FIERA: RIMETTERE IN DISCUSSIONE L’ADESIONE DI FALCONARA ALLA QUADRILATERO
Alla Commissione consiliare sulla “questione Fiera” tenutasi ieri, 12 Maggio 2009, la Lista Civile Cittadini in Comune ha espresso le seguenti valutazioni e la seguente proposta:
- il quesito centrale posto dalla recente lettera congiunta che abbiamo sottoscritto insieme agli altri Capigruppo consiliari inviata all’Assessore regionale Vittoriano Solazzi riguardo la creazione di un centro fieristico congressuale, di un centro direzionale commerciale, di un centro alberghiero e di servizi aeroportuali, poneva il problema delle CERTEZZE PER FALCONARA DA PARTE DEL PIANO INDUSTRIALE della Società “Fiere dell’Adriatico S.p.A.“. Questione dirimente per il futuro di Falconara dato che il Comune sciaguratamente decise nel 2007 di immolare 481.600 mq di territorio a ridosso di aeroporto, Castelferretti, autostrada per la costruzione di strade tra Marche e Umbria. Questione dirimente poiché il Comune di Falconara per la realizzazione delle strade umbro-marchigiane dovrà versare per 30 anni gli introiti derivati dall’ICI di quel territorio alla Società Quadrilatero Spa, non incasserà gli oneri di urbanizzazione (quantificabili in decine di milioni di euro), perderà il controllo urbanistico su che cosa fare in quell’area comunale! CiC giudica la risposta (appena una riga e mezza!) dell’Assessore Solazzi al quesito centrale una conferma che Falconara continua ad essere concepita come territorio usa e getta!
- Manca il progetto che garantisca a Falconara quello che prevede l‘Accordo di Programma fra gli Enti interessati alla realizzazione del progetto infrastutturale Quadrilatero – approvato dal Consiglio comunale di Falconara il 21/9/2007 – e cioè: UN CENTRO FIERISTICO – CONGRESSUALE, UN CENTRO DIREZIONALE COMMERCIALE, UN CENTRO ALBERGHIERO, SERVIZI AEROPORTUALI.
- CiC ritiene che la nuova Società “Fiere dell’Adriatico S.p.A.” si stia predisponendo a gestire l’esistente; e nell’esistente non c’è alcuno spazio per spostamenti fieristici nell’area di Falconara.
- Se questo è lo scenario che si prospetta (e francamente non capiamo perché dovrebbe essere spostata una Fiera imprenditorialmente nata e cresciuta in un territorio vocato e lì consolidatasi a livello internazionale…) i circa 50 ettari tra Aeroporto-Castelferretti-Autostrada rischiano seriamente di diventare una distesa di capannoni industriali deserti! Infatti la Società Quadrilatero S.p.A., quei capannoni, li costruirà comunque… indipendentemente da quello che deciderà la nuova Società fieristica. La Società Quadrilatero S.p.A. ha bisogno di incassare comunque l’ICI per 30 anni per costruire le strade umbro-marchigiane.
IL RISCHIO CHE CORRE FALCONARA E’ PALESE:
- IMPOVERITA POICHE’ L’ICI DI 30 ANNI L’INCASSA UNA S.p.A.
- BEFFATA POICHE’ NON VIENE ATTUATO IL PROGETTO PREVISTO
La Lista Civile Cittadini in Comune ha indicato nella Regione Marche la responsabile di questa ennesima beffa che si prospetta per la comunità falconarese.
La Regione Marche è socia della Quadrilatero S.p.A. e, nello stesso tempo, della Società “Fiere dell’Adriatico S.p.A.”; ciò significa che la Regione Marche ha firmato l’Accordo di Programma con il Comune di Falconara Marittima che prevede il “POLO FIERISTICO CONGRESSUALE” ma non opera affinché si vari il Piano industriale della Società “Fiere dell’Adriatico S.p.A.” che preveda il Polo Fieristico Congressuale a Falconara Marittima.
Pertanto, dopo la volenterosa convergenza con PdL e PD concretizzatasi con la lettera all’Assessore Solazzi, la posizione espressa da CiC in Commissione consiliare è stata la coerente riproposizione della necessità di avviare una valutazione giuridica al fine di RIMETTERE IN DISCUSSIONE L’ADESIONE DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA AL PROGETTO QUADRILATERO che ha “espropriato” il Comune da quanto determinato con il proprio Piano Regolatore Generale – necessità già espressa con il nostro Ordine del Giorno proposto e approvato dal Consiglio Comunale del 13 Novembre 2008.
Loris Calcina
APPROVATA MOZIONE di CiC per la TUTELA degli ESPROPRIATI dal ByPass Ferroviario Api
Nel Consiglio Comunale del 30 Aprile u.s. è stata approvata una MOZIONE della nostra Lista che impegna l’Amministrazione Comunale a chiedere ad RFI Spa, in sede di Conferenza dei Servizi, necessarie soluzioni di compensazione economica, anche prospettando trasferimenti in altri alloggi della zona, per i nuclei familiari del quartiere Villanova interessati dalle procedure di esproprio del progetto ByPass Ferroviario Api.
La MOZIONE è scaturita dall’INTERPELLANZA sullo stesso argomento sempre di CITTADINI in COMUNE la quale chiedeva perchè le soluzioni di compensazione per gli espropriati e gli sfrattati di Villanova a causa dell’attule progetto del bypass API fossero state soppresse dalla Giunta Brandoni nonostante fossero state deliberate dal Consiglio Comunale nel 2003!?
Tra l’altro non c’era spiegazione plausibile al fatto che la stessa Delibera della Giunta Brandoni aveva preso atto delle legittime richieste dei proprietari delle Aziende della zona Nord di Falconara ugualmente interessati dagli espropri del bypass e le aveva portate al tavolo della Conferenza dei Servizi, mentre trascurava i residenti di Villanova.
Dopo l’iniziale “resistenza” dello stesso Sindaco nella sua risposta alla nostra INTERPELLANZA, le argomentazioni di CiC hanno dimostrato che i prezzi di mercato dell’esproprio applicati agli immobili di Villanova saranno svantaggiosissimi per i proprietari i quali, con il denaro dell’esproprio ci potranno comprare al max la metà dei metri quadri che possiedono ora.
Alla fine, la MOZIONE è stata approvata all’unanimità del Consiglio comunale.
Va anche ricordato che il Consiglio Comunale di Jesi ha deliberato (sempre nel 2003) di richiedere ad RFI anche un risarcimento morale per coloro che verranno espropriati sempre a causa del progetto del bypass ferroviario.
Loris Calcina
La Corte dei Conti bacchetta la Quadrilatero
La Corte dei conti bacchetta la società Quadrilatero – quella che ha iniziato a costruire le strade tra le Marche e l’Umbria nelle province di Ancona e Macerata – sollevando numerosi aspetti critici.
La Corte dei Conti con deliberazione del 3 aprile 2009 critica il Progetto Quadrilatero Marche Umbria Spa e pubblica l’indagine di controllo che riguarda lo “stato di finanziamento e realizzazione delle infrastrutture strategiche ammesse a finanziamento statale”, per le infrastrutture previste dalla “Legge Obiettivo” (legge 21 dicembre 2001 n. 443, e decreti legislativi n.190, 20 agosto 2002, e n.189,17 agosto 2005, di attuazione della legge medesima).
La critica più pesante va alla capacità di spesa, appena il 1,37% dei fondi stanziati; pesante perchè mette in discussione la ragione stessa della costituzione della società. Il programma non è coerente coi tempi di realizzazione; il modello del soggetto attuatore unico – esaltato a suo tempo come strumento per accelerare i tempi – “non ha mostrato finora un incremento di funzionalità dal punto di vista dei tempi”.
Anche la tempistica della progettazione viene criticata, perchè “il metodo organizzativo prevede una pluralità di soggetti autonomi e spesso portatori di interessi contrapposti”.
Il famoso meccanismo della “cattura di valore”, inventato ed esaltato dall’allora viceministro Baldassarri, per cui gli enti locali dovrebbero partecipare al finanziamento con le future entrate fiscali derivanti dall’incremento di valore delle aree interessate dal progetto, è “impossibile da valutare”: in altri termini non si sa se funzionerà, perchè troppe variabili sono coinvolte, che non è possibile prevedere.
By-Pass ferroviario, per sapere, per capire…
La presa di posizione sul ByPass ferroviario non ha in realtà nulla che fare con le diverse visioni politiche. Se si è onestamente impegnati per il bene comune, sia a livello locale che a livello più generale, quando si tratta di valutare un’opera pubblica ci si deve prima di tutto chiedere se serve e solo dopo, in caso affermativo, qual’è la migliore soluzione in termini di impatto sull’ambiente e di costi.
Ammesso che il collegamento Roma-Rimini, evitando la sosta a Falconara, serva alle ferrovie, resta solo da stabilire, quindi, qual’è la migliore soluzione. In questa scelta non c’è e non ci può essere nulla di “politico” perché si tratta di “constatare” requisiti oggettivi.
