Falconara M.: l’ARPAM conferma la contaminazione da Idrocarburi Totali dell’acqua del pozzo privato a monte della ex caserma … Ma c’è anche il TETRACLOROETILENE! Ordinanza del Comune che vieta l’utilizzo dell’acqua del pozzo. Il puzzle della contaminazione delle acque di falda si complica sempre di più e Lara Polita denuncia l’inadeguatezza del Comune, della Provincia e della Regione! Chiesta, per l’ennesima volta, la convocazione della Commissione Ambiente!
Scritto il 18 Agosto 2017
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Energia e Ambiente, Quartieri, Salute e sicurezza
Il Comune di Falconara Marittima ha emesso l’Ordinanza ( leggi quì ) di divieto di utilizzo dell’acqua del pozzo privato ubicato a monte della ex caserma Saracini. Secondo quanto si apprende dal provvedimento datato 11 agosto 2017, l’ARPA Marche ha tramesso gli esiti delle analisi eseguite sull’acqua del pozzo in cui ha trovato Idrocarburi totali e Tetracloroetilene che superano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) stabiliti dal D.Lgs 152/2006.
Ricordiamo che il Tetracloroetilene è un solvente organico clorurato che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato come probabile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A).
L’ASUR che cosa dice? Non si sa!
La Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita, ha chiesto al Comune la relazione inviata dall’ARPAM e, per l’ennesima volta, ha chiesto l’urgente convocazione della Commissione Ambiente affinché sia fatta chiarezza sulle due criticità e sugli eventuali rischi che riguardano i cittadini dopo che l’acqua di falda di due pozzi privati a Fiumesino e Villanova sono stati contaminati da sostanze pericolose.
A tutt’oggi nessuno ha ancora stabilito da dove provengano quelle sostanze nocive.
Sulla situazione l’Amministrazione comunale sembra approssimativa e disattenta, come ha dimostrato più volte per problematiche sanitarie e ambientali.
Approssimazione di fronte ad un puzzle di contaminazione sempre più complicato.
Per esempio, dal dicembre 2015 il Comune era a conoscenza della contaminazione da Idrocarburi e Metalli dell’acqua di falda della ex caserma, ma non si è mai sognato di verificare se quella contaminazione fosse migrata all’esterno verso obiettivi residenziali.
Di più: dalle analisi fatte eseguire risulta che non ha fatto cercare se nell’acqua di falda della ex caserma vi fosse anche TETRACLOROETILENE.
Oggi, 2017, risulta che le indagini su terreno e acqua di falda della ex caserma sono in mano a Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato che opera per conto di RFI ma – secondo quanto risposto all’interrogazione di FBC/CiC il 5 aprile 2017 – non si sa nulla dei risultati delle indagini e, soprattutto, non si sa se è stato cercato anche il TETRACLOROETILENE nelle acque di falda.
Infine la Consigliera Lara Polita denuncia l’inadeguatezza di Comune, Provincia e Regione che si sono interessate alla migrazione dei contaminanti verso le residenze dei cittadini solo dopo che l’Ondaverde Onlus ha fatto le analisi in proprio risultate – purtroppo – confermate.
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