Bus urbano Falconara M.: approvata la mozione di CiC/FBC per l’introduzione del biglietto orario!
Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione delle liste civiche Cittadini in Comune e Falconara Bene Comune sul bus urbano.
Ora la Giunta Comunale è formalmente impegnata ad aprire un tavolo di confronto con Conerobus in sede di Commissione Consiliare al fine di:
- Introdurre il biglietto orario come ad Ancona e Jesi;
- verificare la possibilità di ripristinare il percorso alternato del bus urbano (destra-sinistra)
- verificare la possibilità di una modalità differente e più ecoomica del servizio per Barcaglione.
La mozione è stata approvata solo dopo che il Consigliere di CiC/FBC ha acconsentito alle modifiche della mozione laddove chiedeva di eliminare “il servizio estivo di collegamento con Barcaglione” e la riattivazione dell’alternanza circolare destra – circolare sinistra del servizio.
Queste due problematiche saranno pertanto sottoposte a verifica in Commissione con Conerobus.
Riccardo Borini – Cosigliere di CiC/FBC – ha dichiarato:
“Abbiamo centrato l’obiettivo dell’introduzione del biglietto orario a cui l’utenza da molta importanza per il risparmio che consentirà. Insisteremo anche per altre tariffe agevolate come esistono ad Ancona e Jesi. Ora è importante vigilare affinché il confronto con Conerobus venga avviato il più presto possibile e questi amministratori non disattendano nuovamente l’impegno che fu votato dal Consiglio Comunale anche nel 2010! Terremo informata l’utenza con la stessa modalità del volantinaggio generosamente svolto nei giorni scorse alle fermate del bus dagli amici di CiC e FBC“.
Staff Liste civiche CiC e FBC
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MAXIPARK FALCONARA: SIAMO CONTENTI DEL BLOCCO DEFINITIVO DEL PROGETTO! SIAMO DELUSI DAL PRESSAPOCHISMO CON CUI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA CONCEPITO E GESTITO “LA COSA”!
Siamo contenti di apprendere dai Quotidiani di oggi che il maxiparcheggio della stazione fs di Falconara si blocca definitivamente per la mancata firma della convenzione tra il Comune e la Società che doveva realizzare l’opera.
Come FBC E CIC siamo orgogliosi di avere incisivamente contribuito alla revisione del progetto ora abbandonato. Il Progetto avrebbe pesantemente penalizzato le tasche dei cittadini falconaresi che attraverso l’aumento del costo orario e le multe avrebbero pagato un opera che non risponde alle reali esigenze di parcheggio in centro città e avrebbe avuto un impatto ambientale enorme (100 metri di lunghezza. 12 di altezza e 15 di larghezza).
Vogliamo sottolineare con forza il pressapochismo con cui l’Amministrazione comunale del Sindaco Brandoni ha concepito e gestito “la cosa”, senza coinvolgere e informare tutti i cittadini (associati e non) e senza avere premesso neanche uno studio di fattibilità che tenesse conto delle reali esigenze di parcheggio.
Come FBC E CIC rinnoviamo la nostra disponibilità a dare un contributo significativo su cosa serve realmente a Falconara in tema di sosta e di parcheggi, in costante confronto con tutta la cittadinanza.
Riccardo Borini – Consigliere comunale di Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune
Quì sotto la cronistoria dalla denuncia di CiC/FBC del 19 novembre 2012 fino alle crisi di nervi di alcuni amministratori passando per le bugie degli stessi !!! Staff CiC – FBC
Bus urbano Falconara Marittima: l’Amministrazione comunale tartassa utenti e cittadini per la mancanza del biglietto orario e per lo spreco delle inutili corse per via Barcaglione!
Annunciando la decisione della Regione Marche di aumentare del 10% il costo del biglietto del bus urbano, l’Assessore alla Viabilità – Clemente Rossi – non informa completamente l’utenza e i cittadini … Anzi occulta due aspetti che richiamano direttamente la sua responsabilità:
1) gli utenti del bus urbano di Falconara Marittima – per andata e ritorno – pagano il doppio degli utenti di Jesi a causa della mancanza del biglietto orario;
2) tutti i cittadini falconaresi stanno pagando 3.300 Euro l’anno l’inutilizzato percorso del bus per via Barcaglione fino al Parco Zoo, voluto da Rossi e dalla Giunta con Delibera n° 29 del 28 febb. 2012!
A Falconara Marittima la corsa semplice costerà € 1,15 e l’andata e ritorno – da sempre – costringe l’utente ad obliterare 2 biglietti: costo € 2,30 (dopo l’aumento)!
A Jesi con il biglietto da € 1,15 l’utente potrà andare e tornare nel giro di 1 ora!
Ad Ancona con il biglietto da € 1,30 l’utente potrà andare e tornare nel giro di 90 minuti!
L’Assessore alla Viabilità di Falconara non ha mai trovato il tempo di lavorare per introdurre il biglietto orario, cosa che farebbe risparmiare gli utenti falconaresi (oltre 20€/mese) e incentiverebbe all’uso del mezzo pubblico.
Al contrario l’Assessore sembra essersi impegnato ad allontanare i cittadini dal mezzo pubblico.
Per esempio ha eliminato l’alternanza destra/sinistra del percorso del bus, penalizzando i residenti di Palombina che devono fare sempre il tragitto più lungo.
Ma l’Assessore Rossi “ha dato il meglio di se” con il percorso per via Barcaglione fino al Parco Zoo, servizio specificamente dedicato poiché non esistono fermate lungo il tragitto né risultano richieste dei residenti di via Barcaglione! Servizio disertato dall’utenza nonostante la pubblicità (chi l’ha pagata?).
Quel servizio bus costa ai cittadini falconaresi € 3.300 all’anno (vedi SCHEDA) perché – per contratto – rientra tra i servizi aggiuntivi pagati dal Comune.
Immaginiamo che all’Assessore Rossi non importi nulla se tra andata e ritorno un utente impieghi dai 10 ai 16 minuti in più per l’inutile giro per via Barcaglione, né che, paradossalmente, quel servizio pubblico contribuisca ad inquinare di più dato che brucia inutilmente tra i 480 e i 550 litri di gasolio nel percorrere oltre 2203 km da maggio a settembre!
Possibile che non ci sia un’idea migliore per distribuire in modo utile quei 2203 km?
Possibile che quel costo di € 3.300 non possa essere destinato a finanziare il biglietto orario per i falconaresi?
A marzo 2010, con una mozione, CiC propose all’Amministrazione di introdurre il biglietto orario ed altre agevolazioni per i cittadini.
Tutto il Consiglio Comunale votò favorevolmente quella proposta ma l’Amministrazione la mise nel cassetto e la ignorò … Per poi partorire – dopo 2 anni di “studio” – la situazione odierna!!
Per chi fosse curioso, pubblichiamo anche la dichiarazione in Consiglio di Clemente Rossi nel 2010. Cons Com 3.3.2010 dichiarazione Clemente Rossi
Staff CiC e FBC
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Le Società petrolifere si accordano tra loro per razionalizzare il settore. Regione Marche e Comune di Falconara incapaci di disegnare l’alternativa occupazionale. La proposta di CiC e FBC consegnata al Ministro Zanonato piace ad Italia Nostra. Per il cosigliere Baia è “un treno senza meta”!
Registriamo oggi due prese di posizione riguardo alla nostra nota consegnata al Ministro dello Sviluppo Economico.
La prima è quella di adesione di Italia Nostra Marche, che ringraziamo per l’acume nel giudizio e la sensibilità verso tutte le componenti coinvolte dalla problematica: lavoratori, cittadini, futuro del territorio (Comunicato Stampa Italia Nostra Marche al link http://www.italianostra.org/?p=30551)
La seconda è quella del Consigliere comunale di Uniti per Falconara Raimondo Baia, di cui siamo invece sinceramente e profondamente dispiaciuti anche perché con la presenza fisica del nostro Consigliere Riccardo Borini e del nostro componente Roberto Cenci all’evento di riapertura della raffineria abbiamo voluto portare ai lavoratori la nostra vicinanza e solidarietà.
Invitiamo Raimondo Baia a guardare alla sostanza della proposta recapitata al Ministro Zanonato e, se gli è possibile, a smetterla con le schermaglie politiche dato che la campagna elettorale è terminata!
Inoltre, comprendendo benissimo la necessità delle famiglie di guardare intanto all’oggi, invitiamo tutti gli altri lavoratori dell’API e dell’indotto a guardare alla sostanza di quella lettera che rappresenta un sollecito a ragionare tenendo conto di ciò che accade attorno.
Questo per noi non significa non avere a cuore il futuro dei lavoratori, semmai l’esatto contrario.
Ci inquieta pertanto la derisione, il disprezzo e, talvolta, l’odio con cui si guarda e giudica l’unica proposta concreta alternativa alla catastrofe occupazionale a cui una politica miope e incapace sta accompagnando i lavoratori di Api raffineria.
La fanfara della Regione Marche e del Ministro Zanonato non la comprendiamo: di fatto, attraverso i contratti di solidarietà, si è acceduto ad ammortizzatori sociali per i soli lavoratori diretti, positivo certamente per il presente di quelle famiglie, ma non si è creata alcuna prospettiva per il mantenimento dei livelli occupazionali nel futuro.
Piuttosto ci sembra che emerga una volontà strisciante di accompagnamento verso una progressiva diminuzione dell’occupazione. Tutti hanno visto che le Intese sono fallite: fallito l’Accordo del 2011 della Regione Marche e fallito il Protocollo d’Intesa 2008 del Comune di Falconara, perché ognuno ha lavorato solo per le proprie casse, nessuno ha imposto un terreno vasto di soluzione della crisi e a farne le spese sono – già da mesi – i lavoratori dell’indotto a cui non sono state riservate né tutele né prospettive.
Ma intanto i petrolieri vanno avanti per i fatti loro ed è imbarazzante riscontrare che per il Consigliere Raimondo Baia, il Presidente Spacca e il Sindaco Brandoni, siano prive di significato le dichiarazioni del Dirigente della Q8, in faccia all’AD API Umberto Scarimboli e di fronte a tutti i Deputati della X Commissione Permanente: “se non può essere più una raffineria, sarebbe preziosissimo per il sistema avere un deposito al centro dell’Adriatico“.
Non prendere atto di quelle dichiarazioni significa essere arrivati all’autolesionismo!
Noi interpretiamo le posizioni delle Società petrolifere illustrate alla X Commissione (Audizione API Q8 Saras Conclusioni indagine X Commissione da pag 149 ) come il segno di una trattativa ben avanzata tra le Società stesse per la razionalizzazione del settore. Le raffinerie che vogliono continuare a raffinare hanno già investito – solo per la raffinazione – centinaia di milioni di Euro e non 35 come API raffineria e, inoltre, sono Società che hanno possibilità di lavorare petrolio a costo inferiore (ENI – Q8 – SARAS con il nuovo socio russo, la ERG in mano ai russi di Lukoil per l’80%).
Che gioco sta facendo l’API con i lavoratori, nel momento in cui si accinge ad acquistare anche la rete di 800 distributori della Shell mentre l’Unione Petrolifera (cioè l’Associazione di categoria formata e finanziata dalle stesse Società petrolifere compresa API!) predica “la riduzione del numero degli impianti e una maggiore automazione“?
Liste civiche Cittadini in Comune – Falconara Bene Comune
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Il Capogruppo di CiC e FBC consegna una nota al Ministro Zanonato su un differente modo di affrontare la crisi occupazionale e della raffinazione API!
Questa mattina una delegazione del Gruppo Consiliare delle Liste Civiche Falconara Bene Comune (FBC) e Cittadini in Comune (CiC) guidata dal capogruppo Riccardo Borini, ha consegnato una nota al Ministro dello Sviluppo Economico – On. Flavio Zanonato – intervenuto al meeting presso la raffineria API di Falconara Marittima.
La nota – sottoscritta anche dal Gruppo Consiliare del PD, dal Circolo SEL di Falconara Marittima e dal Consigliere Regionale Binci nonché da alcune Associazioni e ONLUS falconaresi – ha rappresentato un differente modo di affrontare la crisi della raffinazione API a partire dalla necessità di definire l’intero territorio dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) quale ambito minimo di riferimento per una soluzione.
“Attivare una sinergia di ricerca e di produzione sul risparmio e sull’efficienza energetica, sulle energie rinnovabili, sulla mobilità sostenibile nel territorio AERCA, per la realizzazione del green port di Ancona, ecc. Progettualità e investimenti che possano coinvolgere imprenditorialmente API Nòva Energia – Società del Gruppo API con bilanci sani! – insieme alle Aziende marchigiane del settore (Energy Resources – General Building – Brandoni Solare – ecc.).
Pertanto è necessario un serio Accordo di Programma finalmente condiviso tra tutti i Gruppi imprenditoriali coinvolti, il Governo, la Regione Marche e i Comuni dell’AERCA.
In sintesi: sviluppare un comparto industriale su area vasta (provinciale) per trasformare un territorio ad Alto Rischio di Crisi Ambientale in Territorio ad Energia Risparmiata Rinnovabile Efficiente (TERRE).”
Prosegue la nota consegnata al Ministro Zanonato:
“Se la raffinazione in Italia va necessariamente ridimensionata (da 16 a 10 impianti), sopravviveranno le Aziende che negli ultimi anni hanno massicciamente investito per questo. Il confronto impietoso dei numeri emersi recentemente nella X Commissione Permanente della Camera dei Deputati ha evidenziato che API raffineria S.p.A non ha investito adeguatamente rispetto a Q8, ENI e SARAS. Tanto che l’Ing. Pietro Ferrara, Dirigente della Società Q8 si è espresso in questi termini nei confronti dell’API: Se non può essere più una raffineria, sarebbe preziosissimo per il sistema avere un deposito al centro dell’Adriatico! (audizione dell’11/11/2011).
C’è la sensazione precisa che le Aziende petrolifere stiano già razionalizzando tra loro il sistema della raffinazione, mentre la programmazione produttiva e occupazionale del dopo stia al palo.
Non possiamo aspettare con le mani in mano una possibile carneficina sociale e ambientale”
Dunque il reale motivo della nota consegnata al Ministro Zanonato è quello di mettere in campo una alternativa al fallimento del Protocollo d’Intesa del 2011!
La nota conclude sull’aspetto della sicurezza:
“Non è saggio allentare i vincoli ambientali (bonifica) e della sicurezza – come chiesto dalle Società petrolifere in sede di Commissione Permanente della Camera dei Deputati – quali strumenti di sostegno al settore petrolifero; rincorrere paesi come Cina e India significa mettere a rischio lavoratori, cittadini e territorio più di quanto già lo sono per le caratteristiche di questi impianti che, a differenza di paesi dagli spazi enormi (Stati Uniti – Cina – India – Iraq – ecc.) in Italia sono stati realizzati e ingranditi a ridosso delle città (come Falconara Marittima).
Staff Cittadini in Comune
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Bypass ferroviario: ecco cosa faremo! Riccardo Borini candidato a Sindaco di CiC e FBC, rende nota l’azione immediata che concretizzerà nel nuovo Consiglio comunale!
Brandoni e Mastrovincenzo hanno boicottato e reso impossibile l’assemblea pubblica prevista il 13 maggio a Fiumesino che avrebbe messo a confronto i 5 candidati Sindaci sulle annose criticità del quartiere. Il primo perché non avrebbe potuto reggere il contraddittorio con i cittadini dopo essere stato favorevole al by-pass per anni e ora contrario solo a parole, per fini elettorali. Il secondo perché le richieste dei cittadini riguardo al by-pass ferroviario stridono con la posizione del suo partito di riferimento in Regione (PD). Ritenevamo necessaria quell’assemblea proprio perché al tema del by-pass molti esponenti delle nostre civiche lavorano dal 2001. Proprio per questo ci teniamo a rendere ancora una volta pubbliche le azioni concrete che intraprenderemo nel prossimo Consiglio Comunale.
Dopo esserci consultati con il Prof. Ivan Cicconi (esperto di Infrastrutture e Lavori) siamo giunti a pianificare la seguente valutazione:
Essendo l’opera del bypass ferroviario all’interno della Legge Obiettivo, le modifiche al progetto potevano essere apportate nella fase intercorsa tra la presentazione del progetto preliminare e il progetto definitivo. Purtroppo il comportamento di tutti i Sindaci precedenti e dell’attuale ha vanificato questa possibilità.
- Allo stato attuale soltanto RFI può decidere di modificare il progetto!
- Il Comune in forza di criticità sottovalutate o omesse dovrà chiedere con forza a RFI di modificare il progetto.
L’azione che ci proponiamo di fare immediatamente nel primo Consiglio Comunale utile – che deve essere aperto al contributo fattivo dei Comitati e, se ritenuto utile e necessario, della Provincia, della Regione, di RFI e del Ministero delle Infrastrutture – è:
- valutazione delle criticità emerse, non valutate e/o omesse;
- deliberazione di immediate azioni amministrative per modificare il progetto e, se necessario, giudiziarie nei confronti di chi ha commesso le omissioni.
Infine: ci fa anche piacere che il M5S e Punto a Capo inizino ad interessarsi a questo tema. In rete, sul by-pass ferroviario di Falconara, ci sono archivi decennali sempre aperti alla consultazione di tutti.
Riccardo Borini, candidato Sindaco delle liste civiche
Falconara Bene Comune
Cittadini in Comune
bypass ferroviario: per rinfrescare la memoria sulle responsabilità