Piano di Emergenza cittadino in caso di incidenti alle aziende Casali, Bufarini e SEA: la proposta di FBC/CiC è oggetto dell’azione demolitrice dei Consiglieri di maggioranza del Sindaco di Falconara M.! Trovano sconveniente chiamare per nome e cognome le aziende e tentano di opporre un Ordine del giorno onnicomprensivo: sicurezza, salute e controlli ambientali tutto in un calderone! Lara Polita dice NO!

senza-ric-sindaco.jpgI Consiglieri comunali di maggioranza hanno scatenato un’azione demolitrice e sollevato confusione attorno all’Ordine del giorno di FBC/CiC ( leggi quì ) riguardante il Piano di Emergenza Esterno (PEE) cittadino per il rischio di incidenti industriali.

Per loro ed il Sindaco Brandoni le priorità sono:

1.      non si devono nominare le aziende Bufarini, Casali e SEA

2.      non si deve ricordare il fallimento della macchina informativa e di protezione della popolazione verificatosi in occasione dell’incendio alla Casali del 17 luglio 2015.

La fuorviante conduzione della Commissione Ambiente del 21 novembre scorso, che verteva esclusivamente sulle generiche proposte di Odg del PD, ha tralasciato di prendere nella dovuta considerazione l’Odg di FBC/CiC, presentato già il 4 agosto 2016. Anzi, il nostro documento, dopo sollecito, è stato inviato ai Capigruppo (e non anche ai componenti la Commissione) solo il 19 gennaio scorso! Si è pertanto creata confusione, appiccicando al complesso argomento del PEE quello altrettanto complesso del potenziamento delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria e dello Studio Epidemiologico.

Mescolare argomenti tanto importanti in un unico minestrone non risulta affatto adeguato allo scopo della sicurezza della popolazione in caso di incidente industriale!

Al contrario le motivazioni dell’Odg presentato dalla Consigliera Lara Polita sono semplici e lineari perché derivano dall’attenzione ad una oggettiva problematica che si è manifestata a Falconara: l’incidente alla ditta Casali del 17 luglio 2015 e quello alla SEA del 2006 e le conseguenti esalazioni, hanno cambiato lo scenario dei rischi per la popolazione di Falconara Marittima.

Quindi, è necessario un PEE anche per gli eventuali incidenti alle aziende Bufarini, Casali e SEA che va affiancato al già esistente PEE per eventuali incidenti in raffineria API.

Da queste ovvie considerazioni è scaturita la richiesta di FBC/CiC affinché il Sindaco si impegni ad inviare al Prefetto di Ancona ed alla Protezione Civile delle Marche la formale richiesta di avviare un tavolo di confronto finalizzato a redigere un Piano di Emergenza riguardante l’intera città in caso di incidente che si verifichi alle ditte Casali Srl, Bufarini Srl e SEA Srl, coinvolgendo, per quanto riguarda la ditta SEA Srl, anche il Comune di Camerata Picena.

Ma oltre alle due priorità ricordate sopra, i Consiglieri comunali del Sindaco Brandoni – in particolare i castelfrettesi Andreoni e Barchiesi e il componente della Protezione Civile locale Cappanera – hanno ignorato la problematica del PEE cittadino, salvo interessarsene solo dopo la proposta di FBC/CiC!

Ma c’è dell’altro nel testo della maggioranza: si scrive – con NON invidiabile sicumera – che gli incidenti alla SEA (2006) e alla Casali (2015) si sono verificati “nonostante le misure di sicurezza prescritte dagli Enti preposti e adottate dalle varie attività economiche”!

Come fanno a saperlo i Consiglieri del Sindaco?

Piuttosto sanno che la Provincia di Ancona – nel 2006 – sospese l’autorizzazione perché dagli accertamenti della Polizia Giudiziaria emerse che i “manager e tecnici SEA avevano manifestato lacune operative prima e durante l’evento, non avevano saputo attuare contromisure per fermare l’emissione dei fumi in atmosfera, né gestire l’emergenza, né prevenire, in violazione di norme del decreto Ronchi e relative ad ambienti di lavoro ad alto rischio” (dal Messaggero dell’11/2/2006)?

