Il rischio del terrorismo e quello che non dice il Sindaco Brandoni: ora all’obiettivo della raffineria è stato aggiunto quello del rigassificatore API

Syriana locandina film senza parole

Il film Syriana del regista Stephen Gaghan, è un thriller politico incentrato sul rapporto tra terrorismo internazionale, politica estera americana e industrie petrolifere e basato sulle memorie di Robert Baer, ex agente della Cia impegnato nella lotta al terrorismo. Il film si conclude con l’operazione “riuscita” dei due giovani kamikaze i quali decidono di lancianciarsi con un motoscafo veloce imbottito di esplosivo contro una mateniera!

Quelle metaniere – rigassificatrici e classiche – a cui anche il Sindaco di Falconara Goffredo Brandoni ha detto SI, in compagnia del Presidente Spacca e del falconarese concittadino Assessore regionale Marco Luchetti.

Tutti e tre – ed i Consiglieri regionali favorevoli nonché i Consiglieri comunali del PdL di Falconara M.ma – hanno detto SI al terminale di rigassificazione nonostante il rischio terrorismo che potrebbe determinare conseguenze catastrofiche sulla popolazione e sull’intera costa del Conero!

Saranno 40 all’anno le operazioni di rigassificazione a 13 km da Ancona e 16 km da Falconara con un impiego di un numero di metaniere complessivamente più alto di 40, poiché è previsto anche il travaso in mare – tramite affiancamento chiamato allibo – di metano liquido tra metaniera e metaniera rigassificatrice la quale, poi, va a rigassificare e scaricare nel metanodotto in partenza dalla piattaforma API.

Il rischio terrorismo collegato alle metaniere è stato concretamente preso in considerazione a livello internazionale dopo l’attacco agli Stati Uniti dell’11 Settembre 2001, tanto che è stato esplicitato con chiarezza il 13 settembre 2010 anche dalla Commissione Internazionale nominata dalla Regione Toscana per il terminale di rigassificazione che deve essere realizzato di fronte a Livorno e Pisa. Commissione Internazionale Reg. Toscana

Il CTR Marche non ha mai parlato esplicitamente del rischio terrorismo – e ci chiediamo perché! – e mentre per il progettato rigassificatore di Gaz de France – di fronte a Porto Recanati – ha ricordato “l’importanza degli aspetti connessi con la difesa civile” per quello di API Nòva Energia non sembra essersene interessato, salvo parlare di interdizione della navigazione e del sorvolo aereo dell’impianto.

Però, la poca attenzione per l’argomento da parte del CTR Marche, non solleva il Sindaco Brandoni dalle responsabilità e dal dovere di tutelare l’incolumità dei cittadini falconaresi dato che il Comune siede stabilmente con un suo rappresentante nel Gruppo di Lavoro del CTR Marche e dato che il Sindaco, personalmente, ha dato il suo assenso al rigassificatore il sede di Conferenza dei Servizi il 12 Luglio scorso a Roma.

Come mai il Sindaco non ha detto nulla sul rischio terrorismo/rigassificatore trascurato dalle valutazioni effettuate e che Lui conosce perfettamente?

In questi giorni in cui abbiamo appreso la notizia che la raffineria API era tra gli obbiettivi del terrorista di Oslo il Sindaco Brandoni ha dato prova che conosce il rischio terrorismo a cui è sottoposto il comprensorio API di Falconara.

Eppure ha glissato sul rigassificatore, nuovo obiettivo terroristico aggiunto a tutto il resto!

Il Sindaco ha fatto di peggio: ha artatamente confuso l’argomento con il problema dell’immigrazione e con il Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) …

Loris Calcina (gruppo lavoro energia-ambiente Lista Civile Cittadini in Comune Falconara M.)

Auto medica: necessario il suo consolidamento a Falconara anche per la Valutazione di Impatto Sanitario dell’ARPA Marche. La Regione non può ignorarla

Apprendiamo che nonostante la imponente mobilitazione popolare per il mantenimento dell’auto medica a Falconara M., l’ASUR non ha ancora dato alcun “segnale di ricezione”!.

