Polveri sottili, alchimie e incantesimi – parte2

Scritto il 4 Maggio 2008 
Pubblicato su Salute e sicurezza

Le particelle sono originate sia per emissione diretta (particelle primarie) che per reazione nell’atmosfera di composti chimici, quali ossidi di azoto e zolfo, ammoniaca e composti organici (particelle secondarie).
Per esempio, ricordate l’abbattitore di ossidi di azoto (DeNOx) della attuale centrale elettrica API che usa ed emette ammoniaca? Oggi, a distanza di 8 anni dalla sua attivazione non sappiamo nulla sulla composizione chimica di quelle PM10 e PM2,5 e a questo si aggiunge la prospettiva delle 2 nuove centrali elettriche che l’API vorrebbe realizzare.
Rilevamenti, monitoraggi inesistenti e studi epidemiologici mai portati avanti da un lato; dall’altro gli inquinanti emessi dalle industrie, dalle auto e dai tir…si compone così una lista di elementi, potrebbero a prima vista sembrare le componenti dell’ultimo intergratore multivitaminico disponibile in farmacia, e invece non sono altro che agenti inquinanti per la nostra salute e per quella dei nostri figli.
Ecco l’elenco: Acetaldeide, Acroleina, Benzene, Formaldeide, Naftaline, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), Toluene, Xileni, Metano, Biossido di zolfo, Composti Organici Totali (TOC), Composti Organici Volatili (VOC), ed i metalli pesanti Zinco, Bario, Vanadio, Nichel, Cromo, Cadmio, Piombo.

La rivista statunitense Epidemiology, a novembre 2006, ha ammesso ufficialmente quello che da anni i medici stanno osservato “sul campo” ma il problema allo stato attuale è che si continuano a superare pericolosamente le concentrazioni di PM10 senza soluzione di continuità.
Queste tesi sono ampiamente sostenute e condivise anche da altri studiosi e scienziati come il Dott. Luigi Gasparini di Medicina Democratica e il professor Stefano Montanari, noto a livello inernazionale per gli studi condotti sulle nano-particelle e il loro effetto dannoso sulla nostra salute. Ulteriori informazioni e approfondimenti li potete trovare su Nanodiagnostic e sul suo Blog. Montanari afferma come il particolato più è piccolo più è ingrado di insinuarsi all’interno del nostro organismo…”le PM10 e ancora di più le PM5 e le PM2,5 sono pericolose perché si introducono fino al livello tracheo-bronchiale dell’apparato respiratorio, cioè fino agli alveoli, la parte più nobile dei polmoni che ci permette lo scambio di Ossigeno e CO2 con il sangue. Giunte negli alveoli le micropolveri superano i sistemi di difesa (macrofagi) ed entrano nel sangue e da li possono arrivare all’interno delle nostre cellule incrementando il rischio di patologie cardiovascolari e tumorali…”

Guarda il video di Montanari sulle nanopatologie

Commenti

Un Commento a “Polveri sottili, alchimie e incantesimi – parte2”

  1. davide il 5 Maggio 2008 13:30

    Nel Nord da diversi anni (decenni anche) le amministrazioni comunali impongono le targhe alterne o il blocco totale del traffico. Certo questo non risolve il problema però è un segnale di allarme che viene inviato ai cittadini per cercare anche di responsabilizzarli nell’uso dell’auto.
    A Falconara, ma nelle Marche in genere pare che il problema non esista, non perchè non ci sia il superamento dei livelli consentiti, ma perchè nessuno dice niente, è impopolare bloccare il traffico non porta consenso elettorale.
    Come non si sa nulla di cosa c’è nel mare dove andiamo a fare il bagno.
    E’ chiara la volontà politica di lasciare la cittadinanza nell’ignoranza, perchè chi non sa non protesta.

    Davide