Bus urbano Falconara Marittima: l’Amministrazione comunale tartassa utenti e cittadini per la mancanza del biglietto orario e per lo spreco delle inutili corse per via Barcaglione!
Scritto il 5 Agosto 2013
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Economia e Bilancio, Infrastrutture e Territorio, Quartieri
Annunciando la decisione della Regione Marche di aumentare del 10% il costo del biglietto del bus urbano, l’Assessore alla Viabilità – Clemente Rossi – non informa completamente l’utenza e i cittadini … Anzi occulta due aspetti che richiamano direttamente la sua responsabilità:
1) gli utenti del bus urbano di Falconara Marittima – per andata e ritorno – pagano il doppio degli utenti di Jesi a causa della mancanza del biglietto orario;
2) tutti i cittadini falconaresi stanno pagando 3.300 Euro l’anno l’inutilizzato percorso del bus per via Barcaglione fino al Parco Zoo, voluto da Rossi e dalla Giunta con Delibera n° 29 del 28 febb. 2012!
A Falconara Marittima la corsa semplice costerà € 1,15 e l’andata e ritorno – da sempre – costringe l’utente ad obliterare 2 biglietti: costo € 2,30 (dopo l’aumento)!
A Jesi con il biglietto da € 1,15 l’utente potrà andare e tornare nel giro di 1 ora!
Ad Ancona con il biglietto da € 1,30 l’utente potrà andare e tornare nel giro di 90 minuti!
L’Assessore alla Viabilità di Falconara non ha mai trovato il tempo di lavorare per introdurre il biglietto orario, cosa che farebbe risparmiare gli utenti falconaresi (oltre 20€/mese) e incentiverebbe all’uso del mezzo pubblico.
Al contrario l’Assessore sembra essersi impegnato ad allontanare i cittadini dal mezzo pubblico.
Per esempio ha eliminato l’alternanza destra/sinistra del percorso del bus, penalizzando i residenti di Palombina che devono fare sempre il tragitto più lungo.
Ma l’Assessore Rossi “ha dato il meglio di se” con il percorso per via Barcaglione fino al Parco Zoo, servizio specificamente dedicato poiché non esistono fermate lungo il tragitto né risultano richieste dei residenti di via Barcaglione! Servizio disertato dall’utenza nonostante la pubblicità (chi l’ha pagata?).
Quel servizio bus costa ai cittadini falconaresi € 3.300 all’anno (vedi SCHEDA) perché – per contratto – rientra tra i servizi aggiuntivi pagati dal Comune.
Immaginiamo che all’Assessore Rossi non importi nulla se tra andata e ritorno un utente impieghi dai 10 ai 16 minuti in più per l’inutile giro per via Barcaglione, né che, paradossalmente, quel servizio pubblico contribuisca ad inquinare di più dato che brucia inutilmente tra i 480 e i 550 litri di gasolio nel percorrere oltre 2203 km da maggio a settembre!
Possibile che non ci sia un’idea migliore per distribuire in modo utile quei 2203 km?
Possibile che quel costo di € 3.300 non possa essere destinato a finanziare il biglietto orario per i falconaresi?
A marzo 2010, con una mozione, CiC propose all’Amministrazione di introdurre il biglietto orario ed altre agevolazioni per i cittadini.
Tutto il Consiglio Comunale votò favorevolmente quella proposta ma l’Amministrazione la mise nel cassetto e la ignorò … Per poi partorire – dopo 2 anni di “studio” – la situazione odierna!!
Per chi fosse curioso, pubblichiamo anche la dichiarazione in Consiglio di Clemente Rossi nel 2010. Cons Com 3.3.2010 dichiarazione Clemente Rossi
Staff CiC e FBC
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4 Commenti a “Bus urbano Falconara Marittima: l’Amministrazione comunale tartassa utenti e cittadini per la mancanza del biglietto orario e per lo spreco delle inutili corse per via Barcaglione!”
Ringraziando anticipatamente la redazione per l’ospitalità concessa, vi invio un commento sul tema proposto in questo articolo.
