BYPASS FERROVIARIO: pubblichiamo l’intervento di accusa del Consigliere comunale Loris Calcina in Consiglio Comunale del 20 marzo 2019 che, documenti alla mano, ha inchiodato Sindaco, Assessore Rossi, Brandoni, Giunta e maggioranza alle proprie RESPONSABILITA’ NELL’AVER SOSTENUTO L’OPERA SIN DAL 2008. “Tutti possono rimettere in discussione il progetto” disse in Consiglio comunale l’Ing. Luciano Frittelli di RFI (25/7/2008)! Per tutta risposta, il 25 marzo 2009 l’allora Sindaco Brandoni e l’intera Giunta (Signorini compresa) consegnarono al Ministero delle Infrastrutture il parere favorevole al progetto definitivo del bypass. Solo questa è la verità, scritta nei documenti! Il resto sono BUGIE!
Quando parliamo di arretramento della line ferroviaria parliamo di tutto il territorio, di un altro futuro, di benessere collettivo e interesse pubblico. Quando parliamo del bypass ferroviario parliamo di soffocamento del futuro, di interesse privato su territorio pubblico.
Quello che fin dal Consiglio Comunale del 25 luglio 2008 il Viceministro Sen. Mario Baldassarri, l’Amministratore Delegato Mauro Moretti e Voi tutti – compreso l’attuale Assessore Rossi – avete sostenuto è stata la politica dei due tempi: prima il bypass (o bypassino come lo chiamava il Viceministro) poi l’arretramento!
E siccome non siete degli sprovveduti, pertanto siete in malafede quando l’avete sostenuta e quando, ancora oggi, continuate a sostenerla.
Perché tutti sapete che è progettualmente ed economicamente impensabile, improponibile, ridicolo dire ai cittadini di spendere 174Milioni di Euro per fare il bypass ora e poi, dopo qualche anno, buttarne all’aria un pezzo per realizzare l’arretramento con altro denaro! Come è impensabile, improponibile, ridicolo buttare via pezzi di linea ferroviaria dopo pochi anni dalla loro realizzazione!
Quando in quel CC l’allora capogruppo consiliare Clemente Rossi disse:
aveva già abbracciato la linea governativa calata dal Viceministro e, nello stesso tempo, si era costruito l’alibi per assecondare il progetto del bypass.
Rossi come tutta la Giunta di allora e di oggi.
La bugia che oggi andate ripetendo come un mantra del “io sono stato sempre contro il bypass” ve la siete costruita da quel 2008 e si basa sullo scaltro assunto che il Viceministro Sen. Baldassarri vi impose come ordine di scuderia (Viceministro e Amministrazione Brandoni erano sotto la bandiera governativa del Popolo della Libertà ) ufficialmente in quel CC del 25 luglio 2008: il bypass come propedeutico all’arretramento della ferrovia adriatica che il Viceministro vi fece credere di poter infilare sotto la collina di Falconara Alta per farla sbucare all’Aspio. Dico ufficialmente, perché il Viceministro aveva già tracciato la linea di difesa governativa dell’attuale bypass molto prima e la ribadì in un’intervista al Messaggero il 25 aprile 2008 e poi in Consiglio Comunale.
Nell’intervista al Messaggero del 25 aprile 2008 il Senatore e Viceministro mescolava sapientemente alcune verità (tipo lo sblocco dello sviluppo urbanistico e turistico della costa oppure i miliardi di euro sprecati per continui i lavori ferroviari nella zona in frana di Ancona) con l’enorme bugia “intanto costruiamo il bypass, poi verrà l’arretramento!”
Una pozione magica che Voi tutti avete bevuto e che ancora oggi riproponete ad un’opinione pubblica a cui – dal 2008 – non avete mai dato uno straccio di strumento per capire la logica dell’opera, in che punto rischioso si farà, con quali conseguenze per il futuro. Riportava il Messaggero del 25 maggio 2008: “Arretramento della ferrovia tra Marina di Montemarciano e l’Aspio, Ferrovie pronte a rilanciare il progetto. Il progetto preliminare presentato da Rfi agli enti locali prevede l’arretramento della vecchia linea ferroviaria costruita un secolo fa lungo la spiaggia. «La società Ferrovie – ha concluso il senatore – partirà dal tratto Marina di Montemarciano-Castelferretti, in coerenza con il progetto dell’arretramento»“.
Rendetevi conto che cosa vi ha raccontato il Sen. Baldassarri: RFI che aveva fatto il progetto preliminare del bypass (il quale aveva avuto il primo OK del CIPE nel 2005), secondo il Viceministro aveva anche fatto un altro progetto preliminare per l’arretramento della stessa tratta ferroviaria.
Qualcuno si è posto la domanda di quale fosse il senso di far elaborare alla stessa RFI due progetti preliminari distinti sulla stessa tratta ferroviaria?
Qualcuno si è posto il problema che il progetto preliminare dell’arretramento del Sen. Baldassarri non è mai arrivato al CIPE?
E per il fatto che quel progetto preliminare dell’arretramento del Viceministro non è mai arrivato al CIPE, qualcuno si è chiesto se esisteva realmente?
NON ESISTEVA, perché il Viceministro portò qui in Consiglio un’idea – progetto (che anche io e gli amici del Comitato Fiumesino abbiamo visto su carta), MA che è MOLTO MA MOLTO DISTANTE dall’essere un progetto preliminare! E il Viceministro Mario Baldassarri aggiunse in Consiglio Comunale a proposito dell’arretramento:
Vi chiedo perché non avete mai preso le decisioni che vi aveva suggerito il Viceministro?
Perché non avete sollecitato con FORZA il Comune di Ancona, la Regione, la Provincia e il Ministero?
NON AVETE FATTO NULLA, a partire da quel Consiglio Comunale che faceste concludere senza una presa di posizione ufficiale del Consiglio stesso, senza una votazione che dicesse OK, vogliamo l’arretramento di Baldassarri o quello del Presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli.
NULLA, perché tutto era già pianificato! Eravate già d’accordo con la linea governativa del Viceministro.
E allora, guardandolo da distante, quello snodo che fu il Consiglio Comunale del 25 luglio 2008 è servito solo per usare l’alibi del futuro arretramento al fine di poter approvare il bypass altrimenti impresentabile.
E infatti lo approvaste alla Conferenza dei Servizi presso il Ministero delle Infrastrutture il 25 marzo 2009 con le seguenti parole dell’allora Sindaco Brandoni che vi rappresentava tutti:
E quando dite che non potevate fare altrimenti, MENTITE. L’Ing. Frittelli di RFI – sempre nel famoso Consiglio Comunale del 25 luglio 2008 – disse chiaramente:
AVETE AVUTO LA CONCRETA POSSIBILITA’ DI DIRE NO, DI FERMARE IL PROGETTO DEFINITIVO DEL BYPASS MA AVETE SCELTO DI NON FARLO!
Anzi, la vostra approvazione del progetto definitivo aveva la sua bella foglia di fico scritta nella Delibera di Giunta n° 45 del 10 marzo 2009 citata dal Sindaco che recitava
L’AUSPICIO, appunto!
L’AUSPICIO o la SPERANZA in politica e nell’amministrazione della cosa pubblica non sono categorie ammesse!
O si lotta con le possibilità date affinché si realizzi la migliore opzione per i cittadini e il territorio, oppure il resto sono chiacchiere.
Ed infatti la differenza tra chi pronuncia AUSPICI e chi lotta realmente si è palesata niente meno che in Parlamento. I cittadini dei comitati e Ondaverde e del M5S andarono in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, DA SOLI! guarda su https://www.youtube.com/watch?v=C-pUAisAYsY
Rossi e Signorini e le Giunte in cui siete stati sempre presenti non hanno mai neanche chiesto di esprimere la loro presunta contrarietà al bypass nonostante che avessero schierati tutti i loro padrini politici del Popolo delle Libertà in maggioranza di Governo, in Senato e in Parlamento!
Una prova ulteriore di quanto deliberatamente fuorviante e ingannevole sia stato il vostro comportamento amministrativo e politico su bypass e arretramento ferroviario, si palesò il 7 maggio 2014. Rispondendo all’interrogazione di Cittadini in Comune che chiedeva conto dell’arretramento, il Sindaco Brandoni a nome dell’intera Giunta di cui facevano parte Rossi e Signorini confermò implicitamente con le seguenti parole la bufala dell’arretramento del Viceministro Sen. Mario Baldassarri che tutti voi avevate abbracciato e che ancora oggi continuate evocare:
E, sempre in quella risposta, Brandoni giustificò con le seguenti parole l’accettazione del bypass ferroviario:
La realtà è nei documenti!
DOPPIOGIOCHISMO, BUGIE, DISINFORMAZIONI in 10 anni di Amministrazione Brandoni continuano con l’Amministrazione Signorini!
NESSUNO tra voi Amministratori, tantomeno Rossi, ha MAI fatto una mossa autorevole contro l’opera del bypass ferroviario.
Ecco dove sta la contradditorietà, la mancanza di lealtà dell’Assessore Rossi e della Giunta.
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SAF
Villanova e demolizioni per il bypass ferroviario: di fronte alla cancellazione di una ottantina di parcheggi, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha scritto e suggerito al Sindaco di accordarsi con ITALFERR per far parcheggiare i residenti nell’area che ha acquistato dal Comune nel 2017! “Almeno si attenui ai residenti 2 mesi di disagio per non avere più un posto dove parcheggiare la propria auto!”.
Dato che l’Ordinanza Dirigenziale N° 42 del 15/03/2019 del Comune di Falconara M. ha stabilito l’eliminazione di una ottantina di parcheggi e il cambio della viabilità nella zona del quartiere Villanova che sarà interessata dalle demolizioni di decine di appartamenti per far posto al bypass ferroviario, il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha inviato una p.e.c. urgente al Sindaco con la quale chiede di evitare ai residenti almeno il disagio della mancanza di parcheggio per le proprie auto. Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato: “Ho scritto al Sindaco che il disagio per la mancanza dei parcheggi che si estenderà dal 21 marzo prossimo fino al 25 maggio può essere attenuato se l’Amministrazione tenterà un accordo con ITALFERR per la disponibilità come parcheggio residenti dell’area acquistata dalla Società ferroviaria nel 2017. A tale proposito voglio ricordare che quella era l’area della ex Nord Legno che alla fine degli anni ’80 fu donata dalla Famiglia Angeloni di Villanova al Comune di Falconara, area che NON FU MAI VALORIZZATA PER LA CITTADINANZA! Nel 2017, infine, a causa del tracciato del bypass ferroviario, l’Amministrazione comunale Brandoni l’ha ceduta ad ITALFERR, la quale l’ha acquisita con Decreto di esproprio per la somma di circa 40.000 €. In questa triste parabola di un’area che un privato donò generosamente al pubblico, si legge la sciatteria e l’attitudine servile di tutte le Amministrazioni comunali“.
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC/SAF
RISCHIO ALLUVIONE CASTELFERRETTI: Entro il 2019 il Consorzio di Bonifica inizierà “l’ampliamento delle sezioni idrauliche” dei fossi San Sebastiano, Cannettacci, Rigatta e Liscia” MA E’ STATA MESSA IN DISCUSSIONE LA REALIZZAZIONE DELLE “CASSE DI ESPANSIONE DELLE PIENE” PER RALLENTARE L’ACQUA PROVENIENTE ALLE SPALLE DI Castelferretti! La contestazione del Consigliere Calcina in Commissione consiliare: “A tutt’oggi non esistono progetti ALTERNATIVI a quello delle casse di espansione. Pertanto la messa in sicurezza idraulica della zona compresa tra Castelferretti e Fiumesino può essere efficace ed efficiente solo garantendo sia il deflusso delle acque a valle dell’abitato, sia regimando le acque a monte con le casse!” Infine le opere sul fosso Rigatta: “I costi dell’opera progettata dal Consorzio devono essere a carico dei responsabili del restringimento del fosso, cioè API raffineria e ANAS. E’ scandaloso e inaccettabile usare denaro pubblico!”. Un’Amministrazione comunale sbandata, si adegua al progetto del Consorzio di Bonifica e dimentica l’importanza delle casse d’espansione!
RISCHIO ALLUVIONE: è stata messa in discussione la realizzazione delle “casse di espansione delle piene” per rallentare l’acqua proveniente alle spalle di Castelferretti!
Dal 2013 c’è il progetto definitivo, ma i 3.100.000 € stanziati sono fermi non si sa dove.
Entro il 2019, su incarico del Commissario Straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico Luca Ceriscioli, il Consorzio di Bonifica inizierà a realizzare opere di “ampliamento delle sezioni idrauliche, regolazione delle portate e sistemazione dei nodi di immissione tra i fossi San Sebastiano, Cannettacci, Rigatta e Liscia” che dovrebbero garantire il deflusso delle acque a valle dell’abitato di Castelferretti.
Ma con quelle opere, il problema dalle acque provenienti da monte – concausa delle alluvioni patite dai Castelfrettesi – rimane irrisolto!
In Commissione consiliare II^ (12/2/2019), le sole civiche CiC/FBC/SAF lo hanno contestato al Presidente e all’Ingegnere del Consorzio di Bonifica.
Il Consigliere Calcina ha fatto verbalizzare che a parere di CiC/FBC/SAF “senza la protezione dell’abitato di Castelferretti dalle acque provenienti da monte tramite le “casse di espansione delle piene” (con lo scopo di rallentare l’acqua proveniente da quel versante), il solo miglioramento del deflusso delle acque a valle dell’abitato rischia di non essere sufficiente per Castelferretti“, e ha aggiunto che “i due progetti (casse di espansione e regimazione idraulica) non sono alternativi MA COMPLEMENTARI E AMBEDUE NECESSARI. Non esiste un primo e un secondo tempo di intervento“.
Ambigua e autolesionista la posizione dell’Amministrazione comunale che con DGC Nr. 338 dell’11/10/2018 ha preso atto del progetto del Consorzio di Bonifica e contemporaneamente ha dichiarato che “viene completamente rimessa in discussione la realizzazione delle casse d’espansione previste nel progetto definitivo redatto dall’Autorità di Bacino Regionale e dalla Provincia di Ancona“.
Ambigua perché, da sempre, ha sostenuto la realizzazione delle casse di espansione addirittura con Delibera del Consiglio comunale n. 74 del 28 novembre 2014 che approvò la “la proposta di “Variante al PRG per la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idraulico”.
Autolesionista perché non esiste alcun Atto né della Provincia, né della Regione né del Comune che dichiara superato il progetto della casse di espansione per le piene per cui, se dovesse verificarsi un’alluvione determinata dalla massa d’acqua affluente alle spalle di Castelferretti, la mancata realizzazione delle opere di rallentamento (casse) indicherebbe immediatamente la responsabilità di tutti gli Enti che non le hanno fatte realizzare o ne hanno ritardata la realizzazione (a tutt’oggi 6 anni!!).
Sarebbe una magra consolazione per i cittadini che dovessero essere danneggiati.
FOSSO RIGATTA: con il progetto del Consorzio di Bonifica le criticità di smaltimento delle situazioni di eccessiva portata di acqua causate dai privati (ANAS e API raffineria), verranno sanate con i soldi pubblici!
CiC/FBC/SAF sostengono, al contrario, che o i responsabili elimineranno definitivamente con un loro progetto e a loro spese le criticità causate, oppure dovranno pagare il progetto risolutivo del Consorzio di Bonifica! In totale parliamo di circa 1.600.000 €; il primo stralcio previsto dal Consorzio di Bonifica ammonta a 453.700 €! Con quei soldi pubblici risparmiati, si potrebbe mettere in sicurezza anche la rete dei fossi minori a Castelferretti e Fiumesino.
Da molti anni la situazione critica del fosso Rigatta è stata descritta con chiarezza dall’AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE e, oggi, anche dallo stesso Consorzio di Bonifica (luglio 2018) il quale scrive nella Relazione Illustrativa del progetto che “l’esondazione del fosso Rigatta è da ascrivere alla insufficienza delle sezioni soggette nel tratto terminale ad ulteriori restringimenti di origine antropica (…) Dalla SS16 a mare il tratto terminale del fosso che attraversa la raffineria è completamente intubato con sezioni del tutto insufficienti“.
Quindi, stante la chiara situazione di responsabilità, qualsiasi opera che modifichi il fosso Rigatta al fine di evitarne l’esondazione deve essere a carico dei responsabili del restringimento della sezione che va dalla SS16 al mare attraverso la raffineria API!
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SiAMO Falconara
BYPASS FERROVIARIO: con sfrontatezza, la Giunta Signorini continua a ripetere la stessa bugia nella speranza che la ripetizione la trasformi in verità! La verità è nei Verbali del Consiglio comunale del 27 luglio 2008 sul bypass (che pubblichiamo). Signorini non proferì parola contro il bypass; Rossi si accontentò della barzelletta del Viceministro Mario Baldassarri che il bypass sarebbe stato il primo passo verso l’arretramento, con la ferrovia che sarebbe passata sotto la collina di Falconara Alta! Così a marzo 2009 sostennero il Sindaco Brandoni che diede parere favorevole al progetto definitivo in Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture.
