Il Consigliere Calcina ha parlato con un Consigliere regionale che gli ha riferito che l’inceneritore nel sito API a Falconara M. “è un chiacchiericcio nei corridoi della Regione Marche”. Inoltre ha aggiunto: “Purtroppo, pur non essendo una logica giusta, quando si deve andare ad individuare il sito dove mettere una attività insalubre si è portati a fare il ragionamento di individuare il sito che per certi versi già accoglie o ha accolto un’attività insalubre”. Sono allarmato dal “chiacchiericcio” e da ciò che si pensa sulla situazione sanitaria e ambientale di Falconara, ha dichiarato Calcina, e pertanto ha presentato una mozione affinché il Consiglio comunale si pronunci contro la possibilità che nel territorio di Falconara Marittima e all’interno di qualsiasi area industriale ivi esistente si realizzi un impianto di incenerimento dei rifiuti

Scritto il 7 Settembre 2018 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali, Energia e Ambiente, Infrastrutture e Territorio, Salute e sicurezza

doppio-simbolo.JPG Dopo gli articoli pubblicati sulla pagina regionale del Corriere Adriatico nei quali la raffineria API di Falconara è stata indicata tra i 3 siti ipotizzati per un nuovo inceneritore dei rifiuti (gli altri sono l’ex cementificio di Castelraimondo e la Cosmari di Piane del Chienti), ho svolto una piccola indagine e sono riuscito a parlare con un Consigliere regionale di cui tacerò il 2018-incenenritore.jpgnome vista la informalità del contatto. Il succo della conversazione, però, è allarmante.

Alla mia richiesta di che cosa ci sia di vero in ciò che è stato scritto nell’articolo del quotidiano mi ha risposto: Diciamo che è un chiacchiericcio. I posti su cui si discute è Tolentino, Castelraimondo e Falconara, però a livello di chiacchiere, nei corridoi. Non è che c’è un sito ufficiale.

Allora gli ho ribadito che proprio perché c’era il chiacchiericcio, la faccenda mi preoccupava non poco vista la ben nota situazione sanitaria della popolazione di Falconara e le ben note pressioni ambientali che gravano sul territorio in termini di infrastrutture ed industrie insalubri. Al che il Consigliere mi dice: “Purtroppo, pur non essendo una logica giusta, quando si deve andare ad individuare il sito dove mettere una attività insalubre si è portati a fare il ragionamento di individuare il sito che per certi versi già accoglie o ha accolto un’attività insalubre. Non la vado a mettere dentro un parco o una riserva naturale … per capirci! E’ chiaro che il ragionamento corretto sarebbe esattamente l’opposto: chi ha già avuto una pressione ambientale considerevole è bene riqualificarlo e non caricare più sul territorio e sugli abitanti. Però se questo sarebbe il ragionamento corretto in realtà succede l’opposto, purtroppo. Però, ripeto, per ora sono più chiacchiere di corridoio che sostanza …“.

Eppure la sostanza c’è, è terribile, è schifosamente sprezzante nei confronti dei Falconaresi ed è la seguente: se nei corridoi dei decisori politici della Regione Marche si ritiene che Falconara Marittima possa accogliere anche un inceneritore di rifiuti ciò è dovuto ad una delle due convinzioni (che serpeggiano come il chiacchiericcio), ambedue inqualificabili:

1)      Non ritengono vero quanto è finora emerso dalle indagini epidemiologiche e dalle note epidemiologiche descrittive (Istituto Nazionale Tumori – Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute – ARPA Marche) condotte sulla popolazione di Falconara da cui risultano una maggiore quantità di leucemie, linfomi, aborti spontanei, malformazioni congenite, tumori del polmone, trachea, colon, mammella, ecc., cardiopatie, asma tra i bambini, e quindi ritengono che Falconara e i Falconaresi possono ben sopportare anche un inceneritore di rifiuti.

2)      Oppure ritengono irreversibile la compromissione della salute dei Falconaresi e le sue molteplici cause infrastrutturali ed industriali per cui ritengono “corretto” aggiungere anche un inceneritore di rifiuti!

Qualsiasi delle due convinzioni guidi i decisori politici della Regione Marche, ambedue sono maturate nell’humus della NEGLIGENZA: la NEGLIGENZA di aver attivato il Registro Tumori con un ritardo di 9 anni, la NEGLIGENZA di non aver ancora attivato il Registro delle Malformazioni congenite, la NEGLIGENZA di aver ritardato di due anni la trasmissione dell’Indagine Epidemiologica al Ministero della Salute, la NEGLIGENZA dei malfunzionamenti decennali e la scarsità delle centraline di rilevamento, la NEGLIGENZA di una insufficiente conoscenza dei livelli di immissione e diffusione dei vari inquinanti sia contemplati dalla normativa di settore sulla qualità dell’aria sia riferibili alle altre reali emissioni delle industrie insalubri, la NEGLIGENZA di non aver nemmeno avviato (in 13 anni!) il risanamento dell’AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale). Queste NEGLIGENZE sono l’humus che sta alimentato anche il pericoloso chiacchiericcio sull’inceneritore.   

Su questo abbiamo presentato una MOZIONE affinché il Consiglio comunale si pronunci contro la possibilità che nel territorio di Falconara Marittima e all’interno di qualsiasi area industriale ivi esistente si realizzi un impianto di incenerimento dei rifiuti.

Loris Calcina (Capogruppo consiliare lista civiche CiC/FBCSAF)

Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene ComuneSiAMO Falconara

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