PER REALIZZARE IL BYPASS FERROVIARIO VERRÀ DEVIATO ANCHE IL FOSSO RIGATTA … “Altrimenti la ferrovia rischierebbe di andare sott’acqua in caso di esondazione” ha dichiarato il Consigliere Calcina che ha aggiunto: “L’opera verrà finanziata con denaro pubblico mentre chi ha determinato la rischiosa situazione del fosso Rigatta non sborserà un euro. Mi riferisco ad API raffineria, che ha recentemente annunciato profitti per 63 Milioni di Euro, e all’ANAS i quali restrinsero le sezioni del Rigatta determinando una sorta di imbuto che a tutt’oggi ostacola il deflusso dell’acqua verso il mare. Regione Marche e Amministrazione Comunale di Falconara fanno un nuovo regalo ad API raffineria la quale si gioverà non solo dello spostamento della linea ferroviaria inglobata con le espansioni degli impianti negli anni ’70, ma anche della risoluzione del problema del fosso che, esondando, allagava anche alcune sue aree”. Il Consorzio di Bonifica inizierà a realizzare la deviazione entro il 2019, opera considerata PRIORITARIA rispetto agli altri interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
Scritto il 23 Aprile 2019
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio, Salute e sicurezza
Scrivono ITALFERR/RFI nel PROGETTO ESECUTIVO del bypass ferroviario approvato il 24 luglio 2017 e autorizzato il 23 luglio 2018 (da pag. 42 a pag. 45): “La protezione della piattaforma ferroviaria dalle acque meteoriche richiede la realizzazione di opere idrauliche (precedentemente analizzate) che bisogna dimensionare e verificare adeguatamente (…) E’ bene sottolineare che il nuovo tracciato ferroviario si inserisce in un’area particolarmente critica dal punto di vista del deflusso delle acque superficiali. In particolare, la zona del nodo di Falconara è stata interessata, anche di recente (2006), da eventi alluvionali prodotti dal fosso Rigatta e dal fosso Nuovo. I problemi del Rigatta nascono dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffinaria Api (…) Risulta quindi di particolare importanza verificare che i binari non vengano interessati dalle piene e che quindi sia assicurato un franco di sicurezza rispetto al livello di massima piena di almeno 1 m.“.
Come credete che si tradurrà sul territorio falconarese questa impellente esigenza posta da un’opera come il bypass ferroviario progettata nel posto sbagliato e, pertanto rischiosa ed evitabile?La traduzione l’ha fatta il Consorzio di Bonifica su incarico del Commissario Straordinario per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico Luca Ceriscioli (nonché Presidente della Regione Marche, la quale ha voluto il bypass proprio lì dove si farà): il fosso Rigatta, “responsabile” del rischio sottolineato da ITALFERR/RFI, sarà deviato su un altro fosso (Liscia) prima della zona interessata dal bypass e così si diminuirà l’affluenza dell’acqua nella zona interessata dall’opera ferroviaria.
Non è un caso che nella sua Relazione Tecnica il Consorzio di Bonifica indichi l’intervento di deviazione del fosso Rigatta come PRIORITARIO e PRIMO STRALCIO da realizzare!
Questa soluzione non è né logica né giusta, e per capire come mai il Rigatta sia stato traformato nel “responsabile” del rischio di esondazione dobbiamo mettere in fila i fatti.
1) Il bypass ferroviario è stato voluto dalla Regione Marche, dall’ex Viceministro Mario Baldassarri, dal Comune di Falconara M., da RFI (che l’ha progettato) in una zona con un grado di rischio idrogeologico molto elevato (R4). TUTTI lo hanno sempre saputo e le alluvioni del 2006 e del 2011 lo hanno drammaticamente ricordato. I cittadini falconaresi, da soli, in audizione nel 2015, lo hanno fatto sapere anche ai Deputati della Commissione Trasporti della Camera producendo, nella Relazione di 99 pagine, la seguente immagine esplicativa elaborata sulla base delle tavole dell’Autorità di Bacino della Regione Marche. Inutilmente!
2) Il rischio idraulico della zona in cui realizzare il bypass è determinato principalmente dal fosso Rigatta per le cause sottolineate anche da ITALFERR/RFI: “dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffinaria Api” che, insieme ad ANAS, lo ha intubato creando una sorta di imbuto che ostacola il deflusso dell’acqua. Esondazioni del fosso che hanno colpito la stessa area di raffineria!
Nessuno ha mai voluto realmente far ripristinare ad API raffineria e ad ANAS la regolare sezione del fosso Rigatta dalla intersezione con le SS16 fino al suo sbocco al mare (attraversando la raffineria).
Nessuno ha mai voluto realmente far pagare ai responsabili il costo di un ripristino delle sezioni del fosso!
E’ logico e giusto che ora quella situazione sia risolta con denaro pubblico?
E’ logico e giusto che ciò avvenga in conseguenza di un’opera volutamente progettata su una zona di cui si conosceva perfettamente il rischio idraulico?
È questo che è stato contestato dal Consigliere comunale Loris Calcina in Commissione consiliare IV^ che, al contrario, ha visto tutti i rappresentanti dell’Amministrazione comunale Signorini accomodarsi sulla soluzione proposta dal Consorzio di Bonifica.
Una soluzione che andrà nuovamente a vantaggio di API raffineria che si gioverà non solo dello spostamento della linea ferroviaria inglobata con le espansioni degli impianti degli anni ’70, ma anche della risoluzione del problema del fosso Rigatta di cui è uno dei responsabili.
“L’Amministrazione comunale Signorini (e prima di Lei, Brandoni) è complice di questa vergogna!“ ha dichiarato il Consigliere di CiC/FBC/SAF che si è detto “disgustato dal veder pagare con denaro pubblico, errori commessi da aziende private come l’API che hanno annunciato profitti per 63 Milioni di Euro! ”
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune