Ancora esalazioni industriali maleodoranti a Falconara Marittima. Nausea, vomito e bruciori alla gola tra i residenti di Fiumesino.
Dalla nottata tra martedì e mercoledì scorso, 11 e 12 luglio 2023, in parecchie zone della città, si sono avvertite forti esalazioni industriali.
Dalle 8 di questa mattina i residenti di Fiumesino sono stati ammorbati da forti esalazioni industriali maleodoranti che, a folate, sono penetrate dentro le abitazioni, persistendovi. Chi e sceso in strada ha riscontrato la stessa situazione. Le esalazioni sono state descritte come di “idrocarburi”.
Alcuni, tra cui un bambino, hanno accusato bruciori alla gola, nausea e vomito.
I residenti hanno tempestato di telefonate il Comune e i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico, questi ultimi avvertiti dalla consigliera Lara Polita.
Il consigliere Marco Baldassini ha suggerito a un residente allarmato e spaventato di rivolgersi alla segreteria del sindaco, chiedendo un sopralluogo immediato della polizia locale.
In tarda mattinata, sul sito del Comune di Falconara, un comunicato ha informato che l’Amministrazione ha contattato la raffineria API la quale ha riferito che <<è stata registrata un’anomalia, non derivante da incidente, nel funzionamento di un’apparecchiatura del circuito delle acque di raffeddamento>>.
Prendiamo per buona l’informazione e poniamo le seguenti domande:
1) come mai si è saputo dell’anomalia soltanto dopo che i cittadini sono stati ammorbati e hanno chiamato Carabinieri e Comune?
2) come mai il Sindaco e/o l’assessore Baia non hanno ordinato alla Polizia Locale di entrare in raffineria e accertare la situazione, verificare quanto comunicato dall’API? La stessa consigliera Annavittoria Banzi, intervenuta sul posto a supporto dei cittadini, ha chiesto telefonicamente l’intervento di una pattuglia, ma dagli uffici le hanno risposto che il comandante, dopo aver aver sentito l’Api telefonicamente, non aveva ritenuto opportuno intervenire.
3) come mai nessun rappresentante dell’Amministrazione Signorini si è recato a Fiumesino per accertarsi personalmente della situazione? Due dipendenti comunali capitate nel quartiere per altro motivo, hanno percepito chiaramente le ammorbanti esalazioni.
Come forze di opposizione non ci interessa se quanto accaduto è classificato anomalia o incidente. Il punto è che i cittadini di Falconara sono insopportabilmente costretti ad essere parte dei cicli produttivi delle industrie insalubri di cui il territorio è intriso. I Falconaresi sono trattati come effetti collaterali dei processi produttivi. È questo ciò a cui deve essere posto fine. È qui che i controllori e chi autorizza hanno compiti ineludibili, per prevenire anomalie o incidenti! E l’amministrazione deve fare la parte che non ha fatto in questi anni, attivandosi prontamente e non limitandosi a scrivere poi la solita “letterina” agli enti sovracomunali, come confermato anche oggi dall’assessore Barchiesi.
I Consiglieri comunali di opposizione: Lara Polita, Banzi Annavittoria, Luciani Laura, Mancinelli Francesco, Pettinelli Loredana, Baldassini Marco
Dopo 30 anni è stata spostata la centralina di rilevamento della qualità dell’aria di tipo industriale suburbano installata sul tetto della ex scuola Lorenzini, a 10 metri di altezza. Sembra che sarà ubicata sempre nel quartiere Villanova ma a livello stradale. Dubbi sull’adempimento della funzione a cui era deputata, ovvero rilevare il livello di inquinamento influenzato prevalentemente da singole fonti industriali!
Questa mattina, dopo 30 anni, alla presenza di Tecnici dell’ARPA Marche, è stata spostata la centralina di rilevamento della qualità dell’aria di tipo industriale suburbano installata sul tetto della ex scuola Lorenzini, a 10 metri di altezza. Strumentazione e cabina ospitante, sono stati separatamente prelevati e calati da un braccio meccanico.
Sembra che la stessa struttura sarà ubicata sempre nel quartiere Villanova ma a livello stradale.
