Il Consigliere comunale delle civiche CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – esprime grande preoccupazione riguardo alla NON CONTESTUALITA’ tra le opere di regimazione idraulica e riduzione delle criticità lungo i fossi S. Sebastiano, Cannetacci e Rigatta e la realizzazione delle casse di laminazione/espansione a monte dell’abitato di Castelferretti. L’ulteriore ritardo nella loro realizzazione il cui progetto definitivo c’è dal 2013, continuerà a tenere sotto rischio Castelferretti.
Scritto il 28 Ottobre 2019
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio
Stigmatizziamo la NON CONTESTUALITA’ delle opere di regimazione idraulica e riduzione delle criticità lungo i fossi S. Sebastiano, Cannetacci e Rigatta con la realizzazione delle casse di laminazione (o espansione) a monte dell’abitato di Castelferretti.
Siamo convinti che Castelferretti debba essere protetto dalle acque provenienti da monte, protezione che soltanto le casse di espansione delle piene possono garantire dato che il loro scopo è quello di rallentare l’acqua che minaccia il paese proveniente da quel versante.
Temiamo – e lo abbiamo sottolineato con forza anche in Commissione Urbanistica il 12 febbraio scorso al Presidente del Consorzio di Bonifica e al Sindaco Signorini – che il solo miglioramento del deflusso delle acque a valle dell’abitato rischia di non essere sufficiente per Castelferretti“. A parere di CiC/FBC/SAF i due progetti (regimazione idraulica e casse di espansione) non sono alternativi MA COMPLEMENTARI E AMBEDUE NECESSARI.
Non può esistere un primo e un secondo tempo di intervento.
Questa preoccupazione è accentuata dalla confusione che ci sembra di cogliere dalle parole dei comunicati stampa ufficiali della Regione Marche del 25 ottobre e del 17 luglio 2019.
Il comunicato stampa del 25 ottobre pubblicato dalla Regione Marche di concerto con Comune di Falconara e il Consorzio di Bonifica recita testualmente che “si sta completando il trasferimento al Consorzio di Bonifica della progettazione definitiva delle due casse di espansione sul Canettacci e sul San Sebastiano“.
Invece il 17 luglio scorso la Regione Marche dalla pagina Paesaggio -Territorio – Urbanistica – Genio Civile https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Paesaggio-Territorio-Urbanistica-Genio-Civile/Comunicati/id/27996/p/1/REGIMAZIONE-IDRAULICA-DEI-FOSSI-SAN-SEBASTIANO-RIGATTA-E-CANNETACCI-A-FALCONARA-MARITTIMA-PARTONO-I-LAVORI-CERISCIOLI-NELLE-MARCHE-DOPO-TANTE-PROGETTAZIONI-SI-PASSA-AI-CANTIERI
riferiva che “a monte (ndr.: del bacino idrografico, cioè alle spalle di Castelferretti) si interverrà con le casse di espansione, seguite dall’ex Genio civile che sta ultimando la fase progettuale“.
Ci sembra ci sia confusione tra chi debba ultimare il progetto delle casse di espansione, opera il cui progetto definitivo c’è dal 2013!
Consorzio di Bonifica o Genio Civile?
Questa confusione sta determinando il ritardo nella loro realizzazione?
E comunque, dalla progettazione definitiva che qualcuno starebbe ultimando, al progetto esecutivo, all’appalto delle opere e alla loro realizzazione, minimo passeranno ancora 3 anni.
Castelferretti può permettersi questo prolungamento della situazione di rischio?
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune /Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
leggi anche: