FIERA-QUADRILATERO – Capitolo2 – le letterine inconcludenti di PdL e PD-meno-elle
Si poteva Cambiare il Protocollo di Intesa!
CITTADINI IN COMUNE NON E’ E NON SARA’ COMPLICE DELLO STRANGOLAMENTO DI FALCONARA: HA VOTATO CONTRO LA NUOVA LETTERINA DI PD E PDL.
La PROPOSTA di Cittadini in Comune in Consiglio Comunale di cambiare il Protocollo di Intesa con la Regione era ed è giuridicamente fattibile e indicava un tentativo di svincolarsi, fin dove possibile, dalla trappola Quadrilatero-Fiera.
Il Consiglio Comunale poteva farlo! PD e PdL non hanno voluto!
Nel Consiglio Comunale sulla possibile collocazione del Polo fieristico a Falconara, l’Assessore regionale Solazzi ha chiaramente detto che il suo compito è quello di costituire una unica Società di gestione e, ha fatto capire, essa gestirà l’esistente: la fiera di Pesaro, quella di Civitanova, tracciando un punto interrogativo su quella di Ancona.
Dall’intervento dell’Assessore della Provincia Gitto si è capito che NEANCHE LA FIERA DI ANCONA SARÀ TRASFERITA A CASTELFERRETTI/FALCONARA, poiché la Quadrilatero SpA (per costruire alcuni chilometri di strade tra Marche ed Umbria) pretende un affitto degli spazi dell’area falconarese di oltre 2 Milioni di Euro all’anno, mentre ora la Fiera ad Ancona paga 25.000 €/anno di affitto che le permettono di vivere, fare affari e produrre lavoro e reddito per tutto l’indotto generato ad Ancona!
Se fosse necessaria una conferma basta leggere quanto ha scritto la Camera di Commercio di Ancona nel gennaio scorso: “Occorre comunque valutare con attenzione la localizzazione della fiera nell’area della Quadrilatero, tenuto conto dei costi estremamente elevati per la concessione che sono stati prospettati in un recente incontro tenutosi in Regione“.
Poi è intervenuto il Consigliere regionale del PdL (componente AN) Silvetti che, a sorpresa, ci ha detto che con la Società Quadrilatero SpA si può discutere per rivedere quella cifra esosa di 2Milioni €/anno di affitto…E qui urge una domanda…nel momento in cui l’Indagine di controllo della Corte dei Conti sull’operato della Società Quadrilatero evidenzia che “il carattere fortemente sperimentale del modello utilizzato (…) non sembra dimostrarsi in concreto funzionale rispetto allo scopo perseguito” in quanto i “ritardi, le criticità e le incoerenze rilevate” dipendono anche “dalla incertezza sulla entità dei flussi finanziari ipotizzati“, quella del Consigliere Silvetti suona più come una difesa della “creatura” dell’amico Nazionalalleato Mario Baldassarri e C. piuttosto che una possibilità reale?!?
Anche perché TUTTI, compreso Silvetti, sanno che a questa sperimentazione del progetto pilota Quadrilatero la stessa Camera di Commercio di Ancona non concede fiducia, tanto che si guarda bene dal firmare l’Accordo di Programma che dovrebbe disporre l’incremento del diritto annuale fino al 20% a carico delle imprese di tutta la provincia! In altre parole, col cavolo che le Imprese della provincia di Ancona danno i soldi alla Società Quadrilatero!
In questo puzzle nauseabondo le responsabilità sono chiare:
- Alleanza Nazionale e Forza Italia crearono il progetto Quadrilatero;
- il centro sinistra prima lo rifiutò e poi lo sposò – la Regione Marche è socia di Quadrilatero;
- il Comune di Falconara si è fatto spingere dentro questa palude dall’ex Sindaco Recanatini, dalla Regione, da AN-DS – Margherita – PdCI – PRC – Lista Carletti, sulla base di promesse che oggi si stanno connotando come beffa.
Per questo Cittadini in Comune ritiene che dietro la facciata del “darsi da fare per difendere il territorio“ dietro l’odierno senso di responsabilità che PdL e PD vanno sbandierando, in realtà ci sia la necessità di NASCONDERE LE PROPRIE PESANTI RESPONSABILITA’ NEI CONFRONTI DEI FALCONARESI!
