Le bugie dalle gambe lunghe del Sindaco…l’esempio della proposta di CiC sulla dispersione delle ceneri ignorata da 11 mesi
Il Sindaco Brandoni sa usare molto bene la tecnica propagandistica per cui una bugia ripetuta molte volte diventa una verità.
Così, nel suo intervento a motivazione del “rimpasto di Giunta” il 28/2, non ha perso occasione di attaccare le opposizioni con una argomentazione palesemente falsa secondo cui non collaborerebbero con la maggioranza per il bene di Falconara.
La Lista Civile Cittadini in Comune, per parte sua e seduta stante, si è immediatamente incaricata di smentire il Sindaco portando alcuni esempi concreti del boicottaggio delle proprie proposte proprio da parte del Sindaco stesso e della sua maggioranza PdL. Dopo aver ricordato, tra gli altri, il sabotaggio diretto dallo stesso Sindaco/Assessore all’Urbanistica contro la volontà unanime del Consiglio Comunale del 29/11/2010 sulla tutela della spiaggia libera di Villanova nell’ambito del Piano del litorale SUD – vedi FALSITA’ E SBERLEFFO NEL PIANO DEL LITORALE SUD DI FALCONARA: regia e recitazione di Goffredo Brandoni – CiC ha mostrato al Consiglio Comunale di ieri un altro boicottaggio della Giunta e della maggioranza del PdL falconarese, boicottaggio che si protrae dall’8 Aprile 2010!
In quella data – Prot. N. 14718 la proposta di CiC protocollata – CiC presentò una proposta di aggiornamento dell’art. 94 del Regolamento comunale di Polizia mortuaria al fine di dare la possibilità e regolamentare anche la dispersione delle ceneri dei familiari di quanti scelgono la cremazione piuttosto che la tumulazione.
Una proposta nata da sollecitazioni pervenute da alcuni cittadini falconaresi e frutto dell’osservazione delle modifiche vigenti in tal senso in moltissimi Comuni italiani.
Quella proposta di civiltà, buon senso e rispetto era rivolta direttamente al Presidente del Consiglio (da ieri uscente e nuovo capogruppo consiliare PdL) – Marco Giacanella – al Presidente della Commissione Consiliare Statuto e Regolamenti (da ieri Presidente del Consiglio Comunale) – Giorgia Fiorentini – ed ovviamente al Sindaco.
Nonostante che “Il servizio di Polizia mortuaria è diretto dal Sindaco“, come recita l’art. 2 del Regolamento di Falconara M.ma, fino ad oggi né il Sindaco né i Presidenti del Consiglio e della Commissione Consiliare si sono mai degnati di programmare l’analisi della proposta.
Questa è la verità su chi prova a collaborare e chi fa finta di non vedere le proposte; è la verità di Cittadini in Comune, verità comprovata dai documenti!
Le bugie del Sindaco Brandoni non sono bugie con le gambe corte … quelle sono tipiche dei bambini!
Lui è il Sindaco di una città. Parafrasando una celebre commedia di Eduardo De Filippo quelle del Sindaco di Falconara M.ma sono bugie con le gambe lunghe che lui stesso deve reiterare come collante ideologico dell’impalcatura della sua Giunta.
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Cittadini in Comune si astiene nell’approvazione del Regolamento per il Servizio di Assistenza Domiciliare poichè il Comune introduce elementi che prefigurano tagli al Servizio in corso d’opera.
Nel Consiglio Comunale del 28/12/2010 la Lista Civile Cittadini in Comune si è astenuta nella votazione sull’adozione del Regolamento per il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD).
Non potevamo opporci all’adozione del Regolamento per rispetto dei cittadini utenti che necessitano del Servizio e lo attendono.
Opposizione che sarebbe stata più che legittima nei riguardi di una Amministrazione Comunale maldestra ed incauta il cui obbiettivo sembra più quello di tenere i cittadini utenti alla larga dal SAD piuttosto che favorirne l’accesso.
In fondo la Regione Marche, meritoriamente, ha tamponato tutti gli odiosi tagli del Governo Berlusconi nei confronti dei servizi sociali ed il Comune di Falconara non avrà alcun decremento di trasferimenti economici da parte della Regione Marche per servizi come il SAD!
Pertanto spicca l’arroganza con cui l’Amministrazione Brandoni ha introdotto norme che preludono a possibili tagli nell’erogazione del SAD.
Tutto, ovviamente, viene ipocritamente giocato sul sottile significato delle parole, e questa sorta di “gioco da vocabolario” (Scarabeo? Paroliere?) alla Lista CiC risulta particolarmente detestabile perché poi il tutto andrà a coinvolgere persone con problemi di vita quotidiana.
Il punto riguarda l’art. 8 del Regolamento SAD laddove, nella formulazione originaria era scritto:
“Il SAD può essere ridotto o ampliato, nel numero delle ore e delle prestazioni erogate, sulla base della verifica dell’assistente sociale in relazione alle necessità dell’utente ed alle risorse disponibili in bilancio“.
CiC, in Commissione Consiliare VI del 27/12, aveva contestato la pericolosità della riduzione del SAD in corso d’opera per motivi di bilancio senza che la riduzione fosse compensata da altri servizi alla persona (per esempio se si tolgono 2 ore di SAD esse dovrebbero essere compensate con 2 ore di Assistenza Domiciliare Integrata).
La contestazione di CiC aveva portato la Commissione VI alla concorde modifica della formulazione nel modo seguente: Il SAD “può essere ridotto solo qualora si attivino servizi professionali compensativi“!
verbale Commissione Consiliare VI pag 1 verbale Commissione Consiliare VI pag 2
L’arroganza dell’Amministrazione Brandoni e della sua maggioranza del PdL ha irriso l’accordo raggiunto in Commissione Consiliare ed ha stravolto il tutto nel modo seguente:
“Il SAD può essere modificato sulla base della verifica dell’assistente sociale in relazione alle necessità dell’utente ed alle risorse disponibili in bilancio e migliorato nel numero delle ore e delle prestazioni erogate in concomitanza con l’avvio di altri servizi specialistici“.
E’ evidente che la nuova formulazione fa rientrare dalla finestra ciò che era stato fatto uscire dalla porta! Infatti:
- una modifica può preludere tanto ad un ampliamento quanto ad una riduzione del SAD!
- è evidente che la possibile riduzione del SAD in relazione alle risorse disponibili in bilancio ripristina l’eventualità della sua riduzione in corso d’opera che la Commissione aveva unanimemente evitato! Inoltre senza prevedere compensazioni di servizi specialistici!
- E’ altrettanto chiaro che nella nuova, furbetta formulazione dell’Amministrazione Comunale l’avvio di altri servizi specialistici è riferito soltanto all’ampliamento del SAD e non in compensazione ad una eventuale riduzione.
Sono sottigliezze lessicali che peseranno sulla vita reale di persone non certo fortunate!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
bozza Regolamento SAD pre Commissione Consiliare
il Regolamento SAD portato in Consiglio Comunale da Amministrazione e PdL
CAM Falconara: Marche Multiservizi-Hera, Sindaco e PdL spingono l’Azienda a saltare nel vuoto…
Lo scopo dell’Accordo Quadro tra CAM SpA e Marche Multiservizi/Hera (MMS) è quello di favorire la presenza dell’Azienda pesarese e della Holding HERA SpA in una azienda nell’abito della provincia di Ancona (appunto il CAM) per seguire da vicino, condizionare ed inserirsi nella possibile creazione di una società di bacino della provincia di Ancona attendendo, inoltre, le eventuali evoluzioni della Legge regionale.
Ma il marchingegno societario che porterà alla dissoluzione del CAM – cercato dal Sindaco Brandoni, imposto da Marche Multiservizi/Hera e approvato dal PdL – è caratterizzato da un‘illegalità diffusa!
Pertanto Cittadini in Comune ha inviato ai propri legali tutta la documentazione – compresa quella relativa al contratto di affitto del CAM a MMS – per una verifica dettagliata poiché è indiscutibile che qualsiasi Consigliere comunale ha il diritto di votare negativamente agli Atti proposti, ma ha il dovere di attivarsi con la Magistratura qualora ci siano delle irregolarità, pena la sua stessa responsabilità anche in caso di voto contrario!
Citiamo alcune delle irregolarità più palesi:
viene allegramente ignorato il Decreto Legge 78/2010 che obbliga il Comune a dismettere le partecipazioni che ha nel CAM entro il prossimo anno poichè il Comune di Falconara ha una popolazione inferiore ai 30.000 abitanti e l’1% del capitale del CAM posseduto dai Comuni di Santa M. Nuova, Polverigi, Offagna, Camerata P. e Agugliano non è proporzionale alla loro reale popolazione!
Con l’aggravante che il CAM ha accumulato perdite per gli ultimi tre esercizi!
Rispetto a questo obbligo il Comune fa di peggio: parteciperà anche ad una ulteriore nuova società, la Marche Multiservizi Falconara srl!
Poi c’è il gravissimo aggiramento dell’obbligo di Legge delle gare ad evidenza pubblica perchè con quanto approvato dal PdL si decide di cedere ad un soggetto privato (MMS/HERA SpA) a trattativa privata, una azienda pubblica – il CAM – senza alcun riscontro sulla congruità di quanto “pagato” per la cessione.
Cittadini in Comune ha detto – chiaro e forte – che l’obbiettivo di MMS/Hera SpA non corrisponde all’interesse dell’Azienda CAM e dei cittadini di Falconara che ne sono i reali proprietari!
Il CAM può essere rilanciato ed avere un ruolo all’interno del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti seguendo le disposizioni di legge, linearmente e senza marchingegni da azzeccagarbugli!
Pertanto CiC ha imposto la votazione anche della sua proposta illustrata nella recente assemblea pubblica affinché rimanga traccia indelebile della alternativa possibile al disastro che si sta prefigurando.
La proposta di CiC è rispettosa degli obblighi di Legge e può concretizzarsi entro il 2011 in poche mosse trasparenti:
- Definizione di un Piano industriale inserito in quanto previsto dal Piano Provinciale della Gestione dei Rifiuti basato non solo sulla raccolta ed il trasporto dei rifiuti ma che, partendo dalla necessità di incrementare al massimo e valorizzare la raccolta differenziata, si specializzi nel settore del recupero, della differenziazione e della valorizzazione dei prodotti della differenziata. Un Piano Industriale che ricomprenda anche i servizi strumentali (verde, arredo urbano, ecc.);
- Previsione di progetti per la realizzazione di impianti di selezione rifiuti a servizio del Bacino1 provinciale, impianti per la valorizzazione di alcune “frazioni” della differenziata, centri di raccolta a livello comprensoriale ed in collaborazione con Consorzi Nazionali;
- In questo modo CAM può proporsi nel territorio come l’Azienda catalizzatrice di iniziative specifiche (in collaborazione anche con altri soggetti del territorio privato e/o pubblici) di servizi ed impianti per il recupero e la valorizzazione del rifiuto individuando nel territorio di Falconara un vero e proprio polo del riciclo e recupero.
- Avviamento di una gara per la cessione di almeno il 40% del capitale sociale del CAM, liberalizzando “di fatto” l’Azienda e mettendola nelle migliori condizioni di operare “liberamente” sul territorio, mantenendo la sua prerogativa di “Azienda a controllo pubblico”.
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
l’intervento integrale di CiC in Consiglio Comunale
l’atto di indirizzo imposto da MMS/Hera, Sindaco e PdL
FALSITA’ E SBERLEFFO NEL PIANO DEL LITORALE SUD DI FALCONARA: regia e recitazione di Goffredo Brandoni
La Variante generale al Piano di utilizzazione del litorale Sud è stata approvata definitivamente dal Consiglio Comunale del 29/11/2010 “ornata” da una falsità macroscopica nella sua Relazione Illustrativa e da uno sberleffo del Sindaco/Assessore all’Urbanistica nei confronti del Consiglio stesso.
La falsità
Anche se l’ipotizzato ridosso lungo la spiaggia antistante Villanova è stato stralciato dal Piano per il noto divieto del transito di qualsiasi natante entro 1 Km di distanza dal pontile della raffineria API, sono rimaste immutate le valutazioni dell’Assessorato all’Urbanistica riguardo la spiaggia antistante il quartiere falconarese: “l’area ricade nel Sito Inquinato di Interesse Nazionale”.
Cittadini in Comune ha tentato invano – sia in Commissione Urbanistica che in Consiglio Comunale (con un emendamento) – di ricondurre la Relazione Illustrativa all’oggettività del Decreto 308/2006 del Ministero dell’Ambiente che recita: “la spiaggia antistante il sottopasso di via Monti e Tognetti ricade nel Sito Inquinato di Interesse Nazionale”!
