Commissione consiliare Servizi sociali: chiediamo le dimissioni del Presidente! PREGIUDICATO IL LAVORO DEI CONSIGLIERI!

tragicomica Abbiamo chiesto le dimissioni del Presidente della Commissione VI^ – Bruno Severini (UdC) – poiché, ignorando le sollecitazioni dei capigruppo di CiC e del PD (18 e 27 Maggio e 11 Giugno u.s.) ed ignorando l’appuntamento fissato addirittura dal 7 Aprile u.s. dalla stessa Commissione VI , il Consigliere / Presidente ha ritardato pesantemente e pregiudicato la funzionalità della Commissione e il lavoro dei consiglieri.

Il Regolamento del Consiglio comunale è stato calpestato!

Il 7 Aprile era stato stabilito che subito dopo l’approvazione del Bilancio – 29/4/2010 – la Commissione VI sarebbe stata convocata per iniziare a valutare la bozza del Regolamento per la concessione dei contributi del Fondo di Solidarietà per i lavoratori licenziati.

L’argomento del Fondo di solidarietà per i lavoratori licenziati è molto importante e un Presidente di Commissione che dopo 50 giorni non ha ancora adempiuto al proprio dovere non è adeguato al compito istituzionale assegnatogli.

Per di più alla riunione della Commissione VI^ convocata in fretta e furia per il 18 giugno – soltanto dopo le reiterate sollecitazioni e proteste di CiC e PD – il Presidente Severini e l’Assessore Baldassarri si sono presentati a mani vuote, senza la bozza del Regolamento per il Fondo, come stabilito il 7 Aprile.

Il capogruppo del PD Mastrovincenzo ha duramente censurato il comportamento del Presidente Severini e dell’Assessore Baldassarri.

Noi di Cittadini in Comune non abbiamo chiesto il voto della Commissione sulla richiesta di dimissioni del Presidente Bruno Severini per evitare una umiliazione della persona, cosa che non è nelle nostre intenzioni e nel nostro costume: CiC spera vivamente in un atto responsabile del Sig. Bruno Severini che, lo ribadiamo, è persona dalle molte competenze MA NON POSSIEDE QUELLA DA PRESIDENTE DI COMMISSIONE CONSILIARE!

L’inutile Commissione VI^ si è conclusa con un dietrofront inaudito quanto indecoroso dell’Assessore ai servizi sociali Gilberto Baldassarri il quale è arrivato a rinnegare le modalità dell’impegno per il Fondo di solidarietà per i lavoratori licenziati, impegno verbalizzato ed esposto ai componenti della Commissione e ai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali il 7 Aprile u.s. con le seguenti parole:

Mi rendo conto che 10.000 € non sono tanti ma per cominciare vanno più che bene. (…) Intanto si iscrive il Fondo di 10.000 € a Bilancio. Nel frattempo si abbozza il Regolamento per la concessione dei contributi e ci si rivede subito dopo l’approvazione del Bilancio.

Su questa farsa finale si è chiusa la Commissione VI^

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

Il “tesoretto” del Sindaco Brandoni e … Montedomini, il TESORO di Falconara Marittima!

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tesoretto” e … TESORO   

 Il Sindaco Brandoni, furbescamente, non dice ai cittadini falconaresi che l’avanzo di Bilancio del 2009 di 1.950.000 € è la prova che la Variante urbanistica di Montedomini di Castelferretti non serviva!

Il Sindaco Brandoni non confessa le bugie riversate sui quotidiani all’indomani del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro quella Variante scandalo.

Il Sindaco gridò che quel ricorso aveva: “costretto l’amministrazione a congelare momentaneamente alcune risorse destinate ad una serie di importanti investimenti di cui la città ha fortemente bisogno” (…) Tali interventi sono slittati al 2010 con una tempistica che dipenderà anche dall’iter di questo ricorso“.

Oggi tocca a CiC dire quello che il Sindaco continua a nascondere sotto il “tesoretto”:

abbiamo difeso e stiamo difendendo il territorio di Castelferretti da uno sfregio poiché non esiste alcuna motivazione alla necessità di nuove abitazioni!

Abbiamo difeso e stiamo difendendo il TESORO di Montedomini/Castelferretti che la nostra comunità ha giudicato di grande valore paesaggistico apponendovi un vincolo di inedificabilità!

Stiamo difendendo l’interesse pubblico!

Ma c’è una domanda che non può essere elusa:

se il 1.950.000 € di avanzo di Bilancio dimostra che non c’è bisogno di quella Variante urbanistica, allora PERCHE’ GIUNTA E SINDACO NON TORNANO INDIETRO?

Perché non risparmiano il denaro dei cittadini per pagare gli avvocati nel contenzioso avanti al TAR delle Marche?

Eppure, così facendo, il Sindaco Brandoni sarebbe coerente con quanto dichiarò a giugno 2008 in Consiglio comunale: “Personalmente avevo già detto alla proprietà non ero convinto al 100% dell’approvazione di questa variante“.

E lo sarebbe anche il Vicesindaco Baldassarri che disse – 28/6/2008 – di “non condividere fino in fondo la Variante“!

Sia onesto il Sindaco Brandoni e cancelli quella Variante urbanistica coerentemente con quanto enunciato ai falconaresi in Consiglio comunale il 18/6/2008 con gli Indirizzi di programma della propria Giunta: “Sappiamo bene tutti che una delle maggiori voci di entrata di un Comune è rappresentata dall’urbanizzazione del territorio. E’ fermo impegno di questa amministrazione utilizzare tale strumento non per fare cassa ma per uno sviluppo armonico e compatibile con la morfologia della città ed il bene dei cittadini“!

Oggi, se il Sindaco e la Giunta non rinunceranno alla Variante urbanistica di Montedomini/Castelferetti, i cittadini falconaresi saranno giustificati a porsi le seguenti domande:

  1. C’è qualcuno che DEVE costruire per forza su quel tesoro di territorio?
  2. Il Sindaco sta forse propagandando un risanamento dai piedi di argilla? un risanamento e un “tesoretto” che non si reggeranno se non continuando a perseguire l’incasso e la devastazione della Variante urbanistica di quel tesoro che è Montedomini/Castelferretti?

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.)

Fondo di Solidarietà per chi perde il lavoro: SCARSO! L’Amministrazione Brandoni fa finta di ascoltare le opposizioni!

disoccupazioneQuale può essere l’intervento dell’Amministrazione comunale di Falconara per concorrere all’aiuto dei suoi cittadini che perdono il lavoro, vengono collocati in cassa integrazione o in mobilità?

Cercare di intercettare quella parte della difficoltà che si possono alleggerire con agevolazioni e/o rateizzazioni delle tariffe, offrire alloggi ad affitto bassissimo per chi non abita in appartamenti di proprietà.

Infine, essere il primo anello di raccordo con Regione e Provincia titolari della gestione dei Fondi Sociali Europei per borse lavoro, tirocini, oppure i vari Bandi provinciali o regionali, corsi di formazione professionale … e così via.

Questo ultimo lavoro di raccordo non costa nulla al Comune. I Servizi sociali esistono già e devono solo essere informati ed informare.

Ma anche rateizzare le tariffe e offrire alloggi a prezzo calmierato può costare nulla o molto poco al Comune di Falconara Marittima.

Nella Commissione consiliare VI del 7/4/2010 sono state vagliate le proposte avanzate dalle opposizioni, Lista Civile CITTADINI in COMUNE e PD.

Da una parte l’Amministrazione ha accettato di attivare e distinguere il nuovo Fondo di Solidarietà per cassaintegrati e nuovi disoccupati da quello già esistente per le famiglie in emergenza sociale.

Ma, in partenza, il Fondo sarà dotato di soli 10.000 Euro. Troppo poco!

La proposta di CiC è stata la seguente e sempre la stessa da diversi mesi:

  1. destinare al nuovo Fondo di Solidarietà il risparmio per i fitti passivi che il Comune non pagherà più ai privati per gli alloggi in emergenza che saranno progressivamente dismessi;
  2. introdurre un aumento (dai 10-15cent/Euro) sul parcheggio a pagamento (esclusi i permessi dei residenti) da destinare al Fondo e solo per il periodo del perdurare della emergenza economica e della vigenza del Fondo;
  3. evitare la vendita degli attuali immobili di proprietà comunale per poter venire incontro alle famiglie che oltre alla problematica della perdita del reddito da lavoro o in cassa integrazione non riescono a sostenere gli affitti a prezzi di mercato.

Sul punto 1) CiC ha ritenuto condivisibile la progressiva disponibilità del risparmio dai fitti passivi dato che la dismissione degli stessi non deve determinare altre situazioni di emergenza sociale.

Sul punto 2) c’è stata, da parte della maggioranza, una inspiegabile preoccupazione per le ripercussioni sul commercio. CiC ha ribadito che, in realtà, è la difficoltà economica delle famiglie a penalizzare il commercio e che il piccolo aumento della tariffa del parcheggio si spalmerebbe su una grande platea di automobilisti!

Sul punto 3) è evidente la volontà dell’Amministrazione di vendere gli immobili di proprietà e, così facendo, non si terrà adeguatamente pronta ad intervenire in sostegno di questa nuova emergenza. Infatti non vale, a parere di CiC, il proposito di destinare UNA PARTE del ricavato della vendita degli immobili a sovvenzioni o agevolazioni per le tariffe: la crisi economica è profonda, non è prevedibile la sua risoluzione a breve e nel momento in cui QUELLA PARTE del ricavato dalla vendita degli immobili sarà esaurito l’Amministrazione non avrà più possibilità di dare risposta alle famiglie che non riescono a pagare gli affitti di mercato!

Infine la questione della figura del Direttore Generale: oggettivamente è un incarico “doppione” che sia la proposta federalista del Governo Berlusconi sia la giurisprudenza reputano debba essere accorpato ai compiti del Segretario comunale, professionalmente già preparato!

Pertanto riteniamo un cattivo esempio la volontà della Amministrazione comunale di non procedere a questo provvedimento che farebbe risparmiare circa 20.000 Euro/anno da poter destinare al Fondo di Solidarietà per le famiglie che hanno visto decurtato o eliminato il reddito per effetto della crisi economica!

Un Fondo di Solidarietà che sarebbe potuto partire con una dotazione di 30.000 Euro!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

ALLOGGI DI EMERGENZA: LA FURBERIA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FALCONARA PER “FARE CASSA” A DISCAPITO DEI PIU’ DISAGIATI!

Furbetta” è l’Amministrazione comunale di Falconara Marittima! 

Siccome ha l’esigenza di fare cassa a tutti i costi e vuole raggiungere l’obbiettivo anche con la vendita di tutti gli immobili oggi destinati alle situazioni familiari in difficoltà, amplifica l’esistenza di “furbetti” che non possiedono i requisiti per abitare quegli alloggi.

In questo modo tenta di creare una opinione pubblica favorevole alla vendita di quelle case non curandosi di che fine faranno quelle famiglie realmente in difficoltà e quelle che entreranno in difficoltà a causa della pesante crisi economica in atto.

E poi, perché addita all’opinione pubblica i “furbetti” quando possiede un Regolamento che deve applicare dal Maggio 2008 e, a tal fine, può eseguire accertamenti con l’aiuto della Guardia di Finanza?

Per tutto il 2009 abbiamo chiesto di verificare ed applicare quel Regolamento sull’assegnazione degli alloggi d’emergenza, tanto che il 30/9/2009 è stato discusso in Consiglio Comunale un nostro OdG che, vista la inconcludenza dell’Amministrazione, ci eravamo risoluti a presentare. In quell’occasione l’Assessore e Vicesindaco Badassarri – pur respingendo L’OdG come tutta la maggiranza PdL – assicurò (è a verbale!) che avrebbe convocato una commissione ad hoc. A tutt’oggi, nel dettaglio della problematica, non è stato affrontato nulla!

Pertanto consideriamo la cosiddetta guerra ai “furbetticome la ennesima trovata pubblicitaria di una Amministrazione che di fatto, eludendo fino ad oggi la problematica,  quei  “furbetti” li ha allevati lei stessa!

Infatti più il tempo è stato lasciato passare (dall’insediamento dell’Amministrazione nel 2008) più la mancanza di requisiti si è trasformata in una vera e propria violazione delle norme del Regolamento a danno di altre famiglie realmente in difficoltà!

Ma se il Comune non è intervenuto fino ad oggi, sperava forse che chi non possedeva più i requisiti se ne fosse andato da solo?  

Infine CiC non esclude che l’Amministrazione Brandoni abbia pianificato e stia portando a termine una precisa strategia con gli alloggi d’emergenza di sua proprietà, strategia che si basa sulla seguente equazione: c’è chi non ha più i requisiti per aver diritto alla casa in emergenza individuati e sfrattati coloro “senza requisiti” le case di emergenza non sono più tali e l’Amministarzione non le ritiene più  necessarie vendita delle case di proprietà comunale per esigenze di Bilancio!

In sostanza l’Amministrazione comunale potrebbe aver posticipato l’analisi della situazione delle case di emergenza in funzione delle difficoltà di Bilancio, cioè trascinando l’analisi e la soluzione di un mero problema di applicazione del Regolamento esistente al momento più critico del Bilancio! In questo modo prende due piccioni con una fava:

Tutto ciò a prescindere dalla preventiva analisi se – in un contesto di profonda crisi economica e sociale – quelle abitazioni di emergenza possono essere utili per altre famiglie che, purtroppo, possono essere entrate in difficoltà … Famiglie che magari fino a ieri hanno potuto pagarsi l’affitto ma, oggi, se pagano l’affitto non mangiano!

Per quello che ci riguarda alla Commissione di lunedì 18 chiederemo all’Assessore Badassarri elementi di estrema chiarezza sugli alloggi di proprietà comunale: quanti ce ne sono liberi, quanti ne sono stati venduti!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

CONSUNTIVO DELLA AMMINISTRAZIONE BRANDONI: DICHIARI IL DISSESTO ECONOMICO PRIMA DI PORTARE FALCONARA AL DISSESTO CIVILE!

immagine Ha poco da ostentare l’Amministrazione Brandoni.

In queste ultime ore sono falliti due obbiettivi di cassa del Sindaco e degli Assessori del Popolo della Libertà:

Intanto i primi di Dicembre è andato fallito anche un obbiettivo della presunta sicurezza – leggi propaganda – della Giunta falconarese: la “Riqualificazione dell’area di sosta temporanea nomadi in canile e gattile sanitario multizonale“.

La chiusura senza se e senza ma del “campo nomadi” era stata contestata, congiuntamente, dagli stessi residenti del campo e dai Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova i quali esposero al Prefetto sia il rischio di buttare in mezzo alla strada i residenti del campo sia il rischio di creare un ghetto nei due quartieri a causa della incapacità dell’Amministrazione di sbloccare la problematica degli alloggi di emergenza.

Sindaco e Giunta sono andati avanti lo stesso chiedendo di farsi finanziare il “Progetto di Riqualificazione” con il “Fondo per la sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico” della Legge n° 133/2008 (art. 61 comma 18).

Ma il Ministero dell’Interno non ha finanziato il canile/gattile di Brandoni e lo smacco per il Popolo della Libertà nei confronti del suo elettorato è pesante perchè, non finanziandolo, di fatto il Ministero dell’Interno non ha riconosciuto  l’urgenza della iniziativa per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico!

