Falconara Marittima: quando sarà pronto il Piano di sicurezza urbana? Le proposte operative di CiC e FBC!
Scritto il 14 Novembre 2013
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali, Quartieri, Salute e sicurezza
Apprendiamo dalla stampa di oggi che il Prefetto di Ancona ha comunicato al Sindaco di Falconara Marittima che l’esercito non è più disponibile per la città di Falconara.
A questo punto chiediamo al Sindaco: Quando sarà pronto il Piano di sicurezza urbana?
Vista la tematica e l’urgenza che i fatti ci impongono auspichiamo una sicurezza urbana partecipata con un ampio coinvolgimento di tutte le istituzioni, i cittadini aggregati e non e con una responsabilizzazione diffusa.
Un piano di sicurezza urbana PARTECIPATA prevede l’analisi della situazione di partenza, e l’individuazione di obiettivi, azioni, indicatori di risultato; propone dei luoghi stabili di confronto, di verifica, di monitoraggio dell’efficacia delle soluzioni adottate e di riprogettazione.
Elenchiamo di seguito alcune PROPOSTE CONCRETE che abbiamo scritto e illustrato più volte nelle speranza che, dalla vuota discussione sul giusto o sbagliato, si passi ai fatti che la città aspetta con urgenza:
1. Concertazione e Progettazione di un piano di sicurezza urbana partecipata valorizzando l’apporto di tutti: Comune (consiglieri e uffici comunali), Vigili Urbani, Forze dell’Ordine, ASUR, Scuola, agenzie educative, squadre sportive, associazioni di volontariato, di promozione sociale e di associazioni di immigrati, ecc.
2. Azioni per la riduzione del danno, per prevenire l’insorgere di situazioni potenzialmente dannose per i Cittadini (es. video sorveglianza, illuminazione, corretto utilizzo degli spazi urbani, apertura di bagni e docce pubbliche, ecc);
3. Attivazione del VIGILE DI QUARTIERE (si potrebbe iniziare una sperimentazione da subito a Falconara centro per poi estendersi ad altre zone città);
4. Attivazione dell’OPERATORE SOCIALE DI QUARTIERE: I processi di sicurezza urbana partecipata non si creano dal nulla. Occorre investire alcune risorse in un lavoro professionale di comunità che è fatto di:
- ascolto competente capace di accogliere le paure e le insicurezze percepite dai cittadini
- individuare percorsi praticabili e condivisi con i cittadini;
- progettare le azioni con il concorso di tutte le risorse territoriali: chi fa , che cosa, come perseguendo gli stessi obiettivi;
- puntuale verifica e riprogettazione per qualificare i luoghi-spazi urbani e le relazioni urbane.
Non ci si può limitare alle ordinanze che, come i servizi sociali sanno, non “spingono” certamente le persone a trovare altre strade (come ha affermato una consigliera di maggioranza sulla stampa alcuni giorni fa). Come non ci si può limitare al lavoro di rete tra le forze dell’ordine e vigili urbani , neanche con l’ausilio dell’esercito. Non si tratta di militarizzare la città, ma di aiutare la gente a verbalizzare il disagio e individuare dei percorsi che tutti contribuiscono a raggiungere.
Ribadiamo con forza che CHI SBAGLIA PAGA: la città chiede e pretende rispetto dei doveri come il riconoscimento dei diritti di ciascuno, ma la città non può essere ingannata con soluzioni di facciata (ordinanze anti accattonaggio e anti bivacco) che non sono risolutive, alimentano l’allarme sociale, individuano il capro espiatorio, e , spesso, non sono rispettose delle persone. I vigili urbani hanno già le normative sufficienti per intervenire in caso di comportamenti scorretti.
E’ così difficile costruire la partecipazione e il coinvolgimento di tutti sul tema della sicurezza urbana così sentito in città?
Per questo nell’interrogazione consiliare dell’8 ottobre scorso abbiamo chiesto al Sindaco: rispetto alla stesura del Piano per la sicurezza Urbana quali sono le modalità, i tempi, i passaggi e le istituzioni e le organizzazioni che saranno coinvolte?
Ma ancora, ad oltre un mese di distanza, non abbiamo ricevuto nessuna risposta!
Non ci sembra di chiedere la luna: basta andare in un qualsiasi motore di ricerca e digitare PIANO DI SICUREZZA URBANA, troveremmo tantissimi documenti su cose importanti che le università italiane dicono da anni e che molti comuni (al di là del colore politico) stanno attuando e verificando continuamente.
RICCARDO BORINI Consigliere comunale Liste civiche FBC E CIC
Commenti
2 Commenti a “Falconara Marittima: quando sarà pronto il Piano di sicurezza urbana? Le proposte operative di CiC e FBC!”
Un piano importante e condivisibile a mio parere, la cosa che non vedo realizzabile è il “chi sbaglia paga” visto le recenti vicende di violenza urbana. Sono stato purtroppo presente quando al DLF uno straniero clandestino ha scavalcato la recinzione, ha schiaffeggiato un socio, ha insultato la gestrice, ha minacciato di morte i soci ed ha terminato con insulti razzisti tutti i presenti. Non ero fortunatamente presente quando lo stesso individuo assaltava il Barrio Gringo, spaccava un posacenere in testa al titolare, spaccava bottiglie sulla vetrina e questo dopo aver urinato sulla vetrina della vostra ex sede. Lo stesso individuo rapinava una persona ed assaltava le forze dell’ordine a bottigliate che lo erano venuti ad arrestare. In effetti sarebbe già bastato il fatto di essere clandestino per essere allontanato, ma nonostante altri 6-7 reati gravi di cui si è macchiato….LA COSA PIU’ ALLUCINANTE CHE QUESTA PASSEGGIA ANCORA TRANQUILLO PER FALCONARA!!! Non riesco a trovare parole che non siano offensive davanti a questa situazione. Mi è stato suggerito che forse è per il fatto che perseguire il reato di clandestinità è costoso! E’ anche costoso pagare 25 Vigili armati per sbrigare atti amministrativi, sono estremamente costose le tasse pagate dai cittadini, è costosa la politica, è costoso pagare 3 corpi militari (Esercito, Carabinieri e Finanza) e due civili (Polizia e Polizia Municipale). Quindi a parte il costo, penso chenon applicare la legge significa trasgredire la legge! la maggioranza dei cittadini onesti è al limite di sopportazione ed il messaggio di impunità ai malviventi è ancora più pericoloso. AIUTATECI
Ciao Luca,qui la responsabilità è delle forze dell’ordine o di chiarezza nelle leggi.Purtroppo accade che a volte di fronte a reati evidenti non interviene nessuno ,altre volte per nulla e senza prove vengono commessi veri e propri abusi.
Perfetta l’ analisi sui costi,dalle tasse alla politica fino all’apparato militare,a volte chiaccherando sembra che l’esercito cada dal cielo e sia gratuito.
La crisi del lavoro e del commercio dipende al 99% dalla politica economica e dalla politica fiscale non dagli extracomunitari.
Sono argomenti complessi sicuramente sono da approfondire.ciao