PM10 A FALCONARA: CITTADINI IN COMUNE CHIEDE IMMEDIATI PROVVEDIMENTI AL SINDACO

La nota urgente inviata al Sig. Sindaco di Falconara.

Egr. Sig. Sindaco,

nella Sua dichiarazione in apertura dell’ultimo Consiglio Comunale – 28/1/2010 – ha ricordato che da giorni si erano registrati superamenti continuati dei limiti di legge per la concentrazione della polveri sottili PM10 sul territorio di Falconara M.ma e che, conseguentemente, Lei stava valutando la possibilità di adottare provvedimenti di limitazione del traffico.

Questa nostra nota è rivolta a sollecitare con urgenza misure a tutela della salute pubblica per due motivi:

Ovviamente i dati a cui ci riferiamo sono quelli rilevati dalla centralina di tipo industriale di Falconara Scuola posta a 10 metri dal suolo, arretrata rispetto alla via Flaminia (quartiere Villanova) e vocata alla rilevazione delle ricadute degli inquinanti prodotti da raffineria e centrale termoelettrica API.  Pertanto cui la nostra preoccupazione è accentuata dalla supposizione che a livello delle strade che attraversano Falconara Marittima la situazione possa essere anche più pesante di quella rilevata dalla centralina Falconara Scuola.

I cittadini di Falconara e, soprattutto, quelli che risiedono nelle vie di ingresso e uscita dalla città (soprattutto via Rosselli, via Marconi, via Flaminia) vanno tutelati adottando provvedimenti volti a favorire la diminuzione delle concentrazioni di PM10 a tutela della salute.

A tale proposito ricordiamo al Sig. Sindaco che:

  1. una recente Indagine Epidemiologica dell’ARPA Marche ha rilevato che a Falconara i ricoveri ospedalieri dei bambini per asma nel periodo 1997 – 2007 sono significativamente più alti che in tutta la Regione Marche;
  2. studi epidemiologici condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano che il persistere delle alte concentrazioni degli inquinanti PM10, NO2 e ozono si rivelano pregiudizievoli per la salute comportando complicanze per l’apparato respiratorio e cardiovascolare,
  3. la situazione di rischio di tumori del sistema emolinfopoietico per la popolazione qualitativamente accertato dall’Indagine Epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori e ARPA Marche e quantitativamente significativo per sottogruppi di popolazione falconarese.

Pertanto ribadiamo la necessità che Lei adotti provvedimenti cautelari urgenti a tutela della salute poiché essi devono necessariamente essere conseguenti alla constatazione tecnica del superamento dei limiti di Legge.

Inoltre: la situazione della capacità di rilevamento a Falconara Marittima impone che l’Amministrazione comunale si impegni nei confronti di Provincia e Regione per un potenziamento della rete di rilevamento che interessi:

Loris Calcina (capogruppo consiliare CiC)

RIGASSIFICATORI: LETTERA APERTA DELLA LISTA CIVILE CITTADINI in COMUNE di Falconara M.ma AL SINDACO DI NUMANA

lettera aperta   Egr. Signor Sindaco di Numana, dr. Marzio Carletti

La minaccia della costruzione di un rigassificatore giustamente la preoccupa.   In quanto Sindaco, Lei si sente responsabile per i suoi cittadini, per il danno di immagine e per i rischi che la realizzazione di un rigassificatore nel mare antistante Porto Recanati potrebbe determinare.
Avendo letto di alcune sue dichiarazioni apparse sulla stampa locale in data 12/01/10 ci chiediamo però se lei, oltre alle responsabilità proprie di Sindaco, abbia anche una responsabilità umana. Ovvero se Lei abbia deciso di porre un limite, che coincide con il territorio che amministra, all’interno del quale valgono responsabilità, doveri, valori etici, che non valgono invece per chi sta fuori di esso.
Gli antichi latini coniarono un modo di dire, per biasimare chi pur di salvaguardare i propri interessi alimentava la disgrazia degli altri: “mors tua, vita mea”.
Ci chiediamo che significato abbiano per lei le parole “solidarietà”, “fratellanza”, ma anche “giustizia” e “rispetto”.
Il concetto per cui “tanto a Falconara c’è già una raffineria”, e pertanto ” il rigassificatore sarebbe scontato in ragione della situazione ambientale esistente” è un concetto eticamente inaccettabile semplicemente perchè la realizzazione di un rigassificatore aggraverebbe la sicurezza dei residenti già penalizzati da gravi patologie in relazione all’esistente raffineria.

