Piano del litorale Sud: spunta l’Ordinanza della Capitaneria di Porto che vieta tutto nel raggio di 1000 metri dal pontile API. Il Sindaco fa finta di non saperlo. Niente ridosso. Chiude la spiaggia di Villanova?
L’intervento di CITTADINI in COMUNE in Consiglio comunale
La Lista Civile Cittadini in Comune ritiene che l’Amministrazione comunale non abbia adeguatamente considerato le conseguenze dell’Ordinanza della Capitaneria di Porto N° 13 dell’8 Aprile 2010.
I punti interrogativi che ci siamo posti sono numerosi ma, in sintesi, esplicitiamo i seguenti:
Perché la Capitaneria di porto nella Conferenza dei servizi del Febbraio scorso non ha fatto cenno a questa problematica e l’ha esplicitata con una nuova Ordinanza modificativa ed ancor più restrittiva della precedente – 118 del 30/10/1997 – e soltanto dopo che il Consiglio Comunale ha adottato la Variante al Piano di Utilizzazione del Litorale Sud, esattamente il 10/3/2010?
Perché dalla data della presentazione dell’Osservazione della Capitaneria di Porto di Ancona – 9/6/2010 – l’Amministrazione comunale non ha chiesto immediatamente una interpretazione dirimente alla stessa Capitaneria? Avremmo saputo con certezza – oggi – se lo stralcio del ridosso per i natanti sia da considerare definitivo o non definitivo dato che l’intera Variante ha la sua ragione d’essere principale nella risistemazione di parte dei natanti disseminati sulla spiaggia di Falconara.
Due sono infatti le ipotesi:
- se l’Ordinanza della Capitaneria di porto è da interpretarsi nella maniera restrittiva, come comunicatoci in Commissione e come risulta dalla presa d’atto che dovremmo votare, allora – per motivi di sicurezza inerenti il pontile della raffineria API – sarà fatto divieto di transito, sosta, ormeggio e balneazione nei mille metri anche all’interno della scogliera di protezione da Villanova fino a via Roma.
Ovvio che il ridosso non potrà essere fatto! Ovvio che una parte dei natanti non potranno essere più spostati a Villanova! Ovvio che già da adesso si dovrebbe ragionare su un’altra ipotesi!
Ma c’è dell’altro direttamente connesso a questa situazione creatasi a seguito della nuova Ordinanza della capitaneria di Porto.
Se oggi questo Consiglio comunale, ogni singolo Consigliere, votasse in qualsiasi modo questa presa d’atto del contrasto tra Ordinanza della Capitaneria e Variante, ciò comporterebbe di ritornare ad AVVALLARE lo stato attuale, che significa AVVALLARE, comunque, uno stato di ILLEGALITA’ per i rimessaggi attuali su quei mille metri di litorale, per il corridoio di lancio per l’uscita dei natanti (autorizzato dal Comune nel rispetto della Ordinanza della Capitaneria 05/2009).
Si avvallerebbe una situazione pregressa di illegalità proprio perché l’Ordinanza della Capitaneria di Porto richiamata e parzialmente modificata (118/97) non può essere interpretata oggi in un modo e ieri in un altro! Le parole ed i riferimenti sono sempre gli stessi! Gli obblighi hanno lo stesso oggetto!
Inoltre, a questo punto, si fa avanti un ulteriore dubbio: è plausibile che la Capitaneria di porto abbia emanato una Ordinanza in contrasto stridente con la 05/2009 senza abrogarla per quanto riguarda il tratto di mare interessato? Come mai la stessa Ordinanza 05/2009 – tutt’ora vigente – non esclude i mille metri da Villanova a via Roma da corridoi di lancio, rimessaggi, balneazione?
- La seconda ipotesi. L’interpretazione dell’Ordinanza della Capitaneria non è così restrittiva come si crede, e soprattutto non riguarda il tratto di mare dalla battigia alla scogliera frangiflutti, ed allora del ridosso si può ragionare, e anche dell’ormeggio e della balneazione, purchè il tutto avvenga all’interno della scogliera.
Come mai l’Amministrazione comunale, avendo avuto due mesi di tempo, non abbia chiarito tutto ciò con la Capitaneria di Porto rimane un mistero. Questo mancato chiarimento infatti stravolge la sostanza della Variante al Piano Spiaggia Sud e crea una situazione allarmante per gli utenti della spiaggia di Villanova e per le aspettative dei proprietari degli stabilimenti balneari del Consorzio Falcomar.
E sì, perché – è bene sottolinearlo – qualora si decidesse, in ossequio alle osservazioni della Capitaneria di Porto, di non mettere i natanti nella zona prevista dalla Variante, da qualche altra parte dovranno essere pur messi e questo “da qualche altra parte” toglierà inevitabilmente spazio a qualche altro uso del litorale sud.
Infine sarebbe inquietante la prospettiva di una interpretazione restrittiva della recentissima Ordinanza 13/2010 della Capitaneria di Porto: mille metri di litorale e di spiaggia libera in cui non si può fare il bagno, da cui non si può partire con una canoa o un pedalò, da cui un natante non possa muoversi usando il corridoio di lancio, è un pezzo di litorale morto, senza alcuna destinazione d’uso possibile!
A chi interessa la morte di un pezzo di litorale a confine della raffineria API, a confine con uno scalo merci in via di dismissione e alienazione da parte di RFI che ha già ceduto le strutture delle Officine alla stessa Società API? Non certo a Falconara ed ai falconaresi
Pertanto, l’illegalità insita nell’avvallo di questo procedimento, che chiunque potrebbe rilevare e denunciare richiamando a responsabilità penali gli stessi Consiglieri comunali, induce la Lista Civile Cittadini in Comune a salvaguardarsi ed a salvaguardare il proprio rappresentante in Consiglio comunale non prendendo parte alla votazione parziale ed integrale dell’atto odierno riguardante le Osservazioni inerenti la Variante al Piano Spiaggia Sud.
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civica Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
- Ordinanza Cap Porto Ancona pag 1
- Ordinanza Cap Porto Ancona pag 2
- Ordinanza Cap Porto Ancona pag 3
- Ordinanza Cap Porto Ancona pag 4
Ancora dal Consiglio comunale su CAM-MMS-Hera…”della parsimonia” e “della trasparenza”
Vicenda CAM – MMS/Hera (1)
ovvero … della parsimonia!
Cittadini in Comune ha presentato un Ordine del Giorno affinché il Consiglio Comunale invitasse i componenti del Consiglio di Amministrazione del CAM SpA a rinunciare alla propria indennità finché l’azienda rimane affittata a Marche Multiservizi/Hera.
Lo ritenevamo e lo riteniamo un invito ragionevole considerato che, rimanendo in carica, l’attuale CdA del CAM non farà altro che prendere atto di una gestione dell’azienda CAM esercitata da MMS/Hera, a Pesaro! 27.000 € – la somma dei compensi del CdA – ci sembrano inutili per ratificare decisioni altrui!
La proposta è stata bocciata dalla maggioranza PdL del Sindaco Brandoni!
Vicenda CAM – MMS/Hera (2)
ovvero … della trasparenza!
Il 25 Giugno scorso la Lista Civile Cittadini in Comune ha chiesto all’Amministrazione comunale copia delle
due diligence redatte dalla Soc. C. BORGOMEO SRL di Roma relative alla ipotizzata e sfumata fusione tra CAM ed AnconAmbiente. Le Relazioni della Soc. Borgomeo ci sono utili per capire fino in fondo quali elementi hanno fatto sempre sostenere all’Assessore Mondaini che non esisteva convenienza nell’operazione tra le due società.
Ebbene, dopo i 10 giorni max di attesa come da Regolamento per l’accesso agli atti dei consiglieri comunali, il Segretario Comunale ci ha comunicato VERBALMENTE che l’Amministrazione non ha quelle Relazioni della Soc. Borgomeo.
Sempre VERBALMENTE, il Segretario Comunale ci ha anche comunicato che il CAM SpA (non sappiamo se il CdA o il Direttore) CI HA MANDATO A DIRE che loro hanno le Relazioni richieste e, prima di consegnarcele, preferirebbero illustrarcele loro stessi.
Divertiti dall’esilarante commedia all’italiana di cui ci siamo ritrovati – nostro malgrado – figuranti, abbiamo chiesto al Segretario Comunale il numero diretto di colui o colei del CAM SpA che ci ha invitato all’illustrazione preventiva … Quel numero non c’è in Comune e saremmo dovuti passare attraverso il centralino del CAM. Allora abbiamo chiesto il numero diretto del Presidente del CdA del CAM e ci hanno risposto che anche quello non ce l’hanno e, comunque, il Presidente “è in ferie”!
Ovviamente, da domani, pretenderemo dal Sindaco il rispetto del Regolamento comunale e, dunque, quello che ci spetta di conoscere senza interposta illustrazione preventiva! Poi, dopo aver studiato la Relazione della Soc. Borgomeo con chi riterremo più opportuno, sentiremo anche ciò che vorrà illustrarci il CdA del CAM o il suo Direttore.
Intanto due domande sorgono spontanee:
1) CAM SpA è partecipata dal Comune di Falconara Marittima per il 98,86%. Come mai l’Amministrazione non ha una copia della relazione della Società Borgomeo?
2) Se l’Assessore Mondaini ci ha sempre detto con sicurezza che quelle Relazioni della Soc. Borgomeo erano negative per un processo di integrazione tra CAM e AnconaAmbiente – per altro senza mai fornire ai consiglieri comunali stralci della Relazione stessa! – dove le ha lette? E’ andato nella sede del CAM? Se le è fatte illustrare preventivamente? Non ne ha ricevuto copia in Comune come dovrebbe accadere per i tutti i Soci pubblici del CAM SpA?
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Il Consiglio Comunale di Falconara approva l’Atto di affitto del CAM! Cittadini in Comune, contraria, ha tentato il rinvio dell’Atto!
La mozione di CiC per rinviare l’Atto di indirizzo finalizzato ad affittare il CAM a Marche Multiservizi/Hera (MMS) è stata bocciata dalla maggioranza del Popolo della Libertà.
Ne eravamo certi ma CiC l’ha presentata lo stesso poiché solo in questo modo ognuno si è assunto le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e della città di cui il CAM è patrimonio.
Il tentativo dell’unanimismo politico sul progetto di fusione CAM – MMS/Hera giocata dal PdL fin da Ottobre 2009 (e rifiutata già allora da CiC!) è fallito ed ora l’Atto che indirizza lo SBANDAMENTO del futuro del CAM e dei lavoratori è completamente opera loro, cioè della maggioranza consiliare al Comune ma della minoranza nella città di Falconara Marittima.
La contraddittorietà dell’operazione è palese: il processo di fusione tra CAM e MMS/Hera è sospeso, interrotto, privo di uno straccio di progetto industriale!
E se la trattativa è interrotta, MMS/Hera torna ad essere una Società tra le altre, per cui se il CAM decide di affittarsi lo doveva fare al miglior offerente con una gara ad evidenza pubblica. Miglior offerente che poteva essere o non essere MMS/Hera.
Chi ha deciso che i 95.000 € che MMS/Hera verserà per l’affitto a CAM è il prezzo migliore?
Come mai i predicatori della forza miracolistica del mercato e della concorrenza hanno evitato la gara ad evidenza pubblica?
Forse perché le Marche sono valutate dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera “territorio strategico di sviluppo“? (vedi trimestrale per gli azionisti del 12/11/2009)
E’ questo che ha pesato sulla scelta di evitare la gara ad evidenza pubblica?
L’affitto diretto a MMS/Hera permetterà a quest’ultima di “presidiare” la provincia di Ancona nel tentativo di inserirsi in qualche modo anche in AnconaAmbiente?
Se questa è la strategia, oggi ne è complice unicamente la maggioranza del PdL falconarese e l’Amministrazione Brandoni.
Il CAM è usato! I lavoratori sono usati! E hanno tentato di usare anche tutto il Consiglio comunale con l’Atto di indirizzo proposto.
CiC non è complice ed ha votato contro l’affitto del CAM!
Nonostante le assicurazioni del Presidente del Consiglio comunale di Falconara riguardo alla correttezza dell’affido diretto dell’affitto, la mancanza della gara ad evidenza pubblica è tanto poco chiara che l’Atto di indirizzo fatto votare al Consiglio comunale conteneva anche il “parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica” del Dirigente del Settore finanziario, Tributario e Partecipazioni societarie anche se tale parere non è richiesto e non è dovuto in base a quanto stabilito dall’art. 49 del D.Lgs 267/2000.
Che cosa significa questo “eccesso di zelo“?
Oggi non riusciamo a capire se quell’Atto di indirizzo sia qualcosa di più di un indirizzo e quali siano le reali conseguenze per il CAM.
Però abbiamo colto chiaramente il segnale della presenza e dell’intervento dal tavolo della Giunta comunale del dott. Mauro Tiviroli, uomo di Hera e Amministratore Delegato di Marche Multiservizi SpA!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Pubblichiamo di seguito la mozione – bocciata – per il rinvio dell’Atto e l’Atto stesso
Commissione consiliare Servizi sociali: chiediamo le dimissioni del Presidente! PREGIUDICATO IL LAVORO DEI CONSIGLIERI!
Abbiamo chiesto le dimissioni del Presidente della Commissione VI^ – Bruno Severini (UdC) – poiché, ignorando le sollecitazioni dei capigruppo di CiC e del PD (18 e 27 Maggio e 11 Giugno u.s.) ed ignorando l’appuntamento fissato addirittura dal 7 Aprile u.s. dalla stessa Commissione VI , il Consigliere / Presidente ha ritardato pesantemente e pregiudicato la funzionalità della Commissione e il lavoro dei consiglieri.
Il Regolamento del Consiglio comunale è stato calpestato!
Il 7 Aprile era stato stabilito che subito dopo l’approvazione del Bilancio – 29/4/2010 – la Commissione VI sarebbe stata convocata per iniziare a valutare la bozza del Regolamento per la concessione dei contributi del Fondo di Solidarietà per i lavoratori licenziati.
L’argomento del Fondo di solidarietà per i lavoratori licenziati è molto importante e un Presidente di Commissione che dopo 50 giorni non ha ancora adempiuto al proprio dovere non è adeguato al compito istituzionale assegnatogli.
Per di più alla riunione della Commissione VI^ convocata in fretta e furia per il 18 giugno – soltanto dopo le reiterate sollecitazioni e proteste di CiC e PD – il Presidente Severini e l’Assessore Baldassarri si sono presentati a mani vuote, senza la bozza del Regolamento per il Fondo, come stabilito il 7 Aprile.
Il capogruppo del PD Mastrovincenzo ha duramente censurato il comportamento del Presidente Severini e dell’Assessore Baldassarri.
Noi di Cittadini in Comune non abbiamo chiesto il voto della Commissione sulla richiesta di dimissioni del Presidente Bruno Severini per evitare una umiliazione della persona, cosa che non è nelle nostre intenzioni e nel nostro costume: CiC spera vivamente in un atto responsabile del Sig. Bruno Severini che, lo ribadiamo, è persona dalle molte competenze MA NON POSSIEDE QUELLA DA PRESIDENTE DI COMMISSIONE CONSILIARE!
L’inutile Commissione VI^ si è conclusa con un dietrofront inaudito quanto indecoroso dell’Assessore ai servizi sociali Gilberto Baldassarri il quale è arrivato a rinnegare le modalità dell’impegno per il Fondo di solidarietà per i lavoratori licenziati, impegno verbalizzato ed esposto ai componenti della Commissione e ai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali il 7 Aprile u.s. con le seguenti parole:
“Mi rendo conto che 10.000 € non sono tanti ma per cominciare vanno più che bene. (…) Intanto si iscrive il Fondo di 10.000 € a Bilancio. Nel frattempo si abbozza il Regolamento per la concessione dei contributi e ci si rivede subito dopo l’approvazione del Bilancio“.
