Testo conferenza stampa Lista Cittadini in Comune. L’URBANISTICA DEL SINDACO BRANDONI: FALCONARA ALLA DERIVA!
Scritto il 11 Agosto 2011
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio
Pubblichiamo il testo del documento presentato in conferenza stampa dal capogruppo e consigliere comunale di Cittadini in Comune – Fabio Talevi – e dall’arch. Carlo Brunelli.
L’URBANISTICA DI BRANDONI :
UNA CITTA’ ALLA DERIVA
Dopo tre anni di governo Brandoni a Falconara possiamo fare un bilancio della “sua” urbanistica.
Sua, in quanto il Sindaco ha deciso di tenere personalmente le redini dell’assessorato all’urbanistica. Un gesto che aveva lasciato intendere la volontà di dare una particolare incisività alle politiche del territorio, ma che si è risolto, nei fatti, in una palese dimostrazione della inattitudine del Sindaco ad elaborare una strategia urbanistica chiara e capace di inquadrare quanto meno una prospettiva per il rilancio della città.
Le grandi decisioni vengono prese tutte fuori da Falconara e il Sindaco, supinamente, le subisce:
- la Quadrilatero e la bufala della Fiera regionale
- il by-pass ferroviario e l’annichilimento della stazione ferroviaria falconarese
- il rigassificatore e le nuove centrali Api
- la grottesca gestione dei fondi destinati al risanamento dei fossi di Castelferretti e Fiumesino da parte di Provincia e Regione
- l’ipotesi di localizzazione del Centro di Identificazione ed Espulsione (lagher per immigrati)
L’amministrazione si limita ad assecondare iniziative proposte dai privati, come la lottizzazione Monte domini o le lottizzazioni proposte sotto villa Terni a Palombina, senza peraltro inserirle in un disegno di riqualificazione urbana, ma soltanto al fine di ricavarne soldi per fare cassa.
Così, mentre oltre 700 abitanti sono già previsti sotto Montedomini e altri 600 si insedieranno a breve al Tesoro, si vagheggiano nuove “possibilità” edificatorie, in una città dove le nuove case non si vendono e cresce la disponibilità di alloggi liberi nel centro urbano!
Operazioni, quelle sostenute dall’Amministrazione Brandoni, nate male e gestite peggio, tanto che si scontrano sistematicamente con l’opposizione dei cittadini.
Il risultato è l’empasse. Una stasi che acuisce ancora di più la crisi del settore a danno soprattutto delle imprese artigiane falconaresi.
Invece di affrontare la crisi con un serio programma urbanistico che coniughi riqualificazione urbana ed ambientale con nuove risposte al problema casa, si gestisce in funzione della disponibilità o meno degli investitori privati di “dare soldi al Comune”.
Una contrattazione dai termini così poco definiti da lasciare spazio al dubbio di una discrezionalità tra le diverse situazioni.
I casi dell’APU 1 residua (parte di PRG rimasta inattuabile dopo l’avvento della Quadrilatero), del Piano di recupero di via Bottego, soltanto per citarne un paio, evidenziano comportamenti da parte dell’Amministrazione ai limiti della vessazione verso alcuni soggetti privati, mentre per altri si aprono tutte le porte (il caso della SDA, all’interno della APU1 meriterebbe spiegazioni).
A ciò si aggiungono le iniziative pubbliche basate su una strana visione del project financing, per cui, come nel caso dei parcheggi, il costo delle opere ricadrebbe comunque sui cittadini in termini di incremento delle tariffe del servizio urbano. Così per il previsto parcheggio al Parco Kennedy e così per il nuovo “mostro” del parcheggio alla stazione (5 piani di parcheggio previsti nella prima proposta in commissione).
Al parco Kennedy c’è voluto il successo la Festa della Vongola per dimostrare a tutti che quello è e deve rimanere un parco a disposizione dei falconaresi, mettendo così (si spera) una pietra tombale sulla cattiva pensata del Comune, che comunque ha comportato l’inutile sperpero decine di migliaia di euro in incarichi fiduciari.
Certo, Brandoni sosterrà che di fronte alla presa di posizione dei cittadini l’Amministrazione ha saputo fare marcia indietro. Ma se andiamo a vedere, tutta l’attività urbanistica del Sindaco è caratterizzata dall’accorgersi a posteriori degli errori commessi, e questo non è esattamente quello che i cittadini si aspettano da chi li governa. Tanto vale che i cittadini si governino da soli, sarebbe più efficace e meno costoso.
- il piano del litorale nord è stato “ridefinito” dai dieci punti proposti dai Cittadini in Comune
- per il piano del litorale sud sono stati i cittadini a segnalare che tra l’Api e la stazione quel piano prevede una “terra di nessuno”, di cui vediamo tutti i giorni le conseguenze.
- i parcheggi del Parco Kennedy e le previste lottizzazioni sotto villa Terni sono state fermate (così sembra) dai movimenti cittadini
- sul mega-bando di Falconara Alta sembra che la giustificazione dell’intera iniziativa, sul piano urbanistico, l’abbia fornita l’idea di una nuova uscita al Tesoro dalla variante alla S.S 16. Idea scaturita dal lavoro di un gruppo di professionisti esterni partecipanti al bando, non certo dal Comune, il quale si limita oggi a rubarne la paternità senza dire neanche un grazie.
Il resto è vuoto e silenzio.
Si aspettano le proposte dei privati e si arriva a riproporre l’idea di vendere aree verdi per farvi edificare, persino a Palombina, quartiere dove scarseggia ogni tipo di servizio.
Il Sindaco si difende dicendo che non ci sono i soldi. Ma le idee, almeno quelle, non hanno bisogno di soldi. O ci sono o non ci sono.
Anzi, in momenti di crisi come questo sono proprio le idee l’unica risorsa capace di aprire nuove prospettive economiche.
Che cosa ne sarà della Montedison? Che cosa ne sarà dell’ex-Isea? E della Quadrilatero? E della ex caserma Saracini passata nella disponibilità comunale? E dei tanti beni storici e architettonici abbandonati?
Non lo sappiamo. Soprattutto non lo sa Brandoni. Se ne parlerà probabilmente soltanto quando qualche privato si farà avanti con una proposta, che l’Amministrazione valuterà principalmente in funzione della “compensazione economica” che riuscirà a ricavarne, con l’obiettivo di far sopravvivere un Comune che ormai bada solo ad alimentare se stesso.
Di fronte a questa realtà Cittadini in Comune continuerà ad assumere un ruolo di controllo ma anche di proposizione.
Faremo del nostro meglio, senza atteggiamenti pregiudizialmente ostili all’Amministrazione, per dare voce e forza ai cittadini.
Contribuiremo, ad esempio, al ripensamento di Parco Kennedy, mettendoci al servizio del Comitato, avvieremo iniziative e proposte volte a dare soluzioni a situazioni oggi bloccate, ci adopereremo in iniziative concrete di volontariato civile volte alla riqualificazione della città.
Perché Falconara merita di più e perché, tutti insieme, ce la possiamo e ce la dobbiamo fare.
Falconara, 11.08.2011
Lista Civile Cittadini in Comune