogruppo consiliare di maggioranza e poi Presidente del Consiglio?
Ma veramente c’è qualcuno che crede che il motivo della destituzione di Al Diry sia ciò che ci hanno raccontato Sindaco ed ex Assessore?
LA BUSSOLA
Per essere ancora più chiari, Vi invitiamo a valutare il grado di gravità di questi due fatti: è stato più grave il voto contrario in Giunta Brandoni dell’Assessore Matteo Astolfi (8 settembre del 2015, Delibera 317) riguardo alla realizzazione del McDonald’s nell’area dell’ex Piraña oppure è più grave il riuscito contrasto in Giunta Signorini (senza voti contrari!) dell’Assessore Al Diry per veder mantenuti i fondi economici per la Scuola che la Giunta voleva spostare per le iniziative di Natale?
Per noi di CiC/FBC/SAF è stato palesemente più grave il voto contrario di Astolfi del 2015 che però, al contrario di quanto accaduto alla moglie Al Diry, non determinò alcun suo defenestramento dalla Giunta Brandoni! Ecco che allora se l’odierno casus belli della Al Diry non è così grave significa che era già nell’aria un “regolamento di conti” da tempo atteso da entrambe le parti. Signorini si doveva sbarazzare della instabilità di FIM togliendo la creatura dalle mani di Astolfi/Al Diry e donandola a Cipolletti. Astolfi/Al Diry, capito l’isolamento in maggioranza e attratti dall’orbita leghista, hanno cercato l’uscita verso la Lega più plateale e vittimistica possibile, usando gli argomenti delle opposizioni!
Per continuare ad orientarsi con la bussola dei fatti va sottolineato che da quella “fronda” sulla variante urbanistica McDonald’s (senza conseguenze politiche per Brandoni) capeggiata dall’Assessore Astolfi e alimentata anche dai Consiglieri comunali Ivano Astolfi e Jasmin Al Diry (rispettivamente zio e moglie di Matteo) la famiglia ha cercato di consolidare sempre di più il suo peso politico tanto che Al Diry si rifiutò di cedere il suo scranno al secondo eletto di Insieme Civico (la lista per cui fu eletta) in base alla rotazione annuale dei consiglieri Concordata tra i componenti di Insieme Civico prima delle elezioni comunali del 2013.
Guarda caso, come riporta l’articolo di stampa del 16/11/2015 a firma di Marco Catalani, Al Diry non fece “spazio a Michele Chiappa (…) ingresso gradito al Sindaco Goffredo Brandoni che non ha mai visto di buon occhio la battagliera capogruppo per tutta una serie (…) di prese di posizione (sicurezza e McDonald’s) …“.
Per far capire la capacità di pressione politica della famiglia politica Astolfi, basti ricordare che lo scorretto comportamento di Al Diry e la conseguente sfiducia decretata dai componenti di Insieme Civico sortì addirittura una promozione di Al Diry: ad aprile 2016 diventò Presidente del Consiglio comunale grazie all’avvicendamento (programmato in seno alla maggioranza di Brandoni) con Marco Giacanella.
Ma la mossa pesante Matteo Astolfi l’ha fatta a febbraio del 2018, a 3 mesi dalle elezioni comunali.
Ancora Assessore ai LLPP nella Giunta Brandoni, partecipa alla presentazione comunale della Lega, incontra Matteo Salvini a Fabriano, si fotografa con lui e gli promette pieno appoggio alle elezioni politiche del 4 marzo.
Panico tra le fila della Signorini ormai candidata a Sindaco di Falconara.
Niente paura: il calcolo di Matteo Astolfi è raffinato. Per le elezioni comunali reputa prematura e foriera di una bruciatura politica la sua candidatura come sindaco nella lista della Lega (come chiestogli dal Capogruppo leghista Zaffiri in Regione Marche) e, pertanto, rassicura Signorini che la sua lista FIM sarà al suo fianco, lui ne sarà capolista e la moglie Al Diry subito dopo di lui.
Risultato: 220 preferenze lui, 190 lei (+ le 80 preferenze di Ivano Astolfi candidatosi nella lista Direzione Domani). Stefania Signorini è Sindaco di Falconara.
Ma le sorprese non finiscono qui:
– l’11 luglio 2018 il Sindaco ha nominato Al Diry tra gli assessori componenti la Giunta Municipale
– Il 14 luglio 2018 il Consiglio comunale convalida l’elezione del Sindaco e dei Consiglieri comunali, tra i quali Matteo Astolfi.
– Il 31 luglio 2018, dopo appena 17 giorni, Matteo Astolfi si dimise da Consigliere comunale!
Lasciamo a chi legge la valutazione di questi fatti.
Noi chiudiamo parafrasando Totò: E’ la somma che fa il totale dell’etica politica di questi politicanti!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e Siamo Falconara Sinistra in Comune