Su questa farsa finale si è chiusa la Commissione VI^
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Consiglio Comunale del 15 Aprile: IRRISIONE, MINACCE E ARROGANZA DEI CONSIGLIERI PdL NEI CONFRONTI DELLA ESPOSIZIONE DEI RISCHI DEL RIGASSIFICATORE API DA PARTE DI CiC!
Sul rigassificatore CiC fa perdere le staffe al PdL che non trova di meglio che provocare il capogruppo Loris Calcina e minacciare i cittadini presenti in Consiglio comunale.
Il primo a perdere le staffe ed usare battute provocatorie è stato il Consigliere Piero Pastecchia molto più a suo agio in questo ruolo piuttosto che in quello di Presidente della Commissione Ambiente. Oltre ad aver evitato di convocare la Commissione già da Novembre 2009 – quando è stato presentato il nuovo tracciato del gasdotto del rigassificatore di API Nòva Energia – si è innervosito quando Loris Calcina ha fatto notare al Presidente del Consiglio che nessun consigliere del PdL stava intervenendo sul fatto specifico della delibera da votare: lo scandaloso percorso a terra del gasdotto! E questo induceva a pensare che i consiglieri del PdL non fossero sufficientemente informati su quello che stavano per votare!
Apriti cielo! La energica provocazione del Pastecchia ha avuto come argomento la lettera che CiC ha inviato ai Vigili del Fuoco circa l’inadeguatezza del Sindaco Brandoni di tutelare la sicurezza dei lavoratori API e dei cittadini nei confronti della Società petrolifera a causa di un macroscopico CONFLITTO DI INTERESSI generato dal denaro incassato per l’assenso alle nuove centrali termoelettriche e parte vitale del Bilancio comunale (e dell’imbottitura delle poltrone!)
Il secondo a dare in escandescenze è stato il consigliere Carlo Nucci il quale ha raggiunto il culmine quando il consigliere Calcina ha argomentato sulla questione della utilità del rigassificatore solo per i profitti di API Nòva Energia, ripagati dall’aumento delle tariffe per i cittadini, ed ha illustrato i rischi incidentali dell’impianto citando un brano dell’ultimo libro di Piero Angela.
Nel sentire che la potenza esplosiva di una nave metaniera è 800 volte più grande della bomba di Hiroshima dai consiglieri della maggioranza si sono alzate irresponsabili risatine e motteggi vari.
Nucci, di fronte alla reazione di una parte del pubblico all’indifferenza mostrata dal PdL alle questioni legate al rischio per la popolazione, non ha trovato nulla di meglio che alzarsi dal banco dei consiglieri e recarsi tra i cittadini per fronteggiarli ed intimare il silenzio!
Scenette da bulletti che però, trattandosi di Consiglieri comunali, diventano tentativi di sopraffazione, esibizione di arroganza al fine di intimidire.
Con CiC, hanno trovato pan per focaccia!
Lo Staff della Lista Civile
Qualità mensa scolastica: accolti 2 emendamenti di CiC in Commissione Consiliare
Nel corso della Commissione Consiliare III di questo pomeriggio (ore 16) sono stati accolti due emendamenti proposti da Cittadini in Comune al Regolamento della Commissione di qualità per la refezione scolastica che sarà portato in Consiglio il 30 marzo prossimo.
Il primo emendamento ha cambiato il ruolo del Responsabile di servizio della Ditta appaltatrice retrocedendolo da componente con diritto di voto della Commissione qualità a partecipante senza diritto di voto. A parere di CiC si è evitato che al controllato fossero attribuiti compiti da controllore!
Il secondo emendamento ha riguardato le modalità dei sopralluoghi dei genitori incaricati dalla Commissione Qualità. In sostanza è stato chiarito che l’assaggio del pasto del giorno deve avvenire al momento dello scodellamento per gli studenti in modo da poter verificare adeguatamente temperartura e caratteristiche organolettiche.
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile CiC – Falconara Marittima)