ARRETRAMENTO FERROVIARIO: LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE PAOLO PASQUINI E’ ANACRONISTICA!
Il “PASQUINI PENSIERO” CONTRO L’ARRETRAMENTO FERROVIARIO PROPOSTO DALLA PROVINCIA IMPEDISCE L’INNOVAZIONE DELLA MOBILITA’ E LO SVILUPPO DEL TERRITORIO A MISURA D’UOMO!
L’Assessore all’Urbanistica del Comune di Ancona, Paolo Pasquini, è da sempre contrario all’arretramento della ferrovia adriatica proposta nel 2004 dal Presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli. Allora l’Arch. Pasquini era Dirigente alle “Infrastrutture ferroviarie, Mobilità e Logistica” della Regione Marche.
Ma la sua coerenza si esaurisce tutta qui … il resto è un preoccupante stato confusionale!
Basta analizzare la dichiarazione riportata sulla stampa del 18/6/2010:
“La collocazione del trasporto deve servire al meglio gli insediamenti cittadini e non deve essere a favore di insediamenti turistici vicini al mare. Le ferrovie devono essere all’interno delle città come vettore ecologico“.
Domanda:
- Dica l’Arch. Pasquini in che modo il bypass ferroviario API – del quale Egli è strenuo sostenitore – serve gli insediamenti cittadini?
Glielo diciamo noi: non c’entra né con i cittadini, né con il territorio, né con la sicurezza (come comunicatoci più volte dall’ex Ministro Di Pietro nel 2007) … Il bypass ferroviario c’entra unicamente con gli interessi dell’API a cui sono stati garantiti dalla Regione Marche gli oltre 3 ettari che saranno liberati dai binari!
Trasportisticamente ci sconcerta che l’Arch. Pasquini continui ad ignorare che:
- per decongestionare le strade dal traffico privato, anche gli attuali automobilisti devono essere “conquistati” dal trasporto su ferro! IL TRENO, PERO’, NON PUO’ ASSOLVERE AL COMPITO CHE E’ PROPRIO DI UNA TRANVIA VELOCE/METRO LEGGERA la quale – solo lei – può eseguire rapidamente fermate più ravvicinate! Tranvia veloce che potrebbe collegare rapidamente una stazione ferroviaria esterna alla città (zona Aspio) con il centro! Continuare a pretendere – come accade oggi – che il treno svolga un compito per cui non è adatto (metropolitana di superficie) significa sprecare denaro e creare disaffezione al mezzo!
- La ferrovia dovrebbe servire anche a togliere dalla strada i TIR che sbarcano in porto, trasbordandoli sui carri ferroviari… Per fare questo non è necessario che la linea ferroviaria passi dentro la città e sulla costa, la parte pregiata del territorio! E’ necessario che sia collegata rapidamente all’Interporto di Jesi, senza transitare sulla scandalosa linea in frana Barducci! Tra l’altro, quanto costa ai cittadini la manutenzione costante – tutto l’anno – di quel tratto ferroviario?
Infine non capiamo perché l’Arch. Paolo Pasquini non ha a cuore il benessere e lo sviluppo del settore economico del turismo.
Preferiamo che la Regione Marche ed il Comune di Ancona favoriscano quello sviluppo e quell’occupazione sostenendo l’arretramento della linea ferroviaria dal Cesano all’Aspio piuttosto che perseguire lo sciagurato bypass ferroviario API!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista CITTADINI in COMUNE – Falconara M.)
Per il Progetto della Provincia di Ancona e molto altro vai a
http://www.comitati-cittadini.net/Approfondimenti/Bypass.htm
Il “tesoretto” del Sindaco Brandoni e … Montedomini, il TESORO di Falconara Marittima!
“tesoretto” e … TESORO
Il Sindaco Brandoni, furbescamente, non dice ai cittadini falconaresi che l’avanzo di Bilancio del 2009 di 1.950.000 € è la prova che la Variante urbanistica di Montedomini di Castelferretti non serviva!
Il Sindaco Brandoni non confessa le bugie riversate sui quotidiani all’indomani del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro quella Variante scandalo.
Il Sindaco gridò che quel ricorso aveva: “costretto l’amministrazione a congelare momentaneamente alcune risorse destinate ad una serie di importanti investimenti di cui la città ha fortemente bisogno” (…) Tali interventi sono slittati al 2010 con una tempistica che dipenderà anche dall’iter di questo ricorso“.
Oggi tocca a CiC dire quello che il Sindaco continua a nascondere sotto il “tesoretto”:
abbiamo difeso e stiamo difendendo il territorio di Castelferretti da uno sfregio poiché non esiste alcuna motivazione alla necessità di nuove abitazioni!
Abbiamo difeso e stiamo difendendo il TESORO di Montedomini/Castelferretti che la nostra comunità ha giudicato di grande valore paesaggistico apponendovi un vincolo di inedificabilità!
Stiamo difendendo l’interesse pubblico!
Ma c’è una domanda che non può essere elusa:
se il 1.950.000 € di avanzo di Bilancio dimostra che non c’è bisogno di quella Variante urbanistica, allora PERCHE’ GIUNTA E SINDACO NON TORNANO INDIETRO?
Perché non risparmiano il denaro dei cittadini per pagare gli avvocati nel contenzioso avanti al TAR delle Marche?
Eppure, così facendo, il Sindaco Brandoni sarebbe coerente con quanto dichiarò a giugno 2008 in Consiglio comunale: “Personalmente avevo già detto alla proprietà non ero convinto al 100% dell’approvazione di questa variante“.
E lo sarebbe anche il Vicesindaco Baldassarri che disse – 28/6/2008 – di “non condividere fino in fondo la Variante“!
Sia onesto il Sindaco Brandoni e cancelli quella Variante urbanistica coerentemente con quanto enunciato ai falconaresi in Consiglio comunale il 18/6/2008 con gli Indirizzi di programma della propria Giunta: “Sappiamo bene tutti che una delle maggiori voci di entrata di un Comune è rappresentata dall’urbanizzazione del territorio. E’ fermo impegno di questa amministrazione utilizzare tale strumento non per fare cassa ma per uno sviluppo armonico e compatibile con la morfologia della città ed il bene dei cittadini“!
Oggi, se il Sindaco e la Giunta non rinunceranno alla Variante urbanistica di Montedomini/Castelferetti, i cittadini falconaresi saranno giustificati a porsi le seguenti domande:
- C’è qualcuno che DEVE costruire per forza su quel tesoro di territorio?
- Il Sindaco sta forse propagandando un risanamento dai piedi di argilla? un risanamento e un “tesoretto” che non si reggeranno se non continuando a perseguire l’incasso e la devastazione della Variante urbanistica di quel tesoro che è Montedomini/Castelferretti?
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.)
Piano spiaggia: SALOTTI BUONI E SGABUZZINI?
La Lista Civile Cittadini in Comune non è contraria ai progetti degli imprenditori del Consorzio FALCOMAR. Il loro impegno economico sulla spiaggia falconarese è riconosciuto e va assecondato perché si riverbera positivamente sulla qualità della città.
Ma CiC pretende che tutta la spiaggia venga riqualificata, evitando di creare zone “sgabuzzino” per garantire i “salotti buoni”!
Sappiamo che non è intenzione del Consorzio Falcomar creare “sgabuzzini” sul litorale.
Non siamo altrettanto convinti della volontà dell’Amministrazione Brandoni visto il metodo usato per l’adozione del Piano spiaggia che, fino ad oggi, ha evitato ogni forma di concertazione con associazioni e cittadini fruitori della spiaggia falconarese.
E ci preoccupano molto le argomentazioni dei Consiglieri comunali del PdL che valutano la spiaggia da Villanova a via Roma (1° cavalcavia) soltanto degradata e gravata dal Sito Inquinato di Interesse Nazionale.
Una situazione considerata dal PdL come una sorta di fatalità!
