CITTADINI IN COMUNE: alcuni appunti sulla recente alluvione e sul Sindaco smemorato

Scritto il 9 Marzo 2011 
Pubblicato su Comunicati Lista Cittadini, Infrastrutture e Territorio

Nessuno sopporta i saccenti di fronte ad una alluvione, ma quando l’alluvione è l’ennesima ed annunciata non è più sopportabile neanche chi straparla sapendo che ha responsabilità politiche ed amministrative precise.

Sono giorni – ed è stato ripetuto anche ieri in Commissione consiliare – che la maggioranza del PdL e gli Assessori ripetono che ” non sono più possibili né accettabili ritardi circa la realizzazione di opere che tutelino la sicurezza di abitanti ed imprese“.

Orbene, il primo ad avere ritardato quanto poteva fare dal maggio 2008 è stato proprio il Sindaco Brandoni, la sua Giunta e la sua maggioranza (PdL-UdC) allorchè decisero di seguire quanto prospettato dal Commissario Prefettizio: fare cassa con la variante urbanistica Montedomini/Castelferretti piuttosto che fare le casse di espansione sui fossi S. Sebastiano e Canettacci!

A questi Amministratori dalla memoria molto corta ribadiamo che quando si insediarono al governo di Falconara avevano già, praticamente pronto, un Accordo di Programma tra Comune, Provincia, Autorità di bacino regionale, proprietari privati di aree edificabili bloccate dal PAI e privati proprietari delle aree lungo via delle Saline. I contributi complessivi di Regione e privati avrebbero coperto il costo delle opere idrauliche di sicurezza sui fossi S. Sebastiano e Canettacci. L’assenso tecnico della Giunta Provinciale c’era già con la sua delibera della primavera del 2007!

A quel punto, a maggio 2008, al neo Sindaco Brandoni non rimaneva che incontrarsi con tutti gli altri per definire e stipulare l’accordo di programma. Se non lo fece fu una scelta sua e della Giunta!

Rinfrescata la memoria veniamo alle conseguenze.

In Commissione consiliare l’Assessore Astolfi ha relazionato verbalmente sulla base di una sua Relazione che l’Assessore Rossi ha letto (e, probabilmente, i consiglieri di maggioranza della Commissione) ma che, a richiesta di Cittadini in Comune, non ci è stata fornita con la motivazione che era in bozza e si volevano evitare strumentalizzazioni.

Durante la comunicazione verbale degli assessori non è stata neanche portata una carta del territorio su cui visualizzare i punti critici dei fossi e le zone colpite rispetto ad essi!

Per cui anche personalmente, come rappresentante CiC, ho scelto di non fornire interpretazioni e osservazioni. Mica possiamo rispondere con i fiori ai pesci in faccia!

In questo clima abbiamo appreso dall’Assessore Astolfi che va regolata la portata di piena creando casse di laminazione. CiC condivide questa opinione ma sottolinea che è necessario rallentare l’acqua prima che arrivi a valle con una serie di vasche in sequenza che abbiano un basso impatto ambientale.

Su quanto accaduto la mattina del 2 marzo scorso.

CiC sottolinea che a Fiumesino quegli stessi cittadini di via Fiumesino e via del Conventino che stavano patendo nuovamente l’alluvione hanno cercato e trovato due validi interlocutori nei tecnici presenti del Presidio di Ancona dell’Autorità di Bacino – Dipartimento della Protezione Civile – ai quali hanno potuto fornire delle importanti informazioni relative alle condotte idrauliche della zona e che, al fine, hanno portato alla decisione tecnica dell’intervento sul tratto connesso al fosso del Vallato.

Ci teniamo a sottolineare questo aspetto perché esso rappresenta un metodo di lavoro auspicabile soprattutto in termini preventivi: la connessione tra la memoria dei cittadini residenti che conoscono la storia del territorio e delle sue infrastrutture e le competenze tecniche ed operative dei tecnici.

Ma alcune domande dovranno essere comunque soddisfatte:

