Con la recente modifica al Piano di Rischio Aeroportuale, il Consiglio comunale di Falconara Marittima (ad eccezione di FBC/CiC) persevera nell’avallare un Piano IRREGOLARE già dal 2009 a causa di una FALSA ATTESTAZIONE ignorata e approvata sempre dal Consiglio comunale (escluso CiC)!
Al Consiglio comunale del 6 aprile scorso tutti i Consiglieri comunali – meno Lara Polita di FBC/CiC – hanno approvato l’aggiornamento del Piano di Rischio Aeroportuale.
Ma quel Piano di Rischio ha la peculiare e grave caratteristica di essere IRREGOLARE già dal 7 agosto 2009 allorquando il Consiglio comunale (meno CiC) l’aveva approvato nonostante fosse viziato da una palese, FALSA ATTESTAZIONE!
Questa situazione che si trascina da 8 anni, nonostante sia stata illustrata anche ai parlamentari della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, determina un affastellamento di IRREGOLARITA’ ogni volta che si mette mano al Piano di Rischio poiché qualsiasi modifica viene apportata, appunto, su un Piano IRREGOLARE.
Ma andiamo con ordine e attenti al significato delle parole!
L’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), al fine di tutelare il territorio e gli abitanti da eventuali incidenti, ha un Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti che al Cap. 6.2 prescrive che con i Piani di Rischio i Comuni devono indicare le limitazioni da applicare alle nuove opere e alle nuove attività da insediare nel territorio circostante l’aeroporto.
Sono fatte salve le opere e attività già esistenti al momento della redazione del Piano di Rischio.
L’ENAC prescrive che “per i nuovi insediamenti sono applicabili i seguenti indirizzi in termini (…) di individuazione delle attività compatibili”, tra i quali c’è l’indirizzo che “vanno evitate attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale“!
Dunque, ad agosto 2009, ci si sarebbe aspettato che nell’elaborare il primo Piano di Rischio Aeroportuale il Comune di Falconara avesse verificato se l’insediando del bypass ferroviario nella zona limitrofa all’aeroporto fosse compatibile con la tutela del territorio e degli abitanti dal rischio di incidente.
Ad esempio: è possibile l’impatto di un aereo su un treno o sulla infrastruttura ferroviaria?
Può creare incendio, esplosione o danno ambientale l’impatto su un treno che trasporti merci pericolose come il gas propano liquido?
E viceversa, un incidente ferroviario potrebbe interferire o coinvolgere aeromobili in atterraggio o decollo? Situazioni di rischio assolutamente nuove introdotte proprio con l’eventuale realizzazione del by pass ferroviario!
Il Comune di Falconara M. non fece nulla di tutto questo semplicemente perché iscrisse arbitrariamente il progetto definitivo del by-pass ferroviario RFI-Nodo di Falconara nella Relazione Generale del Piano di Rischio come elemento di criticità già esistente in loco!
Cioè, l’Amministrazione Brandoni decise che un mucchio di carta ancora allo stato di progetto preliminare intitolato by-pass ferroviario (e, ad agosto 2009, NEANCHE DEFINITIVO!) fosse considerato come già costruito e funzionante al pari delle altre criticità esistenti come la raffineria API, il quartiere Villanova ed edifici/luoghi di aggregazione vari!
Qual era il motivo di quell’attestazione falsa?
Secondo la Relazione consegnata dai Comitati falconaresi e da Ondaverde Onlus ai Parlamentari, l’intento fu di inserire arbitrariamente il progetto definitivo di RFI SpA tra le criticità già presenti nel territorio comunale in modo da esentarlo dalle limitazioni applicabili alle nuove opere. Infatti limitazioni come pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale avrebbero potuto bocciare la collocazione territoriale del by-pass ferroviario!
Lara Polita – Consigliera comunale di FBC/CiC – prima di esprimere il proprio voto contrario alla Delibera consiliare del 6 aprile scorso, ha fatto presente quella situazione di irregolarità ed anche la responsabilità a cu, ancora una volta, si stava esponendo tutto il Consiglio comunale.
Ma è stato tutto inutile.
Per chi volesse approfondire questa scandalosa pagina amministrativa (e forse penale) riproduciamo quì il capitolo specifico del documento che i cittadini falconaresi dei Comitati e dell’Ondaverde hanno consegnato ed esposto in audizione ai deputati della Commissione Trasporti della Camera a gennaio 2015.