Dunque, non tutta la spiaggia, ma solo quella antistante il sottopasso!
La questione non è di poco conto poiché nella indebita valutazione dell’Assessorato retto dal Sindaco Brandoni il Sito Inquinato di Interesse Nazionale (SIN) sembra interessare spiaggia e mare per circa 380 metri mentre in realtà per il Ministero ne interessa poco più di 100 metri!
La falsità, ahinoi, non è stata colta dalla Regione Marche che ha analizzato il Piano del Comune riguardo alla conformità al Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere.
A questo punto CiC scriverà alla Regione illustrando una situazione che, se non sanata, perpetuerà formalmente la falsa identificazione della spiaggia libera antistante Villanova con il SIN!
Lo sberleffo
Nella fase di adozione del Piano di utilizzazione del litorale Sud, il Consiglio Comunale aveva votato all’unanimità un emendamento frutto della mediazione tra CiC e PdL relativo alle richieste per la tutela della spiaggia libera di Villanova emerse nel corso della affollata assemblea pubblica organizzata dal Comitato di Quartiere a cui aveva partecipato il Sindaco/Assessore all’Urbanistica.
Il Consiglio Comunale diede “mandato al Settore Assetto e Tutela del Territorio di farsi carico di presentare un’osservazione che integri le norme tecniche del piano al fine di meglio definire le modalità attuative del ridosso/punto di ormeggio nonché del relativo rimessaggio a terra e della spiaggia di Villanova con le relative strutture di supporto e servizio”.
Che cosa ha fatto, invece, il Settore controllato dal Sindaco/Assessore all’Urbanistica?
Non rispettando il mandato del Consiglio Comunale ha arbitrariamente eliminato dall’integrazione delle norme tecniche le “modalità attuative della spiaggia di Villanova con le relative strutture di supporto e servizio“!
Et voilà, con una bugia ed uno sberleffo l’ineffabile Sindaco/Assessore all’Urbanistica di Falconara ha creato i presupposti per cancellare un pezzo di spiaggia libera di Falconara Marittima e ridicolizzato il Consiglio Comunale!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Alleghiamo sia la Delibera del Consiglio in cui alle pag 11 e 12 è visibile la mediazione raggiunta tra l’emendamento n°4 di CiC (bocciato) e il conseguente emendamento del PdL (approvato), sia l’arbitraria Osservazione dell’Ufficio Urbanistica.
Delibera CC adozione Piano litorale sud
l’arbitraria Osservazione dell’Ufficio Urbanistica
CONTENZIOSO “FILIPPONI” COMUNE DI FALCONARA: case e aumento dei residenti non sono sinonimi di riqualificazione. Prima si deve risanare e riqualificare l’esistente, poi si pensa al resto!
Nel Consiglio comunale di giovedì 30/9 (equilibri di bilancio 2010) è rimasto senza risposta il dubbio manifestato da Cittadini in Comune riguardo al come l’Amministrazione Comunale intende realmente fronteggiare la “potenziale passività collegata al contenzioso “Filipponi” per un importo di circa 1.530.000 €”.
Il dubbio è legittimo poiché ci è stato detto che per quella eventuale passività verrà individuata l’eventuale fonte di finanziamento nei proventi derivanti dalle alienazioni patrimoniali … proprio quei proventi che non arrivano!
Infatti le alienazioni degli immobili sono pressoché ferme dato che rispetto al previsto incasso di 1.388.694 € sono stati realizzati soltanto 123.400 €!
Certo il mercato della casa è stagnante per tutti ma, proprio per questo, la credibilità di quelle entrate rappresenta un problema oggettivo per il Comune di Falconara M.ma!
Ma per il cosiddetto “contenzioso Filipponi”- la ex fabbrica di pelletteria nel cuore del quartiere Villanova – oggi la Giunta Comunale prospetta il raggiungimento di una soluzione transattiva che punta alla acquisizione e alla realizzazione di alloggi.
Ci sono alcuni “dettagli” che l’Amministrazione comunale dovrebbe tenere a mente prima di pensare a costruire appartamenti alla ex fabbrica Filipponi ed incrementare i residenti.
