L’Assessore regionale Goffredo Brandoni e il singolare criterio di valutazione del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

doppio-simbolo.JPG Immaginiamo che la valorizzazione dell’ex sindaco di Falconara – Goffredo Brandoni – da parte del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sia stata preceduta da un sistema di valutazione dei meriti e dei demeriti dell’ex sindaco.

È noto che la politica e i politici scadenti sono molto attenti alle convenienze e, per questo, usano la furbizia di mascherare i demeriti.

Acquaroli sembra aver fatto proprio così riguardo alla nomina di Brandoni ad Assessore al Bilancio e al Personale della Regione Marche.

Infatti per il Governatore sembra non esistere la sentenza del Garante per la Protezione dei Dati Personali che ha sanzionato l’ex Comandante della Polizia Municipale di Falconara – uomo scelto da Brandoni nel 2016 – per aver illecitamente divulgato i dati personali di un suo dipendente. La vicenda risale al 2017 quando Brandoni, in qualità di Sindaco ed a conoscenza della denuncia dell’illecito, sarebbe potuto intervenire per spostare ad altro incarico il Comandante della PM.

Non lo fece convinto che il suo Comandante avesse agito correttamente.

Convinzione sbagliata che ha fatto arrivare l’illecito sul tavolo del Garante il quale lo ha riconosciuto come tale ed ha condannato l’Amministrazione comunale alla sanzione di 10.000 euro in quanto legale rappresentante pro-tempore (Ordinanza 9543161 GPDP 14 gennaio 2021).

Addirittura Goffredo Brandoni continuò a difendere l’operato del suo Comandante in Consiglio comunale confermandone la fiducia (unitamente al Sindaco Signorini) anche dopo la prima sentenza del Garante.

Una vicenda che tiene insieme le sue competenze sul Personale e sul Bilancio di una amministrazione pubblica!

Non solo: per il Governatore Acquaroli è risultato normale che Goffredo Brandoni, nel 2018 in qualità di Sindaco di Falconara, abbia rivelato nel corso di una conversazione telefonica i nomi e l’appartenenza politica di due cittadini (dati sensibili!) ad una terza persona (l’Amministratore Delegato di API raffineria) senza il consenso degli interessati.

Il Governatore marchigiano ha ritenuto altrettanto normale che Goffredo Brandoni, sempre come Sindaco e nella stessa conversazione telefonica del 2018, abbia rivelato all’AD di API raffineria i nomi delle persone che si lamentavano per le esalazioni dell’azienda stessa.

Come normale ha considerato che l’ex Sindaco abbia rivelato – sempre allo stesso AD – come il Comune da lui amministrato gestiva le segnalazioni dei cittadini che riguardavano anche quella azienda.

Liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune

Giancarlo Carletti: il Sindaco che pensava a Falconara e alla salute dei suoi abitanti.

doppio-simbolo.JPG Dopo la notizia della scomparsa dell’ex sindaco Giancarlo Carletti, sono apparsi tanti post di positivi ricordi e qualcuno (pochissimi) di puro sciacallaggio. Di seguito, quello che secondo me riassume la figura di un uomo che pensava a Falconara e alla salute dei suoi abitanti. L’episodio non è l’incendio alla raffineria API del 25 agosto 1999 (due lavoratori morti), ma l’incendio al carico bitumi della raffineria del 8 settembre 2004 (un morto e tre feriti). Un anno prima, giugno 2003, la Regione Marche aveva rinnovato all’API la concessione alla raffinazione.

https://www.senigallianotizie.it/1094715657/revoca-immediata-e-dovuta-della-concessione-allapi

carletti.JPG  “Revoca immediata e dovuta della concessione all’Api” La lettera di protesta del sindaco di Falconara

Dopo l’incendio scoppiato ieri alla raffineria API di Falconara Marittima che ha provocato tre feriti ed una vittima, il sindaco Giancarlo Carletti chiede formalmente al Procuratore della Repubblica Dott. Vincenzo Luzi la revoca della concessione:

“Mai come in questo momento si rafforza la nostra avversione al provvedimento che ha rinnovato la concessione per la Raffineria API, di cui si fa drammatico appello per la sua immediata revoca Un provvedimento inspiegabile, intempestivo, non approfondito, contrario alle scelte fondamentali attuate per il territorio di Falconara attraverso i piani di sviluppo di cui il Comune si è dotato. Provvedimento disinvolto, sprezzante delle prerogative dell’Ente locale, delle esigenze della popolazione, salute, sicurezza, sviluppo, obbediente ad una logica che ci sfugge. Ci corre il dovere chiedere con la massima intensità l’intervento più deciso della magistratura affinché, una volta per sempre, indaghi e si pronunci sulla legittimità dei provvedimenti autorizzativi adottati dalla Regione Marche per la prosecuzione dell’attività della Raffineria e, quindi, della sua compatibilità con la sicurezza, la vivibilità e l’ambiente di un centro fortemente antropizzato. In particolare l’autorità inquirente dovrà indagare perché il rinnovo della concessione sia stato rilasciato con tanto anticipo rispetto alla scadenza contrattuale del 2008. Ciò non solo considerando la complessa situazione di degrado e di minaccia alla salute dei cittadini, degrado e minaccia che permanentemente incombono sulla città, ma anche per la sicurezza di tutti i cittadini italiani che nelle deprecate circostanze si trovano a transitare su questo territorio e, addirittura, nella immediata prossimità della Raffineria. Minaccia che si riversa su un centro di snodo viario e di traffico internazionale caratterizzato dalla presenza dell’aeroporto, scali e linee ferroviarie, autostrade, strade statali e impressionante prossimità del centro abitato.
Falconara M.ma , 8 Settembre 2004
IL SINDACO
Prof. Giancarlo Carletti”

Lara Polita – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune