Ma ENAC ed AERDORICA sono state informate del progetto del nuovo appostamento fisso da caccia per uccelli acquatici distante poco più di 1000 metri dalla pista dell’Aeroporto delle Marche a Falconara M.? Il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha inviato una informativa e una richiesta di valutazione alla Direzione centrale dell’ENAC, all’AERDORICA, alla Direzione Aeroportuale Regioni Centro e alla Direzione Operazioni Centro di ENAC. “Lette le Linee guida dell’ENAC relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli aeroporti, ritengo che questo appostamento fisso da caccia debba innanzitutto essere valutato dall’Ente poiché potrebbe esistere il rischio di un impatto tra un aeromobile e i volatili attratti dal laghetto artificiale” ha dichiarato il Consigliere Calcina.

doppio-simbolo.JPG Le zone umide come i laghetti costruiti per uso ricreazionale rappresentano una potente fonte attrattiva per tutti i generi di fauna selvatica potenzialmente pericolosa per la navigazione aerea”!

E’ quanto scritto nelle Linee guida dell’ENAC relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli aeroporti che continua: “Non si dovrebbero realizzare bacini artificiali, laghetti e qualsiasi altro impianto (…) nelle vicinanze di un aeroporto (…) Popolazioni di uccelli con abitudini acquatiche sono concentrate lungo zone acquose e laghetti che possono essere regolarmente usate come rifugi notturni da decine di migliaia di gabbiani ed altre specie. Per i suddetti motivi la realizzazione di queste zone umide a distanze inferiori a 13 km dagli aeroporti dovrebbe essere valutata da esperti caso per caso”.

Ho misurato con google earth la distanza tra la pista dell’aeroporto R. Sanzio e la zona in località Vallata del Molino dove si vorrebbe realizzare l’appostamento fisso da caccia per uccelli acquaticiha dichiarato Loris Calcina,ed ho verificato che li separano poco più di 1250 metri. Se ho ben interpretato il Regolamento dell’ENAC, 1250 metri mi sembrano pochi per escludere il rischio di un impatto tra un aeromobile e i volatili attratti dal laghetto artificiale dell’appostamento (Wildlife strike)”.

Il Consigliere delle civiche CiC/FBC/SAF ha inviato una nota informativa all’ENAC e alla Società AERDORICA ed ha chiesto un’attenta e competente valutazione dei rischi connessi all’attività dell’appostamento di caccia, a salvaguardia della popolazione residente e a tutela dell’aviazione civile nel suo insieme.

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Asfaltatura delle vie centrali di Falconara Marittima: pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale di 130.000 €, l’Amministrazione Signorini non interviene anche per la riduzione del rumore programmando un’asfaltatura anche fonoassorbente! Respinta la proposta del Consigliere di CiC/FBC/SAF Calcina il quale ha sottolineato che è il Piano di Risanamento Acustico Comunale approvato nel 2009 che indica espressamente il Comune quale soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico!

doppio-simbolo.JPG cattura.JPGL’Amministrazione comunale di Falconara Marittima ha deciso di utilizzare il finanziamento di 130.000 € proveniente dal Decreto Legge 34 del 30 aprile 2019 per la “bonifica del sottofondo e ripavimentazione assi stradali del centro cittadino“. Dato che il Governo centrale aveva assegnato quel fondo per “la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dello sviluppo territoriale sostenibile“, se avessimo potuto amministrare Falconara avremmo preso due piccioni con una fava: avremmo sistemato le vie cittadine con asfalto fonoassorbente in modo da unire la sicurezza di strade senza buche con l’abbattimento del rumore prodotto dai pneumatici degli autoveicoli.

Soprattutto la diminuzione dell’inquinamento acustico, oltremodo dannoso per la salute dei cittadini, avrebbe centrato l’obiettivo dello sviluppo sostenibile indicato dal DL governativo e, contemporaneamente, avrebbe realizzato anche uno degli obiettivi che l’Amministrazione comunale si è data con il Piano di Risanamento Acustico Comunale (PRAC).

Il PRAC tuttora vigente e approvato nel 2009 dal Consiglio comunale (Amministrazione Brandoni con la Prof.ssa Signorini Assessore) indica espressamente il Comune come soggetto attuatore dell’intervento di contenimento dell’inquinamento acustico in ambito urbano stendendo asfalto acustico in via Mauri e via G. Bruno (Castelferretti), in via Marconi (Stadio), a Falconara Alta e in zona Centro (via Flaminia, Bottego, F.lli Rosselli e Leopardi).