Le affermazioni del Sindaco di Falconara Marittima che continuano a collegare il bypass ferroviario con un possibile arretramento della linea ferroviaria sono PURA PROPAGANDA, ARGOMENTO DI DISTRAZIONE DI MASSA. Solo una gigantesca sfrontatezza può sostenere una gigantesca operazione di riscrittura di un pezzo di storia amministrativa di Falconara Marittima che, per fortuna, non può essere cancellata dai Verbali del Consiglio comunale.
Allora vediamo come andò realmente il Consiglio comunale del 25 luglio 2008 evocato dal Sindaco Signorini. Vediamole le dichiarazioni dell’allora Capogruppo consiliare del PdL Clemente Rossi ed oggi Assessore all’Urbanistica. Rossi dichiarò a pag. 28 del Verbale 2 (leggi verbale CC luglio 2008 1^parte e parte 2^):
Quelle affermazioni, nel loro insieme, furono un capolavoro di fuffa perché Clemente Rossi:
1) Sapeva perfettamente che nel progetto preliminare non c’era scritto da nessuna parte che il bypass ferroviario era coerente o anticipatore di un futuro arretramento.
2) Sapeva perfettamente (in quanto ribadito in quel Consiglio anche dal Consigliere di CiC) dell’esistenza di un progetto di fattibilità di vero arretramento della ferrovia fatto elaborare dalla Provincia di Ancona nel 2004, progetto che era ALTERNATIVO al bypass ferroviario. Ma Clemente Rossi neppure lo citò nel suo intervento del 27 luglio 2008 e, anzi, alimentò la BARZELLETTA che il “bypass può essere fatto in accordo con l’arretramento“, barzelletta propagandata dal Viceministro Mario Baldassarri (nel suo intervento pochi minuti prima di Rossi) che lo illuse che la linea ferroviaria potesse essere indirizzata sotto la collina di Falconara Alta.
3) NON PRESENTO’ ALCUNA MOZIONE “per ulteriori approfondimenti e confronti al fine di fugare dubbi e recepire le legittime istanze delle popolazioni interessate” né in quel Consiglio del 27 luglio 2008 né MAI. Ciò è provato dal verbale di quel Consiglio che pubblichiamo il quale si conclude senza nessuna votazione di documenti proposti!
4) Non ha fatto nulla di nulla per bloccare a marzo 2009 la Delibera di Giunta e il Sindaco stesso nell’esprimerne PARERE FAVOREVOLE al progetto esecutivo del bypass durante la Conferenza dei Servizi presso il Ministero delle Infrastrutture.
E come Rossi, lo stesso Sindaco Signorini non ha mai pronunciato un dubbio sul bypass ferroviario pur sedendo in Giunta con Brandoni per 10 anni e, come gli Assessori Mondaini, Astolfi, Baldassari, votò il parere favorevole di Giunta che il Sindaco Brandoni portò al Ministero delle Infrastrutture a marzo 2009.
Questi sono i fatti documentati! Il resto sono bugie!
Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF
Grazie alla responsabilità istituzionale e verso i cittadini falconaresi dei Consiglieri di opposizione che hanno garantito con la loro presenza il numero legale, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la Delibera che nega la conformità urbanistica al progetto di RFI delle BARRIERE ACUSTICHE. Approvato l’emendamento di CiC/FBC/SAF che ha semplificato e reso più incisive le richieste prioritarie di intervento di risanamento acustico alternative alle barriere. Calcina: “Ho motivato l’emendamento sostenendo che per l’efficacia e la chiarezza della richiesta di un intervento alternativo alle barriere, la delibera doveva attenersi a ciò che è già previsto nel DM Ambiente 29/11/2000 poiché quella, e non altra, è la cornice entro cui RFI deve espletare in modo realmente sostenibile l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto, in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”. Attenti alla Regione Marche, la sua mediazione potrebbe attestarsi su barriere acustiche più basse!
Per l’ennesima volta dall’inizio dell’Amministrazione Signorini, anche nel Consiglio comunale di ieri, 15 febbraio, abbiamo assistito alle defezioni dei Consiglieri di maggioranza. L’opposizione (CiC/FBC/SAF – PD – LEGA e M5S) ha garantito il numero legale in aula con responsabilità istituzionale e grande rispetto verso i cittadini di Falconara che attendevano una decisione importante che hanno chiesto in quasi 7.000: la Delibera di Consiglio che NEGA LA CONFORMITA’ URBANISTICA al progetto di RFI per l’installazione delle barriere acustiche. La Delibera è stata approvata e CiC/FBC/SAF esprimono soddisfazione per l’approvazione di un loro emendamento le cui motivazioni erano state illustrate lunedì 11 febbraio ai Portavoce del Comitato “NO AL MURO, SI AL MARE”.