Per Cittadini in Comune, l’attuale “declassamento” della spiaggia di Villanova non è stato un evento naturale ed ineluttabile ma deriva direttamente dal connubio tra voraci strategie industriali e cecità programmatrice delle Amministrazioni pubbliche precedenti.
Se una parte della spiaggia – e non tutta come sostiene il PdL e l’Amministrazione – è gravata dal vincolo di bonifica significa che la sua situazione non è irreversibile, significa che chi ha inquinato le falde di idrocarburi, per Legge, dovrà riportare la zona ad una condizione di “normalità”!
Già questa certezza dovrebbe suggerire all’Amministrazione comunale e alla sua maggioranza del PdL di considerare il quartiere Villanova come luogo da riqualificare e non come il “ripostiglio” della città, nel caso specifico lo sgabuzzino delle barche sparse lungo l’arenile di Falconara.
Questo è il senso dell’attuale non appoggio di CiC al Piano spiaggia adottato dalla Amministrazione Brandoni ed è il senso del nostro emendamento bocciato dalla maggioranza la quale, ad esso, ne ha sostituito uno molto più blando.
I rischi di una ulteriore dequalificazione del litorale da Villanova a via Roma sono i seguenti:
- se le barche da spostare nel futuro ridosso di Villanova sono circa 160, perché pensare ad una struttura che ne possa ospitare circa 360?
- Se non ci saranno investimenti adeguati per un ridosso funzionale, a regola d’arte e rispettoso della spiaggia pubblica, chi impedirà di trasformare la zona di Villanova in un caotico accumulo di imbarcazioni?
- Perché cancellare l’attuale spiaggia libera di Villanova e spostarla nella angusta zona tra via Roma e via Aspromonte senza prevedere, tra l’altro, un nuovo dimensionamento e un ripascimento al fine anche di evitare l’affioramento delle strutture fognarie e al fine di sistemarne la criticità?
- Dove si ricaveranno i parcheggi per i 160 proprietari delle imbarcazioni trasferite al ridosso di Villanova? E se fossero 360? E la viabilità?
- Come si legherà il ridosso al resto del quartiere Villanova quando lo scalo merci sarà trasferito all’Interporto di Jesi, condizione indispensabile per una vera apertura/collegamento del quartiere al mare?
Valutati questi rischi concreti, CiC ha tentato una mediazione/emendamento messa a punto dopo una assemblea con le associazioni dei pescatori sportivi di Villanova a cui era presente anche il Presidente del FALCOMAR.
CiC ha fatto una proposta tesa a coniugare nel miglior modo possibile la vocazione del tratto di spiaggia di Villanova ad ospitare un ridosso o punti di ormeggio con l’opportunità di ridisegnare il rapporto tra il quartiere di Villanova e il mare derivante anche dalla prevista dismissione degli scali ferroviari.
Il tutto redatto attraverso la partecipazione attiva di associazioni sportive, professionali, associazioni imprenditoriali e associazioni dei cittadini che dovrà stabilire tempi e modalità di realizzazione degli interventi.
E, elemento indispensabile per evitare l’effetto sgabuzzino, lo spostamento delle imbarcazioni oggi collocate nelle 11 aree individuate dal Piano del litorale deve avvenire soltanto dopo l’approvazione della progettazione di dettaglio ed in funzione della tempistica in essa definita.
Loris Calcina (capogruppo consiliare CiC)
BUS URBANO FALCONARA: LA PROPOSTA DI CITTADINI IN COMUNE!
La Lista Civile Cittadini in Comune ha presentato una Mozione per incentivare l’uso del servizio di trasporto pubblico urbano a Falconara Marittima, contribuire a decongestionare la viabilità e ridurre la porzione di inquinamento atmosferico urbano attribuibile al traffico veicolare.
L’idea su cui si basa la mozione proposta da CiC al Consiglio Comunale riconsidera le esigenze di mobilità dei cittadini all’interno del territorio comunale di Falconara e tenta di metterle in relazione sia con nuovi percorsi sia con proposte tariffarie convenienti per gli utenti.
