Mare e balneazione a Falconara M.: la Consigliera comunale FBC/CiC Lara Polita favorevole alle vasche volano possibilmente realizzate a mezza costa. Qualora con le vasche i calcoli idraulici non escludessero completamente versamenti in mare, Lara Polita concorda con un numero minimo di tubazioni che scarichino a 600 metri in mare. Ribadito l’obbligo della massima trasparenza nella gestione dei divieti di balneazione e del rigoroso rispetto dei criteri scientifici per stabilire il ritorno alla balneabilità!

Scritto il 11 Giugno 2016 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio, Salute e sicurezza

CiC FBCDopo aver studiato il dossier di Multiservizi ed averne ascoltato i Responsabili, tra le varie ipotesi SIAMO CONTRARI alla cementificazione di quasi 2 km di spiaggia tramite vasconi in calcestruzzo di profondità 5 metri e larghi 4 metri che implicherebbero una movimentazione di circa 60mila metri cubi di materiale con un forte impatto sul mare e le attività economiche.

divieto-balneazione.jpgAuspichiamo modalità di intervento meno invasive: altre vasche come quella di Palombina Vecchia CI TROVEREBBERO D’ACCORDO SOLO IN ALTERNATIVA ALL’IMPOSSIBILITÀ DI REALIZZARE VASCHE A MEZZA COSTA. Quest’ultima, attualmente, è una soluzione non presa in considerazione ma le vasche a mezza costa sarebbero ottimali dato che non si interverrebbe sulla spiaggia. Dal punto di vista economico sia quelle a mezza costa che quelle in spiaggia sono economicamente le più fattibili e, quindi, rapide.

Se dai calcoli di contenimento delle vasche volano si ipotizzasse che comunque una parte delle acque potrebbe finire in mare, a quel punto la soluzione di un numero contenuto di tubazioni che portino quelle acque a 600 metri in mare sarebbe un costo e una soluzione affrontabile affinché la balneazione non sia compromessa.

Consapevoli della necessità e dell’urgenza degli interventi che cittadini e operatori economici pretendono è necessario aprire una “vertenza intercomunale” che porti al reperimento tempestivo delle risorse necessarie.

IN ATTESA DEGLI INTERVENTI I FENOMENI DI INQUINAMENTO VANNO GESTITI CON LA MASSIMA TRASPARENZA

In caso di intervento degli scolmatori la cittadinanza va informata in maniera chiara. La comunicazione deve essere fatta con tutti i mezzi disponibili, tenendo conto di quanto previsto dalla legge, che impone la massima trasparenza nella comunicazione e considerando il tipo di utenza. Chi informa le tante persone (anche straniere) che vanno nei tratti di spiaggia libera? Riteniamo insufficiente ed inefficace posizionare i divieti di balneazione ogni 150 metri come ha recentemente fatto il Comune di Falconara M. Gli avvisi andrebbero sistemati su bacheche fisse (in modo da scoraggiarne la rimozione) e nei punti di accesso alla spiaggia!

RISTABILIRE LA BALNEABILITA’ CON CRITERI SCIENTIFICI

Si auspica, a vantaggio di tutti, che l’inquinamento duri il meno possibile. La revoca dei divieti di balneazione non può però derivare, come tentato lo scorso anno dal Sindaco di Ancona “per decreto” (si fa riferimento all’ordinanza del 26/8/2015 con cui si dichiarò che dopo 24 ore dalla cessazione dello sversamento il divieto cessava). Su questo la Regione Marche attraverso il Servizio Tutela delle Acque ha fatto chiarezza dichiarando la necessità delle analisi da parte dell’ARPAM. E’ necessario individuare metodiche di analisi che diano risposte più veloci” per il ritorno alla balneabilità MA CHE RISPETTINO RIGOROSAMENTE CRITERI SCIENTIFICI E NON DI OPPORTUNITA’!

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

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