Bilancio 2017 del Comune di Falconara Marittima: NON E’ VERO CHE LE TASSE SONO INVARIATE come propaganda la Giunta Brandoni! Lo stesso Assessore al Bilancio Mondaini ha confermato quanto denunciamo da anni: i Falconaresi pagano un costo aggiuntivo di “150/200 Mila Euro all’anno di quota variabile di tassa rifiuti” per il fallimentare metodo di raccolta di Marche Multiservizi. Si sono anche inventati la bufala che il sistema di raccolta porta a porta provocherebbe un aumento dei certificati di malattia tra gli Operatori ecologici per i dolori articolari!
Scritto il 8 Marzo 2017
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali, Economia e Bilancio, Energia e Ambiente
L’Assessore al Bilancio del Comune di Falconara M. ha confermato quanto andiamo dicendo da anni: ogni anno la bolletta dei rifiuti dei Falconaresi aumenta costantemente da anni perché il fallimentare metodo di raccolta dei rifiuti determina un conferimento in discarica di rifiuti indifferenziati superiore a quanto stabilito dalla normativa regionale e quindi costi superiori di 150/200 Mila Euro all’anno!
Per 100 mq di casa a Falconara Marittima si paga 77 Euro/anno in più di tassa sull’immondizia rispetto ad Ancona e 118 Euro/anno in più rispetto a Senigallia dove la raccolta dei rifiuti si effettua con il metodo del porta a porta.
Durante la discussione sul Bilancio in Consiglio comunale, la Consigliera di FBC/CiC – Lara Polita – ha attaccato la politica dei rifiuti che l’Amministrazione Brandoni ha sposato da ormai quasi sette anni: “Pur di non abbandonare il fallimentare metodo di prossimità nella raccolta dei rifiuti, la Giunta e i Consiglieri di maggioranza sono arrivati a giustificare il proprio NO alla raccolta porta a porta adducendo anche un ipotetico peggioramento delle condizioni fisiche dei lavoratori addetti che sarebbe stato riscontrato in alcuni Comuni che hanno adottato quel sistema. In sostanza sarebbero aumentati i disturbi articolari e le malattie determinati dai ripetuti piegamenti nel travaso dei bidoncini della differenziata! Ho ufficialmente chiesto ad alcuni Enti che praticano il porta a porta se risultasse questa problematica tra gli Operatori ecologici: la risposta è stata che non vi è stato anche alcun caso di malattie professionali dovute al cambiamento di raccolta rifiuti“. E ha aggiunto: “Il centro del riuso e lo svuota cantine sono iniziative pressoché irrilevanti dal punto di vista dell’efficacia“.
Ma c’è un altro aspetto che richiede un approfondimento nel Bilancio comunale e nei costi che pagano i Falconaresi: riguarda l’illuminazione pubblica rispetto alla quale la Consigliera di FBC/CiC ha avviato una richiesta di conoscenza degli atti. Lara Polita ha dichiarato: “Ho l’impressione che il costo della manutenzione della pubblica illuminazione che ammonta a 120000 €/anno sia davvero molto alta rispetto al costo dei consumi che è stato di 500.000 Euro“.
Di seguito i costi maggiorati della raccolta rifiuti che l’Amministrazione comunale fa pagare ai Falconaresi (calcolo per difetto)
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