In una nota inviata a mezzo PEC, le civiche CiC/FBC/SAF spronano il Sindaco di Falconara ad un’azione in seno all’ANCI volta ad eliminare i vincoli all’impiego degli avanzi di Bilancio che permetterebbe al Comune un aumento di capacità di spesa per i servizi e le spese correnti. Il Consigliere comunale Calcina: “Nelle prossime settimane e mesi il Comune dovrà fronteggiare i crescenti bisogni dei cittadini già poveri e di quelli che entreranno in difficoltà per la situazione determinatasi con il covid-19. L’ANCI deve ottenere dal Governo una maggiore flessibilità di bilancio per i Comuni. Abbiamo indicato al Sindaco due proposte immediate che permetterebbero un importante aumento della capacità di spesa del Comune a favore dei servizi: la diminuzione degli accantonamenti al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, e il congelamento momentaneo dell’obbligo previsto dalla Legge di Stabilità 2019 di accantonare il nuovo Fondo di Garanzia Debiti Commerciali.
Il testo della nota inviata all’Amministrazione comunale di Falconara Marittima
Crediamo che molto presto il Comune di Falconara Marittima, al pari di ogni altro Comune italiano, si troverà di fronte all’impoverimento di una fetta dei propri cittadini. Questo comporterà una riduzione delle entrate Comunali con un conseguente calo della capacità dei Comuni di fornire servizi per i cittadini (come servizi scolastici e degli asili nido, mense, trasporti, ecc.), particolarmente rilevanti in momenti di crisi.
Fin da ora è necessario che l’Amministrazione comunale di Falconara Marittima faccia sentire la sua voce in seno all’ANCI affinché si faccia portavoce presso il Governo centrale di misure adeguate per sostenere i Comuni che, inevitabilmente, si troveranno a fronteggiare i crescenti bisogni dei cittadini con risorse ancora più scarse di quelle odierne.
Alla luce dell’utilizzo da parte della Commissione Europea della clausola generale di salvaguardia del patto di stabilità, che di fatto sospende gli obblighi previsti dal patto di stabilità e allenta le regole Ue di bilancio, occorre chiedere al Governo che anche gli Enti locali possano ottenere una maggiore flessibilità di bilancio. In pratica i Comuni dovrebbero chiedere modifiche legislative quali l’eliminazione dei vincoli all’impiego degli avanzi di Bilancio (imposti dalla Legge di stabilità 2019), la diminuzione degli accantonamenti al FCDE (fondo crediti di dubbia esigibilità), e il congelamento momentaneo dell’obbligo previsto dalla legge di stabilità 2019 di accantonare il nuovo “fondo di garanzia debiti commerciali” che determinerebbe una ulteriore riduzione della capacità di spesa dei Comuni.
Tutto questo permetterebbe un importante aumento della capacità di spesa dell’Amministrazione comunale a favore dei servizi e delle spese correnti, utili anche a rilanciare l’economia alla fine dell’emergenza.
Su questi punti se fosse necessario o opportuno un voto unanime del Consiglio comunale, il Gruppo consiliare delle liste civiche CiC/FBC/SAF dà la propria disponibilità.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.
Aprire una procedura di mediazione finalizzata all’acquisizione per usucapione dell’area verde nel quartiere Villanova, posta tra lo scalo merci ferroviario Castellaraccia e via Flaminia. Lo chiede al Sindaco di Falconara Marittima – con una mozione consiliare – il Consigliere di CiC/FBC/SAF Loris Calcina. Dalla fine degli anni ’70 quell’area è stata utilizzata per feste di quartiere, campetto realizzato dal Comune per tennis, calcetto e pallavolo, perfino assemblee autorizzate e, oggi, anche sgambatoio per cani. Tutto ciò testimonia l’uso pubblico dell’area che però risulta privata.
Abbiamo avuto conferma che l’area è privata da informazioni chieste e ottenute a settembre 2019 dal 3° Settore dell’Amministrazione comunale (Gestione, Governo, Valorizzazione del Territorio e delle Infrastrutture) il quale ci ha informato che attualmente l’area sarebbe stata ereditata da alcuni ex soci della ex Nord Legno di Ferrara trasformatasi nella società immobiliare NL PROPERTIES (sempre di Ferrara).