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L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FALCONARA NON HA CHIESTO L’INSTALLAZIONE DI UNA CENTRALINA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA A CASTELFERRETTI! LARA POLITA SMENTISCE LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE! L’unica richiesta della centralina per Castelferretti è stata formulata dalle associazioni dei cittadini falconaresi alla Regione Marche.
A seguito di quanto emerso nel Consiglio Comunale del 5 aprile 2017 Lara Polita ha dichiarato:
“con molta umiltà cerco di svolgere al meglio il mio ruolo di Consigliere Comunale, intento che provo a perseguire ascoltando con molta attenzione anche gli interventi degli altri Consiglieri e ancor più in particolare le risposte dell’Amministrazione. Mi ha colpito ad esempio un passaggio contenuto nella risposta ricevuta dal Consigliere Giacchetta su sua interrogazione presentata per accertare la provenienza degli odori molesti che imperversano a Falconara e Castelferretti. Giacchetta nello specifico chiedeva di sapere a quando risalisse l’ultima richiesta del Comune di Falconara per l’ottenimento di una centralina mobile per la rilevazione della qualità dell’aria a Castelferretti.
Nella risposta l’Amministrazione comunale specificava di aver avanzato tale richiesta in più occasioni e fra i documenti a sostegno di tale affermazione ha indicato anche il prot. n°12992 del 03/04/2015 e il prot. n° 33891 del 20/09/2016 che pubblichiamo ( Nota 2015 Nota 2016 ) . Ho quindi effettuato una richiesta di accesso agli atti e posso dichiarare con certezza che i due documenti citati non contengono richiesta di implementazione di una centralina a Castelferretti.“
Stigmatizziamo anche la seguente osservazione tecnica dell’Assessore Astolfi nella nota del 2015:
Se una centralina di rilevamento non funziona, non è affatto la stessa cosa se un inquinante viene rilevato da una delle altre centraline che funzionano! Per esempio, se il vento soffia verso Fiumesino e la centralina non funziona, è inutile che quella di Villanova o Falconara A. funzionino: infatti l’inquinamento riversato dal vento su Fiumesino non sarà rilevato e quello registrato a Villanova e Falconara A. sarà sicuramente inferiore rispetto al dato reale!
Lara Polita ha così concluso: “C’è necessità di tornare istituzionalmente e urgentemente sull’argomento. Mi auguro inoltre che la Regione Marche torni a convocare al più presto la delegazione delle Associazioni ascoltate in audizione congiunta presso le Commissioni Ambiente e Sanità l’11 maggio del 2016 perché in quel caso, invece, la centralina per Castelferretti era stata richiesta! Nella prossima convocazione la Regione dovrà rispondere insieme alle ulteriori richieste formulate dal Comitato Malaria, dall’Associazione l’Ondaverde Onlus e dal Circolo Martin Pescatore Legambiente“.
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Bypass fs di Falconara M.: tra due mesi si avvieranno i cantieri ma l’Amministrazione comunale non conosce il progetto esecutivo e non ha informato i Consiglieri e i cittadini sui sondaggi del sottosuolo e delle acque di falda che RFI ha effettuato a gennaio all’interno della ex caserma Saracini!
Mentre sulla stampa locale si informa che tra due mesi, a Falconara M., saranno aperti i cantieri del bypass ferroviario, nel corso del Consiglio comunale del 6 aprile scorso abbiamo avuto la conferma che l’Amministrazione comunale è sicuramente incapace o non vuole gestire con autorevolezza qualsiasi progetto o criticità industriale ed infrastrutturale che impatta sul proprio territorio e sui cittadini.
Riguardo all’opera del bypass ferroviario, il Comune di Falconara M. conta talmente poco nella fase attuale che “non le sono stati presentati i progetti esecutivi né pezzi dei progetti esecutivi“! Parola dell’Assessore all’Urbanistica – Clemente Rossi – che ha risposto alla specifica domanda della Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita. L’Assessore Rossi ha anche informato che “non c’è concordanza su alcune opere che sono direttamente collegate alla possibilità di raccordo della città con le strutture viarie“! In altre parole, tutto procede per realizzare l’opera che permanentemente complicherà la sicurezza idraulica della zona di Fiumesino e la sicurezza trasportistica dell’aeroporto delle Marche, ma il Comune di Falconara non è informato di nulla né da RFI né dalla società appaltatrice Ricciardello che ha già redatto il progetto esecutivo! Il Comune di Falconara M. è stato utile solo quando a marzo 2009 il Sindaco Brandoni ha dato l’assenso al progetto in sede di Conferenza dei Servizi presso il Ministero delle Infrastrutture. Poi, sono volati pesci in faccia come si merita chi NON HA MAI PROVATO AD OPPORSI AD UN PROGETTO SBAGLIATO NEL POSTO SBAGLIATO e NON SI E’ MAI BATTUTO a fianco dei cittadini PER L’ESISTENTE MIGLIOR PROGETTO che sacrificasse il meno possibile il territorio: il progetto della Provincia di Ancona, realizzabile anche a stralci.