Cordialità,
Clemente Rossi
In tema di servizio pubblico dei trasporti e delle relative tariffe sono io a dover esplicitare una completa informazione, anche se non ce ne sarebbe bisogno, vista la totale chiarezza dei provvedimenti.
L’innesto di un restyling del servizio (circolare) messo a punto poco meno di un anno e mezzo fa, si rese necessario proprio perché la Regione Marche intervenne, praticamente d’imperio, con un taglio del 5% sui servizi minimi (cioè il contributo riconosciuto al Comune, tra l’altro fra i più bassi della Regione).
Invece di applicare un taglio lineare, come sarebbe stato inevitabile in assenza di un intervento mirato dell’Amministrazione Comunale, si passò a una razionalizzazione del servizio, con l’ausilio tecnico dell’Ufficio Orari di Conerobus.
Per razionalizzazione si intese, contestualmente, il fatto di semplificare il tragitto cittadino e uniformare gli orari, in modo da renderli più intuitivi e memorizzabili da parte degli utenti, senza essere costretti a ritoccare le tariffe.
Si riuscì a rientrare nel taglio del 5% voluto dalla Regione e a mantenere pressoché inalterato lo stesso servizio e quindi senza un aggravio del bilancio Comunale. Vale a dire, la conferma delle precedenti 18 corse giornaliere e delle 12 nei festivi.
Sempre stando in quell’ambito di risparmio si riuscì a potenziare le corse per il cimitero cittadino (7 corse giornaliere) e si inserirono 4 corse giornaliere, due al mattino e due al pomeriggio, limitatamente al periodo estivo, come allungamento del percorso della medesima circolare, verso il Parco Zoo, vera eccellenza del nostro territorio e meta di migliaia di turisti.
Il relativo perditempo risulta di 5/6 minuti in andata e ritorno (informazioni ufficiose di Conerbus) e, in ogni caso, perfettamente assorbibili nel quadro orario complessivo.
Da notare che un tale servizio mi fu richiesto ripetutamente da alcune famiglie, anche con disabili, provenienti persino da fuori territorio, financo da Rimini, che giunti in treno a Falconara, erano costrette a servirsi di un taxi.
Reputai tali richieste degne di attenzione. Il servizio è poco sfruttato? E’ possibile. Come tale lo ritengo sperimentale.
D’altra parte non è semplice incentivare l’utenza a servirsi di più del mezzo pubblico, dopo decenni di uso indiscriminato dell’auto privata. Se lo si utilizzasse di più, questo sì, darebbe un aiuto a inquinare meno e a non ingolfare il piazzale di sosta.
La pubblicità? Affare del privato. Ovviamente.
Sul biglietto orario, un po’ di chiarezza. Quella vera.
Non è corretto dire che esso nasce per un semplice utilizzo di andata e ritorno. Bensì esso è ideato, prevalentemente, laddove esiste un servizio di rete, anche intermodale, vale a dire dove sono necessarie corse di diversi mezzi di trasporto, provenienti in prevalenza da zone periferiche della città.
La circolare di Falconara, invece, rappresenta l’unico semplice tragitto cittadino.
Il fatto di poter utilizzare un biglietto per una sola corsa di A/R, ad esempio nell’arco di una ora, sarebbe utile, ma prevalentemente in linea di principio. Di fatto, l’utilizzazione sarebbe possibile da una parte residuale dell’utenza. Il risparmio generalizzato di € 20 al mese è quindi solo teorico
Ciò posto non escludo affatto un suo debutto. Non lasceremo, al riguardo, nulla d’intentato.
Ne discuterò con Conerobus e potrebbe essere anche materia di approfondimento nell’ambito della Commissione Consiliare competente, fatti salvi i vincoli di bilancio.
Conerobus, dal canto suo, mi ha anche anticipato, per le vie brevi, l’intenzione di promuovere un biglietto unico, a tariffa da definire, tra percorso urbano ed extraurbano.