L’Amministrazione comunale ci ha informato che l’area “risulta di fatto utilizzata a verde pubblico da circa 30 anni ma, al momento, non risulta l’esistenza di atti che abbiano determinato il passaggio di proprietà del bene in capo all’Ente ovvero di accordi scritti che abbiano disciplinato i rapporti tra Comune e proprietari per il suo utilizzo, ovvero atti amministrativi dell’Ente che ne abbiano disposto l’utilizzo in favore della collettività“.
Il diritto prevede che dopo 20 anni di uso pacifico, continuo, ininterrotto nel tempo e caratterizzato da opere di valorizzazione e mantenimento si può avviare la procedura per usucapire che inizia con un’istanza presso l’organismo di mediazione accreditato al Ministero di Giustizia.
<<Se valorizzata con progetti mirati, l’area in questione può rappresentare un elemento di valorizzazione ludico sportiva utile al quartiere e alle società sportive cittadine>>, ha affermato il Consigliere Calcina.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Le Commissioni consiliari permanenti Cultura e Urbanistica hanno espresso parere favorevole alla cancellazione dalla toponomastica di Falconara Marittima del nome di Arturo Donaggio, neuropsichiatra che accettò – con atto personale e volontario – di scrivere e firmare il cosiddetto ‘Manifesto della Razza’, base delle leggi razziali del 1938 firmate da Mussolini e da Re Vittorio Emanuele III. Ora la decisione formale spetta alla Giunta Signorini. Il Consigliere Calcina: “Ci tengo a dire che il parere espresso dalla Commissione consiliare di togliere l’intestazione ad Arturo Donaggio dalla toponomastica di Falconara Marittima è un atto di verità e giustizia nei confronti delle vittime della Shoah, è un atto di civiltà che non ha colore politico. Quando presentammo la proposta a novembre 2018 l’obiettivo era proprio il confronto, evitare qualsiasi contrapposizione e contribuire con un gesto condiviso a consolidare la memoria che anche gli studenti degli Istituti cittadini ogni anno ripercorrono con i propri insegnanti. Ora pensiamo e abbiamo proposto che la scelta del nome di un falconarese vittima delle leggi razziali a cui dedicare la via potrebbe essere un percorso che riguardi proprio gli studenti degli Istituti falconaresi che hanno approfondito quella terribile pagina storica”..
Le Commissioni consiliari Cultura e Urbanistica presiedute dalla Prof.ssa De Luca ha espresso parere favorevole al cambio del nome alla via cittadina dedicata ad Arturo Donaggio e, dunque, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ritirerà la mozione consiliare che avrebbe dovuto portare la sua proposta alla votazione in Consiglio comunale. Il parere positivo della Commissione confortato dall’intervento dell’Assessore Giacanella, ora sarà tramesso alla Giunta presieduta dal Sindaco alla quale spetta la decisione formale. Su invito della Presidente De Luca, il Consigliere Calcina ha ricordato i motivi della proposta formulata a novembre 2018: a differenza di altri scienziati che rifiutarono, il neuropsichiatra falconarese Arturo Donaggio è tra coloro che accettarono – con atto personale e volontario – di scrivere e firmare il cosiddetto “Manifesto della Razza” in cui si sosteneva la concezione ‘biologica’ del razzismo, l’esistenza di una pura razza italiana e la non assimilabilità degli ebrei e di altre minoranze, che secondo i firmatari costituivano razze ‘non europee’. Quel Manifesto fu la base pseudoscientifica delle leggi razziali firmate da Mussolini ed il Re nel 1938 con le quali migliaia di italiani ebrei furono discriminati, vessati, deportati ed uccisi nei campi di sterminio nazisti.
La Commissione consiliare si è svolta alla presenza di cittadini falconaresi e rappresentanti della Comunità ebraica.
