Elettricità: CHI E’ CONTRO IL PEAR E’ CONTRO FALCONARA MARITTIMA!

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 Chi è contro il Piano Energetico Ambientale Regionale

E’ CONTRO FALCONARA MARITTIMA!

Il 14 agosto sulle pagine di alcuni quotidiani locali, i rappresentanti politici di maggioranza e minoranza di Sirolo hanno preso coscienza che un altro rigassificatore verrà costruito da Gaz de France a largo di Porto Recanati, in mare, in acque internazionali (30 Km dalla costa).

I suddetti rappresentanti hanno levato alto il loro grido di protesta nei confronti della Regione Marche per i vari pericoli connessi al progetto (turismo, rischi esplosioni, ecc).

Abbiamo riflettuto su questa presa di posizione poichè, a ben vedere, il grido si è levato (e la coscienza si è destata) dopo che la Regione Marche ha già dato il suo assenso alla realizzazione del rigassificatore che API Nòva Energia intende realizzare a 16 Km dalla costa di Falconara Marittima, con le necessarie infrastrutture che si innesteranno proprio nel sito costiero dove c’è la raffineria, la centrale termoelettrica IGCC e dove si prevedono altre due centrali termoelettriche!

Rigassificatore di API Nòva Energia che, fino ad oggi, ha visto le sole osservazioni contrarie dei Comitati falconaresi e di Ondaverde ONLUS, depositate al Ministero dell’Ambiente e presso la Regione Marche.

Eppure tanto il rigassificatore di Porto Recanati quanto quello di Falconara Marittima non sono previsti nel Piano Energetico Ambientale delle Marche! 

Anzi … a rigor di logica e di soldi in ballo (soldi anche nostri che paghiamo la bolletta del metano!) TUTTI, anche i politici di Sirolo, dovrebbero ragionare su:

Al contrario, non esiste alcuna traccia di questi ragionamenti che accomunerebbero tanto il progetto che riguarda Falconara Marittima quanto quello che riguarda Porto Recanati.

Allora ci sembra sospetto che i politici locali se ne escano con le loro obbiezioni e le loro preoccupazioni soltanto dopo che uno dei due rigassificatori progettati a largo della nostra costa è stato praticamente già approvato dalla Regione Marche!

Come dire:

visto che la Regione Marche ha già deciso che la “solita” Falconara Marittima si beccherà la ulteriore dose di rischio (incidentale ed ambientale) del rigassificatore, in questo momento una opposizione al secondo rigassificatore nelle Marche può avere più possibilità di successo e, magari, anche un bel ritorno di immagine per i politici locali che si ergono a coraggiosi difensori del loro “orticello”!

NIMBY – acronimo inglese per Not In My Back Yard, che significa “Non nel mio cortile” – è ciò a cui stiamo assistendo da tempo nella nostra regione: una facile opposizione a tutto ciò che viene proposto in termini di produzioni elettriche o energetiche ancorché previste dal Piano Energetico Regionale Ambientale!

Una facile opposizione perché tanto c’è Falconara Marittima che si becca tutto, ANCHE QUELLO CHE NON E’ PREVISTO DAL PEAR!

Ed ecco allora che – ancorché previsti dal PEAR – certi ambientalisti (che non capiamo!) insorgono contro tutti gli impianti eolici per la produzione di energia elettrica nelle zone appenniniche, con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche che pone veti pregiudiziali nonostante le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dalla Regione Marche per la realizzazione dei parchi eolici.

Chissà, forse paesaggisticamente Falconara è talmente deturpata che per la Sovrintendenza non vale la pena porre un veto alla proliferazione cumulativa delle ciminiere delle due nuove centrali termoelettriche previste e delle tubazioni che solcheranno i sedimenti marini e l’alveo fluviale … già quelle non si vedranno ad occhio!

Ecco che non si vuole la centrale termoelettrica a cogenerazione a metano da 85 MWe in provincia di Ascoli Piceno, ancorché prevista dal PEAR …

Tanto c’è quella fogna di Falconara Marittima che si beccherà altre due centrali termoelettriche da 580 MWe!

L’assurdo si materializza grazie ad una convergenza tra centro destra, centro sinistra e ambientalismo snob:

Esempi?

La centrale termoelettrica da 85 MWe in provincia di Ascoli è stata osteggiata dall’ex Vicepresidente della Regione Marche AGOSTINI (PD), dall’ex Sindaco di Ascoli CELANI (PdL) e dalla sua Giunta, dall’ex Sindaco di Maltignano Armando Falcioni (PdL), dal confermato Sindaco di Castel di Lama Patrizia Rossini (PD).