Il PdL di Falconara sa perfettamente che in quelle due Delibere del Consiglio Comunale del 21/9/2007 – che CiC ha denunciato – non c’è verso di ottenere il Centro Fieristico Congressuale nella zona di Castelferretti/Falconara.
Il PdL conosce perfettamente quelle Delibere poiché il Sindaco Brandoni era allora Consigliere di FI e perché Alleanza Nazionale – a parte il dissidente Lucio Virgulti – votò a favore insieme a DS-Marcherita-PdCI-PRC-Lista Carletti, intrappolando il Comune di Falconara nell’Accordo con la Quadrilatero che ci costerà gli oltre 12.000.000 di Euro!
E’ bene ricordare ciò che dichiarò l’On. Carlo Ciccioli di AN nel Consiglio Comunale di Falconara del 21/9/2007: “A nome del gruppo di AN noi avevamo già detto che eravamo pienamente convinti dell’operazione Quadrilatero, che ci facciamo carico attraverso il vice Ministro dell’Economia e Finanze del precedente Governo di tutta l’operazione. In questo quadro, proprio con senso di responsabilità nei confronti della città di Falconara (…) e nei confronti delle Giunte che saranno democraticamente elette (…) noi voteremo si all’Accordo di Programma con la Regione”!
E quello che dichiarò il Sindaco Brandoni, da Consigliere di FI, sempre il 21 Settembre 2007: “La posizione di Forza Italia sulla Quadrilatero, è una nostra creazione, del governo Berlusconi, Quadrilatero, parola unica, quindi favorevolissimi alla Quadrilatero. Io però non parlo a titolo personale … perché sono stato eletto come Consigliere di Forza Italia, Forza Italia ha un Direttivo, Forza Italia ha un Coordinatore, il direttivo si è riunito più volte e il direttivo di Forza Italia ha detto che su questo punto deve votare contro”!
Chiedetevi perché oggi soltanto CiC denuncia la trappola per l’intera comunità falconarese attivata con la promessa Quadrilatero/Fiera!
Chiedetevi perché PD e PdL hanno più interesse a non ricordare le loro responsabilità di fronte ai cittadini e preferiscono continuare a scrivere letterine congiunte a babbo natale! Da parte del PdL e del PD c’è, per opposti ma convergenti motivi, la necessità di fare tabula rasa della memoria dei fatti!
Il gioco del PdL è il cosiddetto “tanto peggio, tanto meglio!”…trascinerà questa inconcludente pantomima dei documenti congiunti con il PD fino alla vigilia della campagna elettorale per le elezioni regionali del 2010 e poi scatenerà la sua offensiva su Falconara in funzione del voto regionale, scaricando la responsabilità della beffa della Fiera completamente sul centro sinistra regionale!
Brandoni ed il PdL di Falconara non sono, per esempio, come il PdL di Monte San Vito che per il vero bene della comunità e contro la cementificazione del territorio non ha esitato a difenderlo alleandosi con una fetta del centro sinistra altrettanto attento a difenderlo!
A Monte San Vito Alleanza Nazionale ed i simmetrici PD sono stati cacciati.
A Falconara il PdL preferisce essere piacevolmente ostaggio di Alleanza Nazionale…fa più gola tentare la scalata alla Regione Marche nel 2010 (e salvare la creatura sperimentale della Società Quadrilatero) piuttosto che salvaguardare il territorio e la ricchezza della comunità falconarese.
Il PD dal canto suo spera che il suo elettorato dimentichi…l’ulteriore disastro in cui ha trascinato Falconara con l’Accordo sul Progetto Quadrilatero, un disastro politicamente gigante perché ha adottato una creatura pilota e sperimentale del presunto acerrimo avversario PdL!
Chi li salverà da questa ennesima figuraccia politica?
Loris Calcina
Capogruppo e Consigliere comunale
ALLEGATO: Corte dei Conti su Quadrilatero
CITTADINI in COMUNE PROPONE L’INTRODUZIONE DEL REFERENDUM ABROGATIVO
La Lista Civile CITTADINI in COMUNE ha inoltrato al Presidente ed ai componenti della Commissione per la revisione dello Statuto Comunale i primi emendamenti per modificare l’art. 19 dello Statuto in modo che sia previsto anche il REFERENDUM ABROGATIVO oltre a quello Consultivo.