E’ forse lo stesso concetto che ha riportato la schiavitù a Rosarno, o che muove le navi cariche di sostanze tossiche verso le coste dell’africa, o che rigenera l’economia planetaria sullo sfruttamento e l’assenza di tutele per i lavoratori ? E’ un concetto perfettamente in linea con il cinismo e l’ipocrisia che caratterizza questa stagione del mondo ?
Stando a questo modo di essere e di fare, anche noi, a Falconara, ci dovremmo battere perchè il rigassificatore si realizzi a Numana e non qui. Dovremmo fare il tifo per i francesi perchè riescano ad arrivare prima dell’API.
E invece noi non lo facciamo e, al contrario siamo vicini ai cittadini di Numana e ne condividiamo le giuste preoccupazioni e la voglia di reagire. E siamo pronti a impegnarci fin da subito al loro fianco. Perchè se ad essere rivendicate sono salute e sicurezza, salute e sicurezza sono di tutti. Se ad essere rivendicata è la giustizia, la giustizia è di tutti.

Ma, in conclusione, ci sorge spontanea una domanda: da dove nasce tanta convinzione che a Falconara il rigassificatore si farà? Lo ha appreso dalla stessa Regione?

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)
Arch. Carlo Brunelli (Resp. Urbanistica e Territorio Lista Civile Cittadini in Comune)

AL SINDACO BRANDONI VA TOLTA LA RESPONSABILITA’ DELLA TUTELA DELLA SALUTE DEI FALCONARESI

calpestatiLa lettura della Valutazione di Impatto Ambientale della Commissione del Ministero dell’Ambiente è sconcertante. E’ pienamente condivisibile l’accusa di inadeguatezza e non obbiettività argomentata dai Comitati riguardo l’analisi ministeriale della situazione sanitaria in cui si inserirebbero le nuove centrali termoelettriche – progetto API NOVA ENERGIA. La non obbiettività di quella valutazione sanitaria si riverbera anche sul Sindaco di Falconara Marittima, Goffredo Brandoni.

Il Sindaco Brandoni ha ripetutamente esibito la sua ansia di svalutazione dell’Indagine Epidemiologica condotta dall’Istituto Nazionale Tumori Milano (INT) e dall’ARPA Marche: “I dati comunicati hanno una approssimazione tale da non essere veritieri” commentò il 20/12/2008 e recentemente, nel corso del dibattito nel Consiglio comunale del 17/7/2009, ha affermato che “anche il Ministero dice che lo Studio epidemiologico non è attendibile“.

Nel frattempo, il 29 gennaio 2009, il Dott. Micheli ed il Dott. Mariottini avevano illustrato pubblicamente il Rapporto finale dell’Indagine in cui è scritto che per il tumore del sistema emolinfopoietico è stato accertato “un rischio importante, statisticamente significativo, nel sottogruppo di soggetti (uomini e donne) che per più di 10 anni hanno svolto occupazioni che verosimilmente hanno determinato una maggiore presenza presso le loro residenze (…) suggerendo l’avvio di immediati interventi di prevenzione primaria per la riduzione/eliminazione dei fattori che hanno determinato tale eccesso”.

Il Sindaco di Falconara Marittima probabilmente non lo ha letto poiché nel Consiglio comunale del 17/7/09, a nostra precisa domanda sul Rapporto Finale dell’Indagine, è sembrato cadere dalle nuvole!

Questo ulteriore elemento e quanto dimostrato dai Comitati cittadini falconaresi evidenzia la inaccettabile parzialità del Sindaco di Falconara Marittima e, soprattutto, la sua assoluta inadeguatezza a tutelare la salute dei cittadini falconaresi nei confronti delle attività di API raffineria S.p.A.

Sindaco e Amministrazione Comunale hanno stipulato una Convenzione con la società petrolifera: in cambio del SI alle centrali termoelettriche da 580 MWe, l’Amministrazione Comunale ha già incassato del denaro (3Milioni/€) e attende di incassarne dell’altro qualora l’API riesca a realizzare le centrali che si inseriranno “in un contesto dove si stanno riscontrando criticità sotto l’aspetto sanitario che impongono grande attenzione” (valutazione sanitaria della Regione Marche). Quella grande attenzione sminuita dal Ministero dell’Ambiente e dal compiaciuto Sindaco Brandoni!

Goffredo Brandoni dovrebbe ricordare che in qualità di Sindaco è investito della TUTELA SANITARIA DELLA POPOLAZIONE; per la delicatezza ed estrema importanza dei suoi compiti di tutela, egli non può scartare le risultanze più aggiornate delle Indagini Epidemiologiche che gli sono sottoposte.

Ogni Sindaco, quindi anche il Sindaco Brandoni di Falconara Marittima, non può scartare nulla di ciò che gli epidemiologi segnalano perché suo è il compito – come quello di ogni altro decisore – di far seguire ai risultati e ai consigli sanitari decisioni su cosa fare e non fare nella città che amministra.

L’Epidemiologo dott. Valerio Gennaro ha affermato proprio a Falconara il 2/12/2007 che”Le Indagini Epidemiologiche si fanno per conoscere e per fare prevenzione primaria, dunque per rimanere sani e per aiutare a decidere. Le Indagini Epidemiologiche ci forniscono la conoscenza dello stato di salute delle persone in funzione dei passati fattori di rischio e, dunque, servono a capire che cosa è successo in passato e decidere che cosa si può fare in futuro per quanto riguarda l’impatto sulla salute.

E ancora il dott. Gennaro: “La massa di inquinanti che regolarmente può uscire dalle ciminiere di un impianto va quantificata ma ciò non significa che prima si fa l’impianto e poi misuriamo i malati!”

Cioè il contrario di quanto il Sindaco Brandoni ha affermato (20/12/2008) di voler fare dopo il SI alle centrali termoelettriche API: “L’attuale amministrazione prevede già di farsi promotrice di uno studio epidemiologico ventennale e osservazionale su persone viventi in collaborazione con i medici di medicina generale operanti sul territorio, con la Regione e l’Università, avente ad oggetto la valutazione dell’incidenza di alcune patologie direttamente riconducibili all’esposizione ad inquinanti atmosferici“.

Cioè prima assente e tifa per la realizzazione di due nuove centrali termoelettriche e poi farà fare uno studio epidemiologico! Questo anteporre gli interessi della raffineria API a quello della tutela della salute è una sorta di conflitto di interessi generato dalla stipula di quella Convenzione che fa prevalere l’interesse privato su quello pubblico.

IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE HANNO UN EVIDENTE CONFLITTO DI INTERESSI SULLA QUESTIONE SANITARIA CHE COINVOLGE ANCHE LA RAFFINERIA API.

Ecco perché il Sindaco andrebbe sollevato dalla responsabilità della tutela sanitaria dei cittadini falconaresi. Si tratta di un conflitto che riguarda l’interesse dei cittadini a vedere tutelata la propria salute dal Sindaco che li amministra nei confronti di una raffineria che, come tutte le raffinerie del mondo, è classificata dalla legge industria insalubre.

Cittadini falconaresi rispetto ai quali il Sindaco Brandoni non ritiene di dover assumere un atteggiamento improntato al PRINCIPIO DI PRECAUZIONE che significa rispettare salute e ambiente anche se non si avesse quel sostegno scientifico tale da permettere di dire “siamo sicuri che c’è un danno o siamo sicuri che non c’è un danno“.

Un atteggiamento tanto più giustificato proprio dalle risultanze che, a poco a poco e purtroppo, stanno emergendo a Falconara Marittima (come ricordato sopra*). Poco importano le opinioni personali del Sindaco Brandoni, se ritiene che la sua personale salute non sia messa a rischio anche dalle lavorazioni petrolifere della raffineria API.

Il Sindaco sa – o dovrebbe sapere – che non è ammessa alcuna opinione personale sul fatto che la IARC (International Agency for Research on Cancer), già dal 1960 ha classificato i prodotti del petrolio nella categoria dei probabili cancerogeni per l‘uomo, per le sedi tumorali della cute e del sistema linfoematopoietico.

E’ questo ciò che è andata a verificare la recentissima Indagine Epidemiologica tanto squalificata dal Sindaco e dalla sua Giunta. E prima dell’Indagine dell’INT di Milano,  l’Analisi conclusa nel 2002 di ARPA Piemonte e Marche, antefatto e motore dell’ultima Indagine del dott. Micheli e del dott. Mariottini … connessione ignorata – guarda un po’ – da API, Ministero dell’Ambiente e Sindaco Brandoni!

C’è un ulteriore elemento che evidenzia  il CONFLITTO DI INTERESSI DEL SINDACO E LO RENDE INIDONEO A TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI FALCONARESI!

La Convenzione stipulata con API raffineria ha stabilito, in cambio di denaro per le casse comunali, il ritiro dell’Amministrazione comunale dai contenziosi penali contro la raffineria tra i quali figura quello per il pesantissimo inquinamento da Ozono del 2000, dove la responsabilità delle emissioni del comprensorio API (raffineria + centrale termoelettrica IGCC) è stata dimostrata di fronte al TAR delle Marche!

Il Sindaco ha abbandonato i cittadini danneggiati nella salute!Ci si può aspettare tutela sanitaria dal Sindaco Brandoni?

Loris Calcina (capogruppo Cittadini in Comune)

Cittadini in Comune chiede di approfondire il Piano di Risanamento Acustico Comunale

La Lista Civile CiC ha chiesto di rinviare il punto all’Odg del Consiglio Comunale del 29/6/2009 relativo all’adozione del Piano di Risanamento Acustico del Comune di Falconara Marittima.

La richiesta è stata formulata in considerazione della non urgenza del punto e, soprattutto, per la necessità di approfondire alcune problematiche complesse che riteniamo richiedano un tempo superiore a quello di una sola seduta della Commissione Consiliare preposta. A riguardo è stato portato ad esempio il problema dello Scalo merci ferroviario lato terra.

Infatti nella Relazione Finale del PRAC, al capitolo sulla INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO nel paragrafo Infrastrutture ferroviarie è relazionato che “Per quanto riguarda il quartiere Villanova va poi considerato l’impatto acustico degli scali merci ferroviari” e più avanti, nel capitolo GLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO ACUSTICO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA viene riconosciuto che a Villanova “In prossimità del quartiere sono inoltre presenti gli scali merci ferroviari, che risultano disturbanti a causa del fatto che le attività vengono svolte anche nel periodo notturno.

Però sconcerta che di fronte a questa constatazione il Piano di Risanamento Acustico Volontario che RFI ha proposto si risolva con: “Una volta che sarà completato lo spostamento delle attività dallo scalo merci lato terra a quello lato mare, l’impatto acustico graverà soprattutto sulla zona di via Aspromonte, che potrà essere protetta mediante l’istallazione di barriere acustiche lungo il percorso sorgente-ricettore“.

Questa impostazione del PRAV da parte di RFI:

  1. dovrebbe essere oggetto di Osservazioni da parte dell’Amministrazione Comunale;
  2. la problematica è da anni segnalata dai residenti di Villanova che hanno prodotto copiosa documentazione in possesso di codesta Amministrazione;
  3. la annosa problematica è stata oggetto di interventi con Ordinanze a tutela della salute dei cittadini da parte delle precedenti Amministrazioni delle quali 1 ancora in vigore!
  4. Non è accettabile che la risoluzione della problematica che si trascina da oltre 10 anni con pesanti disagi per i cittadini coinvolti venga delegata e rinviata da RFI ad un progetto che comunque, se tutto le previsioni saranno rispettate, potrà essere attivato non prima di 5 anni nel corso dei quali i residenti sarebbero comunque esposti agli stessi pesanti disturbi acustici e vibrazionali.
  5. La stessa problematica non è stata mai affrontata dal punto di vista dell’inquinamento da VIBRAZIONI ed RFI non lo fa neanche nel suo PRAV. Eppure le vibrazioni da transito di convogli nel binario n° 12 interessa quasi tutto il fronte degli edifici sullo scalo merci lato terra ed ha arrecato danni sicuramente alle strutture leggere delle abitazioni come rilevato da Relazioni tecniche di parte e dalla stessa ASUR in data 26/01/2008. A tale proposito si riporta una nota dell’ARPA Emilia Romagna sulla problematica:  “Le vibrazioni dipendono dalla tipologia della sorgente, dalla distanza sorgente-edificio, dalle caratteristiche del terreno e dalla struttura degli edifici stessi. Per quanto riguarda gli effetti, le vibrazione negli edifici possono costituire un disturbo per le persone esposte e, se di intensità elevata, possono arrecare un danni architettonici o strutturali.
  6. La copiosa documentazione che in questi anni i residenti di Villanova hanno inviato all’Amministrazione Comunale di Falconara annovera anche una Relazione Medica che valuta lo stato di salute e psicologico dei cittadini coinvolti.
  7. I dati rilevati dalla centralina di monitoraggio posta in zona via Flaminia, a ridosso del binario 12 dello scalo lato terra, ha registrato, pur con una incostante attività, pesanti superamenti dei limiti di immissione diurni e notturni stabiliti dal DPR 459/98, per n° 50 dei 184 giorni di funzionamento dell’ano 2008! Non vi sono dati disponibili, per ora, per tutto il 2009.

Infine sono da approfondire molti aspetti relativi alla rumorosità determinata dal traffico e dall’attività industriale.

Loris Calcina
Capogruppo e Consigliere comunale

TETTI, NON GHETTI.

Emendamento di Cittadini in Comune
in Commissione Consiliare VI^

ghetto Roma primi 800CITTADINI in COMUNE ha presentato un emendamento in Commissione consiliare VI^ da inserire sia nel Regolamento per le assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) sia nel Regolamento per l’assegnazione di alloggi in emergenza.

CiC ha chiesto che nella predisposizione dei Regolamenti – fermi restando i diritti acquisiti a seconda delle caratteristiche familiari e dei relativi punteggi – l’Amministrazione Comunale eviti di concentrare nello stesso quartiere o nella stessa via famiglie/persone in disagio sociale e/o con una medesima provenienza culturale e geografica. E’ una forma di discrezionalità che l’Amministrazione Comunale può adottare senza ledere il diritto acquisito da chicchessia alla casa popolare o all’appartamento in emergenza!

L’emendamento della Lista Civile è motivato dalla necessità di evitare che alcune zone della città – molto spesso proprio quelle già pesantemente caratterizzate da situazioni di marginalità urbanistica  e prive di servizi essenziali – vengano tacitamente destinate alla parte più debole della popolazione.

Il rischio di creare ghetti sta nel fatto che chi vive in momentanee situazioni di disagio sociale necessita fortemente dell’ utilità dei servizi predisposti dallo stato sociale mentre, al contrario, la residenza in zone o quartieri marginali rende molto difficoltoso l’accesso ad essi! Dunque, “destinando” cittadini e famiglie in difficoltà in quartieri quasi totalmente privi di servizi sociali (a partire dalla mancanza di una Scuola!) si rischia di determinare una amplificazione dell’effetto scarsità ed emarginazione  già determinato dal  livello di reddito e da situazioni socialmente disagiate di queste famiglie!

Inoltre la concentrazione territoriale di situazioni di marginalità e difficoltà ha sempre portato con sé – in tutta la storia dell’immigrazione, in qualsiasi parte del mondo – infiltrazioni malavitose che nulla hanno a che fare con persone, famiglie e culture che, pur nella momentanea difficoltà, desiderano costruire un futuro dignitoso.

Per evitare questa pericolosa tendenza a creare veri e propri ghetti, due sono le azioni primarie che l’Amministrazione pubblica dovrebbe intraprendere:

  1. la riqualificazione urbanistica “a misura d’uomo” dei quartieri marginali della città di Falconara;
  2. l’attivazione di strumenti di indagine al fine di avere una esatta conoscenza della situazione socio-culturale esistente nel quartiere (o nella via) interessato, prima dell’assegnazione di un alloggio o prima della sua acquisizione per esigenze emergenziali da parte dell’Amministrazione.

Ambedue i punti richiedono una precisa volontà a realizzare una vera politica di accettazione ed inclusione socio/culturale e soprattutto una programmazione che può e deve partire da subito.
Loris Calcina

Studio Epidemiologico: il Vice presidente di Medicina Democratica prende carta e penna

Alle cittadine e ai cittadini di Falconara,

In riferimento alla lettera dell’API, Raffineria di Ancona, datata marzo 2009 nella quale si critica e si prende posizione sull’indagine commissionata dalla Regione Marche ed effettuata dall’Istituto nazionale dei Tumori di Milano

a) vi è un eccesso di mortalità fra i cittadini (in particolare le donne) di Falconara per alcuni tumori (leucemie e linfomi),  che abitano nelle vicinanze della Raffineria;

b) vi è una relazione fra tali malattie e la vicinanza alla Raffineria di Falconara.

I responsabili della Raffineria criticano l’indagine considerandola “di parte” e propongono che ne venga fatta un’altra affidandola ad un gruppo di scienziati alcuni dei quali da loro nominati.

Una posizione tanto strana quanto inaccettabile. Sembrerebbe quasi che un Ente pubblico, grandemente reputato a livello nazionale e internazionale, quale l’Istituto dei Tumori di Milano, sia fazioso e il suo lavoro abbia bisogno di una verifica da parte di chi  inquina. Infatti si potrà dire – questo si da verificare – che la Raffineria di Falconara provoca delle emissioni all’interno dei limiti di legge  o che fa il possibile per ridurle, che  si tratta di produzioni necessarie, ecc.,  ma sostanze tossiche vengono comunque emesse e diffuse quotidianamente nell’ambiente. Emissioni che producono malattia e morte anche se a distanza di anni,  a differenza dei gravi infortuni sul lavoro avvenuti i cui deleteri effetti sono stati immediati.

Medicina Democratica è presente a Falconara e segue tutto quello che avviene non solo con la sua sezione territoriale, ma anche, data l’importanza, a livello nazionale.

Invita pertanto i cittadini a non lasciarsi ingannare da proposte che appaiono logiche o neutre. La scienza non è neutrale; in non pochi casi si è dimostrato come alcuni scienziati siano stati legati  agli interessi di chi li pagava piuttosto che alla salvaguardia della salute.  Medicina Democratica ne sa qualcosa a partire dai processi penali cui è stata ed è protagonista.  Si pensi alla scia di morti che ha lasciato l’impiego di amianto e di cloruro di vinile monomero e alle giustificazioni che ne sono state date  non solo dai produttori.

Nessun timore di discutere nel merito di indagini e rilevazioni fatte da chiunque, ma nessuna interferenza nel lavoro di chi è competente e rappresenta il bene comune.

Certamente è necessario approfondire l’indagine che è stata fatta a Falconara, che ci sia continuità con la precedente. Si richiede ai cittadini di sostenere questa posizione e alla Regione di affidare i dovuti approfondimenti di nuovo all’Istituto dei Tumori di Milano.

intestazione-mdem Milano, 21 aprile 2009Medicina Democratica nazionale
il Vice presidente,Fulvio Aurora

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