Nessun commento, nessuna presa di posizione.

Deludente, poiché l’ASUR dovrebbe, per prima, evidenziare alla Giunta regionale una inadempienza che oggi, ad avviso di Cittadini in Comune, pesa molto sulla decisione che riguarda l’auto medica.

L’INADEMPIENZA

L’art. 8 della Legge Regionale 36/1998 indica che nello stabilire la localizzazione delle POTES (postazioni territoriali dell’emergenza sanitaria)  la Giunta regionale deve tenere conto anche della “specifica epidemiologia” della popolazione interessata.

La Regione non ha mai adempiuto neanche a questa verifica nonostante le Valutazioni di impatto sanitario esistenti, eseguite dal Servizio Epidemiologia Ambientale dell’ARPA Marche.

Quella che ricordiamo e pubblichiamo riguarda la Valutazione di impatto sanitario del PM10 e dell’Ozono in 12 Comuni della regione Marche nel 2006, tra cui ci sono Falconara M., Chiaravalle e Montemarciano.

impatto sanitario PM10 e O3 in 12 Comuni delle Marche

L’obbiettivo del lavoro dell’ARPAM fu di valutare gli effetti a breve termine determinati da PM10 e Ozono sulla mortalità per tutte le cause e su patologie dell’apparato respiratorio e cardiovascolare.

I risultati di quella Valutazione di impatto sanitario hanno mostrato che “ogni anno nei 12 Comuni indagati sono complessivamente attribuibili a concentrazioni di PM10 superiori a 10 µg/m3, 113 decessi per tutte le cause, dei quali 76 per cause cardiovascolari e 18 per cause respiratorie, oltre 107 ricoveri per cause cardiache e a 140 per cause respiratorie”.

Questa Valutazione di impatto sanitario non può essere ignorata da nessuno dei decisori politici e, sottolineiamo, gli stessi decisori dovrebbero misurarsi sul dato dei 107 ricoveri per cause cardiache e su quello dei 140 ricoveri per cause respiratorie che molto probabilmente non sono annoverati tra i decessi proprio per la tempestività, efficacia ed efficienza dell’intervento anche dell’auto medica.

Ripetiamo: gli epidemiologi sottolineano in continuazione che se i decisori politici non tengono conto delle evidenze scientifiche delle loro Indagini, gli interventi di prevenzione, tutela e sicurezza sanitaria sulle popolazioni saranno sempre sbilanciati e monchi.

Nel caso delle POTES e dell’auto medica siamo di fronte ad un miope progetto di indebolimento della sicurezza di primo intervento di fronte alla “specifica epidemiologiadi Falconara, Chiaravalle e Montemarciano che deve essere valutata come indicato dall’art. 8 della Legge Regionale 36/1998.

Pertanto suggeriamo all’ANPAS di produrre nell’auspicabile riunione del CRES (Comitato Regionale per le Emergenze Sanitarie) che ha richiesto, tra l’altra documentazione, anche la citata Valutazione di impatto sanitario realizzata dal Servizio Epidemiologia dell’ARPA Marche.

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SULLE LEUCEMIE: IL SINDACO DI FALCONARA RITARDA UN ATTO DI RILEVANTE IMPORTANZA

La Lista Civile Cittadini in Comune ha segnalato al Prefetto di Ancona, al Presidente della Regione Marche e al Presidente della Provincia di Ancona il grave comportamento del Sindaco di Falconara Marittima che ha ritardato per almeno 8 mesi la consegna di un atto doveroso ed indifferibile che riguarda la salute dei cittadini falconaresi: le “informazioni residenziali” utili per la conclusione della terza fase dell’Indagine Epidemiologica volta a stabilire la significatività statistica dell’aumento delle leucemie nella popolazione in funzione della distanza residenziale dalla raffineria API.

Il 28 Aprile 2010 l’ARPA Marche (per conto anche dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano) aveva formalmente inoltrato la richiesta DIRETTAMENTE a Sindaco e Dirigente dei Servizi Demografici ma, con un incrocio di dati e date, Cittadini in Comune ha  capito che agli inizi di Febbraio 2011 il Comune di Falconara non aveva ancora inviato nulla all’ARPAM, mentre il Comune di Chiaravalle già a Giugno 2010 aveva evaso la richiesta.