  1. di chi era la responsabilità della manutenzione del tratto trovato otturato tra il Circolo ARCI e la piazzetta del pattinaggio a Fiumesino (poi oggetto dell’intervento della Protezione Civile)?
  2. Se quel tratto trovato ostruito avesse lasciato passare immediatamente tutta l’acqua, siamo sicuri che non ci sarebbe stata una tracimazione ancora più devastante? Avanziamo questo sospetto poiché risulterebbe l’esistenza di un restringimento delle condotte in zona proprietà API che poi scaricano sul fiume Esino! Cioè l’acqua si riverserebbe da condutture di 800 mm di diametro presenti sotto l’abitato di Fiumesino a condutture di 600 mm di diametro in zona raffineria/lato fiume Esino.
  3. Andrebbe approfondito anche quanto sta alla base dell’Ordinanza Sindacale N° 14 emanata la mattina del 2/3/2011 nei confronti dell’API al fine di “migliorare la situazione del deflusso delle acque a monte del fosso della Rigatta”. Cioè si è ordinato all’API “di procedere immediatamente all’attuazione di tutti i sistemi atti a  ridurre la pressione idraulica generatasi nel tratto di fosso menzionato di pertinenza della Raffineria API, favorendone il deflusso a mare fino al ripristino delle normali condizioni idrologiche ed idrauliche”. La domanda è la seguente: la sezione intubata del fosso Rigatta è conforme – in termini di portata – a quanto prescritto dalla Provincia in fase di realizzazione?
  4. Dalle foto pubblicate sul sito www.comitati-cittadini.org si vede che il 2/3/2011 nel giro di due ore e mezza via del Conventino è andata sott’acqua. Dalla cronaca risulta che la pompa idrovora in via del Conventino è entrata in funzione tra il 3 ed il 4 marzo, cioè oltre 36 ore dopo! Chi doveva intervenire? C’erano i mezzi necessari?

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

Commenti

3 Commenti a “CITTADINI IN COMUNE: alcuni appunti sulla recente alluvione e sul Sindaco smemorato”

  1. Clemente Rossi il 10 Marzo 2011 08:16

    Caro Loris,
    come sovente accade sei impreciso.
    Il primo intervento relativo alla messa in azione di una pompa idrovora, degna di questo nome, è stata del mattino del 2 Marzo con la Ditta Mediterranea presso l’Hotel Avion, sollecitata da me presso il Sindaco il quale ha telefonato direttamente al responsabile dell’Api; la Ditta Buffarini è intervenuta il pomeriggio del 2 Marzo, anche a seguito di una mia personale telefonata alla Ditta stessa e ha terminato il lavoro il 3 Marzo alle ore 22 circa; i VV.FF. sono intervenuti con 2 pompe adeguate il giorno 3 Marzo in area CAF dietro chiamata della Direzione del Consorzio stesso (il giorno precedente erano intervenuti con mezzi inadeguati); La decisione di sbancare il tratto terminale del Canale del Mulino è stata presa dal Sindaco (in termini di autorizzazione) dietro mia richiesta, dopo un consulto con i tecnici (chiedere all’Ing Macchia della Regione e all’Ing Arabi del Comune), che era solo parzialmente ostruito e su cui occorrerà, a mio giudizio, continuare a scavare fra le casette di Fiumesino per vederci chiaro; il collega Matteo Astolfi ti ha spiegato chiaramente che gli atti e le relazioni tecniche ti saranno date quando avremo completato (a giorni, se non a ore)tutti i rilievi, per non dare notizie fasulle.
    La critica è positiva quando è costruttiva, controllata e veritiera.
    Ciao.
    Clemente Rossi