In Italia il Referendum Abrogativo comunale è previsto dagli Statuti di numerose città e, a differenza del Consultivo, ha una straordinaria valenza democratica diretta poiché i cittadini possono partecipare più incisivamente – tramite un’espressione diretta di voto – alla definizione di scelte fondamentali per l’amministrazione della città ed il suo sviluppo sociale, economico e culturale.
CiC considera che il Referendum Abrogativo è uno strumento di partecipazione che non limita i poteri del Consiglio Comunale né la sua rappresentatività della comunità che lo ha eletto. Al contrario, lo strumento partecipativo del Referendum Abrogativo esalta la rappresentatività del Consiglio Comunale nel momento in cui esso è chiamato a dar prova di capacità di revisione di un Atto – o parte di esso – eventualmente bocciato da un Referendum Abrogativo.
Rimanere fermi soltanto al Referendum Consultivo significa non avvicinare il cittadino all’Amministrazione poiché con il solo referendum Consultivo il cittadino avverte tutta la leggerezza del suo parere e tutto il peso della discrezionalità dell’Amministrazione! Lo strumento partecipativo del Referendum Abrogativo può essere usato dagli stessi cittadini dopo aver designato, con l’espressione del voto elettorale, gli Amministratori della città, esercitando così – al di là dell’appartenenza partitica – la possibilità di un controllo che abbia effettiva conseguenza sull’operato dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale! Il Referendum Abrogativo, seppur con le limitazioni delle materie che tutti gli Statuti indicano, rimette nelle mani del cittadino la possibilità di vincolare il Consiglio Comunale a modificare un Atto o parte di esso.
Al contrario nel Referendum Consultivo questa possibilità democratica e partecipativa è molto annacquata rimanendo nelle prerogative del solo Consiglio Comunale e della sola Amministrazione la decisione di accettare o meno il parere dei cittadini!
Loris Calcina
capogruppo e consigliere comunale
Nota:
Attualmente l’art. 19 della Statuto Comunale indica che non possono essere oggetto di referendum consultivo:
- revisione dello Statuto del Comune e di quelli delle aziende speciali, regolamento del Consiglio Comunale;
- disciplina dello stato giuridico e delle assunzioni di personale, piante organiche e relative variazioni del Comune, di aziende ed enti dipendenti;
- piani territoriali ed urbanistici, piani per la loro attuazione e relative variazioni;
- tributi locali, tariffe dei servizi ed altre imposizioni , assunzioni di mutui, emissioni di prestiti;
- designazioni, nomina e revoca di rappresentanti;
- diritti delle minoranze etniche, religiose e degli immigrati;
- bilanci preventivi e consultivi;
- atti dovuti dell’amministrazione in forza di disposizioni vigenti emanati da altri enti.
SI CONVOCHI LA COMMISSIONE CONSILIARE VI!
Al momento in cui scriviamo non abbiamo ricevuto la nota delle Associazioni di cui scrivono i quotidiani. Pertanto, potendo basarci soltanto sui resoconti dei quotidiani, non azzarderemo alcun commento del documento delle Associazioni.
Quello che non giustifichiamo è l’arroganza dell’Assessore e Vicesindaco Gilberto Baldasarri il quale si è sostituito sia al Presidente della Commissione Consiliare Permanente VI – dott. Piero Donati – che ai Componenti della Commissione stessa riguardo ad una richiesta rivolta espressamente a loro e sulla quale la Commissione ha il diritto di esprime il proprio parere in merito.
Se l’Assessore e Vicesindaco avesse legittimamente espresso il suo pensiero in Commissione, esso sarebbe stato verbalizzato e discusso insieme agli altri Consiglieri, ma dichiarare ai quotidiani che “la Consulta del volontariato è sede deputata ad accogliere i suggerimenti delle associazioni” rappresenta una posizione politica preventiva, di veto e di condizionamento del lavoro della Commissione.
Pertanto riteniamo l’affermazione dell’Assessore e Vicesindaco Gilberto Baldassarri dilatoria e ostruzionistica rispetto alla problematica posta e, oltrettutto, scorretta rispetto alle prerogative di lavoro della Commissione Consiliare!
Per quanto riguarda le affermazioni del Consigliere Piero Pastecchia sottolineiamo la non casualità delle affermazioni affidate al Vicecoordinatore del PdL.