Nella seduta del Consiglio comunale del 29 luglio il Consigliere di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha chiesto proprio di stendere asfalto fonoassorbente motivando la richiesta proprio con l’esistenza del PRAC … Ma la proposta è caduta nel vuoto.

Silenzio dell’Assessore ai Lavori Pubblici – Valentina Barchiesi – e silenzio del Sindaco Signorini.

Il Consigliere di CiC/FBC/SAF ha dichiarato: “Non mi impressiona che le nostre proposte siano viste con pregiudizio e osteggiate a prescindere. Ciò che mi lascia sbigottito è l’ostentata indifferenza dell’Amministrazione comunale che, pur avendone la possibilità a costo zero grazie al contributo statale, non interviene anche per la riduzione del rumore optando per una asfaltatura anche acustica! Intervento che, tra l’altro, l’Amministrazione comunale si è autoimposto con il proprio Piano di Risanamento Acustico“.

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I due pesi e le due misure del Sindaco Signorini: per le barriere di RFI ritiene di dover coinvolgere il Ministro Sergio Costa perché il suo Dirigente del Ministero dell’Ambiente non si è presentato in Conferenza dei Servizi e ha inviato il parere positivo alle barriere. Al contrario, per l’ispezione straordinaria alla raffineria API negata a lei e alla Regione Marche dal Dirigente del Ministero dell’Ambiente, il Sindaco ha bocciato la richiesta di coinvolgere il Ministro Costa. Le dichiarazioni del Sindaco Signorini svelano l’inganno politico e amministrativo nei confronti dei cittadini che stanno constatando il differente atteggiamento nei confronti delle due situazioni speculari che riguardano la tutela della salute dei falconaresi!

doppio-simbolo.JPG Il doppiopesismo che stigmatizziamo del Sindaco di Falconara Marittima – Prof.ssa Stefania Signorini – non ha a 2-pesi-2-misure.JPGche fare con la giustezza della resistenza alla realizzazione delle deleterie barriere fonoassorbenti di RFI; quella è una battaglia che abbiamo sostenuto e sosteniamo alla luce del sole dai banchi del Consiglio comunale fino alla catena umana in spiaggia. Insieme all’Amministrazione comunale e al Sindaco stesso.

Ma sosteniamo anche la battaglia in difesa della salute dalle esalazioni industriali per le quali, a ottobre 2018, il Sindaco di Falconara e la Regione Marche avevano chiesto un’ispezione straordinaria in raffineria API mai concessa dal Dirigente del Ministero dell’Ambiente, Dott. Antonio Ziantoni. Abbiamo sostenuto anche quella richiesta di ispezione straordinaria ma al rifiuto del Dirigente Ziantoni, il Sindaco ci ha lasciato soli a chiedere l’intervento del Ministro dell’Ambiente.

Ecco dove si è palesato il doppiopesismo del Sindaco Signorini: nell’inganno politico e amministrativo nei confronti dei cittadini che stanno constatando il differente atteggiamento nei confronti delle due situazioni speculari che riguardano la tutela della salute dei falconaresi: le barriere fonoassorbenti e le esalazioni provenienti dalla raffineria API.

Le sue dichiarazioni nel comunicato stampa dell’Amministrazione comunale del 9 luglio scorso dopo la conferenza dei servizi al Ministero delle Infrastrutture sono inequivocabili: “Non si sono presentati i funzionari del Ministero dei Beni culturali, né quelli del Ministero dell’Ambiente, che ha inviato un documento di parere favorevole. Riteniamo che occorra coinvolgere direttamente il ministro Sergio Costa (…)“.

Inequivocabile – durante il Consiglio comunale del 3 giugno scorso – è stata la sua dichiarazione e il suo voto contrario alla richiesta da inviare al Ministro Costa per “disporre provvedimenti risolutivi per l’inadeguata conduzione e gestione delle attività di autorizzazione e di controllo sulla Raffineria API di Falconara M. da parte dei Soggetti a ciò deputati ovvero MATTM e ISPRA“. Vedi https://www.cittadiniincomune.net/2019/06/12/il-sindaco-signorini-si-e-rifiutata-di-inviare-al-ministro-dell%e2%80%99ambiente-la-richiesta-di-disporre-provvedimenti-risolutivi-per-l%e2%80%99inadeguata-conduzione-e-gestione-delle-attivita-di-auto/

Loris Calcina – Capogruppo consiliare liste civiche CiC/FBC/SAF

Con il raddoppio della SS Adriatica, Falconara Marittima, per l’ennesima volta, rischia di subire soltanto l’impatto di una infrastruttura senza trarne benefici. Il progetto dell’ANAS è l’ultima occasione per Falconara di vedere realizzato anche uno svincolo che dreni il traffico da via Flaminia e Palombina Vecchia. Le opposizioni (CiC/FBC/SAF – PD – M5S e Lega) chiedono che il Consiglio comunale deliberi parere favorevole alla variazione urbanistica solo se l’ANAS progetterà contestualmente anche un nuovo svincolo di collegamento con la SS16 che dreni il traffico da Falconara. Il Sindaco Signorini, l’Assessore Rossi e la maggioranza, non vogliono condizionare il parere favorevole al raddoppio della SS16 e, di fatto, affossano ogni speranza per un nuovo svincolo.

doppio-simbolo.JPG  Con il raddoppio della Statale Adriatica, Falconara Marittima, per l’ennesima volta, rischia di subire soltanto l’impatto di una infrastruttura senza trarne benefici. Non stiamo dicendo che il raddoppio non si deve fare, stiamo dicendo che il progetto del raddoppio è l’ultima occasione per Falconara di vedere realizzato uno svincolo che dreni il traffico da via Flaminia e Palombina Vecchia.

traffico.jpgMa qualcuno deve far capire, CON FORZA, all’ANAS e al Ministero delle Infrastrutture che è necessario e vitale per la città inserire anche un progetto per quello svincolo. Fino alla riunione della Commissione consiliare II^ del 28 maggio scorso la necessità dello svincolo non era passata per l’anticamera del cervello dell’Amministrazione Signorini e dell’Assessore all’Urbanistica Rossi. C’è voluta la determinazione delle opposizioni (CiC/FBC/SAF – PD – M5S e Lega) per portare all’ordine del giorno l’esigenza.

La proposta, formalizzata con una nota dal Consigliere Calcina è stata chiara: all’interno della Delibera che il Consiglio comunale è chiamato a votare lunedì 3 giugno, il parere favorevole sul progetto ANAS in variante al PRG deve essere condizionato all’accoglimento da parte dell’ANAS stessa della progettazione di una nuova bretella di collegamento o uno svincolo di accesso da Falconara alla SS16 raddoppiata. Un nuovo svincolo rappresenta infrastruttura essenziale al miglioramento della viabilità veicolare, della situazione ambientale e della sicurezza delle zone Falconara Centro, Falconara Sud.

Ma il Sindaco Signorini, l’Assessore Rossi e la loro maggioranza NON intendono condizionare il parere favorevole del Consiglio comunale al raddoppio della SS16 e, di fatto, affossano ogni speranza per un nuovo svincolo.

Condizionare il parere favorevole del Consiglio comunale alla realizzazione di un nuovo svincolo per Falconara è l’unico strumento FORTE che abbiamo in questo momento” ha dichiarato il Consigliere Calcina, “ogni altra proposta è debole e senza prospettiva“.

La vivibilità della città e la salute dei cittadini vengono prima di tutto e questo non ha nulla a che fare con la bontà del progetto dell’ANAS al quale si chiede di inserire in quel progetto uno svincolo di cui si parla da sempre” ha ribadito il Consigliere Calcina che ha aggiunto:La SS16 e la sua Variante attuale si evidenziano come un tessuto viario classificabile di tipo urbano in forte congestione”; è scritto dal 2005 nel Piano di Risanamento dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale che, oltre al raddoppio della variante alla SS16, prevedeva un intervento per liberare la viabilità costiera dai flussi di traffico di media – lunga percorrenza per ridurre le emissioni. Credo che dal 2005 la situazione sia ulteriormente peggiorata, per cui se non cogliamo l’occasione del progetto esecutivo del raddoppio per farci realizzare uno svincolo, Falconara sarà condannata per sempre al livello attuale di traffico e relativo inquinamento!“.