Allora il vergognoso sgombero della famiglia Caimmi da via dello Stadio acquista una nuova prospettiva propagandistica e, se possibile, ancora più spregevole: un atto necessario per rimediare alla promessa elettorale securitaria mancata.

Ma è convinzione di Cittadini in Comune che Sindaco e Assessori di Falconara Marittima abbiano anche la necessità di nascondere mediaticamente le palesi difficoltà di Bilancio ed il declino della città determinate dall’applicazione della spietata ricetta che l’On. Mario Baldassarri snocciolò in Consiglio comunale a Luglio 2008: prima risanate come potete e con tutto quello che potete e poi vedremo se arriverà quanto vi spetta da Roma dal 2001: le accise per “ospitare” una raffineria di petrolio!

Le accise non si vedranno neanche per il 2010 (Finanziaria docet) mentre l’Amministrazione Brandoni  sta vendendo tutto: territorio, salute e dignità di Falconara.

Se il prezzo della sopravvivenza di questa Amministrazione è l’imbarbarimento della convivenza civile e del civismo con atti come lo sgombero di una famiglia con due bambini piccoli, allora è arrivato il momento che Sindaco e Assessori se ne vadano e dichiarino il dissesto!

Dissesto economico, per evitare quello civile!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile CITTADINI in COMUNE – Falconara M.)

CATTIVA URBANISTICA = CATTIVA ECONOMIA = COSTI PAGATI DAI CITTADINI! Ecco perchè è stato necessario il ricorso al TAR contro la variante urbanistica scandalo di Montedomini a Castelferretti

il ricorso per evitare di essere calpestati!  Maggioranza in fase di “sublimazione” ieri sera in Consiglio comunale sul ricorso al TAR della nostra Lista contro la Variante urbanistica scandalo di Montedomini/Castelferretti… Nel senso che la maggioranza del Popolo della Libertà è nella fase di passaggio diretto dallo stato solido a quello gassoso, e dunque, per la città e la qualità della vita dei cittadini, potrebbe essere più dannosa di quello che è stata fino ad oggi! Basti dire che il Sindaco ha ipotizzato che dietro il nostro ricorso ci sia un complotto ordito da “forze che non sono più presenti neanche in Parlamento”, dicendo implicitamente che la Lista Civile CiC è incapace di agire da sola!

Certo che CiC non è sola: per le spese del ricorso al TAR c’è il contributo volontario di centinaia di Falconaresi e residenti di Castelferretti!

Questa è la forza occulta di Cittadini in Comune!

La parola d’ordine del Popolo della Libertà era esorcizzare e screditare e, se con la Lista Civile non si può usare lo spauracchio dei comunisti, allora si è usata l’accusa che Cittadini in Comune è la Lista del NO! E’ la Lista dei danneggiatori!
Soltanto che, in primo luogo, gli esorcisti sono impresentabili.

Nell’ordine:

il capogruppo del Popolo della Libertà Clemente Rossi che, come nel romanzo Dr. Jekyll e Mr. Hide, si è trasformato da ex Assessore provinciale ex socialista che ottenne il finanziamento per il progetto di recupero di villa Monte Domini ad orgoglioso sostenitore della vergognosa variante urbanistica che deturperà per sempre proprio quell’unico pezzo pregiato di territorio rimasto a Falconara.

Poi il Consigliere PdL Piero Pastecchia che invoca correttezza e lealtà ma, come Presidente della Commissione Ambiente – il 12 Settembre 2008 – in una Commissione convocata in fretta e furia (21 ore prima del Consiglio Comunale!) non ci ha consegnato i documenti occorrenti per esaminare la Convenzione Comune – API per le nuove centrali! Né, il Pastecchia, ha comunicato l’esistenza dei documenti più “pregiati” della Delibera che sarebbe stata votata 21 ore dopo: la proposta di Ugo e Ferdinando Brachetti Peretti e la Relazione dell’Avvocato del Comune!
Documenti scovati da Cittadini in Comune alcuni giorni dopo il Consiglio Comunale del 13/9/08! Continua a leggere…

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