Pur non negando le prerogative della Commissione Consiliare a cui è stata indirizzata la nota delle Associazioni, il Vicecoordinatore del PdL si preoccupa di ribadire subito la indiscutibilità della linea assunta dalla maggioranza con il Protocollo sulla Sicurezza firmato con la Prefettura.
Cittadini in Comune, come ribadito nel corso del dibattito in Consiglio Comunale e con i 14 emendamenti (di cui 12 bocciati!) proposti al Protocollo, ritiene che per la comunità falconarese la conservazione e la crescita dell’educazione civica non può ignorare le proposte operative delle Associazioni che lavorano costantemente e fruttuosamente con le persone in disagio ed emarginazione sociale.
Per questo motivo nella giornata odierna, come componenti della Commissione Consiliare VI, abbiamo inoltrato al Presidente Piero Donati una richiesta di convocazione – il più urgente possibile – della stessa con all’Odg la nota e la richiesta delle Associazioni.
Loris Calcina
Capogruppo della Lista Civile Cittadini in Comune
Pubblichiamo la parte del Regolamento che riguarda le Commissioni.
Sottolineiamo l’art. 40 commi 2 – 3, l’art. 46 comma 2 e l’art. 48 comma 2
UN PO’ DI CHIAREZZA SU STATUTO E REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Non sappiamo se i cittadini si interessino poco o molto al Regolamento del Consiglio Comunale, è però vero che la possibilità o meno di esercitare il compito di Consigliere Comunale con adeguati strumenti di democrazia e conoscenza determina il perseguimento o meno dell’interesse pubblico della comunità falconarese!
Allora, NOI di Cittadini in Comune, ci permettiamo di chiarire alcune cose perché siamo stati sicuramente i più attivi nell’evidenziare le problematiche emerse in Commissione Consiliare sul nuovo Regolamento del Consiglio.
Come dimostra il documento che pubblichiamo, già il 15 Ottobre 2008 avevamo posto in Commissione la questione di “congelare” il lavoro appena iniziato sul Regolamento del Consiglio al fine di valutare lo stato di attuazione dello Statuto comunale. Quella richiesta non fu accolta ma chiedemmo di lasciarla agli atti della Commissione, ritenendo che prima o poi la problematica sarebbe emersa chiaramente.
Arriviamo così al Consiglio Comunale del 19 Maggio in cui il dibattito sul nuovo Regolamento del Consiglio Comunale è stato rinviato a seguito della PROPOSTA PREGIUDIZIALE di Cittadini in Comune (vedi documento) la quale ha segnalato la concreta possibilità che alcune delle norme introdotte nel nuovo Regolamento potessero essere in contrasto con il vigente Statuto comunale.
Statuto che a nostro parere sarebbe stato opportuno valutare prima del Regolamento poiché quest’ultimo deve rispettare i principi dello Statuto!
Dunque la PROPOSTA PREGIUDIZIALE di CiC è stata la logica conseguenza dell’intenso dibattito – in sede di Commissione Consiliare – su alcuni articoli del nuovo Regolamento, dibattito che ha spesso registrato il solo contrasto di CiC nei confronti di PdL e, talvolta, di PdL e PD.
Tanto che sui 32 emendamenti proposti in Commissione Consiliare, come Lista Civile eravamo pronti a riproporne ben 15 per il Consiglio Comunale del 19 Maggio, qualora la proposta pregiudiziale non fosse stata accolta! Continua a leggere…
I FRUTTI VELENOSI DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULLE ASSOCIAZIONI
Il nuovo “Regolamento comunale sulle libere forme associative” adottato dalla Amministrazione Brandoni sta generando i suoi frutti velenosi.
Regolamento – varato negli ultimi suoi giorni dal centro sinistra di Recanatini e apprezzato/ripreso dal centro destra del Sindaco Brandoni – rispetto al quale la Lista Civile CITTADINI in COMUNE si è battuta strenuamente da sola in Commissione consiliare ed in Consiglio Comunale.