Nella “indagine” attivata, CiC ha riscontrato che:

Da quel momento, come d’incanto, la macchina comunale si è attivata e il 28 Febbraio 2011 sono stati inviati all’ARPAM le “informazioni residenziali” richieste.

10 mesi dopo la richiesta, almeno con 8 mesi di ritardo!

Perché sono importanti quei dati

E’ l’ARPAM stessa che ne sottolinea l’importanza scientifica e sociale poiché la terza fase dell’Indagine Epidemiologica tenta di “recuperare parte dei soggetti arruolati nello studio originale che non hanno accettato di partecipare all’indagine (cosiddetti non responder)“, cioè tenta di definire le certezze dell’intera Indagine.

Una delle due linee di attività della terza fase dell’Indagine prevede “la sola georeferenziazione delle abitazioni risultanti dall’intera storia residenziale anagrafica di tutti i soggetti residenti con continuità nei Comuni interessati. (…) La storia abitativa deve essere raccolta direttamente ed esclusivamente tramite gli uffici demografici comunali“.

Perché è grave il comportamento del Sindaco di Falconara

  1. Il Sindaco è Ufficiale del Governo nella tutela sanitaria della popolazione.
  2. Il Sindaco sovrintende a tutte le attività che sono fondamentalmente assegnate alla struttura comunale e ai responsabili dei servizi, dunque anche all’attività assegnata al Responsabile dei Servizi Demografici.

Pertanto:

Per CiC la spiegazione del comportamento del Sindaco c’è e consiste nel palese conflitto di interessi in cui è immersa l’Amministrazione comunale di Falconara M.ma: se esistono problematiche sanitarie nella popolazione connesse alla raffineria API, l’Amministrazione Comunale non riesce a tutelare i cittadini poichè ha già incassato dall’API 3.150.000 Euro e ne attende circa altri 8 Milioni per l’assenso accordato ai progetti di centrali termoelettriche e rigassificatore!  

Pertanto la Lista Civile Cittadini in Comune ha segnalato al Prefetto e ai Presidenti della Regione Marche e della Provincia di Ancona che quanto accaduto riguardo alla trasmissione dei dati richiesti dall’ARPAM e dall’INT di Milano per completare l’Indagine Epidemiologica sulla popolazione di Falconara Marittima mostra l’impossibilità da parte del Sindaco di Falconara di garantire la tutela della salute dei cittadini quando essa sia interessata dalle attività e dagli obbiettivi imprenditoriali della Società petrolifera API da cui l’Amministrazione Comunale, parzialmente ma significativamente, dipende economicamente ora e per il futuro.

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

il documento completo inviato al Prefetto … tutti i documenti dell’ “indagine” di CiC

AllegatoA pag 1 richiesta ARPAM protocollata dal Comune di Falconara 1

Allegato A pag 2 richiesta ARPAM protocollata dal Comune di Falconara 2

Allegato B protocollo generale Comune 2010 arrivi da ARPAM

Allegato C protocollo Sindaco risposta Segretario Generale 21.1.2011

Allegato D Risposta Dirigente Servizi Demografici 15.2.2011

Allegato E Risposta Dirigente Servizi Demografici 25.2.2011

Allegato F 28.2.2011 Comune invia i dati ad ARPAM

Cittadini in Comune si astiene nell’approvazione del Regolamento per il Servizio di Assistenza Domiciliare poichè il Comune introduce elementi che prefigurano tagli al Servizio in corso d’opera.

Nel Consiglio Comunale del 28/12/2010 la Lista Civile Cittadini in Comune si è astenuta nella votazione sull’adozione del Regolamento per il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD).

Non potevamo opporci all’adozione del Regolamento per rispetto dei cittadini utenti che necessitano del Servizio e lo attendono.

Opposizione che sarebbe stata più che legittima nei riguardi di una Amministrazione Comunale maldestra ed incauta il cui obbiettivo sembra più quello di tenere i cittadini utenti alla larga dal SAD piuttosto che favorirne l’accesso.