L’Amministrazione comunale che nei confronti di Ministero delle Infrastrutture ed RFI ha abbracciato il proverbiale principio delle 3 scimmiette, continua ad esibirsi nell’arte dell’occultamento di informazioni nei confronti dei Consiglieri comunali (sicuramente non di quelli che la sostengono) e dei cittadini falconaresi.
Infatti nello stesso Consiglio comunale del 6 aprile scorso l’Assessore all’Ambiente, Matteo Astolfi, ha dovuto confermare un’informazione che alla Consigliera Lara Polita era stata riferita dai residenti del quartiere Fiumesino circa alcune opere di trivellazione e scavo che erano state intraviste a fine gennaio 2017 nell’area della ex caserma Saracini che sarà interessata dal bypass ferroviario (Lara Polita ha chiesto che almeno i risultati di tale indagine siano trasmessi ai Consiglieri!).
Ecco palesato il ruolo del Comune di Falconara M.: cittadini responsabili che forniscono informazioni ad un Consigliere comunale sostituendosi all’Assessore all’Ambiente che ha il dovere istituzionale di dare ai Consiglieri e ai cittadini stessi informazioni puntuali su ciò che RFI sta cercando ed analizzando nel sottosuolo e nelle acque di falda inquinati della ex caserma Saracini.
La risposta all’interrogazione della Consigliera di FBC/CiC la trovate quì.
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IL SINDACO BRANDONI, I SUOI ASSESSORI E I CONSIGLIERI COMUNALI TENGONO NASCOSTO CHE E’ STATA RIANIMATA (o resuscitata) MARCHE MULTISERVIZI FALCONARA srl CHE, DAL 1 GENNAIO, GESTISCE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI A FALCONARA M. Hanno ottenuto il primo risultato: sono a rischio occupazione i lavoratori del settore amministrativo!
Dispiace che ieri sera, in Consiglio comunale, si sia verificata un’incomprensione tra un gruppo di lavoratori di Marche Multiservizi Falconara srl preoccupati per la futura situazione occupazionale e la Consigliera di FBC/CiC Lara Polita.
Eppure l’intervento della Consigliera, scritto a più mani dal gruppo di lavoro delle liste civiche, era molto chiaro sia nel voler difendere il futuro occupazionale dei dipendenti di Marche Multiservizi Falconara srl sia nel voler capire perché, in fretta e furia, Marche Multiservizi Pesaro SpA – di cui il Comune di Falconara detiene uno 0,3% di azioni dopo la cessione del CAM – ha rianimato (o resuscitato) Marche Multiservizi Falconara srl.
Su questa seconda richiesta, la maggioranza del Sindaco e il Consigliere Giacanella hanno fatto muro e sono riusciti ad ingannare i lavoratori facendo credere loro che FBC/CiC non fossero interessati al loro futuro occupazionale.
E’ solo dalla mozione di UpF che si è appreso che dall’1 gennaio 2017 c’è nuovamente Marche Multiservizi Falconara srl che gestisce il servizio dei rifiuti a Falconara M.
Non è stata data alcuna informazione e spiegazione né ai Consiglieri comunali né ai cittadini sul perché sia stata costituita/resuscitata/rianimata, con quali capitali, se, nell’operazione, il valore delle quote azionarie di proprietà dei cittadini falconaresi abbiano subito variazioni, e quali condizioni siano toccate ai lavoratori!
Non era dovere di Marche Multiservizi Pesaro/HERA informarci dell’operazione societaria che, probabilmente ha trasferito il ramo di azienda in MMS Falconara srl.
Era dovere istituzionale del Sindaco e della Giunta Brandoni che in MMS SpA detiene una partecipazione azionaria che non è personale del Sindaco o di qualche componente della sua Giunta, ma dei cittadini falconaresi.
FBC/CiC hanno timore per la sorte dei lavoratori amministrativi che dal 1 gennaio 2017 Marche Multiservizi Pesaro/HERA ha riassegnato alla nuova Marche Multiservizi Falconara srl dopo che nel 2011, per razionalizzare i costi, li aveva incorporati nella società pesarese con annesso trasferimento giornaliero in pulmino da Falconara a Pesaro.
