Piano di Emergenza Esterno a Fiumesino: la Prefettura comunica la soluzione provvisoria e d’urgenza alla via di esodo dei residenti a CiC/FBC/SAF che aveva sollevato con urgenza il problema. CiC/FBC/SAF raccoglie i timori ed il malcontento dei residenti e formula alcune osservazioni e una proposta alla Prefettura. Per rispettare il giusto criterio del PEE di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», CiC/FBC/SAF suggeriscono di realizzare un corridoio di sicurezza su via del Conventino che aggiri il cantiere del bypass ferroviario attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente. Il corridoio, con precise disposizioni che la Prefettura dovrebbe impartire ad RFI – ITALFERR, sarebbe attivato immediatamente ma solo in caso di incidente rilevante in raffineria API. Costi del corridoio a carico di RFI – ITALFERR che, tra l’altro, sembra che non abbiano previsto la chiusura della via di fuga di via Conventino nella pianificazione dei cantieri per il bypass ferroviario.

doppio-simbolo.JPG Il 21 Luglio scorso il tavolo tecnico sul Piano di Emergenza Esterno della raffineria API img-20210806-wa0005.jpgconvocato dalla Prefettura di Ancona, ha individuato una soluzione provvisoria e d’urgenza alla via di esodo dei residenti di Fiumesino che si sono visti chiudere via del Conventino dal cantiere del bypass ferroviario. La soluzione concertata anche con il Comune di Falconara Marittima ha disposto che i residenti di Fiumesino debbano defluire percorrendo via Fiumesino o in direzione di via Fiume o in direzione di via Caserme.

Il Prefetto ha anche disposto che il Sindaco di Falconara, entro il 10 agosto, inviasse una propria relazione di monitoraggio sulla soluzione concertata.

Non sappiamo quali valutazioni abbia relazionato il Sindaco di Falconara dato che – a differenza del Prefetto – non ci ha mai inviato una riga scritta riguardo alla problematica che abbiamo sollevato e che è stato il motore del summit in Prefettura.

Così CiC/FBC/SAF, interpretando il malcontento dei residenti con cui ci siamo tenuti in contatto, ha inviato una pec con proprie osservazioni al Prefetto e anche al Sindaco.  

Innanzitutto c’è perplessità sull’indicazione di via Caserme quale via di esodo poiché, considerando che uno dei criteri che impronta la Procedura di  evacuazione generica del PEE è quello di «seguire possibilmente percorsi schermati rispetto alla raffineria», indicando via Caserme i residenti sarebbero indirizzati ad imboccare via Caserme nel punto meno schermato rispetto alla raffineria (di fronte alla ex caserma dell’E.I. Saracini) e, oggettivamente, più vicino rispetto ad un eventuale incendio in quella zona della raffineria.

La seconda osservazione riguarda la risalita di via Fiumesino verso via Fiume come direzione di esodo.

Considerato che l’indicazione di via Conventino come via di fuga nel PEE vigente risponde alla corretta valutazione delle Autorità che, per qualsiasi tipo di incidente rilevante e con qualsiasi situazione meteorologica, via Conventino garantisce sempre l’allontanamento dalla raffineria e, dunque, risulta il percorso più schermato in assoluto, oggi, seppur provvisoriamente, indirizzando i residenti a risalire via Fiumesino verso via Fiume come strada di esodo significa percorrere un tragitto di centinaia di metri parallelo alla raffineria piuttosto che in allontanamento.

Pertanto, ritenendo sia che il criterio del PEE del “percorso schermato rispetto alla raffineria” non può essere derogato e sia che dall’incertezza dei tempi di realizzazione dell’opera di RFI – ITALFERR su via del Conventino non può dipendere la sicurezza che il PEE deve garantire ai residenti di Fiumesino, CiC/FBC/SAF hanno avanzato la proposta alla Prefettura di far realizzare ad RFI – ITALFERR un corridoio di sicurezza su via del Conventino che aggiri il cantiere attraverso uno sterrato sul terreno agricolo adiacente.

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Il corridoio, con precise disposizioni che la Prefettura dovrebbe impartire ad RFI – ITALFERR, sarebbe attivato immediatamente ma solo in caso di incidente rilevante in raffineria API.

Costi del corridoio a carico di RFI – ITALFERR che, tra l’altro, sembra che non abbiano previsto la chiusura della via di fuga di via Conventino nella pianificazione dei cantieri per il bypass ferroviario.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

RADDOPPIO SS16: FALCONARA PENALIZZATA DALL’INCAPACITA’ DELLA GIUNTA SIGNORINI! Rinnegando quanto chiesto all’ANAS nel 2013, la Giunta Signorini ha rinunciato allo “svincolo di accesso alla statale dal territorio di Falconara nella zona via Tesoro – Palombina Vecchia, in quanto infrastruttura essenziale al miglioramento della viabilità veicolare, della situazione ambientale e della sicurezza delle zone Falconara Centro, Falconara Sud e quartiere Collemarino di Ancona”. Nel Consiglio comunale del 3/6/2019 CiC/FBC/SAF hanno tentato di reinserire quella richiesta nel progetto dell’ANAS: la maggioranza del Sindaco bocciò gli emendamenti! Ancora una volta il Sindaco Signorini, in continuità con il predecessore Brandoni, ha consentito che FALCONARA fosse trattata COME TERRITORIO DI CONQUISTA e i FALCONARESI COME CITTADINI SACRIFICABILI AGLI INTERESSI ALTRUI!

doppio-simbolo.JPG Con il raddoppio della Strada Statale 16 Adriatica, Falconara Marittima, per l’ennesima volta, subirà soltanto l’impatto di una infrastruttura senza trarne benefici.

Attenzione: IL RADDOPPIO VA FATTO, MA stiamo dicendo che FALCONARA MARITTIMA HA PERSO L’ULTIMA OCCASIONE DI VEDERE REALIZZATO UNO SVINCOLO CHE DRENI IL TRAFFICO DA VIA FLAMINIA E PALOMBINA VECCHIA PROPRIO VERSO LA SS16 RADDOPPIATA.

Il Sindaco Signorini che, al fianco del Presidente della Regione Marche, ha espresso “«grande soddisfazione» per l’opera attesa da anni, ed ha ringraziato la Giunta regionale «sensibile» alla tematica infrastrutture” ha rinnegato quanto sostenuto dalla Giunta in cui era Assessore nel 2013: la Delibera del CC di Falconara del 10/4/2013 votata all’unanimità (maggioranza e opposizione compresa CiC) in cui fu dato “parere favorevole sul progetto” CONDIZIONANDOLO “all’inserimento nel progetto di una bretella di collegamento o uno svincolo di accesso alla statale dal territorio di Falconara nella zona via Tesoro – Palombina Vecchia, in quanto infrastruttura essenziale al miglioramento della viabilità veicolare, della situazione ambientale e della sicurezza delle zone Falconara Centro, Falconara Sud e quartiere Collemarino di Ancona”.

Quella stessa PROPOSTA DI CONDIZIONAMENTO l’abbiamo riformulata – praticamente fotocopiata – noi di CiC/FBC/SAF come emendamenti nel Consiglio Comunale del 3 giugno 2019 che doveva rivotare un nuovo parere sul progetto del raddoppio: in sostanza chiedemmo che il parere favorevole sul progetto ANAS in variante al PRG doveva essere condizionato all’accoglimento da parte dell’ANAS stessa della progettazione di una nuova bretella di collegamento o uno svincolo di accesso da Falconara alla SS16 raddoppiata.

Il 3/6/2019 la Giunta Signorini ordinò ai propri Consiglieri di maggioranza di bocciare i nostri emendamenti rinunciando a far capire, CON FORZA, all’ANAS e al Ministero delle Infrastrutture che è necessario e vitale per la città inserire anche un progetto per quello svincolo. 

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Dunque, la soddisfazione espressa dal Sindaco a fianco del Presidente Acquaroli è di aver consentito che – per l’ennesima volta – Falconara fosse trattata come territorio di conquista e i Falconaresi come cittadini sacrificabili per gli interessi altrui!

Dopotutto il Presidente della Regione Marche Acquaroli ha candidamente affermato: “Avevamo detto che Ancona avrebbe avuto una attenzione particolare.

Certo, sulla pelle dei Falconaresi!

SS16 Consiglio comunale 10.4.2013

SS16 Consiglio comunale 3.6.2019

SS16 Verbale interventi Consiglio comunale 3.6.2019

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Da settimane il cantiere del bypass ferroviario ha chiuso via del Conventino, percorso di fuga rapido per evacuare in sicurezza i residenti di Fiumesino qualora si verificasse un incidente rilevante presso la raffineria API. Con una p.e.c. al Prefetto di Ancona e al Sindaco di Falconara, CiC/FBC/SAF hanno chiesto che sia tempestivamente individuata e comunicata ai residenti di Fiumesino una via di fuga che rispetti i criteri enunciati nel Piano di Emergenza Esterna, ovvero una via di fuga schermata rispetto ad un eventuale incendio in raffineria. Inoltre, CiC/FBC/SAF hanno chiesto al Prefetto di valutare se nel comportamento di RFI – ITALFERR sia riscontrabile una inidonea comunicazione dell’avanzamento delle varie fasi di lavoro del bypass in quanto quella attualmente in essere in via del Conventino non sembra essere stata adeguatamente organizzata dal punto di vista logistico, ovvero dal punto di vista delle conseguenze a seguito della chiusura di una importantissima via di fuga del PEE.

doppio-simbolo.JPG Da settimane, l’attuale chiusura di via del Conventino, determinata dal cantiere di RFI – ITALFERR per la realizzazione del bypass ferroviario, impedisce alla popolazione residente a Fiumesino di intraprendere il percorso di fuga indicato dal Piano di Emergenza Esterna per evacuare in sicurezza la zona interessata da un eventuale incidente rilevante presso la raffineria API e raggiungere in sicurezza i punti di raccolta individuati dal PEE.

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Da quanto risulta dall’Allegato 3.1 Piano operativo di viabilità del PEE, al paragrafo CANTIERE RFI-ITALFERR PER LA REALIZZAZIONE DEL BYPASS FERROVIARIO DELLA LINEA ADRIATICA, tra le quattro fasi di lavorazione previste da RFI – ITALFERR che comporteranno modifiche all’assetto viario della zona, non è stata considerata quella che sta interessando via Conventino.

Non risulta neanche che da parte del Prefetto e del Sindaco di Falconara siano state inviate ai residenti di Fiumesino disposizioni alternative per evacuare in sicurezza la zona interessata da un eventuale incidente rilevante presso la raffineria API.

Non è pensabile che per i 6 mesi necessari indicati da RFI per la fase di lavoro che riguarda via del Conventino i residenti di Fiumesino debbano convivere con il rischio di rimanere intrappolati in caso di necessità di evacuazione della zona.

cattura.JPG Era stata prevista questa situazione?

Come mai i residenti di Fiumesino non sono ancora informati riguardo ad una adeguata via di fuga?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAMO Falconara Sinistra in Comune

Castelferretti: barriere architettoniche nel marciapiede in via Giordano Bruno a Castelferretti. Inadeguatezza del marciapiede in via S. Maria. Inviata documentazione fotografica all’Assessore alla viabilità comunale e alla Commissione consiliare competente. CiC/FBC/SAF: «Chiediamo di affrontare il problema in Commissione e individuare una soluzione».

doppio-simbolo.JPG In via Giordano Bruno – dal civico 88 al 116 – chi ha problemi sanitari o ridotte capacità motorie che lo/la costringono ad usare una carrozzella incontra grosse difficoltà lungo il marciapiede. Su segnalazione di alcuni cittadini di cui riproduciamo le foto, abbiamo verificato (metro alla mano) che ci sono dei punti in cui il marciapiede accessibile si restringe anche fino a 80 – 60 cm.

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Chi deve ricorrere all’ausilio di una sedia a rotelle con la dimensione della seduta di 43 cm ed un ingombro totale di poco più di 60 cm. riesce a fruire, con difficoltà, del marciapiede. Ma qualora una persona di corporatura robusta fosse costretto ad usare una carrozzella con una larghezza complessiva di 78 cm (misure desunte dalle migliori progettazioni oggi sul mercato) non riuscirebbe a superare i restringimenti che si incontrano sul marciapiede.