Lo ripetiamo per l’ennesima volta e su questo invitiamo l’associazionismo a riflettere:
- Il nuovo “Regolamento comunale sulle libere forme associative” è stato imposto con un colpo di mano senza aver mai sentito le Associazioni con una audizione e per recepire suggerimenti;
- introduce il principio della selezione tra le associazioni sulla base della ricchezza economica piuttosto che sulla qualità dell’attività sociale svolta;
- disattende integralmente lo Statuto Comunale nei principi ai quali deve modellarsi (sicuramente l’art. 2 comma 6 e l’art. 14).
Ripetiamo per l’ennesima volta che il punto non sta nel doveroso pagamento delle utenze e della assicurazioni da parte delle Associazioni che hanno stanze o immobili assegnati.
L’ASPETTO DEVASTANTE RIGUARDA L’AFFITTO CHE SI CHIEDERÀ AD ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, le quali hanno entrate economiche sporadiche, limitate e, nella stragrande maggioranza, frutto di autotassazione dei volontari, dei normali cittadini lavoratori che destinano una parte del loro reddito per attivita’ culturali e sociali di cui beneficiano altri cittadini di Falconara e l’Amministrazione stessa.
Il Sindaco Brandoni e l’Assessore al Patrimonio Matteo Astolfi stanno tentando di “aziendalizzare” le Associazioni di volontariato: infatti nel momento in cui si chiede loro un affitto a prezzo di mercato – anche scontato – le si costringe a trovare 800-1000 Euro/anno che, molto spesso, rappresentano il doppio del budget che esse sono in grado di reperire tra i volontari.
E se le Associazioni li dovranno destinare per pagare l’affitto al Comune, con che cosa attiveranno i progetti per cui esistono?
Inoltre, se il Comune (art. 14 comma 3 dello Statuto Comunale) mette a disposizione delle associazioni e del volontariato alcune strutture e spazi significa che riconosce la funzione sociale, culturale, no profit da loro svolto… significa che il Comune sa di poter avere un ritorno sociale e culturale (nonché di immagine) dalla attività del volontariato!
E allora “che ch’azzecca” con l’art. 14 dello Statuto il CHIEDERE L’AFFITTO, IL VOLERE FARE CASSA, IL CHIEDERE UN COMPENSO ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER QUEGLI SPAZI SOCIALI E CULTURALI?
Il primo devastante frutto sembra essere toccato all’Associazione dei Partigiani (ANPI) la quale ha ragione nel rivendicare almeno l’applicazione del Regolamento che l’Amministrazione Brandoni si è fatto (i sei mesi di preavviso dell’art. 11), poiché l’ANPI è iscritta all’Albo delle Associazioni.
Ma questo segnale ci dice che ci dobbiamo aspettare anche peggio da una maggioranza che dimostra di voler far carta straccia anche delle regole costruite da lei stessa…
E’ UN MOMENTO CRUCIALE PER TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO!
Rimanere chiusi nelle proprie stanzette sperando di cavarsela con qualche “conoscenza”, farà morire qualcun altro! E questo non è accettabile dall’etica del volontariato!
Loris Calcina
(capogruppo e consigliere comunale di CITTADINI in COMUNE)
OdG – CONSIGLIO COMUNALE 19-05-09 ore 15
1. INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE – CONTRATTO DI QUARTIERE DI FIUMESINO: PONTE PEDONALE – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE CALCINA (CIC)
2. INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE – STATO DEI LAVORI DEL CONTRATTO DI QUARTIERE DI FIUMESINO – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE CALCINA (CIC)
3. INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA E ORALE – DEGRADO ED INCURIA IN CUI E’ LASCIATO L’ABITATO DI FIUMESINO – PROPOSTA DAL CONSIGLIERE CALCINA (CIC)
4. PROTOCOLLO di sicurezza…
5. Servizio farmacie comunali-Determinazione di dismissione della titolarità e della gestione della farmacia di Via Marconi e parziale revoca delle delibere di Consiglio Comunale n.108 del 30/11/2006 e n.28 del 11/04/2008
6. INTEGRAZIONE DEGLI INCARICHI DI COLLABORAZIONE PER L’ ANNO 2009 e REGOLAMENTO d’ambito per assegnazione di alloggi erp
7. OdG su “TAGLI DELLE RISORSE PER LA P.A.” – proposto dal PD.
8. regolamento del consiglio comunale
ALLE ORE 17 E’ STATO INVITATO CANEPA dell’autorita’ portuale,
in concomitanza dell’intervento verra’ effetuata una sospensione della seduta