E’ evidente l’uso da “carne da macello” che si sta facendo di questi lavoratori: oggi il loro trasferimento da MMS Pesaro/HERA a MMS Falconara srl significa un alleggerimento del costo del lavoro per la prima e un appesantimento per la seconda.
Con l’arrivo del gestore unico del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti che l’Assemblea Territoriale d’Ambito individuerà in house, questa non è una buona notizia poiché dovrà essere soddisfatta “l’esigenza di razionalizzare le forme di gestione e i relativi costi, evitando le inevitabili duplicazioni connesse alla moltiplicazione dei soggetti gestori (…) perseguendo EFFICIENZA ed ECONOMICITA‘”.
Ed è risaputo che nella riorganizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti chi rischia la mannaia dell’economicità non è il settore operativo, bensì quello amministrativo!
Allora, ritornando al Consiglio comunale di ieri e alla mozione del Consigliere Giacanella, a FBC/CiC sembra che i lavoratori siano stati confusi proprio dal loro carnefice se è vero, come è vero, che il Consigliere Giacanella – il 29 Marzo 2011 alle ore 19:50 – scrisse sul sito web di Cittadini in Comune che “L’operazione di fusione tra Cam e Marche Multiservizi è la soluzione che garantisce maggiormente i lavoratori e la Città“!
La preoccupazione dei lavoratori e quella di FBC/CiC ha un unico responsabile: il Sindaco, la Giunta e la maggioranza che l’ha sostenuto.
E’ veramente paradossale e vergognoso che Giacanella & soci lancino un grido di allarme per coloro che, a causa delle scelte politiche della maggioranza che ha sostenuto e sostiene, oggi vengono di nuovo esposti all’incertezza del posto di lavoro.
FBC/CiC vogliono tutelare tutti i lavoratori dell’ex CAM ed ora MMS Falconara srl, ma la partita della tutela dei lavoratori necessita di armi molto più pesanti di una presa di posizione di facciata per appuntarsi una medaglia da esibire nella prossima campagna elettorale.
Vogliamo innanzitutto trasparenza su ciò che questa Amministrazione comunale ha avvallato in questi ultimi mesi con la creazione di MMS Falconara srl e da lì costruire la difesa dei lavoratori.
Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune
Bilancio 2017 del Comune di Falconara Marittima: NON E’ VERO CHE LE TASSE SONO INVARIATE come propaganda la Giunta Brandoni! Lo stesso Assessore al Bilancio Mondaini ha confermato quanto denunciamo da anni: i Falconaresi pagano un costo aggiuntivo di “150/200 Mila Euro all’anno di quota variabile di tassa rifiuti” per il fallimentare metodo di raccolta di Marche Multiservizi. Si sono anche inventati la bufala che il sistema di raccolta porta a porta provocherebbe un aumento dei certificati di malattia tra gli Operatori ecologici per i dolori articolari!
L’Assessore al Bilancio del Comune di Falconara M. ha confermato quanto andiamo dicendo da anni: ogni anno la bolletta dei rifiuti dei Falconaresi aumenta costantemente da anni perché il fallimentare metodo di raccolta dei rifiuti determina un conferimento in discarica di rifiuti indifferenziati superiore a quanto stabilito dalla normativa regionale e quindi costi superiori di 150/200 Mila Euro all’anno!
Per 100 mq di casa a Falconara Marittima si paga 77 Euro/anno in più di tassa sull’immondizia rispetto ad Ancona e 118 Euro/anno in più rispetto a Senigallia dove la raccolta dei rifiuti si effettua con il metodo del porta a porta.
Durante la discussione sul Bilancio in Consiglio comunale, la Consigliera di FBC/CiC – Lara Polita – ha attaccato la politica dei rifiuti che l’Amministrazione Brandoni ha sposato da ormai quasi sette anni: “Pur di non abbandonare il fallimentare metodo di prossimità nella raccolta dei rifiuti, la Giunta e i Consiglieri di maggioranza sono arrivati a giustificare il proprio NO alla raccolta porta a porta adducendo anche un ipotetico peggioramento delle condizioni fisiche dei lavoratori addetti che sarebbe stato riscontrato in alcuni Comuni che hanno adottato quel sistema. In sostanza sarebbero aumentati i disturbi articolari e le malattie determinati dai ripetuti piegamenti nel travaso dei bidoncini della differenziata! Ho ufficialmente chiesto ad alcuni Enti che praticano il porta a porta se risultasse questa problematica tra gli Operatori ecologici: la risposta è stata che non vi è stato anche alcun caso di malattie professionali dovute al cambiamento di raccolta rifiuti“. E ha aggiunto: “Il centro del riuso e lo svuota cantine sono iniziative pressoché irrilevanti dal punto di vista dell’efficacia“.
