Urbanistica nelle Marche, eutanasia o esecuzione? articolo su Eddyburg.it

La vergogna urbanistica in una corrispondenza per Eddyburg.it
Rilanciamo un’articolo pubblicato la scorsa settimana sul sito web Eddyburg.it – il sito attivo dal 2003, si occupa di urbanistica, società, politica.

Cronaca di una realtà a cavallo tra malcostume e malaffare in una terra bellissima, sulla testa dei cittadini e nel silenzio complice degli esperti.

“Un duro colpo è stato sferrato nel 2000 con lo stesso Piano Territoriale di Coordinamento provinciale…Fu la volta poi della modifica della legge urbanistica regionale, avvenuta con la L.R. n.19 del 2001, in base alla quale la Provincia, in sede di istruttoria dei PRG comunali, non interviene più nel merito della qualità del progetto ma “esprime un parere sulla conformità del PRG con la normativa vigente e con le previsioni dei piani territoriali.
Verificare la conformità di un PRG rispetto ad un PTC costruito essenzialmente da direttive ed indirizzi, non aventi cogenza normativa, significa poter potenzialmente approvare di tutto.Il caso della “Quadrilatero Umbria-Marche” è soltanto la più nota di una serie di operazioni decise completamente all’interno delle stanze istituzionali ma che non per questo possono dirsi immuni da evidenti interessi di natura privata. La “Quadrilatero” è un vero e proprio atto di pianificazione territoriale, non previsto da alcun regolamento che disciplina l’attività di pianificazione, attraverso il quale vengono espropriati terreni in funzione di operazioni immobiliari la cui necessità o strategicità non è motivata da alcuna analisi di tipo urbanistico, ma soltanto dalla possibilità di ricavare risorse economiche per realizzare infrastrutture anch’esse stabilite con l’intesa Stato-Regioni, senza alcuno spazio dato allo studio di alternative possibili.
A Falconara è accaduto che qualcuno ha messo in discussione la scelta di aderire al progetto Quadrilatero. Invece dell’avvio di un dibattito nei contenuti si è assistito ad una snervante pressione da parte della Regione, operata attraverso le strutture di partito, affinché Falconara non scardinasse l’intera costruzione con una eventuale fuoriuscita dall’accordo. Continua a leggere…

Le anomalie della Variante urbanistica di Castelferretti

CONFERENZA STAMPA del 16 Febb. 2009

E’ da Maggio 2008 che la Lista Civile CITTADINI in COMUNE sta evidenziando con Osservazioni, nelle piazze, nei Consigli Comunali (30/6/2008 e 11/2/2009), con note ufficiali alla Provincia di Ancona ed in Convegni (12/12/2008) le IRREGOLARITA‘, le DEVIAZIONI DALLE NORME che stanno costantemente caratterizzando la Variante urbanistica di Castelferretti. — in allegato il testo completo della Conferenza Stampa
Le riassumiamo:

  1. non ottemperanza alle procedure della Valutazione Ambientale Strategica (VAS);
  2. diminuzione qualitativa e quantitativa dei vincoli di Piano Paesaggistico Ambientale Regionale (PPAR);
  3. aggravamento ingiustificato del carico urbanistico in piena Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA), che, al contrario, deve essere risanata;
  4. sfregio del paesaggio dato che la collina di Montedomini di Castelferretti è innegabilmente l’area paesaggisticamente più pregiata del territorio comunale;
  5. mancato rispetto dei vincoli relativi alle fasce della continuità naturalistica come definiti dallo stesso Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTC);
  6. negazione della partecipazione dei cittadini;
  7. negazione del principio di equità e perequazione rispetto ad altri soggetti privati nella stessa identica situazione urbanistica di coloro che sono stati messi in condizione di usufruire dei vantaggi economici apportati dalla Variante.

L’Amministrazione comunale di Falconara Marittima ritenne che la VAS non era dovuta per la Variante di Castelferretti.

La Provincia di Ancona ha invece detto che la VAS andava applicata ma, con atteggiamento paradossale, invece di rimandare indietro la pratica per inadeguatezza formale, ha consentito al Comune di Falconara di fare la VAS dopo l’adozione, senza alcuna forma di partecipazione pubblica! Un modo stravagante quanto illegale!

La Regione Marche – unico Ente competente in fatto di Valutazione Ambientale Strategica in quanto la legislazione in attuazione della Direttiva Europea è nazionale e regionale – ha dato ragione alle motivazioni di Cittadini in Comune scrivendo che la procedura seguita dalla Provincia di Ancona presenta delle anomalie ed invitando la Provincia ad “effettuare una nuova riflessione sugli atti emanati, al fine di valutare la necessità/opportunità di un perfezionamento del provvedimento e garantire al contempo nuove forme di partecipazione più rispondenti all’importanza della variante in questione“.

La Lista Civile ritiene che in una Area ad Alto Rischio come è il territorio di Falconara una VAS espletata correttamente attraverso gli indicatori quantitativi degli impatti avrebbe senza dubbio evidenziato l’incongruità della Variante urbanistica di Castelferretti. Continua a leggere…

VARIANTE URBANISTICA DI CASTELFERRETTI

BRODETTO AVARIA…NTE PER CASTELFERRETTI!

brodetto avaria… nteNel Consiglio comunale di ieri 11 Febbraio l’assise ha approvato, con il nostro voto contrario, l’Atto che controdeduce e accoglie parzialmente i rilievi della Provincia di Ancona alla Variante urbanistica di Castelferretti dell’Amministrazione Comunale.


La Lista Civile Cittadini in Comune con un emendamento all’Atto chiedeva all’Amministrazione Comunale di accettare o respingere le prescrizioni della Provincia
.

Infatti la Legge Urbanistica Regionale non prevede l’accoglimento parziale preteso dalla Giunta Brandoni ma solo:
rifiuto o accoglimento
.

Con la “creativa invenzione” dell’accoglimento parziale delle prescrizioni, a nostro avviso, l’Amministrazione Comunale ha nuovamente agito in contrasto con la Normativa che in tutto l’iter della Variante Urbanistica di Castelferretti è stata più volte calpestata.

Tanto che la stessa Regione Marche ha scritto chiaramente che la procedura seguita anche dalla Provincia di Ancona presenta delle anomalie!

La prescrizione della Provincia di Ancona oggetto del Consiglio Comunale di ieri detta la “significativa riduzione della superficie utile lorda ammessa” che deve essere ottenuta “indicando valori che possono tendere al riconoscimento di quanto solo previsto nel vigente strumento urbanistico”.

Cittadini in comune ritiene che non ci possono essere fraintendimenti o interpretazioni creative: significativa riduzione vuole dire un taglio dell’edificabilità prevista dalla Variante del 51% come minimo, in modo da riportare l’edificabilità al livello previsto dal Piano Regolatore.

La formula creativa escogitata dalla Giunta Brandoni palesa la non volontà di ridurre l’edificabilità che significherebbe un taglio alle entrate che l’Amministrazione pretende di fare con la devastazione del territorio dell’area pregiata di Montedomini di Castelferretti.

Formula creativa, quasi indotta dalla Provincia, che ora si vede tornare indietro come un boomerang l’Atto del Comune, dato che l’Ente della Presidente Casagrande ha prescritto di ridurre significativamente l’edificabilità MA SI E’ ASTENUTO DALL’INDICARNE LA PERCENTUALE DI RIDUZIONE!
Un vero brodetto con pesce congelato male!!!!

Ma l’atteggiamento della Provincia di Ancona è stato e continua ad essere quantomeno stravagante in tutta la vicenda della devastante Variante di Castelferretti.

Per esempio: in merito alla necessità della procedura di Valutazione Ambientale Strategica che avevamo sostenuto con una apposita osservazione nel 2008 – respinta dall’Ufficio Urbanistica del Comune sostenendone la non necessità – la Provincia di Ancona ci ha dato ragione, smentendo la Dirigente del Comune di Falconara.

Ma invece di rimandare indietro la pratica per inadeguatezza formale, la Provincia ha consentito al Comune di Falconara di fare questa procedura in modo del tutto stravagante dopo l’adozione, senza alcuna forma di partecipazione pubblica.
Un modo stravagante quanto illegale!

ALLEGATO: intervento integrale in Consiglio Comunale

Loris Calcina
Capogruppo consiliare della Lista Civile Cittadini in Comune

Viabilità (via Rosselli): COME SBANDA LA GIUNTA BRANDONI

traffico Chissà se è il caso di proporre un’Ordinanza Sindacale antisbandati ?
Comunque…
Prima, il 16 Gennaio, viene convocata la Commissione Consiliare competente con i portavoce del Comitato di via Rosselli e ci si lascia convenendo di valutare la proposta illustrata dai residenti.

Poi, venti giorni dopo, senza informare e coinvolgere la Commissione Consiliare, con una dichiarazione stampa, la Giunta Brandoni blocca tutto adducendo proprio l’unico problema che era noto anche il 16 Gennaio, il problema di cassa che consiglierebbe di “congelare” il cambio di viabilità!

Ci chiediamo…

Perché l’Amministrazione non ha parlato chiaro ai rappresentanti di via Rosselli e ai componenti della Commissione Consiliare già il 16 Gennaio quando, al contrario, consiglieri del PdL si sono addirittura avventurati a proporre il costosissimo asfalto fonoassorbente?

Ci chiediamo se quella proposta faceva parte della burla nei confronti dei residenti e dei Consiglieri di minoranza oppure se essa è frutto del procedere “sbandato” della maggioranza del PdL sulle problematiche!

Cittadini in Comune ritiene di aver assistito alla farsa in cui l’Amministrazione Brandoni, di fronte alle sacrosante richieste di salubrità di centinaia di residenti di via Rosselli, non ha trovato nulla di meglio che organizzare una parata propagandistica, come è stata la Commissione Consiliare del 16 Gennaio convocata in strada, in via Rosselli, con tanto di stampa e fotografi ad immortalare la “vicinanza” degli Assessori di Brandoni ai problemi dei cittadini.

Pertanto siamo indignati dall’uso strumentale ed a fini propagandistici della Commissione Consiliare quando, al contrario, doveva essere riconvocata per valutare (insieme ai residenti) le presunte difficoltà riscontrate.

La Lista Civile Cittadini in Comune ritiene:

  1. che va concretamente preso in considerazione il tentativo di ridistribuire il carico del traffico su altre direttrici, come chiesto dal Comitato di via Rosselli;
  2. che va attuata una sperimentazione pur con aggiustamenti e valutazioni sui carichi inquinanti (atmosferico e rumore) che si diluiranno su altre zone;
  3. che il costo che dovrebbe sostenere l’Amministrazione è risibile poiché in fase di sperimentazione non si cambia la segnaletica orizzontale ma si lavora con la sola segnaletica verticale. Ci domandiamo se questa Amministrazione non ritiene etico stornare la piccola cifra per tale segnaletica dal denaro che ha incassato dalla Convenzione con l’API.

CiC non si dimentica che una parte di quella cifra della Convenzione firmata dal Sindaco Brandoni monetizza alcune opere pubbliche che l’API ancora deve a Falconara per la precedente centrale termoelettrica, opere che non ha mai realizzato.

Infine sottolineiamo che sta venendo al pettine il nodo su cui ci siamo battuti in Consiglio Comunale: il pervicace errore della Giunta Brandoni che ha deciso di alienare l’immobile di via Gobetti precludendo la futura direttrice di traffico via Buozzi/via della Repubblica/via Italia.

Loris Calcina
Capogruppo Lista Civile CiC

ANOMALIE

Convegno - Dicembre 2008 La procedura seguita dalla Provincia di Ancona per l’approvazione della cosiddetta Variante Montedomini di Castelferretti al PRG di Falconara M.ma “presenta delle anomalie“.E’ quanto ha affermato la Regione Marche con la risposta alla interrogazione dei Consiglieri di Sinistra Democratica e Rifondazione Comunista.

Pubblichiamo il documento relativo al Consiglio Regionale e la lettera che CITTADINI IN COMUNE aveva inviato alla Presidente della Provincia di Ancona in data 11/11/2008 per informare, circa le pesantissime anomalie dell’atto del Comune di Falconara M.ma, (a quei tempi) in fase di valutazione tecnica presso i tecnici provinciali.