E non è stata realizzata!

A Jesi si discute sulla nuova centrale elettrica a olii vegetali legata alla riconversione della Sadam, se debba essere da 18, da 11,2 o da 5 MWe, con i quotidiani locali che danno ampio spazio alla posizione dei Comitati locali che non vogliono alcuna centrale sul loro territorio e dei politici di destra e sinistra che fanno a gara per affiancarsi alla loro posizione. mentre di Falconara, che dista pochi chilometri da Jesi nessuno parla.

Tacciono i partiti. Tace la RAI. I giornali non pubblicano i dati degli studi epidemiologici e del rigassificatore non se ne sa praticamente nulla!

Sembra davvero la “storia di una morte annunciata” per la città di Falconara Marittima ed i suoi abitanti.

Allora è arrivato il momento di dirlo:

PRIMA ANCORA DELLA VOLONTÀ E DEGLI INTERESSI DEI CAPI DI CONFINDUSTRIA

SAPPIAMO GIÀ DI CHI SARA’ LA RESPONSABILITÀ POLITICA!

Chi è contro il PEAR

E’ CONTRO FALCONARA MARITTIMA!

Loris Calcina(capogruppo CiC)

API: Autorizzazione Integrata Ambientale e tubi bucati

goccia su goccia RICHIESTE ai MINISTERI
AMBIENTE e INTERNI

In seguito alla pubblicazione da parte dei Comitati falconaresi del clamoroso documento del Servizio Impiantistica dell’ARPA Marche circa lo stato della condotta e delle protezioni riscontrate nel settore della raffineria API da cui sono finite in mare e sulle spiagge tonnellate di olio combustibile atz (Aprile 2007), la Lista Civile CITTADINI in COMUNE ha doverosamente deciso di inviare quel documento a:

  1. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Direzione Generale per la salvaguardia ambientale – Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
  2. Ministero dell’Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – Direzione Generale delle Marche.

Abbiamo sollecitato:

L’iniziativa di CiC si basa anche sulla constatazione che la Relazione dell’ARPA Marche non trova attualmente riscontro sul sito del Ministero dell’Ambiente nel dettaglio della documentazione AIA prevista alla seguente pagina  né all’interno della cartella Rapporti e verifiche ispettive, né in altri documenti attestanti la valutazione della degradata situazione impiantistica riscontrata nella Relazione.

Constatato che nella documentazione AIA presente nel sito Ministerialeè presente il Verbale della Commissione Ispettiva Ministeriale del 30/11/2005 che accertò nella sua ispezione all’API “l’efficacia delle strategie e delle misure adottate dall’esercente per la prevenzione dei rischi di incidente rilevante” nonché ” i rischi per la sicurezza dell’ambiente e delle popolazioni connessi all’ubicazione dello stabilimento (…) alla movimentazione di sostanze pericolose” secondo le notre osservazionila Relazione 2007 dell’ARPA Marche modifica sostanzialmente il quadro che la Commissione Ispettiva Ministeriale si era trovata ad affrontare nel 2005!

Inoltre abbiamo chiesto ai Ministeri di valutarese la compromessa situazione impiantistica riscontrata dalla Relazione dell’ARPA Marche a solo un anno e mezzo di distanza dalla Ispezione della Commissione Ministeriale, possa configurare a carico della Società APIgravi omissioni che hanno fuorviato il delicato lavoro dei componenti della Commissione Ministeriale stessa.Infine, dalle osservazioni rilevate non sono state rispettate dalla Società API neppure le prescrizioni del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche impartite con il Verbale del 19/12/2006 inerente l’Istruttoria del Rapporto di sicurezza 2004 (inserito nella sottocartella Istruttorie tecniche della cartella Documentazione Seveso presente in aia.minambiente.it) con riferimento in particolare agli IMPIANTI A MARE e i RISCHI RILEVANTI DI CARATTERE AMBIENTALE.

Complessivamente sarebbe stato violato il Decreto Seveso II (D.Lgs. 334/99) nei seguenti articoli:

Abbiamo inviato questa nota – per conoscenza – anche al Prefetto di Ancona, al Sindaco di Falconara M.ma, alla Regione Marche e alla Direzione Generale ARPA Marche.