Ma c’è un altro aspetto che richiede un approfondimento nel Bilancio comunale e nei costi che pagano i Falconaresi: riguarda l’illuminazione pubblica rispetto alla quale la Consigliera di FBC/CiC ha avviato una richiesta di conoscenza degli atti. Lara Polita ha dichiarato: “Ho l’impressione che il costo della manutenzione della pubblica illuminazione che ammonta a 120000 €/anno sia davvero molto alta rispetto al costo dei consumi che è stato di 500.000 Euro“.
Di seguito i costi maggiorati della raccolta rifiuti che l’Amministrazione comunale fa pagare ai Falconaresi (calcolo per difetto)
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Ecco il Piano di Emergenza per il rischio industriale della Prefettura di Bergamo che testimonia la bontà dell’Ordine del Giorno della Consigliera comunale di FBC/CiC! Sindaco, Assessori, Consiglieri di maggioranza e del Partito Democratico ne ignorano l’esistenza e si votano un Ordine del Giorno confuso e che evita di nominare le aziende Bufarini, Casali e SEA! Lara Polita: “Ci dissociamo dall’ignoranza e dalla cattiva volontà! Votatevi pure il vostro Odg di facciata e prendetevi le vostre responsabilità, fino al prossimo incidente!”
L’Ordine del Giorno di FBC/CiC che invitava il Sindaco a chiedere a Prefetto e Protezione Civile di avviare un tavolo di confronto finalizzato alla redazione di un Piano di Emergenza riguardante l’intera città di Falconara Marittima in caso di incidente che si verifichi alle ditte Casali Srl, Bufarini Srl e SEA Srl perseguiva ciò che altre Prefetture fanno da 12 anni.
Ma è stato bocciato dal Sindaco e dai suoi Consiglieri comunali.
Pubblichiamo il Piano della Prefettura di Bergamo ( clicca quì ) che dal 2004 ha approvato un documento globale con il quale è stata pianificata la gestione delle emergenze relative al rischio industriale delle loro realtà industriali censite quali aziende a rischio.
Lara Polita, Capogruppo consiliare di FBC/CiC, al termine di un teso confronto in Consiglio comunale, ha sbattuto in faccia al Sindaco, ai suoi Consiglieri e ad uno sprovveduto e confuso Partito Democratico, il Piano della Prefettura di Bergamo e, senza mezzi termini, ha dichiarato: “Ci dissociamo dalla vostra ignoranza e dalla cattiva volontà“!
Ignoranza dimostrata dal non conoscere come altre comunità PROGRAMMANO LA TUTELA della popolazione dai rischi industriali (incendi, esalazioni, ecc)!
La cattiva volontà, Lara Polita l’ha evidenziata con queste parole: “Dopo quasi 6 mesi dalla protocollazione del nostro Odg sul Piano di Emergenza siete riusciti solo a chiedere agli uffici l’elenco delle industrie insalubri, elenco che per altro già esiste. È evidente che, se questa Amministrazione avesse ritenuto importante affrontare la questione del rischio di incidenti industriali, non avrebbe aspettato l’ordine del giorno di FBC/CiC dell’agosto 2016 per attivarsi in una qualche direzione”.
Non paghi della ostentata ignoranza, il Sindaco, i Consiglieri di maggioranza e del Partito Democratico hanno “creato” e si sono votati un loro Odg – contrapposto a quello di FBC/CiC – che è stato definito da Lara Polita “un minestrone“ che, fuori da ogni logica, mescola “argomenti tanto importanti quanto complessi come quello di un Piano di Emergenza per le attività interessate da rischio industriale con problematiche epidemiologiche e con l’argomento delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria.”
“Votatevi pure il vostro Odg di facciata e prendetevi le vostre responsabilità, fino al prossimo incidente!” ha contestato Lara Polita e ha concluso: “Non ci faremo fermare dal vostro ostruzionismo e vi scavalcheremo istituzionalmente come già fatto altre volte (l’ultima è stata la Relazione dei VVF sull’incendio Casali), portando all’attenzione della Prefettura e della Protezione Civile regionale la problematica”.
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