In fondo la Regione Marche, meritoriamente, ha tamponato tutti gli odiosi tagli del Governo Berlusconi nei confronti dei servizi sociali ed il Comune di Falconara non avrà alcun decremento di trasferimenti economici da parte della Regione Marche per servizi come il SAD!

Pertanto spicca l’arroganza con cui l’Amministrazione Brandoni ha introdotto norme che preludono a possibili tagli nell’erogazione del SAD.

Tutto, ovviamente, viene ipocritamente giocato sul sottile significato delle parole, e questa sorta di “gioco da vocabolario” (Scarabeo? Paroliere?) alla Lista CiC risulta particolarmente detestabile perché poi il tutto andrà a coinvolgere persone con problemi di vita quotidiana.

Il punto riguarda l’art. 8 del Regolamento SAD laddove, nella formulazione originaria era scritto:

Il SAD può essere ridotto o ampliato, nel numero delle ore e delle prestazioni erogate, sulla base della verifica dell’assistente sociale in relazione alle necessità dell’utente ed alle risorse disponibili in bilancio“.

CiC, in Commissione Consiliare VI del 27/12, aveva contestato la pericolosità della riduzione del SAD in corso d’opera per motivi di bilancio senza che la riduzione fosse compensata da altri servizi alla persona (per esempio se si tolgono 2 ore di SAD esse dovrebbero essere compensate con 2 ore di Assistenza Domiciliare Integrata).

La contestazione di CiC aveva portato la Commissione VI alla concorde modifica della formulazione nel modo seguente: Il SAD “può essere ridotto solo qualora si attivino servizi professionali compensativi“!

verbale Commissione Consiliare VI pag 1       verbale Commissione Consiliare VI pag 2

L’arroganza dell’Amministrazione Brandoni e della sua maggioranza del PdL ha irriso l’accordo raggiunto in Commissione Consiliare ed ha stravolto il tutto nel modo seguente:

Il SAD può essere modificato sulla base della verifica dell’assistente sociale in relazione alle necessità dell’utente ed alle risorse disponibili in bilancio e migliorato nel numero delle ore e delle prestazioni erogate in concomitanza con l’avvio di altri servizi specialistici.

E’ evidente che la nuova formulazione fa rientrare dalla finestra ciò che era stato fatto uscire dalla porta! Infatti:

Sono sottigliezze lessicali che peseranno sulla vita reale di persone non certo fortunate!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

bozza Regolamento SAD pre Commissione Consiliare

il Regolamento SAD portato in Consiglio Comunale da Amministrazione e PdL

Commissione Consiliare della Provincia di Ancona sul RIGASSIFICATORE API: IL SINDACO DI FALCONARA HA MISTIFICATO RIGUARDO AI SUOI DOVERI! Cittadini in Comune SMASCHERA LE OMISSIONI DEL SINDACO!

le marionetteAlla Commissione Consiliare della Provincia di Ancona sul Rigassificatore di API Nòva Energia tenutasi a Falconara M.ma il 5/11/2010 il Sindaco di Falconara si è distinto per un inaudito livello di mistificazione riguardo a suoi doveri nei confronti dei cittadini falconaresi!

Ce lo aspettavamo e questa è stata la ragione per cui avevamo chiesto di poter parlare in Commissione come gruppo di minoranza in Consiglio comunale di Falconara. Ma non ci è stato concesso.

La “madre di tutte le falsificazioni” che il Sindaco ha ripetuto in Commissione e scritto nelle Delibere favorevoli tanto alle centrali termoelettriche quanto al rigassificatore di API Nòva Energia è la seguente: data la complessità, le competenze degli uffici comunali non possono essere completamente sufficienti per espletare una istruttoria tecnica sul progetto e siccome il Comune non fa parte della Commissione VIA che vede impegnata una Commissione di esperti nazionali nominati dal Ministero dell’Ambiente (…) integrata dalla Regione Marche, la quale effettua una propria separata istruttoria condotta con il supporto tecnico di tutti i servizi ARPAM competenti, il Comune si attiene ad un parere di carattere generale che, tradotto in parole povere, significa astenersi dal segnalare le criticità!

La mistificazione sta nel tradurre il ruolo consultivo del Comune nella rinuncia a segnalare e motivare le criticità del progetto del RIGASSIFICATORE!

Se le criticità possono essere segnalate dai semplici cittadini con le Osservazioni da inviare a Regione e Ministero dell’Ambiente, è possibile al Sindaco di Falconara sottrarsi a questo dovere che la legge gli impone in quanto primo tutore della sicurezza fisica e sanitaria dei cittadini?

E’ una bugia che gli Ingegneri dell’Ufficio Ambiente del Comune di Falconara Marittima non possiedono le competenze per esplicitare almeno alcune delle criticità del progetto del rigassificatore!

Quegli Ingegneri sono competenti su molti aspetti del progetto perchè hanno seguito e seguono nel dettaglio molte delle problematiche connesse al progetto:

Tutte queste problematiche le abbiamo affrontate noi cittadini nelle Osservazioni inviate più volte al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Marche (2008 e 2010) e pensiamo che quel bugiardo del Sindaco aveva il dovere di far fare lo stesso lavoro, in modo sicuramente migliore, agli Ingegneri dipendenti del Comune!

La realtà è che il Sindaco e la Giunta conoscono tutto questo ma non hanno dato il mandato agli Ingegneri del loro Ufficio Ambiente per fare il lavoro necessario, perché segnalare quelle criticità avrebbe significato piantare un paletto di ostacolo al progetto di API Nòva Energia dal quale Sindaco e Giunta chiedono soltanto denaro di compensazione.

Costi quel che costi in termini di sicurezza e rischi per la popolazione ed il territorio!

Ma il Sindaco, così facendo, ha commesso un’OMISSIONE a danno della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini falconaresi!

E nella Commissione Consiliare provinciale l’ha rivendicata!

Loris Calcina (capogruppo consiliare Lista Civile Cittadini in Comune – Falconara M.ma)

Pm10 d’autunno… situazione di Novembre

Con quest’iniziativa CiC nel suo piccolo cerca di sensibilizzare, informare e tenere viva l’attenzione sul problema polveri sottili, dette in gergo PM10.
Il particolato rappresenta soprattutto un problema per la nostra salute!

Da Gennaio a Novembre registrati 85 sforamenti della media giornaliera (su 309 rilevamenti disponibili), il limite massimo di legge è di 35 sforamenti per tutto l’anno!

Da inizio anno:


NOVEMBRE 2010 – 
Valore medio giornaliero PM10

Data Valore Data Valore Data Valore Data Valore
01/11/2010 41,5 09/11/2010 16,6 17/11/2010 36,2 25/11/2010 34,0
02/11/2010 24,8 10/11/2010 21,3 18/11/2010 37,2 26/11/2010 23,7
 03/11/2010 22,9 11/11/2010 n.d. 19/11/2010 32,0 27/11/2010 33,1
04/11/2010 38,8 12/11/2010 31,1 20/11/2010 31,4 28/11/2010 29,6
05/11/2010 53,3 13/11/2010 47,9 21/11/2010 32,6 29/11/2010 23,5
06/11/2010 52,4 14/11/2010 41,8 22/11/2010 22,4 30/11/2010 21,4
07/11/2010 37,9 15/11/2010 41,2 23/11/2010 32,4
08/11/2010 23,0 16/11/2010 48,6 24/11/2010 37,1

______________________________________________________________________Rosso = SFORAMENTI al limite di legge giornaliero consentito max. 50 ug/mc


Dettaglio PM10 giornaliero per fasce orarie
– Scarica Tabella______________________________________________________________________

Grafico – analisi PM10 per fasce orarie 

grafico-pm10-aggiornato

______________________________________________________________________

Fonte dati: Rete di monitoraggio qualità dell’aria – Provincia di Ancona (III Dipartimento I Settore – Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente)  – i dati riportati si riferiscono al valore medio giornaliero.

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