L’atto d’accusa del nostro Consigliere Comunale a Giugno 2008 in Consiglio, la nota di CiC dell’11/11/2008 ed il Convegno “Mani sulla città” (Chiaravalle 12 Dicembre 2008) avevano richiamato l’attenzione di alcune forze politiche sullo scempio che si sta consumando sul territorio di Falconara, ormai sempre più considerato terreno di saccheggio da parte degli innumerevoli appetiti imprenditoriali, da quelli edilizi a quelli energetici!

Se si mettono a confronto i due documenti che pubblichiamo relativi alla Variante urbanistica di Castelferretti ci si rende subito conto di quanto siano fondate le motivazioni che hanno indotto la Lista Civile a rivolgersi alla Presidente Casagrande con spirito di collaborazione e profondo rispetto della normativa posta a tutela del territorio e dei cittadini che lo abitano.

Quel rispetto che pretendiamo da tutti gli Amministratori, a qualsiasi partito politico essi appartengano! Purtroppo, anche in seguito alla recentissima e stizzita risposta dei tecnici della Provincia, una parte della maggioranza della Presidente Casagrande (ad eccezione di SD e PRC che ringraziamo per la coerenza e la tenacia) non ha capito la necessità di garanzia del rispetto della normativa per poter tutelarere il territorio e chi ci abita.

RAPPRESENTANO, DAL PUNTO DI VISTA SIA TECNICO CHE POLITICO, DEVIAZIONI DALLA NORMA ED IRREGOLARITA’ INACCETTABILI CHE APRONO LA STRADA AD ALTRE ANOMALIE ED ALTRE DEVASTAZIONI DEL TERRITORIO!

E’ per questo motivo che stiamo preparando (formalmente ed economicamente) il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale il quale, purtroppo e suo malgrado, va ad assumere il ruolo di strumento sostitutivo per far valere le REGOLE senza il cui rispetto dovremo assistere allo sfregio del paesaggio unico di Montedomini di Castelferretti !

In altre parole, alla Giustizia Amministrativa, alla quale ci dobbiamo rivolgere come cittadini per vedere rispettate le regole e veder tutelato il territorio e l’ambiente in cui viviamo, verrà chiesto di supplire al compito principale delle Amministrazioni, in primo luogo il Comune di Falconara ed poi la Provincia di Ancona.

E’ sconfortante ed è un segno di tempi profondamente bui il fatto che la DEVIAZIONE DALLA NORMA (appunto le anomalie di cui alla risposta della Regione Marche) accomuni Amministrazioni di Centro Destra e di Centro Sinistra.

Se per la Giunta Brandoni la motivazione principale dell’intera architettura della Variante Montedomini è “fare cassa” – distrugga quel che distrugga – finalizzata esclusivamente ad incamerare circa 3 milioni di Euro ottenuti attraverso un “contratto” esclusivo con i privati, per la Provincia di Ancona qual’è la motivazione per deviare dalla norma?

Perché la Provincia non ha rispedito indietro al Comune di Falconara la Variante così evidentemente viziata da elementi di illegittimità nei contenuti e nelle procedure di adozione?

Le pressioni affaristiche sulle Amministrazioni locali esistono ovunque ma le NORME servono proprio a difendere il BENE PUBBLICO dall’assalto vorace dei potentati economici qualora quelle pretese possano recar danno al territorio.

Non sappiamo se per la Variante urbanistica di Montedomini esistano o meno pressioni affaristiche. Quello che abbiamo visto è che sia il Sindaco di Falconara M.ma che la Presidente della Provincia di Ancona non hanno distinto il limite per evitare le sabbie mobili delle anomalie.

Sabbie mobili nelle quali sembra politicamente annaspare il Partito Democratico.
Il PD, su urbanistica e territorio, si muove a macchia di leopardo ma piuttosto che ruggire… miagola come il lontano parente domestico del felino!

Sulla Variante di Montedomini, recentemente, il solo Gruppo falconarese ha espresso una posizione di contrarietà mentre in Provincia abbiamo constatato il muro innalzato dal PD.

Invece, seppur dicendosi non competente a valutare ufficialmente la legittimità del provvedimento della Provincia di Ancona, la Regione Marche ha tecnicamente parlato la lingua della Lista Civile!

E che dire poi di ciò che sta accadendo a Monte San Vito con la letterale EPURAZIONE del Sindaco PD Gloria Sordoni, apprezzatissima per perseguire coraggiosamente la sostenibilità ambientale e la tutela del paesaggio operando costantemente nel rispetto delle regole e per il rispetto delle regole, per far applicare le leggi e per farle rispettare da tutti?

Che dire della Segretaria del Partito Democratico la quale, di fronte alla concreta minaccia degli insaziabili appetiti edificatori dei nuovi corsari, ha pubblicamente affermato che non è il buon governo di un territorio a garantire il secondo mandato ad un Sindaco?…Se queste sono le condizioni del PD, capiamo anche il perché delle anomalie della Provincia…

DOCUMENTI IN ALLEGATO:

Loris Calcina
Capogruppo Lista Civile Cittadini in Comune

Con il cuore in mano…

Pubblichiamo una lettera aperta di una famiglia falconarese, inviataci da Luca. Abbiamo scelto di condividerla con tutti coloro che ci leggono e speriamo con buona parte dei cittadini di Falconara, perché la lettera ci ha toccato…nella sua lucidità, nella sua passione e nella sua forza. Il testo completo della lettera è disponibile cliccando QUI.
Ne riportiamo di seguito alcuni passi. Buona lettura.

“…Scrivo perché trovo assurdo che parte della popolazione falconarese si batta a favore delle nuove centrali, così da replicare la spaccatura, che già altre volte si è verificata nella cittadinanza, tra quelli che sono solidali ai malati e preoccupati per le proprie famiglie e quelli che sono solidali con i lavoratori della raffineria…

Chi guadagna da questa operazione? Il potente di turno, cioè il proprietario delle centrali che si vogliono costruire…
Chi perde? I tanti cittadini falconaresi e più in generale gli italiani. Perché?…I nuovi malati (ad esempio di leucemia, di malattie respiratorie…); le bollette dell’elettricità continueranno a crescere dato che i combustibili fossili, come tutti sanno, non dureranno in eterno…L’Italia è povera di combustibili fossili (mentre è ricca di sole, vento, acqua…). Questo implica che l’utilizzo di queste fonti di energia ci rende strategicamente dipendenti dai voleri di paesi esteri (si veda il caso della battaglia del gas tra Russia e Ucraina).
La nostra città perde valore e le nostre case lo stesso. Chi ha una casa di proprietà a Falconara sa che, se si costruisse una enorme centrale, il valore della propria casa non potrebbe risentirne positivamente. Anche questo è un danno economico per i falconaresi.

…E i lavoratori? Non avremo nuovi posti di lavoro? Qui il discorso è più articolato. Sul breve periodo sicuramente una nuova centrale crea posti di lavoro. Sul medio-lungo periodo la risposta è molto più chiara: la centrale a metano non va fatta. Perché?
Innanzitutto perché le fonti fossili finiranno; inoltre una mega centrale porta danni collaterali (in economia si chiamano esternalità negative) sulle altre attività. Si pensi alle aziende agricole della vall’Esina o alle attività ittiche che si svolgeranno in un ambiente sempre più inquinato. Per non parlare delle numerose attività legate al turismo: non a caso Senigallia vede aumentare la propria popolazione e i posti di lavoro non mancano; invece Falconara sta declinando dato che la raffineria ha fatto terra bruciata: non crea lavoro, lo distrugge!

…Qualcuno sostiene che è vantaggiosa, ma credo che si dimentichi di concludere la frase, specificando PER CHI è vantaggiosa, perché in effetti QUALCUNO ci guadagna in questo trasferimento di ricchezza dai tanti a pochi, ma non sicuramente la collettività. Forse occorre spiegare ai nostri amministratori che sono eletti per fare il bene comune e non quello di qualcuno! Così pure le rappresentanze sindacali, che debbono sì fare gli interessi di categoria, non dovrebbero perdere di vista il bene comune…”

Luca

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