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PER REALIZZARE IL BYPASS FERROVIARIO VERRÀ DEVIATO ANCHE IL FOSSO RIGATTA … “Altrimenti la ferrovia rischierebbe di andare sott’acqua in caso di esondazione” ha dichiarato il Consigliere Calcina che ha aggiunto: “L’opera verrà finanziata con denaro pubblico mentre chi ha determinato la rischiosa situazione del fosso Rigatta non sborserà un euro. Mi riferisco ad API raffineria, che ha recentemente annunciato profitti per 63 Milioni di Euro, e all’ANAS i quali restrinsero le sezioni del Rigatta determinando una sorta di imbuto che a tutt’oggi ostacola il deflusso dell’acqua verso il mare. Regione Marche e Amministrazione Comunale di Falconara fanno un nuovo regalo ad API raffineria la quale si gioverà non solo dello spostamento della linea ferroviaria inglobata con le espansioni degli impianti negli anni ’70, ma anche della risoluzione del problema del fosso che, esondando, allagava anche alcune sue aree”. Il Consorzio di Bonifica inizierà a realizzare la deviazione entro il 2019, opera considerata PRIORITARIA rispetto agli altri interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

doppio-simbolo.JPG  Scrivono ITALFERR/RFI nel PROGETTO ESECUTIVO del bypass ferroviario approvato il 24 luglio 2017 e autorizzato il 23 luglio 2018 (da pag. 42 a pag. 45): La protezione della piattaforma ferroviaria dalle acque meteoriche richiede la realizzazione di opere idrauliche (precedentemente analizzate) che bisogna dimensionare e verificare adeguatamente (…) E’ bene sottolineare che il nuovo tracciato ferroviario si inserisce in un’area particolarmente critica dal punto di vista del deflusso delle acque superficiali. In particolare, la zona del nodo di Falconara è stata interessata, anche di recente (2006), da eventi alluvionali prodotti dal fosso Rigatta e dal fosso Nuovo. I problemi del Rigatta nascono dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffinaria Api (…) Risulta quindi di particolare importanza verificare che i binari non vengano interessati dalle piene e che quindi sia assicurato un franco di sicurezza rispetto al livello di massima piena di almeno 1 m..

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Come credete che si tradurrà sul territorio falconarese questa impellente esigenza posta da un’opera come il bypass ferroviario progettata nel posto sbagliato e, pertanto rischiosa ed evitabile?La traduzione l’ha fatta il Consorzio di Bonifica su incarico del Commissario Straordinario per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico Luca Ceriscioli (nonché Presidente della Regione Marche, la quale ha voluto il bypass proprio lì dove si farà): il fosso Rigatta, “responsabile” del rischio sottolineato da ITALFERR/RFI, sarà deviato su un altro fosso (Liscia) prima della zona interessata dal bypass e così si diminuirà l’affluenza dell’acqua nella zona interessata dall’opera ferroviaria.

Non è un caso che nella sua Relazione Tecnica il Consorzio di Bonifica indichi l’intervento di deviazione del fosso Rigatta come PRIORITARIO e PRIMO STRALCIO da realizzare!

Questa soluzione non è né logica né giusta, e per capire come mai il Rigatta sia stato traformato nel “responsabile” del rischio di esondazione dobbiamo mettere in fila i fatti.

1)      Il bypass ferroviario è stato voluto dalla Regione Marche, dall’ex Viceministro Mario Baldassarri, dal Comune di Falconara M., da RFI (che l’ha progettato) in una zona con un grado di rischio idrogeologico molto elevato (R4). TUTTI lo hanno sempre saputo e le alluvioni del 2006 e del 2011 lo hanno drammaticamente ricordato. I cittadini falconaresi, da soli, in audizione nel 2015, lo hanno fatto sapere anche ai Deputati della Commissione Trasporti della Camera producendo, nella Relazione di 99 pagine, la seguente immagine esplicativa elaborata sulla base delle tavole dell’Autorità di Bacino della Regione Marche. Inutilmente!

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2)      Il rischio idraulico della zona in cui realizzare il bypass è determinato principalmente dal fosso Rigatta per le cause sottolineate anche da ITALFERR/RFI: “dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffinaria Api” che, insieme ad ANAS, lo ha intubato creando una sorta di imbuto che ostacola il deflusso dell’acqua. Esondazioni del fosso che hanno colpito la stessa area di raffineria!

Nessuno ha mai voluto realmente far ripristinare ad API raffineria e ad ANAS la regolare sezione del fosso Rigatta dalla intersezione con le SS16 fino al suo sbocco al mare (attraversando la raffineria).

Nessuno ha mai voluto realmente far pagare ai responsabili il costo di un ripristino delle sezioni del fosso!

E’ logico e giusto che ora quella situazione sia risolta con denaro pubblico?

E’ logico e giusto che ciò avvenga in conseguenza di un’opera volutamente progettata su una zona di cui si conosceva perfettamente il rischio idraulico?

È questo che è stato contestato dal Consigliere comunale Loris Calcina in Commissione consiliare IV^ che, al contrario, ha visto tutti i rappresentanti dell’Amministrazione comunale Signorini accomodarsi sulla soluzione proposta dal Consorzio di Bonifica.

Una soluzione che andrà nuovamente a vantaggio di API raffineria che si gioverà non solo dello spostamento della linea ferroviaria inglobata con le espansioni degli impianti degli anni ’70, ma anche della risoluzione del problema del fosso Rigatta di cui è uno dei responsabili.

L’Amministrazione comunale Signorini (e prima di Lei, Brandoni) è complice di questa vergogna! ha dichiarato il Consigliere di CiC/FBC/SAF che si è detto “disgustato dal veder pagare con denaro pubblico, errori commessi da aziende private come l’API che hanno annunciato profitti per 63 Milioni di Euro!

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Continuano i disagi per gli utenti del servizio di bus urbano a causa dei ritardi accumulati nella tortuosa percorrenza dal capolinea da via Bottego a via Marsala ma la proposta di modifica approvata dalla Commissione consiliare V^ l’11 settembre 2018 sembra evaporata. Il Consigliere comunale delle civiche CiC/FBC/SAF ha presentato una mozione. “Ho deciso di sbloccare con una MOZIONE un incomprensibile immobilismo dell’Amministrazione comunale su una problematica così sentita dagli utenti del bus urbano quanto di semplice soluzione” ha dichiarato il Consigliere Calcina che ha aggiunto: “Con la MOZIONE, che non fa altro che riproporre il parere verbalizzato dei Consiglieri della Commissione V^, si esprimerà il Consiglio comunale in maniera vincolante per la Giunta. Capiremo se siano intervenuti mal di pancia politici tra le fila della maggioranza del Sindaco dato che la proposta approvata era stata avanzata dalle liste civiche che rappresento”.

doppio-simbolo.JPG  Continuano i disagi per gli utenti del servizio di bus urbano a causa dei ritardi accumulati nella tortuosa percorrenza dal capolinea da via Bottego a via Marsala. La causa è il percorso che obbliga il bus a transitare alla stazione ferroviaria, zona dove il traffico sempre intenso fa accumulare preziosi minuti di ritardo che gli autisti non riescono più a recuperare lungo il tragitto interno sia per le caratteristiche del percorso che per la tipologia dell’utenza servita.

2019-bus.jpgTutto questo sembrava essere in via di risoluzione allorquando, l’11 settembre 2018, la problematica era stata affrontata in Commissione consiliare V^ del Comune su proposta del Consigliere di CiC/FBC/SAF. La Commissione aveva licenziato con parere positivo la proposta di variazione del percorso del bus che dal capolinea di via Bottego avrebbe raggiunto via Marsala percorrendo via F.lli Rosselli, via Leopardi e via F.lli Cairoli. In più, sarebbe stata istituita la fermata di fronte agli ambulatori della ASL di via Rosselli.

Commissione e Assessore Clemente Rossi avevano concordato una sperimentazione di 6 mesi e l’impegno dell’Assessore di illustrare la proposta all’Amministrazione comunale per l’approvazione. Oggi, 12 aprile 2019, sono trascorsi esattamente 7 mesi e non si sa più nulla della modifica mentre continuano i disagi per gli utenti del bus urbano.

Per questo motivo il Consigliere comunale di CiC/FBC/SAF – Loris Calcina – ha deciso di sbloccare con una MOZIONE un incomprensibile immobilismo dell’Amministrazione comunale su una problematica così sentita dagli utenti del bus urbano quanto di semplice soluzione.

Con la MOZIONE, che non fa altro che riproporre il parere verbalizzato dei Consiglieri della Commissione V^, si esprimerà il Consiglio comunale in maniera vincolante per la Giunta.

Riusciremo a capire” – ha dichiarato il Consigliere Calcina –  “se la proposta era stata semplicemente dimenticata oppure se sono intervenuti mal di pancia politici in seno alla maggioranza del Sindaco dato che la proposta approvata era stata avanzata dalle liste civiche CiC/FBC/SAF, notoriamente all’opposizione dell’Amministrazione Signorini. Intanto pubblichiamo il verbale della Commissione per i cittadini che volessero documentarsi sulle posizioni espresse l’11 settembre 2018. VERBALE COMMISSIONE V^ 11/9/2018

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