L’ASSESSORE AL BILANCIO MARINA MANCINI:

“NON E’ STATO FATTO NULLA PER  LE PICCOLE IMPRESE, SOLO PER L’API!”

la sorpresa nella minestraCon queste parole limpide l’Assessore al Bilancio – dott.ssa  Marina Mancini – ha concluso il Consiglio comunale del 30 Settembre u.s. che aveva per oggetto “Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio di esercizio finanziario 2008- variazioni al bilancio di previsione 2008 ed al piano di investimenti 2008-2010″.

La Lista Civile ha condiviso e sottolineato quella importante e sincera valutazione politica, non “di mestiere”, perché affermata da uno degli Assessori più importanti di un Comune e perché l’Assessore è anche imprenditrice di una piccola azienda da sempre operante a Falconara.

Professionista che se ne intende, dunque!

Sappiamo che l’Assessore Mancini ha semplicemente affermato ciò che anche gli Studi sull’AERCA del 2003 hanno evidenziato ma si da il caso che quegli Studi siano stati un po’ “dimenticati”, ed allora sentire riaffermare nettamente quelle valutazioni fa piacere.

Possono permettersi le piccole imprese falconaresi di rincorrere l’obbiettivo – limitato nel tempo – rappresentato dalla costruzione delle centrali elettriche API?
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Accade che a volte, le persone, rivelino la loro vera natura …

nature

Ieri sera si è svolto un Consiglio comunale strano, per certi aspetti chiaro, direi “terso”, come quelle giornate che seguono la tempesta, dove le cose sembrano apparire più nette e identificabili.

Quando Astolfi, rispondendo all’interrogazione di Calcina sulla privatizzazione delle strade vicinali, ha chiarito che la rivendicazione del diritto di pubblico transito non è visto dall’Amministrazione come cosa di pubblico interesse, a fronte del costo che dovrebbe sostenere per la manutenzione di brevi tratti di strada bianca, è apparso chiaro, “terso” appunto, che la storia del territorio, la possibilità di percorrere lo spazio rurale in quanto “bene comune” valgono assai meno rispetto al diritto di proprietà ed agli interessi privati.

Noi ovviamente non siamo d’accordo, ma finalmente si è manifestato un chiaro atteggiamento di destra.  Salvo poi accorgersi che la sinistra, finchè è stata al governo, ha avuto lo stesso atteggiamento …

Quando poi Calcina ha presentato le interrogazioni sull’abbattimento di un pino in via De Bosis e sulla necessità di potare gli alberi di fronte al balcone del golfo perchè disturbano la vista del panorama, non sono state le parole, ma i risolini di scherno che provenivano dai volti divertiti dei consiglieri del PdL a mostrare con chiarezza il vero animo della destra, per la quale è importante solo ciò che ha a che fare con soldi, produzione, efficienza e sicurezza, e del resto “ma ne frego!”. Sono cose da mammolette – i pini, il panorama – cose poco serie…   Anche se un pino come quello che è stato tagliato ci vogliono 50 anni a farlo crescere, anche se un pino come quello che è stato tagliato fornisce una quantità di ossigeno che fa vivere due persone, anche se … ma sono cose che parlano di sensibilità, di poesia, di amore per la terra che, appunto, non appartengono alla destra.  Salvo poi accorgersi che mentre quelli del PdL ridevano, anche quelli del PD ammiccavano divertiti.

Poi c’è stato l’imbarazzante richiesta del PD affinchè il Comune si costituisca parte civile per lo sversamento del 2007 (un anno e mezzo fa!), dove Brandoni si è rivelato un vero gentleman, perchè non ha infierito, limitandosi a dire:  e perchè non lo avete fatto voi visto che eravate al governo? Già … perchè?  E qui si è visto, in modo “terso”, cos’è oggi il centro-sinistra… il suo drammatico stato confusionale.

Ma c’è stato anche l’annaspare di Baldassarri sulle politiche della casa e dei servizi sociali sotto le domande di Mastovincenzo (PD), dove si è visto, in modo “terso” che le politiche sociali non fanno proprio parte del patrimonio genetico della destra.

Da ultimo, l’ordine del giorno sulla Partecipazione.  Spaccato in due, da un lato la formazione delle consulte, dall’altro l’introduzione di nuovi strumenti per dare più valore alla democrazia, come il parlamento dei cittadini ed il patto civico, e per assicurare un più forte legame tra elettori ed eletti. Continua a leggere…

Intervento del Consigliere CiC su Nuove Centrali API

Riportiamo di seguito alcuni brevi passaggi dell’intervento del consigliere comunale CiC intervenuto in merito alla problematica delle Nuove Centrali [Sì], Nuove Centrali [No] con argomentazioni puntali, dati e cifre su inquinanti, danni alla salute e compromesso economico raggiunto con l’azienda API.
Diversamente da PD e PDL sostengono le loro tesi solo con valutazioni di carattere politico e/o economico, la nostra Lista dei Cittadini ritiene giusto inserire accanto a politica ed economia altri due valori (o parametri di giudizio): salute e territorio.

