CAM-MarcheMultiservizi SpA: l’AMMINISTRAZIONE BRANDONI RINNEGA IL PORTA A PORTA E CANDIDA I CITTADINI A PAGARE LE SANZIONI DEL 2012.

non rifiuto, riciclo! Cittadini in Comune, a differenza dell’Amministrazione Comunale falconarese e della stessa Dirigenza del CAM, ritiene che :

Al contrario, assistiamo alle mirabolanti “capriole tecno-dialettico-politiche” dell’Assessore Astolfi – per conto dell’Amministrazione Brandoni – tese a giustificare le imposizioni di Marche Multiservizi SpA sul metodo di raccolta dei rifiuti urbani: eliminazione del porta a porta e passaggio alla prossimità.

Questa la fotografia delle capriole dell’Assessore Astolfi:

22 Ottobre 2009: commentando l’ottimo risultato del 65% di rifiuti differenziati a Palombina Vecchia con il metodo del porta a porta (PaP), l’Assessore dichiarò “Questi risultati ci confortano sulla correttezza delle scelte fatte sinora e ci incoraggiano a continuare lungo il fondamentale sentiero dell’informazione ai cittadini“!

Il 17-06-2009 l’Assessore dichiarò: “dobbiamo raggiungere i livelli che la normativa attuale esige, perché aumentano i costi per lo smaltimento dei rifiuti (…) il progetto del porta a porta è stato fortemente voluto e sponsorizzato dal Comune”!

E ancora il 10-07-2008 dichiarò: “il rispetto dell’ambiente e la corretta gestione dello smaltimento rifiuti deve partire dai singoli, in casa, fattore questo che può temperare il costo dello smaltimento in discarica, in costante aumento

Oggi, Marzo 2010 – in fase di accordo con Marche Multiservizi/Hera SpA – l’Assessore Astolfi ci dice che il Comune abbandonerà il porta a porta e afferma addirittura che quel sistema è una “forma di costrizione dei cittadini“, rinnegando l’ottimo risultato e la dimostrazione di civismo e sensibilità dei residenti di Palombina Vecchia!

Dall’osservazione delle mirabolanti capriole dell’Amministrazione comunale si evincono due possibili, divergenti conclusioni:

  1. l’Assessore e il Sindaco hanno totalmente sbagliato l’analisi e l’azione avviata con il porta a porta a Palombina Vecchia a Luglio 2008 e, in questo caso, ci dicano quanto è costato ai contribuenti falconaresi l’errore e come lo giustificano!
  2. Assessore e Sindaco sbagliano adesso … O meglio, tentano di giustificare il metodo della “raccolta di prossimità” che il vero nuovo padrone impone e sta imponendo ovunque è presente. A prescindere dai risultati che vede Pesaro e provincia ad un livello nettamente inferiore di raccolta differenziata rispetto a qualsiasi realtà italiana o marchigiana che usa il porta a porta!
  3. Quanto ci costerà il nuovo cambio di modalità di raccolta dato che si vocifera che, a Pesaro, la sola sperimentazione della prossimità è costata circa 5 Milioni di euro tra adeguamento dei mezzi ed acquisto di “bidoncini di prossimità“?

Infine, le argomentazioni dell’Assessore Astolfi per squalificare il PaP e sostenere il sistema di prossimità si conformano a due atteggiamenti primitivi:

  1. spaventare il cittadino usando l’argomento “portafoglio”, possibilmente evitando di fare bene TUTTI i conti, presenti e futuri;
  2. disimpegnare il cittadino e rendenderlo incosciente dell’importanza del suo ruolo.L’Assessore e l’Amministrazione comunale – di fatto – diseducano il cittadino trattandolo come fosse un “bamboccione” incapace di capire quanto lui stesso sia importante per dare soluzione ad un problema che lo riguarda direttamente. Cosa che il cittadino falconarese ha perfettamente capito ma che, oggi, l’Amministrazione Brandoni ha necessità di neutralizzare per giustificare la sciagurata fusione del CAM con Marche Multiservizi/HERA SpA.

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

Vicenda SADAM Jesi: PICCONATE SULLA DEMOCRAZIA, IL PEAR ED IL FUTURO OCCUPAZIONALE!

imbavagliati L’accordo con il Gruppo Maccaferri firmato dal Sindaco di Jesi, Regione e Provincia evidenzia alcuni aspetti devastanti per la democrazia ed il futuro del territorio dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale (AERCA):

La Lista Civile Cittadini in Comune, presente nel Consiglio Comunale di Falconara Marittima, esprime la propria solidarietà ai colleghi del Consiglio Comunale di Jesi  e chiede ai Sindaci e Consiglieri dei Comuni dell’AERCA di testimoniare il proprio dissenso a questo oltraggio al diritto di autodeterminazione locale!

Inoltre CiC denuncia il depotenziamento del ruolo dei Consigli comunali nonché la strisciante “privatizzazione” dei Consigli comunali che o sono ridotti a semplici vidimatori notarili della volontà delle Giunte o sono scavalcati dai poteri di taluni Sindaci.

Per la Lista Civile CiC, Loris Calcina (capogruppo consiliare al CC di Falconara M.ma)

SICUREZZA RAFFINERIA API: CITTADINI in COMUNE SCAVALCA SINDACO E GIUNTA DI FALCONARA M. E SCRIVE AL COMITATO TECNICO REGIONALE PREVENZIONE INCENDI!

pericoloPERICOLOSO MODIFICARE iL FUNZIONAMENTO DEL REPARTO PREVENZIONE E ANTINCENDIO API!

In seguito ai provvedimenti di ristrutturazione individuati dalla Dirigenza della raffineria API di Falconara Marittima, il Reparto di Prevenzione e Antincendio rischia di venire ridimensionato nella efficacia del suo compito.

La sostanza della risposta alla interrogazione di Cittadini in Comune che il Sindaco di Falconara ha illustrato nel Consiglio comunale del 28/1/2010, citando la cronistoria fornita dalla Dirigenza di API raffineria, è la seguente:

La Lista Civile CiC ha fatto presente al Sindaco ed al Consiglio comunale di Falconara M.ma che questa intenzione della Dirigenza API – che dovrà essere vagliata dal Comitato Tecnico Regionale Prevenzioni Incendi (CTR Marche) il prossimo 15 Febbraio – stravolge la prescrizione impartita tassativamente proprio dal CTR Marche il 17/5/2000 la quale stabilì che “la squadra antincendio di raffineria debba essere costituita da almeno 4 persone in turno continuativo esclusivamente ad essa destinata“.

E’ del tutto evidente che se 2 dei 4 operatori del Reparto di Prevenzione e Antincendio vengono destinati ad altre mansioni essi non saranno più esclusivamente ad esso destinati, con la conseguenza che si dimezzerebbe l’efficacia dell’azione di prevenzione di eventi o situazioni incidentali!

Un’azienda a rischio di incidente rilevante non può permettersi simili rischi, per i lavoratori e per i cittadini!

Abbiamo chiesto al Sindaco che, tramite il suo Componente, il 15 Febbraio prossimo manifestasse al CTR Marche questa preoccupazione, comunicataci anche dalle maestranze dell’API.

Nulla! Anzi il Sindaco di Falconara ha tenuto a ribadirci che le misure di sicurezza in raffineria API sono sovrabbondanti se paragonate a quelle esistenti nelle altre raffinerie di petrolio in Italia.

Pertanto Cittadini in Comune, cosciente dei rischi che possono derivare ai lavoratori e alla cittadinanza dal ridimensionamento qualitativo del Reparto di Prevenzione e Antincendio della raffineria API, ha preso carta e penna e ha scritto direttamente al CTR Marche esponendo le motivazioni della forte preoccupazione.
Lettera CiC a CTR vert.API

Infine, sottolineiamo l’oggettivo conflitto di interessi di Sindaco e Amministrazione comunale di Falconara ogni volta che emergano problematiche connesse con API raffineria! In questo caso un Consigliere comunale si è dovuto sostituire all’inerzia del Sindaco per sottolineare al CTR Marche problematiche di sicurezza direttamente connesse alla raffineria API!

Un conflitto di interessi ingenerato dalla Convenzione stipulata tra API e Comune per effetto della quale ricevere denaro e doverne ricevere “annebbia i riflessi” di Sindaco e Giunta nelle decisioni a tutela della sicurezza e della salute!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

Per approfondire:

RIFIUTI. Comune di Falconara e Marche Multiservizi SpA: la “STRATEGIA DELLA TENSIONE” CONTRO IL PORTA A PORTA!

ricicloL’Amministrazione comunale di Falconara Marittima e la controllata CAM hanno appena avviato i preliminari del percorso di fusione con Marche Multiservizi SpA (MMS) e già è evidente chi detta e detterà legge! Come spiegare diversamente la sconfessione della raccolta dei rifiuti “porta a porta” (PaP)  e il passaggio al sistema della “raccolta di prossimità” annunciato dall’Assessore Astolfi?