Data la sostanziale differenza di altezza in cui sarà posizionata e la possibile influenza dell’inquinamento da traffico veicolare, ci sono dubbi sull’adempimento della funzione a cui era deputata, ovvero rilevare il livello di inquinamento influenzato prevalentemente da singole fonti industriali!
Pubblichiamo le foto.
Staff comunicazione Cittadini in Comune
Altro che “malfunzionamento” dell’impianto Topping dell’API! Il 2 febbraio si è verificata “la trafilatura di prodotto dall’impianto Topping” della raffineria, ma i cittadini lo apprendono dai quotidiani e non dal Sindaco come prevede il Piano di Emergenza Esterno per la raffineria elaborato dalla Prefettura! Il Sindaco Signorini si è dimostrata inadeguata al compito informativo assegnatole!
Il 2 febbraio scorso, secondo quanto è stato riportato sulla homepage del Comune, si è verificato un “malfunzionamento dell’impianto Topping” in raffineria API. I cittadini lo hanno avvertito dai copiosi sfiaccolamenti della torcia.
La Prefettura ed il Comune sono stati posti in stato di ATTENZIONE rispetto al fatto e questo, Piano di Emergenza Esterno alla mano, significa che si è verificata una situazione “conseguente ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all’esterno dell’attività produttiva, per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione, per cui si rende necessario attivare una procedura informativa da parte dell’Amministrazione comunale“.
Primo aspetto: parlare di malfunzionamento è un eufemismo e sarebbe ora che Prefettura e Sindaco chiamassero i fatti con i termini usati nel PEE! Quando si parla di un guasto della lavatrice di casa propria si parla di malfunzionamento, quando si tratta di un’azienda a rischio di incidente rilevante i termini sono scritti nel PEE.
Il Comune ha svolto in maniera inadeguata il compito assegnatole dal PEE in questo caso, ovvero “informare la popolazione sull’evento incidentale”. A meno che non si vogliano considerare informazione le quattro righe apparse sulla homepage ed inviate tramite social che usano lo stesso termine dell’API: “malfunzionamento”.
Già, perché il Sindaco, se vuole, interloquisce stabilmente con la Prefettura, i VVF e l’Arpam e deve PRETENDERE di sapere l’esatto livello di gravità dell’evento occorso e saperlo comunicare alla popolazione con parole che non siano allarmistiche ma neanche aria fritta.
Diciamo questo poiché tutto si è consumato il 2 febbraio in maniera così precipitosa da lasciare sbalorditi: prima il Comune riferisce che l’API stava riavviando gli impianti e l’operazione si sarebbe conclusa il 5 febbraio con probabile maggiore visibilità della torcia; poi è accaduto un “evento” con un “livello di gravità” tale da consigliare l’API di mettere in stato di ATTENZIONE Prefettura e Comune. Immaginiamo che l’API abbia avvisato anche VVF e ARPAM, i quali sono stati quelli che hanno seguito da vicino la situazione e le cause dell’accaduto.
Possibile che il Sindaco non si sia fatto nessuna domanda su quella escalation e non l’abbia rivolta agli Enti tecnici e alla Prefettura? Perché il Sindaco non ha sentito il dovere di approfondire ed informare adeguatamente la popolazione che ha assistito agli sfiaccolamenti della torcia di raffineria?
Ed infatti i cittadini hanno appreso dai quotidiani – E NON DAL SINDACO – che si è verificata “la trafilatura di prodotto dall’impianto Topping” della raffineria ovvero, attenendoci al vocabolario, del liquido dovrebbe essere fuoriuscito attraverso una sottile fessura dell’impianto.
È stato il trafilamento del prodotto l’elemento di rischio che ha determinato il livello di ATTENZIONE del PEE e, oltretutto, nessuno ha fatto sapere ai cittadini CHE TIPO DI PRODOTTO SIA TRAFILATO, altro aspetto che riguarda il livello del rischio occorso (benzina? Gasolio? Virgin Nafta? Bitume?).
Siamo alle solite, Sindaco Signorini. Rispetto a tutte queste informazioni di cui Lei doveva essere un terminale istituzionale per poi comunicarle adeguatamente ai cittadini, per l’ennesima volta si è comportata con SUPERFICIALITA’, in modo INADEGUATO AL RUOLO, con un PRESSAPOCHISMO deleterio soprattutto quando si ha a che fare con rischi industriali che potrebbero coinvolgere Falconara intera.
Staff comunicazione CiC/FBC/SAF
Chiusura indagini “ORO NERO”: DALLA SINDACA SIGNORINI MI ASPETTEREI ALMENO DELLE SCUSE.
Alcune considerazioni a caldo.
1. Le indagini sulla raffineria non sarebbero state fatte senza quei cittadini che già nel 2015 presentarono un esposto per le esalazioni, poi nel 2018 tornarono dai Carabinieri ed hanno sempre continuato a segnalare miasmi, a studiare documenti, ad informare concittadini ed Enti.
2. Il Sindaco Brandoni e l’allora vicesindaco Signorini, nell’aprile 2018, ad incidente al Tk61 in corso, ignorarono la mia richiesta di chiusura temporanea delle scuole e delle attività sportive all’aperto, finalizzate alla tutela di TUTTI e soprattutto dei più piccoli. Al contrario Brandoni, le cui competenze scientifiche in materia di inquinamento ambientale non sono note, ostentava sicurezze e “tranquillizzava” la popolazione impaurita ed appestata dalle esalazioni, suggerendo di “arieggiare”.
Vero che quella era l’indicazione anche degli organi tecnici, ma a Falconara solo i cittadini avevano chiara la gravità di ciò che stava accadendo?
Quando, nel 2020, si svolse un incontro al Ministero dell’Ambiente, per celebrare il primo anniversario della App OdorNET, TUTTI, Sindaca Stefania Signorini in testa, direttore Arpam Marchetti, assessore regionale Sciapichetti e altri rappresentanti delle istituzioni, erano compiaciuti.
Ma c’ero anche io quel giorno, in rappresentanza dei cittadini, ad illustrare problemi, criticità e vari conflitti d’interesse all’interno dello stesso ministero.
Mi aspetto, come minimo, le scuse della sindaca Stefania Signorini!
Siamo passati dall’amministrazione Brandoni, che negava i risultati degli studi epidemiologici, a Signorini che non ha mai preso le distanze da assessore prima e da sindaca poi, e che ha voluto e si è vantata di OdorNET, uno strumento di cui ancora oggi non comprendo l’efficacia, in termini di risoluzione del problema delle esalazioni, visto che era anche finito da un pezzo il tempo di monitorare!
P.s. Non sappiamo se anche nella proposta di odornet, pagato dalla raffineria, ci siano rilevanze penali. Sappiamo pero’ che c’e’ una responsabilita’ politica a cui il sindaco non puo’ sottrarsi: invece di chiedere con forza di adeguare le centraline esistenti (che non campionano le stesse sostanze pur se collocate in zone differenti della citta’) e di installarne una fissa a Castelferretti, ha seguito il consiglio tecnico di Marchetti.
Un’amministrazione subordinata è sempre una sconfitta.
Lara Polita – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune – Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara
Dal Consiglio Comunale di Falconara M. del 12/10/2021, primo intervento del Consigliere Roberto Cenci: “Falconara e i suoi cittadini hanno diritto a vivere in un contesto salubre e sano.”
Grazie Presidente,
rivolgo un cordiale saluto a tutti, al Sindaco, a lei Presidente, ai colleghi e le colleghe consiglieri, ai dipendenti dell’Ente e degli uffici con i quali avrò occasione e piacere di relazionarmi. Brevemente, ho due pensieri da rivolgervi. Il primo è una richiesta di cortese pazienza per gli errori che certamente commetterò e Vi ringrazio tutti anticipatamente per le occasioni che vorrete concedermi di apprendere dall’esperienza e dai contenuti da voi maturati, farò tesoro di tutto ciò che mi rivolgerete, da qualunque gruppo provenga, maggioranza compresa.