E per l’incendio alla Casali nel 2015, come fanno a sapere che quell’azienda ha rispettato le misure di sicurezza prescritte dato che la Relazione dei Vigili del Fuoco (ottenuta dalla Consigliera Lara Polita direttamente dai VVF ed inoltrata il 17 settembre 2016 allo “sbadato” Sindaco) esclude solo il dolo e non fornisce alcuna spiegazione sulle cause?

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Esalazioni di idrocarburi del 28 agosto 2016: il Sindaco di Falconara ha scelto di controllare i cittadini, le vittime, piuttosto che i probabili responsabili delle esalazioni! Pubblichiamo la risposta all’interrogazione della Consigliera FBC/CiC, Lara Polita.

senza-ric-sindaco.jpgIn questo stralcio della risposta del Sindaco di Falconara Marittima alla interrogazione di FBC/CiC sul comportamento della pattuglia della Polizia Municipale il 28 agosto scorso (mentre la città era ammorbata da esalazioni di idrocarburi), si coglie la dequalificazione e l’inefficienza a cui è indotta la PM di Falconara Marittima dalle petroliera-ft-quinto.JPGdisposizioni del Sindaco stesso il quale, lo sottolineiamo con forza, è colui che “impartisce le direttive, vigila sull’espletamento del servizio e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti.” (art. 2 della LEGGE N. 65/1986 “LEGGE QUADRO SUL’ORDINAMENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE”).

stralcio-28-agosto-pm.JPG

Quando il Sindaco giustifica che la pattuglia di PM in servizio la mattina del 28 agosto non ha effettuato il sopralluogo in raffineria API perché “nulla avrebbe potuto aggiungere all’operato dell’ARPAM“, dice che gli uomini della PM di Falconara M. sono in possesso di competenze già in capo all’ARPAM, almeno per quanto riguarda l’acquisizione di documenti. Sta di fatto che l’ARPAM ha acquisito della documentazione di API, non l’ha fatta conoscere al Sindaco e l’ha inviata alla Procura della Repubblica. Ora il Comune non riesce a sapere nulla su quella documentazione perché la Procura non risponde alla sua richiesta (avendo posto il segreto istruttorio). Se il Sindaco –  in ottemperanza alla LEGGE N. 65/1986 – avesse impartito direttive alla PM improntate ad una sana COLLABORAZIONE anche con l’ARPAM, non solo oggi conoscerebbe la documentazione, ma la pattuglia PM avrebbe potuto anche suggerire dell’altro durante il sopralluogo. Per esempio: è stata acquisita documentazione tecnica sullo stato del serbatoio prima, durante e dopo l’invio del prodotto dalla nave?

A questo punto però sorge il dubbio se la politica dell’Amministrazione Brandoni nei confronti della PM sia stata e sia di incentivare o meno l’assunzione di competenze utili a fronteggiare i seri problemi che possono sorgere dalle industrie insalubri che circondano Falconara: raffineria API, Casali Srl, Bufarini Srl.

La risposta desolante è nello stralcio riprodotto e nel comportamento dello stesso Sindaco la mattina del 28 agosto scorso: scrive il Sindaco che inviare la pattuglia della PM in raffineria “avrebbe di fatto impedito la possibilità di effettuare ulteriori verifiche e sopralluoghi sul territorio disattendendo le stesse segnalazioni dei cittadini“.

Ecco, mentre Vigili del Fuoco e ARPAM escludevano esalazioni di metano e si dirigevano in raffineria API, il Sindaco percorreva la spiaggia con gli unici due agenti della PM in servizio per sincerarsi delle dichiarazioni dei cittadini e per sentire di persona se c’erano ancora esalazioni. Poi la PM veniva indirizzata a controllare ulteriori segnalazioni, come se il problema fosse la veridicità di quanto segnalato dai cittadini piuttosto che trovare le cause delle esalazioni!

In pratica il Sindaco ha controllato i cittadini, le vittime, piuttosto che i probabili responsabili delle esalazioni!

E’ una sorta di ribaltamento dell’onere della prova che si traduce nelle mancate disposizioni alla PM e nelle pesanti lacune nei controlli quando si tratta di indagare le varie industrie insalubri presenti sul territorio di Falconara Marittima!

La Consigliera di FBC/CiC, Lara Polita, ha dichiarato: “Non siamo affatto soddisfatti della risposta, in quanto, come già inserito nelle premesse dell’interrogazione, la Polizia Municipale ha anche compiti di Polizia Giudiziaria ma gli stessi compiti non sono stati espletati. È importante che l’Amministrazione comunale acquisisca in proprio i documenti e non li attenda da altri Enti o dalle Aziende che devono essere controllate. Un esempio: nella relazione del responsabile della raffineria API si parla chiaramente di esalazioni mentre in quella del Capitano della nave che scaricava il prodotto petrolifero non se ne parla affatto!”

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Incendio azienda Casali Srl del 17 luglio 2015: dopo 16 mesi il Sindaco di Falconara si decide di chiedere le cause ai Vigili del Fuoco! La risposta sorprendente dei VVF: non si sa quale sia la causa e l’origine dell’incendio!

senza-ric-sindaco.jpgNel Consiglio comunale del 12 dicembre scorso, il Sindaco di Falconara M., a seguito della nostra interrogazione, ha casali.JPGletto la risposta del Comando provinciale di Ancona dei Vigili del Fuoco: “non sono emersi elementi che fanno risalire all’origine e alla causa dell’incendio, così come non sono emersi elementi che possano far risalire ad una eventuale origine dolosa dell’incendio

Ad oltre un anno e mezzo da quell’incendio le cui esalazioni hanno ammorbato – in piena notte – le case di migliaia di falconaresi, non ci riteniamo affatto soddisfatti né della risposta dei Vigili del Fuoco né del comportamento del Sindaco Brandoni:

1. le richieste dell’Amministrazione comunale di Falconara ai Vigili del Fuoco riguardanti il rispetto delle norme antincendio e le cause dello stesso sono state inoltrate SOLO DOPO le interrogazioni della nostra lista e SOLO DOPO nostri solleciti;

2. la Relazione tecnica dei Vigili del Fuoco è arrivata SOLO DOPO che FBC/CiC l’hanno richiesta direttamente al Comando di Ancona dei VVF, scavalcando la solita narcolessia dell’Amministrazione comunale quando si tratta di industrie insalubri del territorio;

3. a tutt’oggi, dopo la risposta dei VVF, arrivata solo il 22 novembre 2016, non ci è dato sapere quali siano state le cause dell’incendio!

In consiglio comunale, la Consigliera di FBC/CiC Lara Polita ha chiesto direttamente al Sindaco se si ritiene soddisfatto di tutta la vicenda e si domanda: “avremmo potuto avere altre risposte se le richieste da parte del Sindaco fossero state più tempestive?!”

leggi la risposta all’interrogazione

leggi la risposta dei VVF

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Dalle stelle alle stalle: gli importanti servizi di INFORMAGIOVANI e SPORTELLO FRIDA chiusi da giugno!

senza-ric-sindaco.jpgDopo l’inaugurazione della nuova sede di INFORMAGIOVANI e SPORTELLO FRIDA, avvenuta in pompa magna taglio-def.JPGnella seconda metà di marzo 2016, ad appalto scaduto a giugno, ad oggi risultano ancora chiusi.

È importante e grave il servizio che manca al cittadino: tali strutture hanno infatti lo scopo, da una parte di assistere i giovani nella compilazione del curriculum vitae, dare consigli sui percorsi universitari e studi all’estero, dall’altra di aiutare le vittime di violenza o stalking, supportare le donne con difficoltà economica con consulenze che vanno da quella psicologica a quella legale.

Responsabili il pluridirigente a Servizi Sociali, Scolastici, Giovanili, Sport, Cultura, Turismo, Polizia Locale Dott. Alberto Brunetti e la Vicesindaco con deleghe a Cultura, Turismo, politiche Scolastiche e Giovanili, Commercio, Pubblici Esercizi, Polizia Amministrativa, Pari Opportunità Prof. Stefania Signorini, i quali disattendono palesemente il proprio ruolo.