Richiesta annullamento parere Consiglio Comunale sulle centrali api

Egr. Assessore all’Ambiente della Regione Marche
Dott. Marco Amagliani

Egr. Dirigente Servizio Ambiente e Paesaggio Regione Marche
Arch. Antonio Minetti

Egr. Dirigente P.F. Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali
Arch. David Piccinini

Oggetto: ESPRESSIONE DEL PARERE DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA – DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 67489/2008 AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N° 7/2004 – SUL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA CENTRALE A CICLO COMBINATO DELLA POTENZA COMPLESSIVA DI 580 MWe DI API RAFFINERIA S.P.A..

Segnalazione irregolarità e richiesta di valutazione di nullità dell’Atto del Comune di Falconara Marittima. Continua a leggere…

Lettera aperta all’Assessore Astolfi

Gentile Assessore,

durante l’ultimo Consiglio comunale ho avuto modo di assistere, da semplice cittadino, alla discussione relativa alle interrogazioni presentate dal gruppo consiliare della Lista civile Cittadini in Comune.

In merito al modo ed alla sostanza di alcune risposte mi sento in dovere di darle alcuni opportuni chiarimenti e di esporle una personale considerazione.

Nel rispondere all’interrogazione sulla volontà dell’Amministrazione di dare seguito alle iniziative da me avviate, nel ruolo di assessore all’ambiente, in tema di energie alternative ovvero sull’intenzione di condurre una diversa politica, ho ascoltato alcune affermazioni che non corrispondono a verità o che, per lo meno, sono state formulate in modo a mio avviso fuorviante e ambiguo rispetto alla verità dei fatti.

La dichiarazione secondo la quale io avrei seguito “personalmente ed all’insaputa dell’ufficio ambiente” la schedatura degli edifici pubblici relativamente all’applicabilità di pannelli solari termici e/o fotovoltaici, lascia intendere quasi la volontà di tenere segreto agli uffici ciò che stavo conducendo con il CEA di Falconara.  Nulla di più falso.

Per dimostrarlo basta fare riferimento alle sue stesse dichiarazioni dove afferma che a seguito di quelle schedature l’ufficio lavori pubblici ha presentato una richiesta di finanziamento alla Regione Marche per la progettazione di tredici impianti solari su altrettante scuole. Ora, Lei è assessore da pochi mesi, ma dovrebbe aver imparato che qualcuno deve aver trasmesso formalmente le schede ai lavori pubblici, e questo qualcuno  non può essere in nessun modo l’assessore competente di un altro settore, ma solo l’ufficio responsabile, in questo caso l’ufficio ambiente.

Le ricordo che, nonostante la mia attività assessorile sia stata sistematicamente boicottata a partire dal novembre 2006, ho sempre condiviso ogni programma ed ogni intenzione con l’ufficio e soprattutto con i dirigenti del settore.

La scelta di far realizzare la schedatura degli edifici all’AmbienteInforma si inquadrava nella mia personale volontà (quella sì) di rendere massimamente produttivi gli uffici e le strutture a mia disposizione.

Ricordo infatti che quel lavoro, fatto volontariamente e con entusiasmo dall’AmbenteInforma, è costato all’amministrazione zero euro.

Zero euro è costato anche il progetto redatto su mia indicazione dall’ing.Olivanti  e selezionato (unico della Regione Marche) dal capofila inglese di un grande progetto interreg IIIC in vista dell’uscita dei programmi 2007-2013 relativi all’interreg IVC. Continua a leggere…

PdL maggiordomo dell’API. PD ambiguo…

Cronache dal Consiglio Comunale

mozione PD pag 1 mozione PD pag 2

Il dibattito nel Consiglio Comunale sulla mozione del PD (immagine accanto) relativa agli impegni chiesti all’Amministrazione Comunale nei confronti della Società petrolifera API, ha registrato l’atto di accusa della Lista Civile CITTADINI IN COMUNE nei confronti del centro destra e del centro sinistra!

CLICCA QUI,PER LEGGERE LE CRONACHE DAL CONSIGLIO.

“Durante la nostra indagine sul prezzo della benzina alle pompe di differenti compagnie (già inferiori a quelle API) abbiamo registrato sull’iniziativa di marketing dell’API una sorta di fastidio da parte dei  gestori.

Ci chiediamo dunque se il Sindaco e la sua Giunta si rendano conto che sono scesi in campo a favore dei distributori dell’API/IP contro gli altri!

Il fatto che l’API abbia pubblicizzato dalla Sede Comunale piuttosto che seguire la consuetudine di usare la propria sede o una qualsiasi sala per conferenze per lanciare simili campagne pubblicitarie ha anche una valenza simbolica di non poco conto.

Si è voluto far credere che esista un nesso tra il marketing dell’API e l’interesse pubblico: “un’azione concreta che fa gli interessi dei cittadini”, come ha dichiarato il Sindaco.

Il Sindaco ha dimenticato che il suo compito primario è difendere e promuovere la salute e la sicurezza dei cittadini …

Il Sindaco di una città che ospita un impianto ad alto rischio di incidente rilevante deve pretendere dall’API –  con atti concreti – il rispetto delle norme sulla prevenzione degli incidenti, sulla prevenzione delle emissioni nocive nelle matrici ambientali che a Falconara, invece, da anni sono state spesso violate con sostanze cancerogene, come vìolati sono stati i diritti dei cittadini che si sono visti chiudere spiagge e balneazione oppure sono stati costretti a fuggire dalle proprie abitazioni per gli incendi.