Loris Calcina
(capogruppo e consigliere della Lista Civile Cittadini in Comune)

ALLEGATO: Relazione ARPAM

I GIOCHETTI DI ILLUSIONISMO DELL’AZIENDA API

illusionista Se è legittimo da parte di API Nòva Energia e di API raffineria propagandare il “proprio” radioso futuro e i “propri” radiosi successi, ci sembra legittimo vigilare per fornire ai cittadini e agli Organi di Informazione altri elementi di valutazione oggettivi, supportati da documenti ma tralasciati dall’AD API Giancarlo Cogliati.

A) Le riduzioni emissive impiantistiche che API propone nel Progetto delle centrali termoelettriche sono tutte relative agli impianti esistenti: raffineria e centrale termoelettrica IGCC (vedi – scheda 1 | scheda 2 – tratte da VIA del Progetto).

Tali miglioramenti – con l’implementazione delle Migliori Tecnologie Disponibili – sono obbligatori per API per accedere all’Autorizzazione Integrale Ambientale (normativa europea IPCC vedi allegato) e, in più, sono dovute dall’Azienda in virtù del Decreto di Concessione del 2003 (premessa e art. 1 vedi allegato).

Dunque i miglioramenti agli impianti erano già attuabili indipendentemente dal progetto o realizzazione delle centrali e, cosa importantissima, qualora attuati i cittadini di Falconara e della Bassa Valle dell’Esino avrebbero potuto già respirare un’aria meno inquinata.

Il trucchetto mediatico dell’API sta nella differenza tra i seguenti due punti:

In realtà, nel giochetto di illusionismo dell’API, i cittadini di Falconara e dell’AERCA non avranno mai una diminuzione degli inquinanti emessi in aria da API.

B) Per quanto riguarda la diffusione della contaminazione da idrocarburi verso il fiume Esino ed il mare Adriatico ricordiamo allo smemorato AD API Giancarlo Cogliati che è dall’11 Gennaio 2005 che il Ministero dell’Ambiente ha intimato all’Azienda di realizzare la barriere fisica, in acciaio, conficcata nel terreno interno alla proprietà API al fine di realizzare la messa in sicurezza d’emergenza.Questo perché il Direttore Generale della Salvaguardia Ambientale del Min. Amb. – Dott. Gianfranco Mascazzini – ha riscontrato “segnali indiscutibili della mancata tenuta della barriera idraulica fronte mare nei confronti della diffusione della contaminazione verso i bersagli costituiti dal fiume Esino e dal mare“.

(Relazione della Direzione Generale della Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente avente per oggetto Sito di interesse Nazionale – Falconara Marittima – Aree di proprietà API raffineria di Ancona: autorizzazione integrata ambientale – IPCC  prot. DSA-2008- 0011088 del 21/04/2008)

Ad Aprile 2008 ancora il Ministero dell’Ambiente non era riuscito ad ottenere che l’API realizzasse quanto prescritto.
Ma quì entra in ballo la capacità di Ministero e Regione a far rispettare gli obblighi imposti!

Loris Calcina
Capogruppo Lista Civile Cittadini in Comune

CENTRALI ELETTRICHE API: LA PRIORITA’ ASSOLUTA PER EVITARLE.

quale futuro?

Circa venti giorni fa – dopo la Delibera consiliare favorevole all’Accordo Comune/API – l’avv. Franco Federici, Responsabile del PD falconarese, ha chiesto di incontrarci come Lista Civile sulla questione dell centrali elettriche API.

In un momento di decisa ripresa della mobilitazione informativa e di piazza dei cittadini falconaresi, siamo rimasti sorpresi dalla determinazione con la quale il PD falconarese ha immediatamente posto sul tavolo l’intenzione di andare ad un referendum consultivo cittadino sul nefasto Accordo della Giunta Brandoni.

Come Lista Civile abbiamo tentato – oggi, ci rendiamo conto, invano – di far ragionare il Responsabile del PD sulla vera priorità  per scongiurare che a Falconara vengano realizzate altre due centrali elettriche: fare la massima pressione possibile nei confronti del Presidente e della Giunta regionale affinché, al più presto, neghi il parere positivo alle due centrali API così come ha fatto per quella di San Severino Marche.

Nessuna delle due è prevista dal Piano Energetico Regionale, nessuna delle due può essere autorizzata!

Ed in più Falconara è al centro dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale la quale deve essere risanata, alleggerita e non ancora più gravata da impianti elettrici a combustibili fossili come il metano e/o il gas di raffineria!

Nell’incontro sottolineammo “al più presto” poiché c’è il rischio concreto che il Governo Berlusconi si appropri della facoltà di decidere sui progetti delle centrali di grossa taglia (come quella API da 520 MW) escludendo le regioni – e dunque anche le Marche – dalla possibilità di dire l’ultima parola su impianti così impattanti sanitariamente e ambientalmente.