Chiediamo che sia attuato quanto necessario per il ripristino dei suddetti servizi.

Lara Polita e Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

Esalazioni di idrocarburi del 28 agosto a Falconara M.: FBC/CiC pubblicano le Relazioni della Capitaneria di Porto e di API Raffineria! Con una MOZIONE, la Consigliera Lara Polita sollecita ed indica al Consiglio comunale ed al Sindaco di chiedere una serie di documenti e informazioni al Servizio ASL competente in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, alla Capitaneria di Porto, all’ARPA Marche Servizio Impiantistica e alla stessa API raffineria. Lara Polita: “Dalle due Relazioni si deducono i numerosi accertamenti da fare e da sollecitare. Quanto accaduto necessita di un forte impegno di TRASPARENZA e la ferma VOLONTA’ DI CONOSCERE LE VERE CAUSE DELLE ESALAZIONI”!

simboliLe liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune ritengono che i motivi che hanno causato le esalazioni di idrocarburi diffusesi a Falconara Marittima domenica 28 agosto u.s. devono essere ricercati con la massima petroliera-ft-quinto.JPGTRASPARENZA ed il Consiglio comunale ed il Sindaco devono mostrare la volontà di CONOSCERE le cause di ciò che è accaduto.

Per questo la Consigliera comunale di FBC/CiC – Lara Polita – ha presentato una mozione affinché il Consiglio comunale di Falconara Marittima impegni il Sindaco a chiedere alcune dettagliate informazioni che scaturiscono dalla lettura di due documenti che, per TRASPARENZA, pubblichiamo:

la RELAZIONE DELLA CAPITANERIA DI PORTO e la RELAZIONE di API RAFFINERIA REPARTO LOGISTICA .

tk61-segnalato.JPGLa mozione impegna il Sindaco a chiedere informazioni:

All’ASL il Sindaco dovrebbe chiedere:

Ø  se sia a conoscenza di procedure di intervento attuate al fine di proteggere i lavoratori dalle esposizioni pericolose avvenute all’isola dell’API.

Ø  Se API raffineria abbia inviato comunicazione in merito ad esposizioni anomale ad agenti cancerogeni ai sensi dell’art.240 comma 3 del D.Lgs.81/2008

Ø  Se il locale Servizio ASL competente in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori abbia effettuato autonomamente delle verifiche, come ad esempio, un monitoraggio biologico a fine turno sugli operatori presenti al terminale petrolifero/isola di API raffineria il 28 agosto 2016.

Dato che dalla Relazione di API raffineria si apprende che “non si è verificata l’attivazione automatica dei rilevatori di sostanze idrocarburiche” presenti sull’isola, la mozione impegna il Sindaco a chiedere all’Azienda

Ø  Copia dei Rapporti di prova sulle verifiche dei Sistemi di Monitoraggio delle Emissioni così come reso obbligatorio da ISPRA – Servizio Interdipartimentale per l’indirizzo, il coordinamento ed il controllo delle attività ispettive con circolare del 4 marzo 2011.

Ø  Copia delle schede di richiesta di interventi di manutenzione al terminale petrolifero/isola dal 1/1/2016 al 28/8/2016;

Ø  Copia delle schede degli interventi di manutenzione effettuati al terminale petrolifero/isola dal 1/1/2016 al 28/8/2016;

Alla Capitaneria di Porto, all’ARPAM Servizio Impiantistica e ad API raffineria dovrebbe porre una serie di domande tecniche in merito alla petroliera FT-QUINTO da cui si sarebbero sprigionate le esalazioni, tra le quali:

Ø  Se risulta che dopo la discarica di Virgin Nafta (benzina non depurata) e Gasolio semilavorato (dirty gasoil – gasolio ad alto contenuto di zolfo) le cisterne della petroliera che avevano contenuto i due prodotti siano state lavate, o bonificate, o inertizzate prima del caricamento dell’Olio combustibile semilavorato.