Il Consigliere Calcina: <<Con il parere odierno la Commissione consiliare ha anche reso omaggio al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana che all’art. 3 dichiara che ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’>>.
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
CAMBIARE IL NOME A VIA ARTURO DONAGGIO NON COMPORTERA’ ALCUN DISAGIO E COSTO A CITTADINI, IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI residenti. Pubblichiamo un documento della Regione Emilia Romagna, uno dei tanti degli Enti pubblici, che dimostra la disinformazione e l’impreparazione con la quale i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti Grilli e De Luca cercano di influenzare negativamente i residenti e gli imprenditori falconaresi. Calcina: “E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito. E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento. Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative”.
NON È ASSOLUTAMENTE VERO CHE MODIFICARE IL NOME DI VIA ARTURO DONAGGIO COMPORTEREBBE ENORMI DISAGI PER I RESIDENTI. I Presidenti delle Commissioni Grilli e De Luca sono disinformati e con le loro lacune spaventano i residenti della attuale via Arturo Donaggio. Una scorrettezza inaudita che poteva essere evitata semplicemente consultando ciò che fanno altri Enti e i Comuni italiani.
Uno su tutti è il Vademecum degli adempimenti fondamentali di un comune nato da fusione in Emilia-Romagna (leggi pp.gg 20 21 ) che alle pagine 20 e 21 affronta lo speculare problema che si verificherebbe a Falconara qualora si cambiasse il nome a via Artuto Donaggio: gli eventuali oneri per il cittadino derivante da un cambiamento di toponomastica decisa dall’Amministrazione.
A pag. 20 del Vademecum al paragrafo Conseguenze per i cittadini e le imprese è scritto:
- Anagrafe, Tributi Comunali ecc.: Il Comune registra direttamente la variazione dell’indirizzo in relazione alle attività di propria competenza.
- Patente di guida e Carta di Circolazione: Il Comune invia a ciascun residente ultrasedicenne apposita dichiarazione che va conservata insieme alla patente di guida e alla carta di circolazione, senza necessità di altri adempimenti, come previsto dalla circolare del Ministero dei trasporti 16.09.94 n. 6919 6917/4600. Analogamente, le aziende proprietarie di autoveicoli allegano a ciascuna carta di circolazione copia della comunicazione di variazione inviata dal Comune, conservando a parte l’originale. In tutti i casi, il nuovo indirizzo deve essere obbligatoriamente dichiarato alla prima occasione di rinnovo o di rifacimento della patente o della carta di circolazione.
- Utenze per acquedotto gas, rifiuti, energia elettrica: Il Comune invia comunicazione ai rispettivi gestori i quali registrano la variazione dell’indirizzo ad ogni effetto, anche nell’emissione delle bollette di pagamento.
- Utenza telefonica: La variazione dell’indirizzo deve essere comunicata dall’abbonato al gestore del servizio telefonico.
- Servizio postale: Il Comune segnala le variazioni alla sede locale di Poste Italiane. Tuttavia, si suggerisce al cittadino e all’azienda che per i primi mesi dalla variazione, la comunicazione del nuovo indirizzo nell’ambito delle relazioni private o aziendali comprenda, a fianco del nuovo indirizzo, quello vecchio tra parentesi nella forma “(ex via )”.
- Servizio sanitario: Il Comune trasmette mensilmente all’Azienda Sanitaria i dati aggiornati relativi ai cittadini residenti.
- Camera di commercio e albo delle Imprese Artigiane: Il Comune invia all’Ente camerale copia della medesima comunicazione indirizzata alla ditta. L’Ente annota la variazione dell’indirizzo per l’attività di sua competenza, compreso l’Albo delle Imprese artigiane, senza alcuna spesa a carico dell’azienda anche se riguarda la sede legale.
- Archivio Provinciale delle Imprese Agricole: Il Comune invia all’Archivio copia della medesima comunicazione indirizzata al coltivatore diretto o all’azienda agricola.
- Albi Professionali: I liberi professionisti devono provvedere direttamente a comunicare la variazione ai rispettivi Albi.
- Carta d’identità: non essendoci obbligo di aggiornamento della carta di identità, non è necessario procedere a modifica del documento, fino al rinnovo o al rilascio di un eventuale duplicato.
Dunque, l’Amministrazione comunale di Falconara fa allarmismo, spaventa i cittadini residenti e chiede di decidere a cittadini spaventati.
E’ sconcertante che l’Amministrazione comunale tratti la nostra proposta come se si trattasse dello spostamento di un divieto di transito.
E’ inquietante che non si voglia togliere l’onorificenza ad Arturo Donaggio che ha ideato e firmato il Manifesto della Razza con cui furono colpiti migliaia di ebrei, alcuni anche falconaresi, togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare, fino all’infame deportazione nei campi di concentramento.
Se per De Luca e Grilli la nostra è ideologia e propaganda allora è necessario che ripassino la storia e rileggano la Costituzione della Repubblica italiana a cui deve attenersi la loro condotta e le decisioni amministrative.
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Anche per il Giorno della Memoria del 27 gennaio 2020 SILENZIO ASSOLUTO del Sindaco Signorini, dei suoi Presidenti delle Commissioni consiliari Grilli e De Luca nonché del Presidente del Consiglio comunale Brandoni, sulla nostra richiesta di discutere la proposta di cambiamento del nome alla via intitolata al Dr. Arturo Donaggio, neuropsichiatra falconarese firmatario nel 1938 del Manifesto degli scienziati razzisti che costituì la base dei decreti esecutivi con i quali Mussolini e il re Vittorio Emanuele III fecero deportare e morire nei lager nazisti migliaia di cittadini italiani. Il Consigliere Calcina: “Che risposta potremmo dare ad un giovane che a scuola si documenta sulle leggi razziali in Italia e poi ritrova, a Falconara M.ma, uno degli artefici di quella nefandezza premiato alla memoria? E’ dal 5 novembre 2018 che va in scena questo comportamento dilatorio ed indifferente del Sindaco, della Giunta e dei suo Consiglieri”
La cronistoria che Vi raccontiamo oggi, abbiamo evitato di farlo ieri, 27 gennaio.
Ieri era il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Oggi va raccontata l’indifferenza del Sindaco Signorini, della sua Giunta e dei suoi Consiglieri di maggioranza nei confronti del Dr. Arturo Donaggio che si rese responsabile delle leggi razziali che mandarono a morte migliaia di cittadini italiani ed al quale è dedicata una via di Falconara Marittima.
Il Dr. Arturo Donaggio (nato a Falconara Marittima il 11 ottobre 1868 e morto in data 8 ottobre 1942 a Bologna, dove era stato direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell’Università) firmò, insieme a nove altri scienziati di varie discipline, la dichiarazione Il fascismo e i problemi della razza (pubblicata il 14 luglio 1938 su Il Giornale d’Italia) meglio nota come Manifesto degli scienziati razzisti. Nel Manifesto della razza si sosteneva la concezione biologica del razzismo, l’esistenza di una pura razza italiana e la non assimilabilità degli ebrei e di altre minoranze, che secondo i firmatari costituivano razze non europee. Quel Manifesto costituì la base su cui si sostenne la Legge 1020/1938 e i relativi decreti esecutivi promulgati dal governo Mussolini e controfirmati dal re Vittorio Emanuele III.
Così il 5 novembre 2018, in vista del Giorno della Memoria del 2019, inviammo una richiesta al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale, ai Presidenti delle Commissioni consiliari Urbanistica/Toponomastica e Cultura e ai rispettivi Assessori per discutere in Commissione la proposta di cambiare il nome alla via intitolata ad Arturo Donaggio.
L’8 novembre 2018 ricevemmo una mail di risposta dall’allora Presidente della Commissione Urbanistica/Toponomastica – Raimondo Baia – che scrisse: “magari convochiamo la Commissione quando ci sono altri punti all’Odg“.
Attesi invano, e così il il 30 novembre 2018 rinnovammo la richiesta del 5 novembre, indirizzandola ai medesimi destinatari.