Tengo a specificare che non mi considero all’altezza dei nomi che mi hanno preceduto nel rappresentare questo gruppo consigliare, che è frutto di un laboratorio civico permettetemi di dire un po’ singolare nel suo genere. Dal 2008 a oggi figure come quella di Carlo Brunelli, Loris Calcina, Dante De Fanis, Fabio Talevi, Riccardo Borini, Lara Polita e poi nuovamente Calcina, hanno rappresentato alti punti di riferimento in termini di volontariato politico istituzionale, ma lo sono stati anche fuori dal consiglio comunale, per me esempi certamente da seguire per l’impegno civile, la passione e la partecipazione democratica e il concorso alla vita delle istituzioni, non solo a quella di questa sede, la più prossima rispetto ai cittadini. A Loris Calcina il nostro gruppo esprime un sincero ringraziamento e apprezzamento per la sua grande disponibilità, serietà e coerenza. Ascrivere il mio cognome accanto al loro lo avrei certamente evitato non fosse per il rispetto del mandato che molte persone con il loro voto hanno ritenuto comunque di riconoscermi, cioè nonostante i miei tanti limiti.
Il mio ingresso in Consiglio Comunale non avviene per una staffetta voluta tra due persone, bensì per una rotazione a prescindere dai nomi, decisa già prima delle elezioni comunali come metodo per cercare il più possibile di stimolare e favorire la partecipazione diretta dei cittadini, un metodo che caratterizza da sempre le liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e nel 2018 condiviso anche con gli amici e compagni di SiAmo Falconara Sinistra in comune, che ringrazio per il sostegno.
Il secondo pensiero: tengo a rivolgere delle scuse a cui tengo particolarmente. Mi scuso per non essere riuscito da cittadino a trasmettere alle maggioranze che si sono susseguite a Falconara negli ultimi tredici anni e alla politica tutta, anche fuori dal perimetro comunale, la bontà dell’impegno civico disinteressato in termini di ambizioni personali, che in molte occasioni e variegate forme si è manifestato nella nostra città, perché ci sono tanti problemi irrisolti da tempo e il rischio che se ne aggiungessero altri è stato ricorrente. Chi governa solitamente non apprezza chi contribuisce ad evitare quelli che ritengo sarebbero stati o sono stati dei gravi errori, come la costruzione di un parcheggio multipiano dentro il Parco Kennedy, il multipiano enorme immaginato accanto all’attuale edificio storico della stazione ferroviaria, le ulteriori centrali termoelettriche, il rigassificatore, il bypass ferroviario, così come mi è apparso non apprezzato l’essermi sempre dichiarato impavido sostenitore delle tante verità ed evidenze sanitarie scientifiche prodotte dagli enti di ricerca pubblici circa gli eccessi di patologie tumorali e non che affliggono questa nostra comunità. Queste sono oggi all’attenzione grazie all’impegno di tante singole persone, associazioni e comitati, susseguitesi nel tempo e che per riuscire a farlo si sono dovute esporre, assumendosi anche dei rischi.
Concludo, scusandomi per questo avvicendamento avvenuto in ritardo rispetto a quanto era nei programmi del gruppo civico che oggi qui rappresento, perché sono io ad aver voluto attendere l’affermazione della verità anche per quanto riguarda la denuncia penale che ho ricevuto nel 2019 da parte della raffineria api e recentemente conclusa con l’archiviazione da parte del Giudice, dopo che già prima anche il PM ne aveva disposto l’archiviazione. Denuncia arrivata nei miei confronti e del giornalista di RaiNews24 Alfredo Di Giovampaolo per l’essermi premurato di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica gli inquinanti presenti e certificati nel sottosuolo nella porzione sud del Sito d’Interesse Nazionale, quartiere Villanova via Monti e Tognetti e area parco pubblico realizzato in quella che viene chiamata la ex area Antonelli, un’area interdetta alla popolazione dal 2016, dall’Arpa Marche, proprio per la presenza di inquinanti nel terreno sottostante. Scelsi di parlare di quell’area del quartiere dentro il SIN nell’ottica anche di favorire un’eventuale successiva azione mirata da parte del Comune di Falconara, trattandosi di terreni non ancora bonificati e le cui responsabilità dell’inquinamento riscontrato sembrerebbero a tutt’oggi non essere in corso di accertamento. Per la bonifica di quell’area risultano stanziati da molti anni oltre tre milioni di euro.