  2. Loris il 10 Marzo 2011 13:33

    Gentile Clemente,
    come sovente accade sei abile a mescolare le carte.
    Non parlo mai di cose che non conosco e, come Ti sarai reso conto, ascolto e leggo molto prima di parlare o scrivere. E’ ovvio che posso sbagliare lo stesso, ma questo non è il caso.
    Pertanto:
    1)non ho mai parlato dell’intervento all’Avion nè mi sono permesso di stigmatizzarlo poichè non so come sei/siete intervenuti.
    2)Su via del Conventino sono stato quanto mai preciso poichè mi sono basato sulla cronaca di stampa del 5/3 che, data la somiglianza di quanto scritto dai giornalisti, mi fa supporre che la fonte sia stata ufficiale. Comunque …
    Corriere Adriatico:”Intanto nella notte tra giovedì e venerdì, grazie ad una potente pompa idrovora messa a disposizione dei Vigili del Fuoco è stata prosciugata la zona di via Conventino”.
    Resto del Carlino:”Intanto in via Conventino e al CAF già da giovedì sera è stata aspirata tutta l’acqua arrivata dalla campagna grazie a potenti idrovore di Vigili del Fuoco e privati”.
    Le foto dei Comitati scattate su via del Conventino alle 9,45, alle 11 e alle 12 del 2 marzo mostrano che i residenti sono andati sott’acqua alle 12. Dalla differenza tra la situazione delle ore 12 del 2 marzo e l’intervento della pompa idrovora del 3 marzo è nata la mia DOMANDA. Due domande NON ACCUSANO nessuno anche perchè, come ricorderai, in Commissione Consiliare la Dirigente all’Urbanistica ha elencato nell’ordine: “difficoltà di collegamento telefonico – i mezzi della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco non erano disponibili – non c’era un mezzo anfibio – c’erano pompe di aspirazione solo dei privati”!
    Tratto terminale del canale del Mulino:
    NON HO DETTO CHE TU O IL SINDACO NON SIETE INTERVENUTI. Ho descritto quello che ho visto finchè sono stato a Fiumesino.
    Alle 10 del 2 marzo ero in zona circolo ARCI di Fiumesino per cercare di capire. I residenti alluvionati mi davano l’impressione di conoscere la situazione storica fossi e condotte sotterranee … perfino di quanto era stato fatto da API all’interno della sua proprietà. Quando ho visto arrivare l’Ing. Vito Macchia dell’Autorità di Bacino nonchè Protezione Civile ho semplicemente chiesto loro di mettersi reciprocamente a disposizione. Così hanno fatto e per prima cosa i residenti hanno condotto l’Ing. Macchia sul punto di ostruzione del tratto terminale del canale del Mulino (vicino al Circolo ARCI). L’Ing. Macchia si è attivato subito per quanto di sua competenza al fine di favorire l’intervento. Successivamente, a seguito delle informazioni fornite dai residenti, ho saputo che l’Ing. Macchia e la Polizia Municipale hanno chiesto ed ottenuto accesso alla proprietà API dove avrebbero constatato la riduzione della circonferenza delle condotte di scarico dell’acqua sull’Esino rispetto a quelle che corrono sotto il quartiere Fiumesino (600mm vs 800mm).
    Non ho messo in dubbio che siate intervenuti. Ho sottolineato un esempio di collaborazione tra cittadini (dei Comitati) e tecnici, come fatto anche nell’assemblea dei Comitati di ieri sera a Castelferretti. E credo che dopo quanto rivelato ieri sera dai Comitati stessi – le offese che il Sindaco ha indirizzato loro e all’operato – l’esempio che ho testimoniato sul campo sia quanto mai puntuale … preciso!
    saluti e salute
    Loris Calcina

  3. Staff il 14 Marzo 2011 22:43

    Riceviamo e pubblichiamo contributo del geom Sansò
    grazie
    Staff CiC

    Falconara M/m 11/03/2011

    Allo “Staff” Comitati

    Comitato 25 Agosto
    Comitato Alluvionati Castelferretti
    Cittadini in Comune

    OGGETTO- ALLUVIONE MARZO 2011-

    Ho avuto modo di seguire i fatti e i misfatti che hanno caratterizzato l’alluvione avvenuta nei primi giorni del mese di Marzo c.a.

    Come già rappresentato al consigliere Loris Calcina – Cittadini in Comune- tramite alcune ns osservazioni sulla tematica “ dissesto idrogeologico- aree a rischio- regimentazione delle acque- “ecc.ecc. il problema principale che emerge e che ha innescato l’evento – alluvione- non deriva solo dalla “cospicua piovosità” ma da un fattore “essenziale”: la mancanza di una nuova politica di intervento.

    Il Ns territorio, come è ben risaputo, è devastato sotto il profilo della protezione, della conservazione e dell’uso: interventi mirati nel campo geologico-idrogeologico-regimentazione delle acque superficiali ecc.ecc. non sono stati mai presi dall’ Ente in seria considerazione per cui i falconaresi del quartiere Fiumesino e dell’abitato di Castelferretti hanno dovuto subire l’arroganza di acque prive di adeguata regimentazione.

    Il deflusso regolare delle acque è stato “oltremodo sofferto” per alcune ragioni “idrauliche-per la mancata preventiva manutenzione ordinaria dei fossi-ecc.” : disservizi che hanno compromesso l’alveo dei fossi, la loro portata , la sezione idraulica ecc.ecc.

    Giuste e fondate quindi le rimostranze della cittadinanza che ha subito danni, che hanno visto il ripetersi di eventi che potevano essere evitati per i quali l’Ente ha dimostrato latitanza.

    Per ottenere la regimentazione delle acque, nella sicurezza, si rendono indispensabili interventi mirati partendo “ in primis” dalla “prevenzione” con l’esecuzione a monte di “ opportuni scolmatori” .

    Avendo eseguito in trentacinque anni “grandi lavori pubblici” opere stradali- idrauliche-ferroviarie-e specialistiche ( gallerie, pozzi ,consolidamenti ecc.) sono disponibile a contribuire al superamento della problematica fornendoVi la mia modesta esperienza.

    Disinti saluti geom. Giancarlo Sansò