I poli di attrazione di mobilità
CiC ritiene che per incentivare i cittadini a raggiungere con il bus/circolare urbana i centri commerciali – i centri sportivi, culturali, del tempo libero e religiosi – le strutture sanitarie – gli uffici comunali vanno evitati cambi di autobus scomodi, intempestivi ed inefficaci … quelli che oggi sono costretti a fare la maggior parte dei cittadini che volessero raggiungere quei poli con il bus partendo dalla parte opposta della città.
La conseguenza è l’uso del mezzo privato o, per gli anziani o non patentati, la rinuncia alla mobilità! Come fare senza aumentare i costi per l’Amministrazione Comunale determinati da un aumento del percorso chilometrico degli autobus urbani?
CiC ha verificato che nelle domeniche e nei giorni festivi esistono delle fasce orarie in cui il servizio di circolare urbana di Falconara praticamente non viene usato dall’utenza.
Quindi, nei giorni festivi, si tratterebbe di non uniformare la stessa frequenza del servizio ma di ridurla nelle ore “morbide” e mantenerla come è attualmente nelle ore di punta!
Conseguentemente, la Lista Civile CiC propone di spostare alcune decine di chilometri “festivi”, inutilizzati, sui giorni feriali e costruire su quei chilometri in più il collegamento diretto tra parti opposte della città ed i poli di attrazione della mobilità.
Il trasporto pubblico urbano avrebbe maggiore rapidità e comodità!
Ma qualcosa può essere fatto anche sulla riduzione del costo del biglietto per l’utente introducendo
- Il biglietto di andata e ritorno ad un costo inferiore alla somma di due biglietti di corsa semplice;
- Il biglietto con validità giornaliera, ossia valido per tutta la giornata dell’obliterazione.
Nel Comune di Jesi, per esempio, il biglietto di andata e ritorno ha un costo di 1,80 € invece dei 2 € che paga un utente a Falconara (costretto a comprare 2 biglietti) mentre il biglietto con validità giornaliera costa 3 € … possibilità che non esiste per l’utente falconarese!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile CiC)
Allegati: Mozione presentata su Trasporto Pubblico
CASELLO AUTOSTRADALE GABELLA-POJOLE: CITTADINI in COMUNE SMASCHERA LE BUFALE DI PdL e PD.
Non è vero che il progetto del casello autostradale di Pojole/Gabella ha trovato il consenso unanime del Consiglio comunale di Falconara M.ma. PdL e Pd, retrivi paladini di asfalto e cemento, cercano di ignorare ed occultare l’opposizione al progetto della Lista Civile Cittadini in Comune.
Nell’ultimo Consiglio comunale CiC ha subito un veemente attacco del PdL ed un silenzio assordante del PD sulle seguenti, inequivocabili argomentazioni sostenute contro il progetto:
- non esiste un fronte unito pro-casello dato che il Comune di Monte San Vito, con la Deliberazione 107 del 30/10/2009, ha anteposto “prioritariamente il potenziamento della viabilità esistente prima ed in luogo della realizzazione di ulteriori nuove opere infrastrutturali che andrebbero certamente ad impattare negativamente in un territorio già particolarmente fragile e compromesso“. Implicitamente, ha messo in discussione l’utilità del casello Pojole/Gabella.
- La stessa Deliberazione del Comune di Monte San Vito ha chiesto “preventivi e adeguati studi dei flussi di traffico” prima di qualsiasi scelta … Studi non ancora conclusi e ridotti a semplici appendici di una decisione già presa dalla Mozione approvata da PdL e PD di Falconara Marittima!
- La mozione pro-casello di PdL e PD riconosce la “concentrazione di carichi di traffico veicolare nella viabilità provinciale” che il casello autostradale determinerà. Il loro intento è ovviare all’aumento del traffico spendendo altro denaro pubblico per realizzare altre strade: 10Milioni di Euro il casello più altri 10Milioni circa le strade di collegamento!