( leggilo QUI’ )
Il Consigliere Loris Calcina ha dichiarato in proposito: “L’esigenza era quella di conferire la massima efficacia e chiarezza alla Delibera e quindi essere netti nei confronti di RFI e del Ministero delle Infrastrutture nella richiesta di un intervento alternativo all’attuale progetto. Le modalità sostenibili ed alternative per abbattere l’inquinamento acustico sono già indicate nel DM Ambiente 29/11/2000 e, dunque, quella e non altra è la cornice entro cui costringere RFI ad espletare l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti”.
Infatti il testo originario del deliberato, la parte più importante dell’Atto, era stato infarcito dalla Giunta con richieste non pertinenti che tra l’altro, come quella dell’arretramento della linea ferroviaria adriatica e dell’interramento, sarebbe andata incontro agli sberleffi del Ministero delle Infrastrutture e di RFI dato che proprio a loro l’ex Sindaco Brandoni (capo della Giunta con Signorini, Rossi e Mondaini) nel 2009 aveva dato parere favorevole al progetto definitivo del famigerato bypass ferroviario che ha seppellito qualsiasi ipotesi di arretramento dalla costa della linea ferroviaria.
Ma CiC/FBC/SAF hanno anche sottolineato la necessità che la Regione Marche esca dall’ambiguità su questo argomento.
Il Consigliere Calcina: “Non ci possiamo accontentare della annunciata mozione del Presidente del Consiglio Regionale che, da quanto abbiamo appreso dai quotidiani, al contrario, ci preoccupa. Infatti se chiederà una soluzione condivisa a basso impatto ambientale, paesaggistico ed economico è probabile che la mediazione della Regione potrebbe attestarsi per le barriere un po’ più basse! La nostra è una deduzione logica dato che l’unica soluzione delle tre previste DM Ambiente 20/11/2000 che ha un impatto ambientale è quella delle barriere … e se Mastrovincenzo parla di basso impatto ambientale, il pensiero va a barriere più basse! Ipotesi da RIGETTARE CON DECISIONE”.
Dunque attenti anche alla Regione Marche! La partita è tutt’altro che vinta!
Staff comunicazione liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara
Barriere architettoniche e Consulta sulla disabilità: Consiglieri di maggioranza e Giunta comunale ammettono che negli scorsi 10 anni (e fino ad oggi) NULLA E’ STATO FATTO! L’impegno chiesto dalle opposizioni votato anche dalla maggioranza.
L’approvazione da parte del Consiglio comunale – all’unanimità – della mozione inizialmente presentata da CiC/FBC/SAF – LEGA – PD e M5Stelle che impegna il Sindaco, la Giunta e il Consiglio stesso a provvedere ad istituire la Consulta sulla disabilità e ad attivarsi rapidamente per l’adeguamento alla situazione attuale del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), ha una lettura che non può sfuggire.
La votazione di questa mozione da parte dei Consiglieri di maggioranza è un chiaro riconoscimento di responsabilità POLITICA PER CIÒ CHE NON È STATO FATTO nei 10 anni della passata Amministrazione comunale della quale ancora oggi siedono molti rappresentanti sia in Consiglio, sia in Giunta.
Le prove dell’inerzia amministrativa è palese: da ottobre 2017 – seppur chiesto da Lara Polita di CiC/FBC con una mozione bocciata dai Consiglieri di maggioranza – l’Amministrazione comunale non è intervenuta con pochi euro per eliminare I GRADINI PRESSO IL PARCHEGGIO pubblico del centro commerciale Le Ville e per sostituirli CON GLI SCIVOLI.
Ma, soprattutto, NULLA E’ STATO FATTO dopo l’annuncio dell’Assessore Clemente Rossi (sempre nel CC del 27 ottobre 2017) di una “VERIFICA RAPIDA” della validità del “Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche della mobilità per un’utenza ampliata” approvato con Delibera della Giunta comunale del 24 marzo 2006!
E’ evidente che, come opposizione, CiC/FBC e SAF continueranno ad essere propositivi e suggeriranno interventi all’Amministrazione comunale anche su questa importante e delicata problematica.
Staff comunicazione liste civiche CiC/FBC e SAF