Ritardo di 10 mesi nella trasmissioni di dati utili all’Indagine sulle leucemie da parte del Sindaco di Falconara: l’inutile polverone dell’avvocato d’ufficio, Marco Giacanella

Scritto il 21 Aprile 2011 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Consigli Comunali

La saccenteria con cui il capogruppo del PdL, avv. Marco Giacanella, ha affrontato il vergognoso ritardo con cui il Sindaco di Falconara ha inviato dati importanti per la conclusione dell’Indagine sulle leucemie tra la popolazione, non fa che aumentare la percezione del discredito in cui è caduto il Sindaco Brandoni.

Si rende conto il capogruppo Giacanella che la città non ha sentito una parola di discolpa o giustificazione da parte del Sindaco?
Si rende conto che nessun componente della Giunta ha proferito parola sui fatti?

Quanto poi alle argomentazioni del “difensore d’ufficio” Giacanella, la sua insistente “sapienza giuridica” si scontra con documenti di cui non ha voluto sentir parlare né, probabilmente, ha letto nella documentazione allegata alla mozione di censura durante il Consiglio Comunale del 19 aprile u.s.

Negli scambi epistolari con la Dirigente – e Avvocato!  – dei Servizi Demografici MAI, MAI, MAI ci è stato risposto che esistevano problemi di dati sensibili. Tutti possono conoscere le risposte nella loro interezza … le abbiamo pubblicate e le ripubblichiamo!

Non poteva essere altrimenti.

I dati cosiddetti sensibili riguardano l’orientamento politico, sessuale, religioso e le situazioni sanitarie delle persone. Per la parte dell’Indagine che coinvolgeva i dati sensibili, il Servizio Epidemiologia Ambientale ha chiesto esplicitamente la collaborazione dei medici di medicina generale, NON DEL COMUNE DI FALCONARA M.ma!

Al Sindaco di Falconara M.ma sono stati chiesti altri dati, non sensibili perché riferiti alla storia residenziale delle persone in funzione della distanza dalla raffineria API.

Dove risiede un cittadino è scritto sull’elenco telefonico … E’ ovvio che se un ente scientifico – per finalità di ricerca – ha esigenza di sapere se un cittadino ha abitato per tutta la sua vita in un posto o ha cambiato residenza, non può prendere e sfogliare tutti gli elenchi telefonici di 10 – 15 anni, anche perché se quel cittadino sfortunatamente è deceduto, non lo troverebbe più neanche lì!

Ecco del perché della richiesta all’anagrafe del Comune e dell’importanza della collaborazione!

Ma al capogruppo del PdL fa comodo alzare un polverone dove mescolare e confondere problemi di privacy e inesistenti pasticci della Regione per proteggere l’inqualificabile comportamento del Sindaco Brandoni.

Infine:

Il Servizio Epidemiologia dell’ARPAM il 24 Febbraio 2010 comunicò al Garante per la Protezione dei dati Personali le modalità con cui l’Indagine Epidemiologica sarebbe proseguita.

IL GARANTE NON HA MAI COMUNICATO OBIEZIONI NE’ PERPLESSITA’!

Giacanella ci vuole dare a bere ed insinuare che anche il Garante per la Protezione dei dati Personali sia un “pasticcione”?

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

Commenti

7 Commenti a “Ritardo di 10 mesi nella trasmissioni di dati utili all’Indagine sulle leucemie da parte del Sindaco di Falconara: l’inutile polverone dell’avvocato d’ufficio, Marco Giacanella”

  1. mattions il 21 Aprile 2011 12:18

    Hey ciao,

    piccolo typo:

    “Si rende conto che nessun componente della Giunta a proferito parola sui fatti?”
    –>
    “Si rende conto che nessun componente della Giunta ha proferito parola sui fatti?”

    per il resto ottimo lavoro, continuate così

  2. Loris il 21 Aprile 2011 21:34

    Azz … Grazie Mattions della sottolineatura “blu”.
    La colpa è solo mia che ho corso per arrivare in tempo (chi sta allo Staff pubblica in automatico e non corregge la bozza!!).
    Mi scuso con tutti i lettori.
    saluti
    loris

  3. Marco Giacanella il 22 Aprile 2011 10:00

    In riferimento al comportamento tenuto dall’Amministrazione Comunale di Falconara Marittima in occasione della terza fase dell’indagine epidemiologica sulla popolazione di Falconara Marittima, di censurabile c’è solo il comportamento di CIC e del PD!

    mi vedo costretto ad inserire il mio intervento nel giusto post. Comunque non credo che il Garante sia pasticcione ma Voi e la Regione Marche. Nel Consiglio Comunale di ieri ho ampiamente dimostrato in maniera inequivocabile con tanto di documenti come la ricostruzione della realtà rappresentata da CIC e PD fosse fuorviante e priva di qualsiasi fondamento.
    Il Comune è stato sollecitato a comunicare dati sensibili dei “non responder” e cioè di coloro i quali non hanno risposto o non hanno voluto rispondere all’indagine precedentemente proposta dall’Arpam.”
    In questo caso benché sia pacifico che l’interesse collettivo di addivenire alla conclusione dell’indagine epidemiologica debba prevalere sul diritto alla privacy della singola persona, è palese che ciò deve avvenire nel pieno rispetto della normativa vigente.
    Una normativa che ha avuto la propria definizione solo a dicembre 2010 a causa di una Regione Marche pasticciona che ha dovuto mettere mano per ben tre volte (e nello specifico ad ottobre 2009, a novembre 2010 ed a dicembre 2010) alla Legge Regionale 02/09/1997, n. 60.
    Stando così le cose l’ARPAM ha provveduto a comunicare a questo Comune la modifica della normativa suddetta in data 31/01/2011. Immediatamente il Comune si è attivato ed ha proceduto all’invio dei dati richiesti in appena un mese e precisamente in data 28/02/2011.
    Voglio sottolineare che i dati forniti dal nostro Comune amministrato dal centrodestra sono stati oltremodo esaurienti, in quanto completi di georeferenziazione, al contrario di quelli forniti da altre realtà locali circostanti.
    Infine sono risibili, contradette da incontestabili interventi normativi e non meritevoli di ulteriori repliche, le giustificazioni di CIC e PD secondo i quali le informazioni anagrafiche e demografiche non sono dati personali e/o dati sensibili e che l’attività “ di sorveglianza epidemiologica” non è l’attività di ricerca.
    inoltre, se così non fosse non si capirebbe perchè la Regione Marche è dovuta intervenire tre vole (2 volte a distanza di un mese 11/10 e 12/10) per modificare l’articolo nel quale sono indicate le finalità dell’arpam aggiugendo la dicitura di cui sopra ed indicando esplicitamente i dati anagrfici e demografici.Domande senza risposta…o forse no.
    Marco Giacanella
    Capogruppo PDL

  4. Loris il 23 Aprile 2011 08:37

    Consigliere Giacanella,
    non ci sono novità probanti nelle sue argomentazioni rispetto a quanto mostrato da CiC con le carte. Lei non ha carte da giocare in questa partita che tenta di truccare.
    E soprattutto manca l’unica prova che riaprirebbe veramente il dibattito che, fino ad oggi, La vede in una difesa solo di bandiera del Sindaco: una dichiarazione del Sindaco Brandoni che ci informi che si è recato (o ha scritto e ricevuto risposta) presso l’Ufficio del Garante per la Protezione dei dati Personali per chiedere lumi.
    Perchè il Sindaco non chiede al Garante se ha ragione o torto?
    Si rende conto perchè non lo fa il Sindaco, vero?
    Perchè, eventualmente, avrebbe dovuto farlo a Maggio del 2010! Se il Sindaco avesse avuto questo dubbio – data l’importanza dell’Atto che doveva espletare – lo avrebbe dovuto fare subito, un anno fa … mentre se lo facesse oggi rafforzerebbe ancora di più la convinzione dei cittadini che “se ne è fregato” del problema!
    Lei e la sua parte partitica siete molto fortunati. Nessun quotidiano parla di questo … Tutto tace. Rivelateci se e quale anestetico usate, oppure diteci se chi ha versato già 3.150.000 € nelle casse del Comune fa dell’altro oltre a sponsorizzare la Buy Marche Card dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche http://www.comitati-cittadini.org/2010/02/una-card-sponsorizzata-dalla-raffineria-api-per-i-giornalisti-marchigiani-ma-non-potranno-comprarsi-salute-e-sicurezza/
    saluti e salute
    loris calcina

  5. cn il 24 Aprile 2011 18:42

    giacanella vi zittisce

  6. m.michele il 25 Aprile 2011 18:32

    privacy…è la scusa classica del sistema pubblico, ed a volte privato, per non dare risposte; solo in Italia siamo così bravi da riempirci la bocca con la privacy, salvo poi ricevere ogni sera telefonate di ogni genere…
    I dati richiesti erano necessari per finalità pubbliche ed erano forniti in forma anonima finale; tutto il resto solo cavilli…comma 1 dell’art.2 ecc. dove di censurabile c’è solo chi gioca con la salute degli altri!
    Capire se in una zona alcuni fattori di mortalità sono più elevati che in altri posti e sono legati o meno a delle cause, dovrebbero essere domande portate avanti dalle istituzioni e non da comitati di cittadini e fondazioni.
    W la Privacy e W l’Italia!

  7. fabio84 il 17 Agosto 2011 12:09

    caro giacanella inutile che stai qua ad arrampicarti sugli specchi forse fingi di non sapere che la tua parte politica in questa citta e in netta minoranza,visto che citi la regione marche ti ricordo i risultati delle elezioni regionali nel comune di falconara:Spacca 58% marinelli 31% praticamente quasi la meta questo la dice lunga su quanto siate apprezzati voi e la vostra giunta ma si sa che per voi il popolo e sovrano solo quando vi fa comodo mentre quando non vi vota lo insultate