SILENZIO ASSOLUTO
Il 14 gennaio 2018 inviammo a mezzo pec una lettera al Sindaco Signorini nella quale – dopo aver esposto la situazione determinatasi – scrissi: “Stante la situazione descritta, con spirito di collaborazione, ci appelliamo alla Sua cultura, alla Sua sensibilità oltre che al Suo impegno giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana, affinché prenda in mano la situazione descritta e apra il confronto sulla proposta“.
SILENZIO ASSOLUTO
Il 27 gennaio 2019, il Museo della Resistenza di Falconara M. ospitò l’iniziativa La memoria e il dialogo contro l’indifferenza, a cui partecipò il Presidente della Comunità ebraica di Ancona Marco Ascoli Marchetti. Il Vicesindaco Yasmin Al Diry che portò il saluto dell’Amministrazione comunale, sollecitata su via A. Donaggio dallo storico Graziano Fiordelmondo, di fronte ai cittadini presenti disse di essere a conoscenza del problema e che se ne sarebbe discusso in Giunta.
Il 5 febbraio 2019 il Presidente dimissionario della Commissione Urbanistica/Toponomastica polemizzò così con me dalle pagine di un quotidiano locale: “le Commissioni hanno un costo per la comunità, quindi in un’ottica di risparmio si cerca di massimizzarne le convocazioni. Spiace che il Consigliere Calcina non capisca questo concetto: il cambio di denominazione di via Donaggio proposto a novembre costituisce una questione indifferente a tutti non essendo un’emergenza cittadina. Probabilmente il Consigliere è rimasto ancorato agli anni ’40 del secolo scorso“.
Dato che tutto taceva, il 29 aprile 2019 protocollammo una mozione consiliare riguardante la modificazione della toponomastica della via Donaggio.
Il 18 giugno 2019, su invito del Segretario Generale e del Presidente del Consiglio comunale ho acconsentito al momentaneo rinvio della nostra mozione per dar modo al Consiglio comunale di deliberare la Soppressione della Commissione comunale per la Toponomastica, istituita con Delibere di Consiglio comunale nn. 126/2005 e 90/2006 e, contestualmente, “di dare atto che le relative funzioni della Commissione comunale per la Toponomastica sono attribuite alle Commissioni consiliari permanenti II^ e III^ che rivestono preminenti competenze in materia“.
Così il 20 settembre 2019 ho rinnovato la richiesta di convocazione congiunta delle Commissioni II^ e III^ per la valutazione della modificazione della toponomastica, via Arturo Donaggio.
SILENZIO ASSOLUTO
Il 12 dicembre 2019, nella riunione di Capigruppo il Presidente del Consiglio comunale e il Segretario Generale si sono impegnati a far discuterne nelle apposite Commissioni consiliari II^ e III^ la nostra richiesta, per cui ho acconsentito ad un nuovo rinvio nella calendarizzazione in Consiglio comunale della nostra mozione del 29 aprile 2019!
Dopo un mese di ASSOLUTO SILENZIO il 13 gennaio 2020, a mezzo pec, ho chiesto l’URGENTE convocazione congiunta delle Commissioni consiliari permanenti II^ e III^ per discutere della proposta di modificazione della toponomastica del Comune di Falconara Marittima, via Arturo Donaggio.
SILENZIO ASSOLUTO!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune
Perché si producono mozioni così ambigue come quella proposta da Luchetti sulla “politica ambientale” di Falconara? Perché una mozione che è confusissima sull’obiettivo della tutela di salute e ambiente dei falconaresi trova la convergenza tra la maggioranza del Sindaco Signorini e il PD di Luchetti? Una sola risposta: perché ambedue non ascoltano e non sono vicini ai cittadini, ai medici, ai ricercatori che da anni si battono con competenza su salute e ambiente a Falconara Marittima. Il Consigliere Calcina: “I falconaresi non vogliono sapere se, tramite gli screening, si sono ammalati nell’ultimo anno. I falconaresi hanno diritto a non ammalarsi e a non morire più degli altri marchigiani”!