- Il Piano di Risanamento dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale detta “la riduzione delle emissioni diffuse da traffico veicolare pesante e leggero” e la “Razionalizzazione e potenziamento del reticolo della viabilità del collegamento minore“. L’esatto contrario di ciò che determinerà la realizzazione del casello autostradale Gabella/Pojole!
Ma in Consiglio comunale, i consiglieri del PdL si sono scalmanati (muti quelli del PD!) allorquando Cittadini in Comune ha smascherato (con i documenti che pubblichiamo) la bufala che PdL e PD stanno tentando di “vendere” ad ulteriore giustificazione del progetto del casello da loro sostenuto, e cioè: “inoltre la prossimità geografica del sito industriale di API Raffineria andrebbe certamente ad aggiungere un carico di traffico pesante a quello veicolare“!
In realtà con la Valutazione di Impatto Ambientale positiva del 15/4/1994 riguardo alla centrale termoelettrica IGCC dell’API, il Ministero dell’Ambiente mise nero su bianco che – in virtù dell’uso dell’olio combustibile nell’IGCC – “un ulteriore contributo alla riduzione delle emissioni da gas di scarico dovrebbe derivare anche dal nuovo assetto produttivo della raffineria per la diminuzione del numero di autocisterne adibite al trasporto dell’olio combustibile (circa 25 trasporti giornalieri in meno)“!
Aspetto ribadito dalla stessa API raffineria nel suo Rapporto Ambientale 1998: “eliminazione dal mercato di 600.000 tonn/anno di oli combustibili e riduzione drastica del traffico pesante di automezzi e navi collegato“.
Quei circa 6 – 7.000 autotreni in meno in uscita ogni anno dalla raffineria API non sono mai stati messi in dubbio da alcuno!
Se oggi PdL e PD hanno prove che ciò non sia avvenuto lo dimostrino ed accusino Ministero dell’Ambiente e API raffineria.
Altrimenti stanno facendo i furbi!
Rapporto Amb API 1998 traffico 1
Rapporto Amb API 1998 traffico 8
Loris Calcina (capogruppo consiliare CiC)
I “DOPPIOGIOCHISTI” DEL CASELLO AUTOSTRADALE DI GABELLA-POJOLE
Se non fossero Sindaci, Assessori e consiglieri comunali in carne ed ossa saremmo indotti a pensare ad una farsa … Ma c’è poco da ridere con opportunisti della “classe” del Popolo della Libertà! Fuori classe del “doppiogiochismo“ …
Ma in gioco c’è la salute allora la furberia va smascherata!
Questi campioni del doppiogiochismo del PdL si “ricordano” dell’esistenza dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale, del Sito Inquinato di interesse Nazionale, degli stabilimenti industriali ad elevato impatto ambientale e delle Polveri sottili per chiedere al Ministro Matteoli strade a servizio dell’inutile casello autostradale di Gabella/Pojole che aggiungerà traffico su traffico …
L’esatto contrario di quanto individuato dal Piano di Risanamento dell’AERCA!
L’esatto contrario di quanto necessario per abbattere le PM10!
L’esatto contrario di quanto raccomandato dal Ministero dell’Ambiente dai tempi dell’autorizzazione della centrale termoelettrica IGCC dell’API (1994):la riduzione del traffico veicolare!
Gli stessi doppiogiochisti del PdL che sminuiscono la validità di quanto accertato dall’Indagine Epidemiologica sulle popolazioni di Falconara, Montemarciano e Chiaravalle arrivando a negare l’evidenza che per il tumore del sistema emolinfopoietico è stato accertato “un rischio importante, statisticamente significativo (…) in uomini e donne che per più di 10 anni hanno svolto occupazioni che verosimilmente hanno determinato una maggiore presenza presso le loro residenze (…)!
Gli stessi del PdL il cui Consigliere regionale Giacomo Bugaro si è detto “contrario al progetto Edison di centrali termoelettriche a Corinaldo perchè li ancora è tutto incontaminato, mentre invece a Falconara oramai non è colpa mia se le persone scelgono di rimanere o addirittura comprare casa….che sia un disastro lo so e allora visto che è così costruiamole lì“!
Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)