Falconara tutta (compreso Castelferretti) e i suoi cittadini hanno pari diritto di tutti gli altri a vivere in un contesto salubre e sano.
Roberto Cenci – Capogruppo consiliare Cittadini in comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune
I Presidenti delle Commissioni Urbanistica e Ambiente sono stati costretti a convocarle dopo 8 mesi dalla richiesta di CiC/FBC/SAF grazie alla sottoscrizione della richiesta anche delle opposizioni consiliari che hanno fanno valere il Regolamento del Consiglio comunale sull’ostruzionismo della maggioranza. L’ordine del giorno che sarà discusso domani 9 settembre riguarda il Piano di Emergenza Esterno in caso di incidente alla ditta Bufarini che tratta i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. A che punto è l’istruttoria sul Rapporto di Sicurezza che il Comitato Tecnico Regionale prevenzione incendi deve svolgere dopo che aveva diffidato l’azienda a giugno 2020? La Prefettura ha avviato o no l’iter per la redazione del PEE? Cosa può e deve fare l’Amministrazione comunale per tutelare i cittadini di Castelferretti e dei quartieri limitrofi?
Giovedì 9/9, finalmente, si riuniranno le Commissioni congiunte urbanistica e ambiente per discutere dell’assoggettabilità alla normativa Seveso dell’impianto di trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi della ditta Eredi Raimondo Bufarini e sul relativo Piano di Emergenza Esterno (PEE) che potrebbe riguardare i residenti di Castelferretti e quartieri limitrofi.
Finalmente perché CiC/FBC/SAF avevano chiesto la riunione delle Commissioni il 5 gennaio scorso e soltanto grazie alla sottoscrizione della richiesta anche da parte dei colleghi Consiglieri di opposizione (10 gg fa), i Presidenti della maggioranza sono stati costretti – da Regolamento – a convocarla … 8 mesi dopo!
Il punto all’ordine del giorno nasce da una relazione della Dott.ssa Daniela Spera – Chimica ed esperta di VIA – AIA e normativa Seveso – commissionata e autofinanziata dal gruppo consiliare CiC/FBC/SAF da cui sono scaturite due richieste di informazione inviate il 27/8/2019 al Prefetto, al Comitato Tecnico Regionale prevenzioni incendi (CTR Marche), al Sindaco di Falconara, alla Provincia di Ancona, alla Protezione civile della Regione Marche:
1) se per l’impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti della Ditta Eredi Raimondo Bufarini era stata o meno eseguita la procedura di verifica di assoggettabilità alla normativa Seveso III.
2) se la Ditta Bufarini aveva trasmesso al Prefetto le informazioni necessarie ai fini della redazione del PEE.
A queste domande sono seguite un sollecito della Prefettura (nel 2020) rivolto agli Enti competenti per fornire risposte ai quesiti posti e una diffida del CTR Marche (5/6/2020) nei confronti della Ditta Bufarini a “presentare entro n.60 giorni dal recepimento del presente verbale, la Notifica prevista dall’art.13 del D.lgs. 105/15 e il Rapporto di Sicurezza di cui all’art.15 del D.lgs. 105/15, fatto salvo per quest’ultimo adempimento che il gestore non dimostri il contrario“.
Ad oggi i nodi che le Commissioni dovranno affrontare sono i seguenti:
A) il CTR Marche ha avviato l’istruttoria per la valutazione del Rapporto di Sicurezza che la ditta dovrebbe aver trasmesso in base alla diffida del 2020?
B) Dato che risulterebbe che la Ditta Bufarini ha inviato alla Prefettura le informazioni necessarie ai fini della redazione del PEE, la Prefettura ha dato corso o intende dare corso alla redazione del relativo PEE?
Perché tutto questo riguarda anche l’Amministrazione comunale?
Perché nel caso del Piano di Emergenza Esterna il Comune è una parte importante del Piano per informare la popolazione sia preventivamente sia nella fase concreta dell’evento incidentale e, comunque, collabora con la Prefettura e tutti gli Enti coinvolti per pianificare la protezione della sicurezza, della salute umana e dell’ambiente dalle conseguenze degli incidenti rilevanti delle aziende che sono sul proprio territorio.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in comune