Perché si producono mozioni così ambigue come quella proposta da Luchetti sulla “politica ambientale” di Falconara?
Perché una mozione che è confusissima sull’obiettivo della tutela di salute e ambiente dei falconaresi trova la convergenza tra la maggioranza del Sindaco Signorini e il PD di Luchetti?
Due domande, una sola risposta: perché ambedue non ascoltano e non sono vicini ai cittadini, ai medici, ai ricercatori che da anni si battono con competenza su salute e ambiente a Falconara Marittima.
Esattamente come hanno fatto Prefetto di Ancona, Regione Marche, ARS, ARPAM e Sindaco di Falconara defenestrando i cittadini (Comitato Mal’Aria e Ondaverde) dal tavolo regionale, con il risultato di un assoluto immobilismo di fronte a malattie e decessi per i falconaresi superiori alla media regionale.
Da quell’unica risposta genera anche quella alle risibili preoccupazioni della Presidente della Commissione consiliare Ambiente, Giorgia Fiorentini: se avessimo amministrato Falconara con il PD avremmo costretto Luchetti a mettersi in ascolto dei cittadini, dei medici e dei ricercatori competenti cosa che molta parte dei militanti del PD di Falconara già fanno e hanno fatto. Avremmo avuto i numeri per farlo, convincentemente!
I seguenti sono i motivi per cui abbiamo votato sfavorevolmente alla mozione di Luchetti.
Se, come premette la mozione, “fino ad oggi i Ministeri non hanno mai preso in considerazione di dover intervenire a sostegno delle condizioni di obiettivo svantaggio in cui versano i Comuni che ospitano gli impianti di raffinazione” al Governo non si devono chiedere “stanziamenti per investimenti finalizzati alla mitigazione delle esalazione degli impianti di raffinazione“!
Noi diciamo che i soldi per mitigare le esalazioni, per legge, li devono investire le industrie che inquinano in base alle prescrizioni della Autorizzazioni Integrate Ambientali, senza sconti! Se non lo fanno vanno sanzionate fino alle estreme conseguenze perché non facendolo mettono ancora più a rischio la salute dei cittadini e la sicurezza dei lavoratori.
Piuttosto, al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (che noi di CiC/FBC/SAF apprezziamo) va chiesta la sostituzione di controllori del suo ministero che HANNO FALLITO con la raffineria di Falconara, a partire dal Direttore Antonio Ziantoni, argomento che l’attuale Amministrazione Signorini (e la stessa Presidente Fiorentini) si è rifiutata perfino di affrontare!
Allora cosa chiedere al Governo? Canali prioritari per lo stanziamento di denaro a fondo perduto per opere che innalzino il livello di vivibilità di Falconara in termini di opere pubbliche per la cultura, il sociale, lo sport, ecc.
Poi la mozione di Luchetti si pone l’obiettivo di “richiedere al Ministero della Sanità ed alla Regione Marche azioni di prevenzione e di screening degli abitanti dei Comuni in questione“.
Un obiettivo generico ed ambiguo stante la pesante situazione di mortalità e malattia a Falconara certificata dall’Istituto Superiore di Sanità e dallo stesso Ministero della Salute con lo Studio SENTIERI. E’ dallo Studio SENTIERI che bisogna partire, ma la mozione di Luchetti non lo fa e neanche lo nomina!
Insomma, I FALCONARESI NON VOGLIONO SAPERE SE, TRAMITE GLI SCREENING, SI SONO AMMALATI NELL’ULTIMO ANNO. I FALCONARESI HANNO DIRITTO A NON AMMALARSI E A NON MORIRE PIÙ DEGLI ALTRI MARCHIGIANI!
Allora le azioni di prevenzione non possono essere vaghe, ma devono puntano ad eliminare le cause di malattia e morte!
Se Luchetti avesse ascoltato l’appello del Consigliere Calcina a rinviare e riscrivere in Commissione, insieme, quella mozione, gli obiettivi sarebbero stati mirati e scommettiamo che la maggioranza del Sindaco l’avrebbe bocciata!
Loris Calcina e Staff comunicazione Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune