Dal 1 gennaio al 31 maggio 2013 sono drasticamente diminuiti i superamenti del valore limite giornaliero delle Polveri sottili PM10: da oltre la metà a sei volte in meno! La raffineria e la centrale termoelettrica API erano completamente ferme!

CiC FBCIl 17 giugno 2013 l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM) ha diffuso un comunicato stampa in cui, tra gli altri dati, si informava  che dal 1 Gennaio al 31 Maggio 2013 i dati acquisiti dalla centralina di rilevamento della qualità dell’aria di Falconara Scuola (quartiere Villanova) ha registrato 10 arpamsuperamenti del valore limite giornaliero di PM10 pari a 50 µg/mc

http://www.arpa.marche.it/images/pdf/aria/PM/grafici_maggio_2013.pdf

La centralina di rilevamento di Falconara Scuola è di tipo industriale cioè “riceve la ricaduta delle emissioni inquinanti della Raffineria Api, con venti provenienti da Nord Nord-Ovest; è sulla direttrice di ricaduta degli inquinanti verso il centro abitato di Falconara” (fonte http://ww3.provincia.ancona.it/dati_ambiente/misc/struttura_pos_centraline.asp )

Nel periodo considerato gli impianti della raffineria API e della centrale termoelettrica (280 Mwe) sono stati completamente fermi, mentre hanno continuato a circolare auto e aerei e i camini delle abitazioni hanno fumato all’occorrenza.

Negli anni in cui, nello stesso periodo di tempo, tutti gli impianti dell’API sono stati attivi si sono registrati il seguente numero di superamenti del valore limite giornaliero di PM10:

    tabella                    

Nessun dato disponibile nel 2004!

Ciò significa che quando gli impianti della raffineria e della centrale termoelettrica sono in funzione si verifica un fortissimo incremento dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10: da più del doppio a sei volte in più!

Rammentiamo con considerazioni NON NOSTRE gli effetti delle PM10:

“Studi epidemiologici hanno infatti dimostrato che un aumento della concentrazione di PM10 di 10 µg/m3 può determinare un aumento della mortalità giornaliera dello 0,5%” (Intervista al Dott. Morando Soffritti, direttore scientifico della Fondazione Ramazzini – ISTORAMA NUMERO 1/2-2005).

L’impatto sanitario del PM e dell’ozono rappresenta un problema di sanità pubblica considerevole; continuiamo a sopportare un pesante fardello su individui e famiglie, con morti premature e malattie croniche e acute; sulle nostre società, con la diminuzione dell’attesa di vita e della capacità produttiva; sui sistemi sanitari in termini di costi di migliaia di ricoveri ospedalieri“. (Dott. Roberto Bertollini, direttore Salute e Ambiente Organizzazione Mondiale della Sanità Europa).

L’Amministrazione comunale di Falconara Marittima tace oggi come tacque al momento di sottoscrivere con la Regione Marche i “Provvedimenti contingenti per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell’aria ambiente. Accordo di programma. DGRM n. 1610 del 25/11/2011″, i quali scaricarono sui forni a legna ed i caminetti la responsabilità delle elevate concentrazioni invernali delle PM10!

Il Sindaco e la Regione ignorarono le osservazioni dell’Unione Regionale delle Province Marchigiane (UPI Marche) che evidenziarono al riguardo: “provvedimenti quali quello relativo alle attività produttive, che contempla una riduzione del 10% delle emissioni rispetto ai limiti autorizzati, appaiono un contributo alla problematica assai blando, non considerando gli effetti delle polveri secondarie. L’UPI Marche aveva visto giusto: quel -10% riferito ai limiti massimi stabiliti dalla legge anziché alle emissioni effettive annue registrate, era ed è una farsa. Lo dimostrammo da questo sito con i dati

https://www.cittadiniincomune.net/2012/01/16/polveri-sottili-pm10-regione-marche-e-comune-di-falconara-spacca-e-brandoni-a-braccetto-nel-vietare-l%E2%80%99uso-dei-caminetti-%E2%80%A6-provvedimenti-tutti-efficaci-o-qualcuno-di-facciata/

ed oggi  – come nel 2012 – è stato confermato il ruolo preponderante degli impianti dell’API per le PM10. Ma nè Regione Marche nè Comune di Falconara M. hanno chiesto reali riduzioni !

Guarda SCHEDA e

https://www.cittadiniincomune.net/2012/04/10/pm10-a-falconara-mma-e-fallito-l%E2%80%99obiettivo-della-riduzione-individuato-dall%E2%80%99accordo-di-programma-sottoscritto-tra-comune-e-regione-marche-in-meno-di-3-mesi-registrati-32-superamenti/

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Il Capogruppo di CiC e FBC consegna una nota al Ministro Zanonato su un differente modo di affrontare la crisi occupazionale e della raffinazione API!

Questa mattina una delegazione del Gruppo Consiliare delle Liste Civiche Falconara Bene Comune (FBC) e Cittadini in Comune (CiC) guidata dal capogruppo Riccardo Borini, ha consegnato una nota al Ministro dello Sviluppo Economico – On. Flavio Zanonato – intervenuto al meeting presso la raffineria API di Falconara Marittima.

La nota – sottoscritta anche dal Gruppo Consiliare del PD, dal Circolo SEL di Falconara Marittima e dal Consigliere Regionale Binci nonché da alcune Associazioni e ONLUS falconaresi – ha rappresentato un differente modo di affrontare la crisi della raffinazione API a partire dalla necessità di definire l’intero territorio dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) quale ambito minimo di riferimento per una soluzione.

“Attivare una sinergia di ricerca e di produzione sul risparmio e sull’efficienza energetica, sulle energie rinnovabili, sulla mobilità sostenibile nel territorio AERCA, per la realizzazione del green port di Ancona, ecc. Progettualità e investimenti che possano coinvolgere imprenditorialmente API Nòva Energia – Società del Gruppo API con bilanci sani! – insieme alle Aziende marchigiane del settore (Energy Resources – General Building – Brandoni Solare – ecc.).

Pertanto è necessario un serio Accordo di Programma finalmente condiviso tra tutti i Gruppi imprenditoriali coinvolti, il Governo, la Regione Marche e i Comuni dell’AERCA.

In sintesi: sviluppare un comparto industriale su area vasta (provinciale) per trasformare un territorio ad Alto Rischio di Crisi Ambientale in Territorio ad Energia Risparmiata Rinnovabile Efficiente (TERRE).”

Prosegue la nota consegnata al Ministro Zanonato:

“Se la raffinazione in Italia va necessariamente ridimensionata (da 16 a 10 impianti), sopravviveranno le Aziende che negli ultimi anni hanno massicciamente investito per questo. Il confronto impietoso dei numeri emersi recentemente nella X Commissione Permanente della Camera dei Deputati ha evidenziato che API raffineria S.p.A non ha investito adeguatamente rispetto a Q8, ENI e SARAS. Tanto che l’Ing. Pietro Ferrara, Dirigente della Società Q8 si è espresso in questi termini nei confronti dell’API: Se non può essere più una raffineria, sarebbe preziosissimo per il sistema avere un deposito al centro dell’Adriatico! (audizione dell’11/11/2011).

C’è la sensazione precisa che le Aziende petrolifere stiano già razionalizzando tra loro il sistema della raffinazione, mentre la programmazione produttiva e occupazionale del dopo stia al palo.

Non possiamo aspettare con le mani in mano una possibile carneficina sociale e ambientale”

Dunque il reale motivo della nota consegnata al Ministro Zanonato è quello di mettere in campo una alternativa al fallimento del Protocollo d’Intesa del 2011!

La nota conclude sull’aspetto della sicurezza:

“Non è saggio allentare i vincoli ambientali (bonifica) e della sicurezza – come chiesto dalle Società petrolifere  in sede di Commissione Permanente della Camera dei Deputati – quali strumenti di sostegno al settore petrolifero; rincorrere paesi come Cina e India significa mettere a rischio lavoratori, cittadini e territorio più di quanto già lo sono per le caratteristiche di questi impianti che, a differenza di paesi dagli spazi enormi (Stati Uniti – Cina – India – Iraq – ecc.) in Italia sono stati realizzati e ingranditi a ridosso delle città (come Falconara Marittima).

Staff Cittadini in Comune

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Regola n°1 del Sindaco Brandoni: informare il meno possibile! Il caso dell’inquinamento microbiologico del mare del 9 giugno 2013

Qualcuno obietterà che questa nota va a cercare il pelo nell’uovo riguardo all’inquinamento microbiologico provocato in mare dalla fuoriuscita delle acque reflue provenienti dagli scolmatori ubicati lungo il litorale!

acqua pulita acqua sporcaInvece, a giudicare dalle immagini che sono state diffuse in rete http://youtu.be/kD4ysq5IMgg
e dalle testimonianze dirette, a me sembra che dal Comune di Falconara Marittima si trasmetta confusione ai cittadini/utenti del mare falconaresi mentre il Decreto Legislativo 116/2008 dedica ben tre articoli (14-15 e 16) alla assorbenti e carta igienicapartecipazione, informazione del pubblico e alla comunicazione delle informazioni!

Modalità che sono state sempre ostiche per l’Amministrazione Brandoni ma che, se male applicate, fanno intendere ai cittadini altro da ciò che realmente accade o è accaduto.

Vediamo nel dettaglio.

L’inquinamento del mare è avvenuto nel tardo pomeriggio del 9 giugno.

In base al D.Lgs 116/2008 esso è stato giudicato un <<inquinamento di breve durata>> cioè una <<contaminazione microbiologica (…) le cui cause sono chiaramente identificabili e che si presume normalmente non influisca sulla qualita’ delle acque di balneazione per piu’ di 72 ore circa dal momento della prima incidenza>>. Nello specifico la causa chiaramente identificabile dell’inquinamento è stata che in mare si sono riversati liquami da depuratore e topi morti.

Come cittadino/utente del mare vorrei sapere se quando il Sindaco ha revocato il divieto di balneazione il parametro batteriologico individuato dalle analisi dell’ARPAM sia rientrato nei limiti previsti per la qualità delle acque di balneazione di poco o di molto … Appena sotto la soglia del divieto o molto al di sotto!

Sono convinto che per molti falconaresi la differenza c’è!

Ma il Sindaco preferisce informare poco quando c’è in ballo certa sicurezza e salute!

Ecco l’esempio di come potrebbe essere l’Ordinanza attenta all’informazione del cittadino.

Loris Calcina (componente di Cittadini in Comune)

Ordinanza divieto balneazione 9.6.2013

Ordinanza revoca divieto di balneazione 13.6.2013

DLgs 116.2008

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NON SI COSTRUISCE AI MARGINI DELLE ZONE IN FRANA! Comunicato del candidato a Sindaco Riccardo Borini (CiC e FBC)

pericolo franaDichiarazione del Candidato Sindaco Riccardo Borini: <<La Giunta Brandoni, probabilmente nel Consiglio Comunale di mercoledì  10 aprile vuole far passare l’assurda variante urbanistica di Falconara Alta e Guastuglia, a un mese dalle elezioni! Li invito a non farlo! Non si costruisce ai margini delle zone in frana! Per quanto mi riguarda, confermo quanto concordato con i residenti di Palombina anche in occasione dell’assemblea di quartiere del 15 marzo scorso: annulleremo le delibere delle Varianti urbanistiche Guastuglia, Falconara Alta e degli altri versanti a rischio frana. Lavoreremo applicando il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE! Inoltre, per l’acquisizione di elementi utili alla formazione e al raggiungimento dei pareri istruttori saranno preventivamente e attivamente coinvolte anche le associazioni e i comitati dei cittadini legalmente costituiti>>.

<<Se i cittadini ci consentiranno di amministrare Falconara Marittima, il primo provvedimento di natura urbanistica sarà finalizzato ad uniformare all’applicazione del PRINCIPIO DI PRECAUZIONE  e al PRINCIPIO DI CONCERTAZIONE tutti i procedimenti amministrativi ed autorizzativi, compresi quelli avviati e non ancora conclusi, inerenti i Piani territoriali ed urbanistici e loro Varianti che interessano e interesseranno il territorio comunale a partire dal Versante costiero a valle del Castello di Falconara Alta, il Versante costiero a valle di Via delle Ville, Via Barcaglione e Via Molise, il Versante costiero di Palombina Vecchia>>!

Lo scopo del PRINCIPIO DI PRECAUZIONE – previsto dall’art. 191, comma 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea – è di garantire un alto livello di protezione dell’ambiente, dei consumatori, della salute umana, animale e vegetale grazie ad azioni preventive in caso di rischio.

Pertanto il Sindaco – quale Autorità Sanitaria Locale – di fronte ad un fenomeno, un prodotto o un processo che può avere effetti potenzialmente pericolosi e rispetto al quale non è possibile determinare il rischio con sufficiente certezza conformerà l’azione al PRINCIPIO DI PRECAUZIONE!

Nel caso specifico di Falconara M. siamo in presenza della certezza documentata che:

Riteniamo che – fino ad oggi – questi dati scientifici siano stati sottovalutati.

L’applicazione del PRINCIPIO DI PRECAUZIONE consentirà di evitare la pretesa di edificare ai margini delle zone franose, pretesa che – senza riscontri scientifici certi e neutrali – esclude che i movimenti franosi possano estendere i loro effetti e rischi agli immobili, alle persone e al territorio circostante.

Il PRINCIPIO DI CONCERTAZIONE a cui uniformeremo tutti i procedimenti amministrativi ed autorizzativi servirà a garantire per tempo l’informazione e la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali ben al di là del semplice avviso pubblico dell’avvio dei procedimenti; faremo si che per l’acquisizione di elementi utili alla formazione e al raggiungimento dei pareri istruttori dovranno tenersi pubbliche assemblee e tavoli di confronto a cui saranno preventivamente e attivamente coinvolte anche le associazioni e i comitati dei cittadini legalmente costituiti.

Riccardo Borini, candidato Sindaco delle liste civiche

Cittadini in Comune
Falconara Bene Comune
falconarabenecomune@gmail.com

info@cittadiniincomune.net

La SICUREZZA PARTECIPATA: una nota del candidato a Sindaco Riccardo Borini

iniziativa manifestoCosa si intende per sicurezza partecipata

“Nell’esperienza concreta, ci si accorge subito che il lavoro nei territori deve essere svolto non all’interno di uno spazio chiuso, separato (o chiuso in una stanza, servizio o sportello che sia) dalla partecipazione attiva dei cittadini, ma all’aperto, nelle strade, nei crocevia fisici e simbolici, tra punti di vista, interessi e sensibilità molto diverse tra loro. Il mediatore (operatore sociale di quartiere) deve essere interno al processo che riesce ad attivare, nella costruzione comune e condivisa della gestione del problema conflittuale, adottando un atteggiamento esplorativo e dialogico che spesso aiuta ad accogliere l’imprevisto. Significa prendere atto che solo pensando a un agire sociale capace di accogliere il punto di vista del territorio e delle persone che lo abitano, nella pluralità delle sue espressioni, si è poi in grado di (ri) progettare, insieme alle persone, gli interventi e i percorsi progettuali, di realizzare la concreta partecipazione alla “riqualificazione” dei luoghi, come delle relazioni. Il mediatore, in questo nuovo approccio, assume prevalentemente la fisionomia di un “operatore di processo”, di “facilitatore e attivatore” di processi relazionali.

In quest’ottica, non è importante solo il metodo adottato nella consultazione o nel processo mediativo, quanto l’osservazione di tutto quello che accade all’interno del processo attivato, dove le persone fanno esperienze dirette di dialogo, di crescita, di ascolto, di cambiamento insieme agli altri, invece che contro gli altri.

Il conflitto attraversa la convivenza ed è un tratto costitutivo dell’incontro con l’altro. C’è conflitto perché c’è incontro di diversità. Anziché auspicare l’assenza dei conflitti, occorre piuttosto diventare bravi a gestirli, trasformarli in risorsa di dialogo e di crescita.”

Riccardo Borini

candidato a Sindaco per Cittadini in Comune e Falconara Bene Comune

La città (che) SI-CURA: incontro dibattito con Riccardo Borini sulla sicurezza urbana partecipata! Mercoledì 3 aprile ore 21,15 ex cinema Sport

iniziativa manifesto Mercoledì 03 aprile ore 21:15

AL VECCHIO CINEMA (Sport) – via Marsala 21 – Falconara M.

affronta con noi il tema:
LA CITTA’ (CHE) SI-CURA: sicurezza urbana partecipata.
Incontro dibattito con:

DORIANO PELA, ENZO VALENTINI e 

RICCARDO BORINI (candidato sindaco FBC E CIC)
Non mancare, PARTECIPA, DIFFONDI, INVITA AMICI e CONDIVIDI anche su facebook
evento al link:
https://www.facebook.com/events/480267345372157/

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