L’ing. Frittelli di RFI, nel corso della commissione consiliare sul By-pass chiesta dal consigliere della Lista Civica Loris Calcina, ha chiarito che la scelta del by-pass non è stata determinata in alcun modo da problemi di sicurezza tra API e ferrovia, dato che gli attuali dispositivi di sicurezza sono già ottimali.
Preso atto di ciò, resta da valutare quale sia il migliore tracciato tra le varie ipotesi formulate nel tempo:
- Progetto by-pass API (costo: 160 Milioni di Euro);
- Collegamento Chiaravalle-Marina (costo: 30 Milioni di Euro);
- Collegamento Chiaravalle-Marzocca.
Visti i progetti e la documentazione prodotta, si vede come la soluzione del By-Pass API sia di gran lunga la più costosa e la più impattante rispetto alle altre due.
Progetto 1 – 2001 Chiaravalle-Marina |
Progetto 2 – 2004 Chiaravalle-Marzocca |
Progetto 3 – 2006 BYPASS API |
Il collegamento Chiaravalle-Marina, in un documento della regione del 2001, era valutato ad un costo di circa 30 milioni di euro. Il by-pass oggi costa almeno 160 milioni di euro!
Non si tratta di una differenza da poco, soprattutto in quest’ìepoca di crisi, di casse integrazioni e licenziamenti. Spendere inutilmente un centinaio di milioni in più per un’amministrazione dello Stato non è soltanto immorale: è danno erariale.
Eppure si va avanti con solo sull’ultima ipotesi di By-Pass.
Ma viene da chiedersi: se non ci guadagna lo Stato, se non ci guadagna RFI, e non ci guadagnano i cittadini, ci sarò qualcuno che ci guadadna da questa operazione?
O si tratta di puro masochismo?
Guardando bene qualcuno che ci guadagna c’è: la Raffineria Api, alla quale la Regione, in sede di rilascio della concessione petrolifera al 2020, ha già garantito la possibilità di accorparsi l’area di sedime degli attuali binari grazie proprio al By-Pass API.
Ancora una volta l’API si amplierà per 3,5 ettari e a pagare saremo noi, con i nostri soldi, le nostre tasse, la nostra salute.
Su questa questione, signore e signori, c’è poco da discutere: chi dice di essere favorevole al by-pass “per il bene di Falconara”, o è un disonesto o è un cretino.
Carlo Brunelli
BYPASS FERROVIARIO: LA GIUNTA BRANDONI NON TUTELA I CITTADINI ESPROPRIATI
BYPASS FERROVIARIO
CITTADINI IN COMUNE ATTACCA LA GIUNTA BRANDONI IN COMMISSIONE:
NON TUTELA L’AERDORICA DI CUI E’ SOCIO E
NON TUTELA I FALCONARESI CHE SARANNO ESPROPRIATI DA RFI!
Durante le Commissioni consiliari congiunte Urbanistica e Ambiente la Lista Civile ha accusato l’Amministrazione Brandoni di aver nuovamente “messo fuorigioco” Consiglieri e Consiglio Comunale (come già accaduto con la Delibera sulla convenzione con la raffineria API) evitando di convocarli per tempo e permettere loro di valutare le proposte di adeguamento e prescrizioni da presentare alla Conferenza dei Servizi Decisoria sul bypass ferroviario che si terrà il 25/3/2009 presso il Ministero delle Infrastrutture.
Ci sarebbe stato tutto il tempo per capire e fare proposte poiché il Progetto Definitivo di RFI è arrivato in Comune l’8 gennaio scorso…Invece le Commissioni convocate per il 23 Marzo, due giorni prima della Conferenza dei Servizi di Roma, non sono servite a nulla!
Premesso che le proposte di adeguamento e prescrizioni vanno elaborate e proposte dal Consiglio Comunale (come già avvenuto nel 2003) e non con una Delibera di Giunta come ha fatto il Sindaco Brandoni, QUELLO CHE IRRESPONSABILMENTE L’AMMINISTRAZIONE NON HA DECISO DI PROPORRE A ROMA RIGUARDA PRINCIPALMENTE LA SOCIETÀ AERDORICA E I CITTADINI FALCONARESI CHE SARANNO ESPROPRIATI.
Del rischio del danno strategico – economico e occupazionale – per Aerdorica, se il progetto del bypass ferroviario non verrà cambiato, abbiamo già parlato; l’unica novità da aggiungere è la registrazione dello STESSO ATTEGGIAMENTO DANNOSO E IRRESPONSABILE VERSO AERDORICA E I SUOI LAVORATORI DA PARTE DEL SOCIO DI CENTRO DESTRA BRANDONI E DEL SOCIO DI CENTRO SINISTRA REGIONALE SPACCA!