Esprimemmo questa priorità senza squalificare l’alto momento democratico e civile del referendum consultivo cittadino ma avendo ben chiaro che esso, al punto in cui stanno concretamente le cose, non può sostituirsi all’azione indispensabile per scongiurare la sepoltura di Falconara e dei Falconaresi sotto le insostenibili centrali elettriche: LA RICHIESTA DELL’IMMEDIATO NO ALLE CENTRALI DA PARTE DELLA REGIONE MARCHE!

Dunque, prima di impegnare tutte le energie per vincere un referendum consultivo comunale, il PD ha la forza e deve impiegare la sua forza, insieme a tutte le sezioni del PD dei Comuni dell’AERCA, per invitare con fermezza il Presidente Spacca a decretare il diniego alle due nuove centrali dell’API.

Il PD falconarese, insieme a tutte le sezioni del PD dei Comuni dell’AERCA, ha la forza di invitare il Presidente Spacca e la Giunta Regionale ad un dibattito con gli Amministratori ed i cittadini dell’AERCA per discutere sul progetto delle centrali API e sull’AERCA stessa.

Loris Calcina

Capogruppo Lista Civile Cittadini in Comune

Centrali Elettriche: Imbonitori e “Favola dell’Aspirapolvere”

Con la lettera inviata ai falconaresi, per la seconda volta il Sindaco Brandoni e la Giunta propagandano la presunta bontà dell’accordo siglato con API raffineria S.p.A e dell’assenso al progetto delle due centrali elettriche.

Precedentemente, lo avevano fatto con un manifesto cittadino.

Però la lettera del Sindaco Brandoni, seppur molto più diretta e potenzialmente più argomentabile, non aggiunge altro a quanto imposto ad una cittadinanza espropriata dal capire e valutare una problematica che riguarda, innanzitutto, la sua salute.

LA SCELTA DEL MOMENTO

Sindaco e Giunta inviano la lettera nel momento in cui si è ridestato uno stupendo movimento di cittadini che, senza bandiere, si oppone al progetto tombale di due nuove centrali elettriche a Falconara e nell’Area ad Alto rischio di Crisi Ambientale; cittadini che con tavoli informativi, volantinaggi e assemblee diffondono notizie riguardanti la salute, le sostanze che respiriamo e vengono versate in mare e sulle quali i falconaresi sono tenuti costantemente all’oscuro.

Una lettera, quella del Sindaco Brandoni, di reazione, di contrasto, a fianco della Società API, a difesa del progetto delle centrali elettriche.

La scandalosa trasmissione/monologo sull’emittente ETV – con il Sindaco Brandoni che si è audacemente sbilanciato con l’AD API Sartori nella preghiera di estendere il risibile sconto API anche al gasolio – e l’offensiva propagandistica dell’azienda petrolifera intuibile anche nei contenuti e nella forma in cui si è svolta quella trasmissione, ci fanno porre

ALCUNE DOMANDE:

■ se con le due nuove centrali elettriche – come sostengono API e Sindaco – “le emissioni in atmosfera risulteranno complessivamente inferiori alle attuali”, come mai tanto dispendio di energia mediatica per propagandarne la bontà che dovrebbe essere palese?

■ Per la centrale elettrica fotovoltaica che l’API costruirà a Pollenza di Macerata non risultano esserci né propagandistiche trasmissioni TV, né opposizione dei cittadini e né lettere e manifesti alla cittadinanza del Sindaco di Pollenza a sostegno della bontà sanitaria e ambientale del progetto! Eppure con quella centrale fotovoltaica si produrrà energia elettrica e le emissioni inquinanti in atmosfera non ci saranno di sicuro!
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Richiesta annullamento parere Consiglio Comunale sulle centrali api

Egr. Assessore all’Ambiente della Regione Marche
Dott. Marco Amagliani

Egr. Dirigente Servizio Ambiente e Paesaggio Regione Marche
Arch. Antonio Minetti

Egr. Dirigente P.F. Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali
Arch. David Piccinini

Oggetto: ESPRESSIONE DEL PARERE DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA – DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 67489/2008 AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N° 7/2004 – SUL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA CENTRALE A CICLO COMBINATO DELLA POTENZA COMPLESSIVA DI 580 MWe DI API RAFFINERIA S.P.A..

Segnalazione irregolarità e richiesta di valutazione di nullità dell’Atto del Comune di Falconara Marittima. Continua a leggere…

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