Sanno il Sindaco e la sua Giunta che hanno sponsorizzato l’operazione commerciale dell’Azienda che dal 2000, nel suo Rapporto di Sicurezza – il documento più importante previsto dalla Legge Seveso II – ha iscritto un sistema di sicurezza elettrico che in realtà non ha mai realizzato almeno fino a tutto il 2006?

Sanno il Sindaco e la Giunta che l’Ispettore Regionale dei Vigili del Fuoco ha relazionato che la mancanza di quel sistema ha provocato pericolosissimi black out elettrici in raffineria con grave rischio per l’incolumità dei lavoratori e dei cittadini?

Non lo sanno, ma dovrebbero documentarsi prima di patrocinare simili iniziative commerciali.

E’ condivisibile la premessa della mozione PD che la salute dei cittadini non può essere monetizzabile
Salvo poi smentirsi nell’ultimo impegno richiesto all’Amministrazione comunale.
Infatti lì si riconosce che il by pass ferroviario determinerà un impatto sul territorio ma invece di evitare l’impatto rovinoso sul territorio se ne chiede la monetizzazione.

E l’impatto sul territorio – dato che non è desertificato – è impatto sulla qualità vita dei cittadini, sulla loro salute!

Il rischio esondazione, il rumore, la chiusura verso la campagna per Fiumesino; i binari a Villanova a servizio dell’API chiesti dalla Regione Marche e prescritti dalla VIA Speciale del Ministero dell’Ambiente!

Se un’opera determina sofferenza al territorio e ai cittadini non è una buona opera.
Dunque è inaccettabile calcolare la monetizzazione di effetti dannosi ampiamente prevedibili ed evitabili!

D’altra parte l’Amministratore Delegato di RFI ci ha detto o by pass o tunnel e siccome tunnel è stato detto anche dagli Studi SVIM che la Regione Marche ha richiesto e pagato, TUNNEL dovrebbe essere la soluzione da far pagare all’API!

Cosa che voi tutti, centro destra e centro sinistra, vi sognate di chiedere!

Inoltre ci chiediamo: quando parlate di contribuzione ai costi che la collettività sostiene per la sua presenza che cosa intendete?

Vi diamo una cifra approssimata per difetto dei costi sociali indotti dall’attività della sola centrale elettrica API oggi esistente: 47.829.000 € all’anno!

€ 31,8 all’anno che  ogni marchigiano paga di tasca propria a causa dell’API!

Sono i costi dei danni procurati all’ambiente e alla salute dell’uomo che generalmente non vengono contabilizzati, MA ESISTONO E SONO PAGATI DALLA SPESA PUBBLICA! Da tutti noi.

Allora è vostra intenzione chiedere annualmente questa cifra all’API?

C’è qualcuno che ancora è disposto a credervi quando tutti, centro destra e centro sinistra, non riuscite ad avere dallo Stato le accise, cioè ciò che dal 2001 è Legge Finanziaria e che il Ministro Baldassarri, in questa sede, si è permesso di trattare alla stregua di un premio che concederà solo se prima si sarà risanato il bilancio comunale?

Avete la forza di battere cassa per i fondi dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale adeguati per Falconara?

Perché dovete transare con l’API gli ingenti danni ambientali provocati dall’Azienda?

Si deve ricevere ciò che ci spetta!

Perché cercate sempre la mossa sbagliata per rimanere sotto scacco dall’API?

Infine ci sembra poco informato e dunque poco incisivo l’impegno chiesto sugli interventi necessari per l’abbattimento degli inquinamenti.

Noi la questione la conosciamo in questo modo:

per la raffineria e la centrale elettrica IGCC, l’API ha obblighi precisi stabiliti dalla normativa relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento nonché dal Protocollo di Intesa del 30/6/2003 sottoscritto con la Regione Marche.

Deve cioè applicare il principio delle migliori tecnologie disponibili.

Quello che bisogna chiedersi è come mai fino ad oggi l’API non abbia ritenuto necessario implementare tutte quelle tecnologie ai propri impianti.

Anzi nello Studio di Impatto Ambientale delle nuove centrali elettriche che intende costruire l’impatto ambientale che si genererà vorrebbe essere compensato da interventi di riduzioni dell’impatto degli impianti industriali esistenti, COSA CHE DOVEVA ESSERE GIA’ STATA FATTA E NON PUO’ ESSERE BARATTATA CON DUE NUOVE CENTRALI ELETTRICHE!

Al contrario, a Falconara, dobbiamo constatare che la salute dell’intera popolazione è esposta ad un surplus di inquinanti che, da anni, potevano essere evitati con l’implementazione delle migliori tecnologie disponibili negli impianti dell’API.

Sarà anche per questo che a Falconara non c’è il calo delle malattie respiratorie rispetto al calo delle stesse nel resto della Provincia di Ancona?

Loris Calcina

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