Comune di Falconara Marittima: la “TASSA DI DAMOCLE” dei rifiuti scarsamente differenziati continuerà ad abbattersi sulle tasche dei cittadini! L’Assessore Astolfi annuncia attivazioni del porta a porta con il contagocce per non ammettere il fallimento della prossimità che inchioda il Comune a solo il 55% di raccolta differenziata!

senza-ric-sindaco.jpg Il 16 giugno scorso è uscito un comunicato dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara M. nel quale si annuncia una “mini rivoluzione nella raccolta dei rifiuti a Villanova” dove si introdurrà il metodo porta a porta (pap) in sostituzione del metodo di prossimità.

mappa-pap-definitiva.JPG Quando il comunicato recita che “la differenziata di prossimità ha consentito all’amministrazione di incrementare gradualmente il quantitativo di raccolta fino a raggiungere il 55 percento in tutta la città“, di fatto la realtà viene mistificata poiché i cittadini falconaresi stanno pagando dal 2010 salate sanzioni a causa del solo 55% di differenziazione dei rifiuti dovuto proprio al metodo della prossimità voluto e adottato dall’Amministrazione comunale in accordo con Marche Multiservizi/HERA.

Così oggi l’Assessore Astolfi e i suoi sodali – Sindaco Brandoni e Assessori Signorini, Rossi, Fiorentini, Mondaini e Marche Multiservizi – pur di non ammettere il fallimento della prossimità introducono con il contagocce il sistema di raccolta pap nel tentativo di raggiungere quel 65% di differenziazione dei rifiuti che metterebbe fine al fendente annuale della “TASSA DI DAMOCLE” sulle tasche dei falconaresi.

L’attivazione del pap a Villanova si aggiungerà a quello storico di Palombina Vecchia e a quelli del cosiddetto “contagocce” degli ultimi anni: via Barcaglione e Castello di Barcaglione, Fiumesino, zona CIAF (via del Consorzio).

Ma non basterà!

I nostri calcoli che da anni diffondiamo non sono mai stati smentiti dall’Amministrazione comunale: dal 2011 al 2015 circa 645.000 Euro è la cifra AGGIUNTIVA che la Giunta Brandoni ha fatto pagare ai falconaresi per il conferimento in discarica dei rifiuti!

Nel marzo scorso l’Assessore al Bilancio Mondaini ha indirettamente confermato quanto sosteniamo da tempo: i Falconaresi pagano un costo aggiuntivo di “150/200 Mila Euro all’anno di quota variabile di tassa rifiuti”!

Ma nulla cambia. Non paga Pantalone, pagano i falconaresi!

p.s.: purtroppo i Falconaresi non sono fortunati come il principe Damocle al quale la spada sospesa e trattenuta da un crine di cavallo non cadde mai addosso, ma funzionò da ammonimento! Per i Falconaresi il crine di cavallo si spezza ogni anno! 

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Bilancio 2017 del Comune di Falconara Marittima: NON E’ VERO CHE LE TASSE SONO INVARIATE come propaganda la Giunta Brandoni! Lo stesso Assessore al Bilancio Mondaini ha confermato quanto denunciamo da anni: i Falconaresi pagano un costo aggiuntivo di “150/200 Mila Euro all’anno di quota variabile di tassa rifiuti” per il fallimentare metodo di raccolta di Marche Multiservizi. Si sono anche inventati la bufala che il sistema di raccolta porta a porta provocherebbe un aumento dei certificati di malattia tra gli Operatori ecologici per i dolori articolari!

senza-ric-sindaco.jpgL’Assessore al Bilancio del Comune di Falconara M. ha confermato quanto andiamo dicendo da anni: ogni anno la bolletta dei rifiuti dei Falconaresi aumenta costantemente da anni perché il fallimentare metodo di raccolta dei rifiuti determina un conferimento in discarica di rifiuti indifferenziati superiore a quanto stabilito dalla normativa regionale e quindi costi superiori di 150/200 Mila Euro all’anno!

Per 100 mq di casa a Falconara Marittima si paga 77 Euro/anno in più di tassa sull’immondizia rispetto ad Ancona e 118 Euro/anno in più rispetto a Senigallia dove la raccolta dei rifiuti si effettua con il metodo del porta a porta.

Vedi https://www.cittadiniincomune.net/2017/02/10/circa-645000-euro-in-5-anni-e-la-cifra-aggiuntiva-che-la-giunta-brandoni-ha-fatto-pagare-ai-falconaresi-per-il-conferimento-in-discarica-dei-rifiuti-il-resto-del-carlino-quantifica-per-i-falconaresi/#more-2062

Durante la discussione sul Bilancio in Consiglio comunale, la Consigliera di FBC/CiC – Lara Polita – ha attaccato la politica dei rifiuti che l’Amministrazione Brandoni ha sposato da ormai quasi sette anni: Pur di non abbandonare il fallimentare metodo di prossimità nella raccolta dei rifiuti, la Giunta e i Consiglieri di maggioranza sono arrivati a giustificare il proprio NO alla raccolta porta a porta adducendo anche un ipotetico peggioramento delle condizioni fisiche dei lavoratori addetti che sarebbe stato riscontrato in alcuni Comuni che hanno adottato quel sistema. In sostanza sarebbero aumentati i disturbi articolari e le malattie determinati dai ripetuti piegamenti nel travaso dei bidoncini della differenziata! Ho ufficialmente chiesto ad alcuni Enti che praticano il porta a porta se risultasse questa problematica tra gli Operatori ecologici: la risposta è stata che non vi è stato anche alcun caso di malattie professionali dovute al cambiamento di raccolta rifiuti“. E ha aggiunto: “Il centro del riuso e lo svuota cantine sono iniziative pressoché irrilevanti dal punto di vista dell’efficacia“.

Ma c’è un altro aspetto che richiede un approfondimento nel Bilancio comunale e nei costi che pagano i Falconaresi: riguarda l’illuminazione pubblica rispetto alla quale la Consigliera di FBC/CiC ha avviato una richiesta di conoscenza degli atti. Lara Polita ha dichiarato: “Ho l’impressione che il costo della manutenzione della pubblica illuminazione che ammonta a 120000 €/anno sia davvero molto alta rispetto al costo dei consumi che è stato di 500.000 Euro“.

Di seguito i costi maggiorati della raccolta rifiuti che l’Amministrazione comunale fa pagare ai Falconaresi (calcolo per difetto)

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Circa 645.000 Euro in 5 anni è la cifra AGGIUNTIVA che la Giunta Brandoni ha fatto pagare ai falconaresi per il conferimento in discarica dei rifiuti! Il Resto del Carlino quantifica per i falconaresi 118 Euro all’anno in più di TARI rispetto ai senigalliesi con gli stessi 100 mq di casa! A Senigallia i rifiuti si raccolgono con il sistema porta a porta, a Falconara con il sistema fallimentare di Marche Multiservizi/HERA!

senza-ric-sindaco.jpg Per 100 mq di casa a Falconara Marittima – dove la Giunta Brandoni fa praticare il metodo di prossimità nella raccolta dei rifiuti – si paga 77 Euro/anno in più di tassa sull’immondizia rispetto ad Ancona (peggiore performance di raccolta porta a porta) e 118 Euro/anno in più rispetto a Senigallia (migliore performance di raccolta porta a porta).

rdc-8-febb-2017.JPGE’ dal Resto del Carlino dell’8 febbraio scorso che si deduce questo dato che come FBC/CiC abbiamo puntualmente contestato ogni anno all’Amministrazione comunale di Falconara M., durante la discussione del Bilancio.

Eccoli i dati – MAI SMENTITI – dello SCANDALOSO PRIMATO DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA CHE NON RAGGIUNGE IL 65% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA e, per questo, paga delle penali che poi scarica sulle bollette dei falconaresi:

2011: 32,32% R.D. Pagati circa € 250.224 per conferimento in discarica, invece di € 75.485 ~ se fosse stato raggiunto il 65%

2012: 41,19 R.D. Pagati circa € 224.832 per conferimento in discarica, invece di € 77.807 ~ se fosse stato raggiunto il 65%

2013: 46,59 R.D. Pagati circa € 188.880 per conferimento in discarica, invece di € 72.213 ~ se fosse stato raggiunto il 65%

2014: 52,72 R.D. Pagati circa € 199.843 per conferimento in discarica, invece di € 75.826 ~ se fosse stato raggiunto il 65% (nel 2014 sono cresciuti i rifiuti complessivamente prodotti rispetto agli anni precedenti, riportandosi alla quota del 2011!)

2015: 56,16 R.D. Pagati circa € 154.440 per conferimento in discarica, invece di € 71.930 ~ se fosse stato raggiunto il 65%

tassa-rifiuti.jpgOgni anno abbiamo spiattellato questi dati in faccia all’Assessore all’Ambiente, a quello al Bilancio, al Sindaco e ai loro Consiglieri comunali che, a questo punto, crediamo che non leggano o non sappiano leggere i resoconti della TARI!

E’ UNA POLITICA DEI RIFIUTI VERGOGNOSA, imposta dagli interessi di Marche Multiservizi/HERA e supinamente accettata da un’Amministrazione comunale che sta nascondendo da anni gli inevitabili costi scaricati sui cittadini falconaresi.

Staff liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

TASSA RIFIUTI COMUNE DI FALCONARA M.: le civiche FBC/CiC votano NO per la determinazione delle tariffe 2016 perché il fallimentare sistema di raccolta è già costato (dal 2011 al 2014) oltre 560.000 Euro in più ai Falconaresi! La dichiarazione di voto della Consigliera Lara Polita.

senza-ric-sindaco.jpgLara Polita, Capogruppo consiliare di FBC/CiC ha dichiarato in Consiglio comunale del 28 aprile 2016:

image_fbc_cic.jpgPorto all’attenzione l’ultimo apprezzabile caso di passaggio di un comune della provincia di Ancona al porta a porta: Sirolo.

L’affidamento del servizio di igiene urbana alla società Rieco S.p.A. ha fatto sì che Sirolo passasse da un media mensile pari a 27,49% del mese di gennaio ad una di 78,42% di marzo, eliminando completamente i cassonetti stradali. 

Un eccellente risultato in linea con i Comuni di Camerano, Castelfidardo, Chiaravalle, Filottrano che segnano tutti valori superiori al 70% e Montemarciano, Monte San Vito che superano l’80%. 

I Falconaresi a causa del mancato raggiungimento del 65% di differenziazzione dei rifiuti stanno pagando una cifra decisamente troppo alta per il conferimento dei rifiuti in discarica: dal 2011 ad oggi abbiamo pagato circa 650mila euro in più per il conferimento in discarica! La percentuale di raccolta differenziata aumenta ogni anno in misura minima a fronte di una tassa per i cittadini che tutto ha fatto tranne che diminuire negli anni. Prive di fondamento alcune giustificazioni dell’ex presidente del consiglio concernenti la conformazione del territorio collinare di Falconara ed il numero di abitanti.

Una considerazione: essendo propria del Consiglio Comunale anche la funzione di proporre e confrontarsi, sarebbe stato utile convocare le commissioni bilancio ed ambiente prima dell’assemblea A.T.A. del 27 aprile, al fine di stimolare un dialogo costruttivo e non semplicemente per relazionare decisioni già intraprese.

Gli esempi virtuosi riportati ad inizio intervento segnano a mio avviso la strada da perseguire.

Riserva e perplessità rimangono per la risposta dell’assessore Mondaini al mio auspicio per un serio impegno a partire dal 2017 (anno di scadenza del contratto con marche multiservizi): sembra che A.T.A. abbia già definito il percorso funzionale all’individuazione del gestore unico tramite affidamento in house e ciò NON andrà in direzione di un miglioramento del servizio.

Approfondire la questione è doverosa da parte delle nostre liste civiche!

IL TRISTE PRIMATO DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA CHE NON RAGGIUNGE IL 65% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA:

2011:  32,32% di RD. Pagati circa € 250.224 per conferimento in discarica invece di € 75.485 se fosse stato raggiunto il 65%

2012: 41,19 di RD. Pagati circa € 224.832 per conferimento in discarica invece di € 77.807 se fosse stato raggiunto il 65% di RD

2013: 46,59 di RD. Pagati circa € 188.880 per conferimento in discarica invece di € 72.213 se fosse stato raggiunto il 65% RD

2014: 52,72 di RD. Pagati circa € 199.843 per conferimento in discarica invece di € 75.826 se fosse stato raggiunto il 65& RD (nel 2014 sono cresciuti i rifiuti complessivamente prodotti rispetto agli anni precedenti, riportandosi alla quota del 2011!)

2015: dati ancora non disponibili sul sito dell’ARPA Marche

http://www.arpa.marche.it/index.php/sezione-regionale-catasto-rifiuti

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Falconara Marittima: sull’inquinamento dell’area della ex caserma U. Saracini, FBC/CiC hanno chieso l’URGENTE convocazione della Commissione Ambiente. La sprezzante scelta dell’Amministrazione comunale di non informare i Consiglieri comunali non fermerà l’azione di FBC/CiC! Ecco le nostre domande (forse) scomode!

senza-ric-sindaco.jpgLe liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune hanno chiesto l’URGENTE CONVOCAZIONE della Commissione consiliare Ambiente a seguito della notizia appresa dagli Organi di Informazione riguardo l’inquinamento riscontrato nell’area della ex Caserma U. Saracini.

L’apprendimento della notizia dalla Stampa locale piuttosto che a seguito di una comunicazione e valutazione in sede di Commissione consiliare Ambiente, sottolinea il disprezzo dell’Amministrazione comunale verso una corretta prassi istituzionale che, tra l’altro, non avrebbe precluso in alcun modo anche la contemporanea comunicazione verso gli Organi di Informazione.

Evidenziamo ai cittadini quanto sia stridente quella comunicazione “precoce” dei dati dell’inquinamento della ex Caserma da parte dell’Amministrazione comunale dal momento che essa stessa fa attendere i Consiglieri comunali anche oltre 30 giorni prima di consegnare loro documenti inerenti qualsiasi attività di Giunta chiesti legittimamente con l’accesso agli atti previsto dalla Legge!

In concreto, sarebbe stato corretto che i risultati dell’indagine sulla situazione ambientale dell’area dell’ex caserma U. Saracini commissionati dall’Amministrazione comunale fossero stati comunicati ai Consiglieri comunali di maggioranza e opposizione nella apposita Commissione consiliare Ambiente nel corso della quale, essendo pubblica, anche la Stampa avrebbe potuto apprendere e svolgere il proprio imprescindibile compito.

Il fatto oggettivo che l’Amministrazione Brandoni abbia bellamente sbeffeggiato la forma istituzionalmente corretta non è una sottigliezza, poiché in quel modo l’Amministrazione ha alterato l’informazione nella quantità (ha comunicato solo la Giunta) e nella qualità (sono state eluse altre problematiche e sono stati selezionati arbitrariamente i dati comunicati).  

Dare le informazioni sullo stato dell’area della ex caserma in Commissione consiliare pubblica, avrebbe significato che i giornalisti presenti avrebbero potuto conoscere integralmente i dati dell’inquinamento riscontrato ed ascoltare le domande e le valutazioni anche dei Consiglieri comunali di opposizione.

Infatti FBC/CiC ha diversi quesiti da porre a prescindere dai dati completi che ci riserviamo di valutare una volta acquisiti:

l’inquinamento riscontrato è limitato all’area o si ritiene che possa essere migrato con le acque di falda?

In quale direzione potrebbe essere migrato e quali provvedimenti adottare?

Gli inquinanti cercati con le analisi sono completi o ce ne potrebbero essere altri da cercare?

Vista la contiguità dell’area con il Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN), il Comune si avvarrà della facoltà conferitagli per legge di segnalare al Ministero dell’Ambiente la situazione e, eventualmente, allargare il SIN?

Il Comune segnalerà la situazione riscontrata anche al Ministero dell’Ambiente e al Ministero delle Infrastrutture per la necessaria bonifica che RFI dovrà espletare prima dell’apertura del cantiere del bypass ferroviario?

Lara Polita – Riccardo Borini e staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Falconara M.: I PERCHE’ DEL NO DELLE LISTE CIVICHE FBC e CIC AL BILANCIO PREVENTIVO 2015

senza-ric-sindaco.jpgI PERCHE’ DEL NO DELLE LISTE  FBC E CIC AL BILANCIO 2015

Ecco i motivi che hanno motivato il nostro voto contrario in Consiglio comunale all’approvazione del Bilancio preventivo 2015

MANCANZA TOTALE DI TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Non possiamo non lamentare l’insufficiente trasparenza e l’assoluta mancanza di partecipazione che questo importante atto subisce nel suo iter. Siamo distanti anni luce da una qualsiasi sperimentazione del Bilancio partecipato con l’effettiva partecipazione di tutte le forze politiche e della cittadinanza. Consegnare circa 300 pagine del bilancio preventivo (difficilmente comprensibili ai non addetti ai lavori) solo ai Consiglieri comunali ad una settimana della loro approvazione è assolutamente inadeguato. Convocare una commissione bilancio 3 giorni prima del Consiglio comunale con la partecipazione solo di 6 Consiglieri (3 di maggioranza e 3 di opposizione), tra i quali alcuni anche sprovvisti dei documenti cartacei che si dovevano presentare è veramente avvilente! Informare la cittadinanza solo con un comunicato stampa scarno dell’Assessore al Bilancio (che ha la delega anche alla partecipazione) è il segnale inconfondibile di come questa Amministrazione cura la partecipazione dei cittadini alla pubblica amministrazione! Perché non si è redatto un documento sintetico, comprensibile ai cittadini, da illustrare in un assemblea pubblica spiegando le minori entrate, i tagli dei trasferimenti statali e regionali e soprattutto le scelte politiche di questa Amministrazione, che avranno una ricaduta sulla vita dei falconaresi? Non ci sembrava una cosa impossibile da fare! Perché non si è prodotta una scheda sintetica dei tagli che si andranno a fare con questo Bilancio 2015, divisi per missioni e aree di intervento?

Entrando in alcuni dettagli:

TAGLI A MENSE E ASILI NIDO

Perché per recuperare una somma di 25.000  euro nel 2015 e 70.000 euro nel 2016 non si sono toccate altri voci di spesa? (per es si continuano a spendere 35.000 €/anno per l’affitto dell’Ufficio Anagrafe quando esistono immobili invenduti in cui spostare il servizio) E ancora: quale sarà la ricaduta della nuova gara di appalto sulla mensa scolastica nel bilancio 2015? Nel 2014 abbiamo assistito a dei “balletti”(con riunioni fiume dei genitori) sugli aumenti triennali delle tariffe delle mense, che, alla fine, si sono applicati solo per un anno, perché non si era tenuto conto della nuova gara di appalto 2015!!!

SERVIZI SOCIALI

TAGLIO FONDO UNICO REGIONALE FONDI LR 18/96 (disabilità), LR 7/94 e LR 9/03 (minori e politiche giovanili)

Questo Bilancio di previsione 2015, in maniera imprudente, non tiene conto:

1] del taglio dei fondi sociali regionali e di quali ricadute avranno sulle casse comunali e sui cittadini.

2 ] della nuova normativa regionale circa il cambio tariffario e della ripartizione delle spese tra il sociale (comune) e il sanitario (ASUR).

Contributi alle famiglie: nel 2014 ne hanno beneficiato solo ¼ degli aventi diritto per mancanza di risorse sufficienti. Perché il taglio deve colpire al 100% il fondo di solidarietà che nel 2014 era di 30.000 euro

Residenza protetta Visentini e il centro diurno per anziani: Cosa si sta facendo nel 2015 per far compartecipare la sanità alla spesa di queste strutture socio sanitarie attraverso apposite convenzioni? Questo porterebbe un notevole risparmio visto che il Comune per l’integrazione delle rette mette a bilancio una cifra che si avvicina ai 150.000 euro l’anno.

Il progetto sollievo per la salute mentale (Ambito territoriale sociale 12 capofila Comune di Falconara) Cosa accadrà con il taglio lineare del 2015? Ci sarà un ulteriore taglio visto che negli anni precedenti si era già tagliato e non sempre si era rendicontato correttamente alla Provincia di Ancona e alla Regione Marche?

Il taglio delle risorse sanitarie ha portato a pesanti tagli al Distretto Sanitario di Falconara che a ridotto i servizi e il personale sanitario. Cosa hanno fatto il Sindaco e l’Assessore ai Servizi sociali su questo fronte oltre a  registrare l’accaduto?

E’ strategico compiere un’azione di vigilanza politica sui servizi sanitari che, se tagliati o pesantemente smantellati, hanno pesanti ricadute sui servizi alle persone non autosufficienti e sui servizi sociali comunali.

FONDI EUROPEI Più volte, negli obiettivi 2014-16 e nel piano delle performance, si parla del maggiore utilizzo di Fondi europei. Non ci risulta che nel 2015 si sia partecipato a nessun bando europeo o sia in procinto di farlo. In una situazione di bilancio così difficoltosa per mancanze di risorse questa negligenza è davvero assurda!

GESTIONE DEL PERSONALE, PERFORMANCE E ORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA COMUNALE

Affinché i tagli previsti incidano il meno possibile sui cittadini e le categorie più deboli, occorre responsabilizzare al massimo gli uffici e mettere in atto urgentemente tutte le metodologie di meritocrazia ed elevazione dei livelli di performance degli uffici e del personale già in vigore a decorrere dalla riforma Brunetta (d. lgs 150/2009), come richiede anche la normativa sulla trasparenza e sull’anticorruzione. Occorre pertanto rendere al massimo trasparente ogni fase del ciclo delle performance e iniziare seriamente ad organizzare quanto prima giornate della trasparenza riguardanti i piani e relazioni delle performance, anche per il controllo diffuso della società civile sull’operato del Comune.

Siamo a luglio 2015 e ancora il sito web del Comune di Falconara M. non è conforme a quanto previsto dalla normativa sull’anticorruzione e la trasparenza (le 73 facce dei risultati attesi sono tutte rosse!) e nei primi 6 mesi 2015 non è stata organizzata nessuna giornata sulla trasparenza.

ALCUNI ESEMPI DI SPESE ASSURDE PREVISTE

Su una mancata entrata di 1.500.000 di euro per il 2015 non si capisce con quale motivazione e con quale priorità si continua a spendere circa 150.000 euro lordi all’anno per lo staff del sindaco (4 dipendenti di cui uno a TI e 3 a TD) ed oltre 155.000 euro per l’acquisizione dello spazio e per la sistemazione della piazzetta di Falconara Alta – anno 2016 (quando si rimandano lavori urgenti nelle scuole!!!). Perché si continua a pagare l’affitto per l’Ufficio Anagrafe di via Roma (35.000 €/anno) quando si potrebbe spostare in uno degli edifici invenduti di proprietà comunale? 

SE OSSERVIAMO ALCUNI OBIETTIVI PREVISTI PER IL TRIENNIO 2014-2016

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INDUSTRIALI (obiettivo 2014-16)

Da una recente assemblea (19.06.2015) del comitato Mal’Aria Falconara abbiamo appreso del mal funzionamento delle 3 centraline ambientali presenti nel territorio falconarese. Il fatto è gravissimo: il non funzionamento in un territorio con impianti a forte impatto ambientale e in un area AERCA, fa si che l’ARPAM – competente per il controllo – non ha strumenti e dati sufficienti per controllare! Cosa  ha fatto il Sindaco per evitare che chi controlla (ARPAM) non abbia strumenti adeguati per controllare?

TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA (obiettivo 2014-16)

In questo obiettivo 2014-2016 troviamo il problema piccioni, il rischio amianto e nulla di più. Nella riunione del 26.02.2015 il Sindaco si è impegnato a richiedere i nuovi dati sulla cause di malattia e di morte (in riferimento alla nostra città di Falconara) in possesso dell’Osservatorio Ambientale Regionale che fa capo all’ARPAM. A tutto’oggi ci risulta che sia partita una richiesta del Sindaco a fine aprile, alla quale non è stata data alcuna risposta da parte dell’ARPAM. COME MAI? Il Sindaco si era impegnato a informare il Consiglio comunale e la cittadinanza.

RIFIUTI

Il Comune di Falconara Marittima continua a pagare il prezzo pieno di 20 € a tonnellata + l’addizionale di 4 €/t sempre riservata a chi non differenzia a sufficienza! (obiettivo minimo obbligatorio dl 65%)

Ma a tutt’oggi questa Amministrazione comunale continua ad essere pesantemente in ritardo rispetto all’obiettivo minimo di raccolta differenziata del 65%; da sempre, dall’accordo con Marche Multiservizi, denunciamo che la scelta della modalità di raccolta di prossimità e mista con zone a porta a porta è fallimentare e costosa per i cittadini ed il Bilancio comunale.

.Perché l’Amministrazione non dice ai cittadini che dalle loro tasche sono state prelevati rispettivamente circa 150.000 € in più nel 2013 e circa 100.000 € in più nel 2014? Somme che potevano essere utilizzate per altre finalità ed urgenze visto le difficoltà di chiusura di questo bilancio preventivo 2015!

leggi l’intervento integrale che il Consigliere Borini ha svolto nel Consiglio del 29 giugno

 Liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

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