Il quartiere è abbandonato a se stesso, viene trascurato dall’Amministrazione comunale perfino per la sicurezza della viabilità, mancano i servizi e nel 2000 è stato privato della Scuola grazie all’ex Sindaco Carletti e all’attuale Assessore Baldassarri (nel 2000 in quella Giunta di centro-sinistra)!
Un centinaio di nuovi abitanti con figli che situazione sociale troveranno?
Pensare alla riqualificazione dopo aver incrementato il carico residenziale è falsificare la realtà delle cose: o si riqualifica prima oppure si realizza tutto contemporaneamente, riqualificazione profonda e nuove residenze.
Ma ci sono altri dettagli:
è possibile incrementare i residenti in una zona in cui, per la presenza della raffineria API a rischio di incidente rilevante, già gli attuali residenti anziani sono costretti a fare esercitazioni per lo sgombero del quartiere e gli altri sono costretti a convivere con Piani di Emergenza e vie di fuga?
E’ sanitariamente corretto incrementare la popolazione in una zona in cui la recente Indagine Epidemiologica ha stabilito, con dati statisticamente significativi, che per chi ha vissuto per oltre 10 anni vicino alla raffineria “vi è stato un aumento della mortalità attesa” per il tumore del sistema emolinfopoietico?
E gli aerei ed i treni che bucano il quartiere da ogni direzione?
Dovremmo seriamente evitare di ripetere la follia delle case popolari di Fiumesino – quelle del “Contratto di quartiere” – costruite a 100 metri dalla raffineria API ed assegnate definitivamente nei giorni scorsi.
Dovremmo seriamente pensare che fino a che ci sarà la raffineria API e fino a che le Amministrazioni come quella del Sindaco Brandoni si accordano per far realizzare ulteriori impianti a rischio i quartieri limitrofi aggrediti nel tempo dagli impianti non possono incrementare i residenti.
La logica chiede, invece, che la quantità di residenti deve essere stabilizzata e per loro si deve riqualificare al più alto livello il contesto urbano e sociale al fine di alleviare quanto più possibile il degrado determinato dalla presenza industriale e infrastrutturale.
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
I BERRETTI GIALLI DI FALCONARA INQUADRATI COME LIBERI PROFESSIONISTI? UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE DICE CHE NON E’ REGOLARE. CITTADINI in COMUNE INTERPELLA LA GIUNTA COMUNALE CHE DOVEVA VIGILARE E SANZIONARE LA DITTA AGGIUDICATARIA DEL SERVIZIO!
L’Amministrazione Comunale è al corrente che la Società AIPA – gestore del servizio dei parcheggi a pagamento – ha inquadrato gli addetti al servizio con contratti cosiddetti di lavoro a progetto?
La Giunta Brandoni è al corrente del fatto che l’inquadramento contrattuale applicato dalla Società AIPA non è regolare alla luce della sentenza n. 9812 del 14/4/2008 della Cassazione Sez. Lavoro e in contrasto anche con il Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, applicativo della cosiddetta Legge Biagi?
Dalle informazioni assunte dalla Lista Civile Cittadini in Comune risulterebbe che a Falconara Marittima, contrattualmente, gli addetti al servizio e controllo dei parcheggi a pagamento sono inquadrati come lavoratori autonomi e non come lavoratori subordinati, fatto che significa anche una consistente perdita economica per i lavoratori stessi.
La Lista CiC ha presentato al riguardo una interpellanza – che verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, giovedì 9 settembre – la quale mira a verificare due questioni:
- capire se l’Amministrazione Comunale ha adempiuto al proprio dovere di controllo sulla ditta aggiudicataria del servizio, nella fattispecie se ha controllato che AIPA SpA ha applicato ai propri dipendenti condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili!
- Capire se l’Amministrazione comunale ha applicato la sanzione prevista dal Disciplinare (art. 23) a carico della Società AIPA “a garanzia dell’adempimento degli obblighi” previsti. Disciplinare sottoscritto contestualmente al contratto da Comune ed AIPA!
Se Cittadini in Comune riterrà non soddisfacente la risposta della Giunta comunale e, soprattutto, se CiC verificherà l’immobilismo della Giunta sulla problematica sollevata, chiederà al Consiglio Comunale di esigere l’intervento della Giunta sulla irregolarità che ha leso e/o sta ledendo anche i diritti dei lavoratori di AIPA.
Loris Calcina (capogruppo consiliare della Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.)