Tra l’altro c’è da risolvere anche la disconnessione obliqua della pavimentazione in corrispondenza dei platani che, oggettivamente, aumenta le difficoltà di movimento con la carrozzella.

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Per quanto riguarda via S. Maria l’inadeguatezza del marciapiede agli standard minimi è evidente: l’ampiezza della carrozzella raffigurata è di poco più di 60 cm e transita quasi al limite del marciapiede che ha un’ampiezza di molto inferiore a 1,5 m prescritto per Legge e che, in caso di carrozzella larga 78 cm, ne impedirebbe il transito.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare CiC/FBC/SAF

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C’è uno squarcio nella parete perimetrale esterna della ex Officina squadra rialzo delle ferrovie di via Monti e Tognetti. Da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio. Alle nostre segnalazioni e richieste di intervento la Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche non ha mai risposto. Chi fa rispettare gli OBBLIGHI CONSERVATIVI DELL’IMMOBILE E DEI MATERIALI ROTABILI IVI CONSERVATI in capo all’attuale proprietario (API raffineria)? Infine: è vero che sotto la supervisione scientifica della stessa Soprintendenza si sta progettando lo spostamento dei vagoni in un altro sito? Chi ci guadagna con l’oblio?

doppio-simbolo.JPG Come Consigliere comunale – componente della Commissione consiliare cultura – in forza del mandato amministrativo conferitomi anche a tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio di Falconara Marittima, ho inviato le foto della situazione alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche chiedendo di accertare lo stato conservativo dell’immobile e dei materiali rotabili ivi conservati nonché per far rispettare all’attuale proprietà della ex Officina squadra rialzo (API raffineria dal 2006) gli Obblighi conservativi dei beni tutelati che le competono.

2021-squarcio-cll-da-nord.jpg Leggono per conoscenza anche il Sindaco di Falconara e il suo Assessore alla Cultura nonché quello della Regione Marche.

È L’ENNESIMA RICHIESTA DI INTERVENTO che rivolgo alla Soprintendenza negli anni poiché i materiali rotabili e l’edificio che li contiene sono considerati «un contesto culturale omogeneo, congruente ed inscindibili e sono stati dichiarati di INTERESSE CULTURALE – quindi tutelati – con Decreto del Soprintendente regionale 21 maggio 2003 firmato dall’Arch. Giangiacomo Martines e dal Funzionario Responsabile della Soprintendenza, Arch. Pierluigi Salvati.

Allo stato attuale non ho mai ricevuto risposta alle mie richieste di intervento e da oltre 15 anni i cittadini hanno soltanto notizie di deterioramento, danneggiamenti, incendi, rifugi di fortuna piuttosto che notizie circa lo stato di quei preziosi beni mobili di indiscutibile interesse pubblico nonché dello stato di conservazione dell’intero edificio.

2021-squarcio-dettaglio.jpg Dunque se da un lato la nostra richiesta è anche un atto di formale protesta per l’inerzia a cui assistiamo, dall’altro esprimiamo alla Soprintendenza il nostro sconcerto nell’apprendere  che verosimilmente vagoni, carrelli e altro patrimonio storico d’archivio molto significativo e di grande importanza attualmente presente nell’edificio della ex officina di via Monti e Tognetti potrebbe essere trasferito nel costituendo Museo del Trasporto Ferroviario da realizzarsi in strutture differenti dalla ex Officina e che curatore scientifico del progetto è l’avv. Marco Cercaci, Ispettore onorario della Soprintendenza delle Marche.

A che gioco si sta giocando?

Sarebbe legittimo il trasferimento del materiale rotabile dalla ex Officina, trasferimento che significherebbe l’indebolimento dell’interesse culturale dell’edificio con conseguenze facilmente intuibili sul destino del solo edificio?

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

Sarà “Pantalone” a pagare la deviazione del fosso Rigatta perchè disfunzionale al deflusso dell’acqua verso il mare e a rischio esondazione? EPPURE I RESPONSABILI E LE CAUSE SONO NOTI A TUTTI: le “sezioni non adeguate e le intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api”! Hanno pagato i cittadini falconaresi e marchigiani un’opera che “porta benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica”? La Commissione Urbanistica del 12/2/2019 aveva espresso alla Giunta Signorini il parere di “aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese”! Come e quando ha agito il Sindaco Signorini nei confronti della Regione Marche? Che cosa ha risposto e fatto la Regione Marche per non caricare sui cittadini marchigiani i costi degli errori dell’API e dell’ANAS? CiC/FBC/SAF lo hanno chiesto con una pec al Presidente della Regione e al Sindaco di Falconara M.

doppio-simbolo.JPG Invece di esaltare «l’impegno per cercare di risolvere in modo definitivo la questione del pericolo di esondazione nella zona raffineria», il Sindaco Signorini e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi (difesa del suolo), dovrebbero anche dire ai cittadini marchigiani chi paga i costi della deviazione del Fosso Rigatta progettata e in fase di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica.

I responsabili dei precedenti, pessimi interventi sul Rigatta saranno chiamati a contribuire ai costi?

Perchè sia chiaro, quei RESPONSABILI SONO NOTI A TUTTI! 

Eccoli!

Prendendo a prestito le parole di valutazione dell’Autorità di Bacino regionale a marzo 2016 (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) la difficoltà a smaltire le situazioni di eccessiva portata da parte del fosso Rigatta era direttamente connessa «con gli attraversamenti stradali presenti nell’ultimo tratto e la parte tombata che attraversa la raffineria API di Falconara Marittima».

A quella valutazione fece eco RFI nel 2017 quando nel Progetto Esecutivo del bypass ferroviario scrisse (pag. 44) che «I problemi del Riqatta nascono dalle sezioni non adeguate e dalle intersezioni con il terrapieno della Raffineria Api».

Questa situazione era ed è talmente chiara e condivisa che nel corso della Commissione consiliare Urbanistica del 12/2/2019 il Presidente del Consorzio – Avv. Claudio Netti – disse a proposito del progetto di deviazione del Rigatta: «Il progetto redatto porterebbe benefici e risparmio economico anche a Multiservizi, alla Raffineria API, a RFI, a ANAS e ad Aerdorica, pertanto sarebbe opportuno che tutte queste parti venissero interessate e contribuissero al finanziamento dell’opera».

In quella stessa Commissione CiC/FBC/SAF non solo si trovò d’accordo con quanto suggerito dal Presidente Netti, ma indicammo quella contribuzione come discriminante alla realizzazione dell’opera e al nostro parere positivo!

Anche il Consigliere del PD ribadì «che Multiservizi, RFI, API e ANAS devono collaborare contribuendo economicamente per la realizzazione di tutto il progetto».

rendering-3.JPG A sua volta il Presidente di Commissione Grilli espresse «parere favorevole al progetto del Consorzio ma ritiene opportuno aprire un confronto con gli altri soggetti che beneficeranno del progetto per chiedere un contributo a copertura delle spese».

Dunque, con il Presidente di Commissione e due esponenti di opposizione favorevoli, il parere della Commissione fu quello che la Giunta doveva chiedere ai soggetti beneficiari dell’opera la contribuzione all’opera!

Domande:

la Giunta Signorini – per altro presente in quella occasione con l’Assessore all’Urbanistica Rossi e l’Assessore all’Ambiente Barchiesi – diede seguito al quel parere di Commissione?

Il Sindaco Signorini si è mossa nei confronti della Regione Marche?

È stato mai aperto il confronto con i soggetti responsabili e quelli beneficiari dell’opera affinché contribuissero proporzionalmente alle proprie responsabilità ed ai benefici che ne avrebbero tratto?

Nell’ipotesi che il Sindaco fosse intervenuta presso la Regione Marche – MA VOGLIAMO VEDERE LE CARTE – che cosa ha fatto la Regione Marche a tale proposito?

Ed anche qui vogliamo vedere le carte, perché è forte il dubbio che per l’ennesima volta abbia pagato Pantalone!

Abbiamo scritto una pec a Sindaco e Presidente della Regione Marche ed abbiamo depositato una interpellanza.

Loris Calcina – Capogruppo consiliare Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara Sinistra in Comune

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