Si tenga anche conto, e questo lo si dimentica più o meno volutamente, che l’Amministrazione non ha aderito nel febbraio scorso a un ulteriore taglio del 4%, sempre proposto dalla Regione, facendovi fronte con risorse proprie.
Piuttosto occorrerà chiedersi che fare se la Regione Marche, come paventato, non ho compreso se per scelta o per necessità, ci propinerà un taglio generalizzato ben più ampio, questo sì inaccettabile, del 10-15%. Occorrerebbe, a quel punto, rivedere inevitabilmente l’intero sistema del trasporto pubblico su gomma.
Alcune sobrie note alle motivazioni del Vicesindaco Rossi riguardo al bus urbano
Biglietto orario
La questione è semplice: dove esiste esso è utilizzato tanto per il cambio con altre linee quanto per l’andata e ritorno entro il tempo di validità. E, in questo secondo caso, Falconara non farebbe eccezione. Inoltre le distanze tra le varie zone di Falconara ne permetterebbe proprio un uso di andata e ritorno anche all’interno dei 60minuti.
Rendere i percorsi più intuitivi e memorizzabili da parte degli utenti.
L’utente è il referente imprescindibile su cui va tarato il servizio. L’intuitività e memorizzabilità degli orari è secondaria rispetto ad uno dei fattori che determina la qualità del servizio: la cosiddetta velocità commerciale che va declinata anche come il minor tempo di permanenza dell’utente nel bus per raggiungere la propria meta! Da sempre il servizio urbano di Falconara aveva alternato il tragitto (circolare destra e sinistra) per non penalizzare nessuno in termini di tempo. Oggi la parte di utenti di Palombina sono i più penalizzati senza contare che le vie Leopardi e Italia (che percorrono Falconara in lunghezza quasi per intero) sono state completamente tagliate fuori dal servizio … E rispetto al tempo di percorrenza del tragitto via Ville – Parco Zoo (a/r) ciò che fa fede è il tempo reale dell’autobus che abbiamo calcolato empiricamente: 7 – 8 minuti.
Parco Zoo
Sia chiaro, non è in discussione l’eccellenza del Parco Zoo.
Il punto è che la stragrande maggioranza dei visitatori fuori regione o fuori città vi si reca o con autobus turistici oppure con mezzi propri.
Ed i cittadini di Falconara non visitano il Parco Zoo tutti gli anni.
Ma se esistono richieste specifiche come scritto dall’Assessore Rossi (e non abbiamo motivo di dubitarne anche se esse, di solito, vanno accolte solo se scritte e firmate), il provvedimento più innovativo e parsimonioso sarebbe una specie di servizio che si attiva in base alla richiesta effettiva!
Ovvero: il cittadino o i cittadini che chiedono di andare al Parco Zoo con il bus urbano sanno che in determinate ore – ma solo se richiesto – il bus transiterà al Parco Zoo (andata e ritorno). Salgono, mostrano all’autista il titolo di viaggio e dichiarano la loro destinazione al Parco Zoo. Solo in quel caso il servizio sarà operativo tutto il giorno (le 4 corse), lasciando così la facoltà agli utenti di rientrare dal Parco Zoo all’orario più confacente (magari in coincidenza con il treno!). Per la liquidazione del costo del servizio da parte del Comune ciò va sottoposto ad accordo con Conerobus: sia il Comune che l’Azienda di trasporto riceveranno la copia del rapporto di servizio dell’autista e in base al numero dei servizi effettuati per il Parco Zoo sarà calcolata la cifra a carico del Comune!
Infine, riguardo all’allarme lanciato da Rossi circa la revisione dell’intero sistema del trasporto su gomma, esso investe anche il Comune che guida e amministra e dovrebbe coinvolgere l’intero Consiglio Comunale!
In quanto socio di Conerobus e Comune direttamente interessato dovrebbe opporsi alla gara per l’affidamento dei servizi voluta dalla Regione Marche dato che il vittorioso referendum del 2011 sulla Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica ha, indirettamente ma sostanzialmente, coinvolto anche il Trasporto Pubblico Locale per il quale, oggi, non è più obbligatorio effettuare gare di appalto. Ciò non significa che non si debba intervenire con un lavoro di razionalizzazione sul servizio di TPL, ma i margini di contrattazione per l’utenza e per i lavoratori sono sicuramente più tranquillizzanti con un’Azienda provinciale (diciamo pure a dimensione locale)!
La ringraziamo per l’intervento e porgiamo distinti saluti
Staff Liste CiC – FBC
Gentilissimo Sig. Calcina,
mi permetto di intervenire sulla questione delle 4 corse giornaliere dell’autobus al Parco Zoo Falconara, a nome personale, degli altri soci con cui gestisco la struttura e di tutto il nostro staff.
Mi scusi se sarò schietta, ma sentendoci chiamati in causa, comunicherò totalmente ciò che pensiamo.
Sono una falconarese doc e mi permetto di dire che vedere pubblicata la Nostra struttura turistica (riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, motivo di vanto per ogni cittadino falconarese) su volantini politici, giornali, etc., come causa di sperpero di denaro delle casse comunali, quindi “nostri” soldi, per 4 corse giornaliere dell’autobus, è molto sconfortante.
Bisogna riconoscere che questa amministrazione, qualsiasi colore essa sfoggi, è, ed è stata, la prima e l’unica a riconoscerci una valenza turistica del territorio e farne qualcosa a favore.
Negli anni passati, viste le richieste dei nostri utenti provenienti dalle Marche e da altre regioni, abbiamo chiesto alle vecchie amministrazioni, un servizio di trasporto pubblico che potesse essere utilizzato da chi si spostava in treno, ma che si trovava poi penalizzato a raggiungere lo Zoo perché nessun autobus effettuava corse fino ad esso, (e non tutti possono permettersi un taxi) ma non abbiamo mai ricevuto risposte positive.
Capisco che la cifra che il servizio richiede non siano “noccioline” ma come ogni nuovo progetto ci vuole tempo per essere ripagato. Non tralasci però il fatto che i 3300,00 euro annui del costo del servizio, anche la nostra struttura contribuisce a fornirli, dato che le tasse comunali le paga anche lo Zoo, mi creda, profumatamente.
Tenga conto che la pubblicità (a carico esclusivo del Parco Zoo) riguardo questo servizio, si trova solo nel nostro sito web perché, non avendo la certezza di quanto e se il servizio ci fosse stato garantito, non ce la siamo sentita di divulgarlo su materiale cartaceo informativo dello Zoo, come ad esempio opuscoli, che si possono trovare nelle strutture ricettive e IAT regionali e non.
Anche se, come Lei fa notare: “Il punto è che la stragrande maggioranza dei visitatori fuori regione o fuori città vi si reca o con autobus turistici oppure con mezzi propri”. Non è proprio così. Dallo scorso anno, cioè da maggio 2012 sino ad oggi, l’autobus è stato utilizzato da circa 350 utenti, che, per carità, non sono certo un numero elevato, ma come Le dicevo prima, il servizio non è appieno pubblicizzato.
La ringrazio per il Suo suggerimento: “il cittadino o i cittadini che chiedono di andare al Parco Zoo con il bus urbano sanno che in determinate ore – ma solo se richiesto – il bus transiterà al Parco Zoo (andata e ritorno). Salgono, mostrano all’autista il titolo di viaggio e dichiarano la loro destinazione al Parco Zoo. Solo in quel caso il servizio sarà operativo tutto il giorno (le 4 corse), lasciando così la facoltà agli utenti di rientrare dal Parco Zoo all’orario più confacente (magari in coincidenza con il treno!)” ma è praticamente impossibile da mettere in atto.
Gli utenti dello Zoo, provengono da altre città marchigiane e da fuori regione. Non conoscendo la zona e arrivando in treno, come possono sapere la procedura che Lei espone per utilizzare l’autobus? E come si comunica l’utilizzo di tale servizio al cliente, senza che si confonda o decida, per non sbagliare, di prendere l’auto o addirittura di non venire?! E se qualcuno arriva in taxi sino allo Zoo, ma poi decide di utilizzare l’autobus per il ritorno in stazione, ed il mezzo non avendo utenti da portare all’andata, chiaramente salta la corsa del ritorno? Tutti a piedi??!!
Allora, che vogliamo fare?! Le lasciamo queste 4 corse giornaliere?!
Quando di mezzo ci sono attività locali che ancora “resistono” alla crisi, che danno lavoro, che assumono giovani, che producono un indotto di tutto rispetto e ultimo, ma non per questo meno importante, che portano il nome della città fuori dalle mura di casa in maniera egregia è bene mediare e trovare un punto di accordo.
Lasciamo da parte per una volta i colori politici e i pretesti per punzecchiarci, si può fare, se veramente si ama la propria città e chi da sempre ci vive e lavora.
La ringrazio, a nome mio, dei soci e dello staff, per averci dedicato due minuti del Suo tempo.
Iole Palanca
Falconara M.ma, 10 settembre 2013
Gentilissima Sig. ra Iole Palanca,
vorremmo innanzitutto ringraziare Lei e il suo Staff per l’intervento e sgombrare il campo da alcuni possibili fraintendimenti.
Non era e non è nostra intenzione chiamarLa in causa né ledere l’immagine del Parco Zoo che, lo ripeto perché lo penso/iamo, è un’eccellenza del nostro territorio!
Pertanto, a prova di ciò che pensiamo, abbiamo tolto dai nostri articoli il nome dell’Azienda e lo abbiamo sostituito con il nome della via percorsa dal servizio di trasporto pubblico (via Barcaglione).
Allo stesso modo faremo con tutte le nostre prossime pubblicazioni cartacee e nel corso degli interventi in Consiglio comunale del nostro Consigliere.
Quanto abbiamo scritto in queste settimane non ha mai alluso in alcun modo alla Sua Azienda come causa dello spreco di denaro pubblico.
Il soggetto dello spreco è stato sempre chiaramente individuato nell’Amministrazione Comunale (AC) di Falconara Marittima la quale, al pari delle precedenti che non hanno dato risposta alle Sue richieste, ha dimostrato incompetenza (pur dando una risposta).
E’ dal 2010 che chiediamo un impegno all’A.C. per l’introduzione anche a Falconara di tariffe più convenienti per gli utenti del bus urbano (biglietto orario, andata e ritorno, giornaliero), facendoci interpreti di un interessamento che ci fu chiesto da diversi cittadini che quotidianamente o settimanalmente utilizzano il bus.
Oggi alla luce della pesante crisi che colpisce in particolare pensionati e giovani non occupati siamo tornati sull’argomento anche grazie all’interessamento di altri utenti.
Premesso che da anni la nostra richiesta viene disattesa nonostante che, al riguardo, la precedente (medesima) A.C. avesse assunto un impegno formale in Consiglio comunale (2010), consapevoli della grave situazione economica dell’A.C., non possiamo permetterci di avanzare una richiesta senza proporre anche una possibile copertura finanziaria. Se non lo facessimo, Giunta e maggioranza non perderebbero occasione per ricordarcelo, come è anche giusto che sia.
Ma venendo allo specifico, l’intero gruppo di lavoro che da mesi sta operando su un insieme di aspetti che riguardano l’utilizzo o il possibile maggiore utilizzo del bus urbano, ci tiene a spiegarLe che anche in questo caso abbiamo fatto ricorso ad una caratteristica che ci contraddistingue, l’individuazione di possibili e molteplici soluzioni. Il nostro obiettivo civico non è penalizzare il Parco Zoo, bensì ottimizzare le corse e il costo del biglietto del bus urbano.
Assecondare l’A.C. in una gestione non oculata delle risorse comporta un aggravio di spesa per tutti gli utilizzatori del servizio bus urbano.
Sono e siamo convinti che questo ragionamento sia da Lei compreso.
Le cifre che Lei stessa ci prospetta confermano la necessità di rivedere almeno la modalità del servizio in questione: se in due anni 350 persone hanno usufruito del servizio bus urbano verso il Parco Zoo, significa che su quel bus, mediamente, è salita una persona ogni tre corse (con una certa generosità matematica, altrimenti sarebbero in realtà anche meno).
La soluzione che abbiamo indicato “a chiamata” – rispondendo al Vicesindaco Clemente Rossi – è sicuramente perfettibile, ma i passaggi e i punti organizzativi non sono inattuabili:
1) un utente che voglia raggiungere il Parco Zoo con il bus urbano di Falconara è evidente che si informerà o tramite i siti web (del Parco Zoo – del Comune – di Conerobus) o con una telefonata ai medesimi per conoscere orari, costi e acquisto biglietto.
2) Indipendentemente se arriva in treno, o in aereo o con un bus, l’utente deve avere un punto di riferimento da cui partirà con il bus urbano alla volta del Parco Zoo … E, come avviene ora, la Stazione FS di Falconara è il posto migliore!
3) Il servizio che sarà scritto sul tabellino di marcia del bus urbano sarà lo stesso dell’attuale, con i 4 collegamenti per il Parco Zoo, ma il collegamento (a/r) sarà effettuato solo se ci saranno utenti per il Parco… Come si fa? L’autista, in stazione e agli orari indicati, chiede se ci sono utenti per il Parco Zoo … L’utente, già informatosi sugli orari come da punto 1), conoscerà l’orario del collegamento e ne chiederà conferma all’autista al momento di salire. Per il biglietto già oggi si può acquistare sul bus. Dunque nessuna possibilità di sbagliare se le informazioni sono precise in partenza!
4) Infine il caso da Lei prospettato di qualcuno che arrivi al Parco Zoo in taxi e poi decida di utilizzare il bus per il ritorno! Mi permetta: il servizio pubblico non può tararsi sulle “bizze” di chi non si è informato prima di intraprendere un viaggio. Crediamo di poterci trovare d’accordo sul fatto che un servizio pubblico non può essere un servaggio!
Per fare un esempio, già oggi Conerobus SpA – non avendo tutti i mezzi muniti di pedana per gli utenti disabili su carrozzella – sopperisce alla carenza con un servizio simile a quello che proponiamo. Infatti l’utente disabile o il suo accompagnatore si informa direttamente presso i sevizi sociali della Provincia di Ancona http://servizisociali.provincia.ancona.it/centroh/agevolazioni.php?idag=201&cat=Disabili
oppure può contattare direttamente la Conerobus al numero verde 800.218.820 (oppure inviando una e-mail a info@conerobus.it ) per chiedere di far transitare un autobus con pedana in una linea il più vicino possibile al luogo del domicilio e secondo le esigenze di mobilità richieste. Ed il sistema funziona!
Per concludere, Lei gestisce insieme ai suoi Collaboratori una importante Azienda presente sul territorio comunale e, pertanto, in fatto di bilanci e sostenibilità economica siamo certi che possa in realtà considerare il nostro intervento tutt’altro che una schermaglia politica. Siamo interessati solo a rendere maggiormente efficaci e a beneficio di quante e più persone possibili le risorse che l’A.C. mette a disposizione. Saremo ben lieti di poter contribuire all’individuazione di una soluzione condivisa che non penalizzi chi sale sul bus urbano per la destinazione Parco Zoo, così come siamo certi che Lei non intenda penalizzare tutti gli altri.
Dipende da chi amministra Falconara se ci sarà data la possibilità di contribuire alla soluzione della problematica.
La ringrazio e ringraziamo per la pazienza e per l’occasione di confronto ed inviamo a Lei e al suo Staff i più
cordiali saluti
Loris Calcina ed il Gruppo di lavoro Mobilità e Bus urbano Liste civiche CIC/FBC