Soltanto sei mesi fa – il 17/6/2009 – il Presidente del CAM S.p.A. Roberto Sciocchetti, confermò come “al massimo entro due anni il porta a porta sarà ampliato a tutta la città, ma se tutti collaboreranno al meglio è possibile che i tempi vengano abbreviati a diciotto mesi” mentre l’Assessore Astolfi sottolineò che il progetto del porta a porta è stato fortemente voluto e sponsorizzato dal Comune!

Ma come, ci si chiede, il Comune di Falconara ed il CAM hanno speso energie e risorse per propagandare e attivare un’iniziativa come quella del PaP ed ora ci dicono che non va più bene?

E l’ottimo risultato di Palombina Vecchia? E la disponibilità e l’impegno civico dei cittadini?

La spiegazione è che è “entrata in vigore” la logica di Marche Multiservizi, Società a maggioranza pubblica MA CONTROLLATA DA UN AMMINISTRATORE DELEGATO DESIGNATO DALLA HERA S.P.A. che detiene una quota del 41,87% di capitale in MMS!

Marche Multiservizi applicherà anche a Falconara quella sorta di “strategia della tensione” verso il PaP che sta attuando in tutti i territori in cui è presente, a partire per esempio da Pesaro e provincia!

Le motivazioni addotte da Marche Multiservizi a Pesaro sono ricopiate dall’Amministrazione comunale falconarese: il porta a porta ha un alto costo del servizio e per non aumentare la TARSU a carico dei cittadini meglio passare alla raccolta di prossimità.

Ma è veramente così oppure non ci dicono tutto?

Intanto l’Assessore all’Ambiente di Pesaro – anche lui impegnato a sostituire il PaP con la raccolta di prossimità – ai primi di Gennaio 2010 ha ammesso che il costo delle tariffe non diminuirà “almeno nei prossimi tre anni”.

Ed il 17/12/2009 a Falconara Marittima, in Commissione consiliare, l’AD Tiviroli di MMS aveva già ammesso che per “offrire un servizio complessivamente migliore a costi inferiori occorrerà attendere almeno un paio d’anni“!

Ma il Sindaco, l’AD di MMS, l’Assessore Astolfi e il Presidente del CAM non informano i cittadini falconaresi sugli elementi seguenti:

  1. dato che la raccolta di prossimità garantisce soltanto il 40% della differenziazione dei rifiuti come farà il Comune di Falconara a raggiungere il livello di Legge del 65% di differenziata che, se non rispettato entro il 2012, produrrà sanzioni a carico del Comune … pagate in bolletta dai cittadini?
  2. il sistema di raccolta porta a porta garantisce dal 60 al 70% di differenziazione dei rifiuti e, dunque, permette di raggiungere due obbiettivi: il 65% di differenziata (con sanzione evitata!) e minori costi di smaltimento del rifiuto indifferenziato in discarica.
  3. i rifiuti differenziati producono un utile in quanto rivenduti per essere reimmessi sul mercato delle materie prime. Ed è logico per tutti, tranne che per MMS e Amministrazione comunale di Falconara e CAM, che maggiore è il rifiuto differenziato maggiore è l’utile che da questo si può ottenere!

Cittadini in Comune ritiene che le tre condizioni sopraccitate permettano di ammortizzare agevolmente il maggiore investimento iniziale del sistema PaP!

Inoltre CiC sottolinea l’impulso occupazionale che il sistema del PaP spinto determinerebbe come ampiamente dimostrato dai molteplici esempi in Italia.

Come quello di Vedelago (Treviso) evidenziato e, giustamente, proposto dai rappresentanti della Lista 5 Stelle e SEL – Quattrini e Duca – al Consiglio Comunale di Ancona!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune)

FUSIONE CAM con MARCHE MULTISERVIZI-HERA: le ragioni dell’inopportunità politica.

 Questo secondo intervento della Lista Civile CITTADINI in COMUNE affronta la questione CAM per evidenziare la INOPPORTUNITÀ POLITICA DI INCORPORARE IL CAM SPA DEL COMUNE DI FALCONARA A MARCHE MULTISERVIZI SPA. 2 sono i motivi.

1) In Marche Multiservizi il Comune di Falconara Marittima non avrà modo di controllare ed incidere su finalità, qualità e prezzo del servizio poiché:

A tale proposito è utile consultare le schede del Gruppo HERA e di Marche Multiservizi;

2) A parere di Cittadini in Comune la NON OPPORTUNITÀ POLITICA DELLA INCORPORAZIONE di CAM a Marche Multiservizi/HERA sta anche nel fatto che dal mese di Ottobre il Gruppo HERA (in particolare HERA COMM Mediterranea) è assurto all’attenzione di inchieste giornalistiche e del Consiglio Comunale di Bologna (l’Amministrazione che detiene la fetta pubblica più grossa del capitale sociale del gruppo) per gli “echi” dell’inchiesta giudiziaria che riguarda il Sottosegretario di Stato Nicola Cosentino.    

Riportiamo il materiale consultabile:

In estrema sintesi la problematica emergente è la seguente:

HERA S.p.A detiene il 100% di HERA COMM, la quale si occupa di vendita di gas ed energia elettrica

HERA COMM detiene il 50,01% di HERA COMM MEDITERRANEA la quale si occupa di produzione, acquisto, trasporto e vendita di energia anche della centrale termoelettrica di Sparanise, in provincia di Caserta. Il restante 49,99% di HERA COMM MEDITERRANEA è detenuto dalla società S.C.R. s.r.l. la quale ha il CAPITALE COPERTO DA SEGRETO FIDUCIARIO ED È STATA SCELTA SENZA GARA AD EVIDENZA PUBBLICA, in netto contrasto con le norme antimafia e del codice dei contratti pubblici” come sostiene il Prof Ivan Cicconi

All’interno del Consiglio di Amministrazione di HERA COMM MEDITERRANEA siede, come rappresentante della S.C.R. l’imprenditore Giovanni Cosentino, fratello di Nicola Cosentino, il Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze del Governo Berlusconi e Coordinatore regionale del Popolo della Libertà in Campania per il quale – il 10 Dicembre scorso – la Camera dei Deputati ha negato l’autorizzazione all’arresto per concorso esterno in associazione di stampo camorristico  così come richiesto dal Giudice per le indagini preliminari della Procura di Napoli.

HERA SPA grazie ad HERA COMM  e HERA COMM MEDITERRANEA vede entrare all’interno delle sue casse decine di milioni di Euro. Il sito del Gruppo HERA descrive nel modo seguente il funzionamento e l’importanza del settore COMMERCIALEMentre la distribuzione di gas e energia elettrica sono attività regolamentate, la vendita ed il trading sono attività in libera concorrenza gestite da Hera attraverso società separate (in linea con le norme del settore “unbundling”), che sviluppano un giro d’affari che rappresenta oltre il 65% del fatturato di Gruppo

Dunque, è opinione di CITTADINIin COMUNE che gli “echi” dell’inchiesta sul Sottosegretario di Stato Nicola Cosentino e sugli affari delle Società della famiglia Cosentino hanno fatto emergere un comportamento da parte del Gruppo HERA che dovrebbe invitare alla cautela e alla riflessione il Sindaco e l’Amministrazione di Falconara Marittima.

HERA SpA è il partner industriale con cui si interagirà in una situazione di debolezza societaria.

Un  partner industriale che, pur dotato di un codice etico che le proibisce comportamenti opportunistici contrari dell’organizzazione o all’etica sociale, nel caso in questione sembrerebbe aver assunto comportamenti “in netto contrasto con le norme antimafia e del codice dei contratti pubblici“!

Come sostiene il Prof. Ivan Cicconi (vedi la lettera aperta al Sindaco di Bologna)  Hera Comm Mediterranea, la società che commercializza l’energia prodotta dalla centrale di Sparanise in Campania dovrebbe comunque rispettare il Codice dei contratti pubblici perchè nel suo statuto scrive esplicitamente che la società può partecipare ad appalti pubblici. Altro punto fondamentale – prosegue Cicconi – è che permane il mistero di chi ci sia dietro a SCR, che ha capitale coperto da segreto fiduciario“.

Lettera aperta Ivan Cicconi aDelbono

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara Marittima)

INCORPORAZIONE DEL CAM A MARCHE MULTISERVIZI SPA: CiC FUORI DAL CORO DEI FAUTORI!

 I RISCHI CONNESSI ALLA INCORPORAZIONE CON MARCHE MULTISERVIZI-HERA SpA.

Parte prima: BUSINESS o QUALITA’ DEL SERVIZIO e RIDUZIONE DEI RIFIUTI?

non rifiuto … io riciclo Avevamo intuito che sulla vicenda CAM (Centro Aziendale Multiservizi SpA) l’Amministrazione Brandoni stava recitando una sceneggiata sul futuro dei lavoratori e del ciclo dei rifiuti. Nel Consiglio comunale del 13/10/2009 avevamo votato contro l’atto con il quale, di fatto, l’Amministrazione Brandoni “si dimetteva” dal Protocollo di intesa fra i Comuni di Ancona, Osimo e Falconara Marittima per la gestione del ciclo dei rifiuti, Protocollo approvato appena il 20/1/2009!

Nell’ultimo Consiglio comunale del 21/12/09 non eravamo presenti per improvvisi problemi familiari del sottoscritto, ma l’indirizzo della Lista Civile era e rimane quello dell’opposizione alla scelta dell’Amministrazione di incorporare il CAM SpA a Marche Multiservizi.

La nostra convinzione che dal 20/1/09 l’Amministrazione comunale falconarese abbia fatto finta di tenere aperta la porta ad un accordo con AnconaAmbiente ed Astea di Osimo si è rafforzata dopo le recenti dichiarazioni del Presidente di AnconaAmbiente!

Verosimilmente, infatti, i contatti molto accurati dell’Assessore delegato Mondaini con Marche Multiservizi devono essere iniziati da molto se è vero che il frutto della cosiddetta indagine esplorativa intrapresa dagli Amministratori falconaresi del PdL è stato l’immediato ricevimento della bozza del Protocollo di intesa (per l’incorporazione di CAM) di Marche Multiservizi mentre AnconaAmbiente ha inviato il Bilancio dell’esercizio 2008 senza formulare proposte di aggregazione societaria!

Secondo CiC durante una indagine esplorativa non può esserci una proposta di aggregazione inviata a mezzo mail!

Una proposta così importante si avanza seduti ad un tavolo, uno di fronte all’altro … Se si invia tramite e-mail può anche significare che fosse stata concordata in un precedente tavolo del quale è stato tenuto all’oscuro il Consiglio comunale.

Ci spieghiamo così anche il fatto che l’Amministrazione Brandoni ha totalmente ignorato la richiesta avanzata il 13/10/09 da Cittadini in Comune per un Consiglio comunale congiunto con Ancona proprio per verificare le possibilità con AnconaAmbiente!

Secondo Cittadini in Comune, non è un caso che l’Amministrazione comunale di Falconara Marittima abbia cercato una società come Marche Multiservizi SpA a cui incorporare il CAM.

Marche Multiservizi SpA è già molto avanti nella strada della privatizzazione dei servizi pubblici locali i quali, non casualmente, nelle premesse del Protocollo di Intesa proposto a CAM SpA – ed approvato da PdL e PD in Consiglio comunale – vengono chiamati industria dei servizi pubblici locali.

Marche Multiservizi è la multiutility più vicina alla filosofia delle privatizzazioni del PdL … e, ahinoi, anche del PD!

Le parole ci fanno capire benissimo che l’utente/cittadino diverrà cliente/consumatore ed il servizio diverrà merce di mercato!

Pesaro, da questo punto di vista, è già molto avanti.

E’ dall’inizio del 2007, infatti, che la fornitrice del servizio idrico – Marche Multiservizi, la stessa che si occupa della raccolta dei rifiuti e della distribuzione del gas – è già in larga parte in mano al Gruppo HERA S.p.A., presente nella compagine sociale di Marche Multiservizi con una quota del capitale sociale del 41,87%!

HERA SpA, Società quotata alla Borsa di Milano dal 26 giugno 2003, è la prima multiutility italiana nel BUSINESS Ambiente, seconda nel BUSINESS Idrico, quarto operatore italiano nel BUSINESS Gasl’ottavo operatore italiano nel BUSINESS Energia Elettrica

HERA SpA, Gruppo formato da molti Comuni dell’Emilia-Romagna ma, comunque, legata alle logiche del mercato delle speculazioni azionarie … alla logica del BUSINESS!

Con la nuova legge Ronchi, Hera S.p.A. dovrà cambiare il proprio assetto azionario destinando oltre il 60% all’azionariato privato.
I Comuni saranno costretti per legge a vendere azioni per circa 485 milioni e, statene sicuri, ci sarà la fila per accaparrarsi le azioni, multinazionali e fondi esteri in primis!

Il pubblico, che controlla il 59% della Società, scenderà al 30% … Conseguentemente, quale controllo eserciterà?

E SUL FRONTE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI COME SI STA COMPORTANDO MARCHE MULTISERVIZI?