Infine informazioni dettagliate dovrebbero essere chieste anche riguardo al serbatoio TK61 su cui furono scaricati sia la Virgin Nafta sia il Gasolio semilavorato della petroliera FT-QUINTO, come ad esempio:

Ø  Relazione tecnica relativa allo stato del tetto galleggiante del serbatoio TK61 il 27 agosto;

Ø  Se sia stato usato AZOTO inertizzante prima della ricezione della Virgin Nafta e del Gasolio semilavorato per evitare la formazioni di gas e la ipotetica fuoriuscita all’esterno.

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La Giunta comunale di Falconara M. vuole eliminare il seggio elettorale N°8 del quartiere Villanova. Perché non lo sposta provvisoriamente come fece per il seggio N°1 di Falconara Alta? La Consigliera comunale Lara Polita ha presentato un Ordine del Giorno per indurre il Sindaco Brandoni a modificare la Delibera.

simboliLa Giunta comunale di Falconara Marittima ha deliberato l’eliminazione del seggio elettorale N° 8 ospitato nella ex scuola Lorenzini del quartiere Villanova. Quel seggio, che serve anche i residenti di Fiumesino, Rocca Priora e Poiole, sarebbe risultato inutilizzabile a seguito del sopralluogo dell’assessorato alle Infrastrutture di Matteo Astolfi. Che l’Amministrazione Brandoni abbia fatto degradare l’edificio delle ex scuole Lorenzini è sotto gli occhi di tutti e dunque è anche credibile che dal referendum del 2015 la condizione dei locali che hanno ospitato il seggio N°8 sia peggiorata.

Ma perché eliminare definitivamente il seggio elettorale dal momento che l’Amministrazione comunale ha elaborato la riqualificazione per le ex Lorenzini con il Progetto Preliminare del “Polo per servizi socio-culturali” con il quale ha chiesto un finanziamento al Governo (DPCM 15 Ottobre 2015 avente per oggetto “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate”)?  Vista la imminente riqualificazione, sarebbe più logico un trasferimento momentaneo ad altra sede del seggio elettorale piuttosto che la sua eliminazione.

A tale proposito c’è un precedente che ha riguardato il seggio N°1 di Falconara Alta negli anni 2013 e 2014, quando la Scuola Dante Alighieri che ospita il seggio era in ristrutturazione. In quei due anni, per ben 3 competizioni elettorali (politiche febbraio 2013 – comunali maggio 2013 ed europee maggio 2014) il seggio N°1 fu ospitato nei locali della Società di Mutuo Soccorso di Falconara Alta individuato dallo stesso assessorato guidato da Astolfi!

Come mai per il seggio N°8 la Giunta Brandoni non ha verificato l’esistenza o meno di una soluzione provvisoria in qualche locale del quartiere Villanova?

Come mai la Giunta comunale ha optato immediatamente per l’eliminazione del seggio N°8 dato che potrà essere ospitato nell’edificio delle ex Lorenzini riqualificato dal progetto del Comune stesso?

La Consigliera comunale di FBC/CiC Lara Polita ha presentato un Ordine del Giorno urgente al Presidente del Consiglio comunale in cui si chiede sia che la Delibera della Giunta venga modificata prevedendo la provvisorietà del trasferimento del seggio N°8 sia che l’Amministrazione accerti l’esistenza o meno di locali nel quartiere Villanova idonei ad ospitare provvisoriamente il seggio elettorale.

Riteniamo ragionevole la proposta di provvisorietà per diversi motivi:

1)      perchè risulta imminente la riqualificazione dell’edificio delle ex Lorenzini con il Progetto del Polo per servizi socio-culturali;

2)      perché, con il precedente del seggio N°1 di Falconara Alta, l’Amministrazione comunale ha il dovere di attendere le esigenze e le problematiche dei quartieri della città in modo equanime;

3)      perché l’Amministrazione comunale deve tenere nella dovuta considerazione le condizioni sociali su cui vanno ad incidere le proprie decisioni ed al quartiere Villanova dovrebbero essere evitati interventi di impoverimento come l’eliminazione di servizi e spazi sociali.”

Il precedente del seggio N°1 di Falconara Alta (Scuola Dante Alighieri) trasferito provvisoriamente alla Società del Mutuo Soccorso

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