Invece va detto qualcosa sui cittadini espropriati.
Mentre LA GIUNTA BRANDONI NON HA RITENUTO DI IMPEGNARSI A TUTELA DEI CITTADINI FALCONARESI CHE SARANNO ESPROPRIATI DA RFI, tutt’altro esempio ci viene dal Consiglio Comunale di Jesi il quale ha da tempo deliberato la “previsione di adeguati indennizzi per l’acquisizione delle aree e degli edifici, previsione e quantificazione degli stessi indennizzi, comprensivi non solo del valore commerciale delle abitazioni e dei terreni, ma, con pari valenza, anche del disagio sociale subito dai residenti a seguito dello sradicamento dal contesto ivi attualmente esistente”!
Non solo la Giunta Brandoni non voluto tutelare i falconaresi come ad esempio ha fatto il Comune di Jesi, ma si è spinto più in là: ha anche eliminato quanto il Consiglio Comunale di Falconara aveva indicato con la delibera 53/2003 e cioé LA MESSA IN CARICO AD RFI DEL TRASFERIMENTO DEI NUCLEI FAMILIARI ESPROPRIATI IN ALTRI ALLOGGI DELLA ZONA QUALE SOLUZIONE DI COMPENSAZIONE ECONOMICA!
Loris Calcina
Capogruppo e consigliere comunale della Lista Civile Cittadini in Comune
VARIANTE URBANISTICA DI CASTELFERRETTI: CHIESTO L’ANNULLAMENTO DELLA DELIBERA DEL C.C. DELL’11 FEBBRAIO
La Lista Civile CITTADINI in COMUNE ha inviato al Sindaco di Falconara Marittima, al Presidente della Provincia di Ancona ed al Difensore Civico della Regione Marche la richiesta di annullamento in autotutela* della Delibera riguardante la Variante urbanistica di Castelferretti (”Presa d’atto del parere di compatibilità ambientale. Controdeduzioni e accoglimento parziale dei rilievi della Provincia“) votata nel Consiglio comunale di Falconara l’11/02/2009.
La Lista Civile ha motivato la richiesta con il fatto che la Deliberazione della Giunta Provinciale n° 7 del 16/01/2009, parte integrante dell’Atto votato dal Consiglio comunale di Falconara M.ma l’11/02/2009, è stata pubblicata sul bollettino della Provincia il 12/02/2009, cioè il giorno dopo del Consiglio comunale!!!
Infatti la Delibera della Provincia di Ancona non è stata messa a disposizione dei Consiglieri comunali di Falconara M.ma, tanto che il dispositivo dell’Atto sottoposto alla valutazione e votazione del Consiglio comunale di Falconara M.ma l’11/02/2009, a pag. 2, cita soltanto la comunicazione che la Provincia di Ancona ha inviato all’Amministrazione Comunale falconarese relativamente alla avvenuta Deliberazione della Giunta Provinciale n° 7 del 16/01/2009.
CITTADINI in COMUNE ritiene che la nota della Provincia di Ancona inviata al Comune di Falconara M.ma – sia pur esaustiva nel comunicare “il parere favorevole con rilievi” – non può in alcun modo sostituire la Deliberazione della Giunta Provinciale n° 7 del 16/01/2009 che i Consiglieri comunali hanno il diritto di conoscere integralmente e che, integralmente, deve far parte del dispositivo della Deliberazione del Consiglio Comunale di Falconara M.ma.
Ciò è tanto più vero se si analizza il contenuto della Deliberazione della Giunta Provinciale n° 7 del 16/01/2009 la quale, oltre alle motivazioni del “parere favorevole con rilievi“, non è stata deliberata con l’unanimità dei voti di tutti gli Assessori provinciali, ma con un voto contrario dettagliatamente motivato nell’Atto stesso della Provincia di Ancona.
Motivazioni che riteniamo dovevano essere sottoposte alla conoscenza dei Consiglieri Comunali per una chiara visione complessiva della delicata problematica sulla quale sono stati invitati ad esprimere una valutazione ed il proprio voto.
Il capogruppo e consigliere della Lista Civile Cittadini in Comune
Loris Calcina
Glossario:
*ANNULLAMENTO IN AUTOTUTELA: Strumento con cui l’Ente pubblico che ha emesso il provvedimento illegale, sul presupposto della sua illegittimità, lo annulla prima che qualcuno lo impugni per annullarlo.
ALLEGATO: la pagina web della Provincia