La Lista Civica Pesaro 5 Stelle ha reso noto che nella città, dopo un inizio che con il porta a porta sembrava andare nella direzione giusta, l’Amministrazione comunale sta tornando indietro dopo una sperimentazione superficiale, penalizzando chi abita in quei quartieri dove il porta-a-porta è stato avviato.

La Lista 5 Stelle sostiene che Marche Multiservizi, dopo una limitatissima sperimentazione,  ha fornito dei dati al Comune di Pesaro che dimostrerebbero la convenienza a passare dal porta a porta alla raccolta di prossimità, ritenuta più economica e di migliore qualità.

Raccolta di prossimità la cui efficacia è stata ampiamente smentita dai dati complessivi dei Comuni che usano il porta a porta in modo spinto e ben organizzato!Ancora il 21 Dicembre scorso, sul sito della Lista Pesaro 5 Stelle http://www.grillipesaresi.it/category/rifiuti/ abbiamo letto che La raccolta di prossimità e/o la costruzione di un TERMOVALORIZZATORE (comunemente chiamato INCENERITORE), sono gli obiettivi ormai ampiamente pubblicizzati e divulgati dall’A.D. di Marche Multiservizi Spa, Mauro Tiviroli, come unico metodo possibile ed efficace per un abbattimento dei costi e una migliore gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra città“.

CHE FINE FARA’ LA RACCOLTA PORTA A PORTA AVVIATA A FALCONARA MARITTIMA se, come dimostrato e al contrario di ciò che sostiene Marche Multiservizi, la raccolta di prossimità è  molto meno efficace del porta a porta e potrebbe esporre il Comune ad ammende della UE (pagate dalle tariffe dei cittadini) per il mancato raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata?

 CHE FINE FARA’ LA RACCOLTA PORTA A PORTA AVVIATA A FALCONARA MARITTIMA se questi sono gli obbiettivi dell’AD di Marche Multiservizi SpA, per altro non dichiarati a Falconara Marittima?

Dunque, il Sindaco Brandoni sta trascinando i lavoratori ed il servizio oggi svolto dal CAM all’interno di Marche Multiservizi il cui pacchetto di controllo societario è in mano al Gruppo HERA mentre il Comune di Falconara Marittima deterrà una quota azionaria irrisoria …

Basta vedere che il Comune di Falconara Marittima sarà il 59° Comune presente in Marche Multiservizi, insieme ai 58 Comuni del pesarese che oggi detengono – TUTTI INSIEME – il 13,73% del capitale sociale di Marche Multiservizi!

A dettare le scelte sarà HERA SpA!

HERA SpA sarà più preoccupata di distribuire dividendi oppure ad assicurare la qualità dei servizi ai cittadini?

HERA SpA e Marche Multiservizi saranno interessate a ridurre i rifiuti prodotti, a riciclare e riusare al massimo i rifiuti oppure saranno interessate a produrre più Combustibile Da Rifiuto possibile (CDR) magari per alimentare uno dei tanti inceneritori di cui HERA si intende e gestisce?

Sappiamo che il Sindaco Brandoni e la sua maggioranza PdL non si fanno scrupoli sull’uso degli inceneritori per affrontare il problema dei rifiuti ed è proprio questo un altro argomento che ci fa guardare con molto sospetto questo “fidanzamento” del CAM con Marche Multiservizi!

INFINE, DIAMO UNO SGUARDO ANCHE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO DA PARTE DI MARCHE MULTISERVIZI

Secondo quanto scrive Roberto Damiani sulle pagine web de “Il Resto del Carlino”, la Società Marche Multiservizi ha aumentato i costi di allaccio dell’acqua a dismisura, con la conseguenza che, mentre prima con poche migliaia di euro un condominio di dieci famiglie otteneva gli allacci, adesso per l’allaccio al gas ci vogliono la bellezza di 1.300 euro a famiglia. Ma ad aumentare non sono stati solamente i costi relativi a nuovi allacci di acqua e gas; costano, e pure tanto, anche le procedure di spostamento del contatore; ad esempio, come sottolinea Roberto Damiani, lo spostamento dell’allaccio dell’acqua con Marche Multiservizi costa la bellezza di 450 euro.
Ma può anche andare peggio: se infatti la distanza relativa allo spostamento dell’allaccio supera i tre metri, allora l’intervento viene considerato dalla società Marche Multiservizi alla stregua di un nuovo allaccio: con la conseguenza che il costo dell’intervento balza a carico della famiglia di nuovo a 1.300 euro.

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara Marittima)

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