SICUREZZA URBANA a Falconara M.ma: SI CONTINUA A NAVIGARE A VISTA, TRA PROCLAMI E FINTE CONCERTAZIONI!

senza-ric-sindaco.jpgDopo la Commissione consiliare sulla sicurezza riunita qualche giorno fa, il Vicesindaco Rossi interviene sulla stampa dicendo che maggioranza e opposizione “concordano le misure da adottare” per la sicurezza urbana.

Concordano” è una parola assolutamente inadeguata alla realtà dei fatti, dunque usata in modo strumentale per confondere la cittadinanza e portare acqua al “proprio mulino”.

Per questo sentiamo l’esigenza di rimettere in fila i fatti successi e le parole dette, per dare una corretta informazione alla cittadinanza.

Le criticità sulla sicurezza del nostro territorio sono sotto gli occhi di tutti: episodi di micro criminalità (furti, scippi, spaccio di stupefacenti – sono 3 gli spacciatori minorenni fermati negli ultimi 3 mesi), episodi di criminalità organizzata (rapine, sfruttamento della prostituzione), di teppismo, di bullismo.

Diversi sono gli episodi di emissioni maleodoranti da impianti industriali presenti nel territorio, è elevato il livello di emissioni di polveri sottili (molti sono  gli sforamenti in base ai limiti di legge), degrado ambientale e scarsa cura degli spazi pubblici. Si registrano segnali gravi di disagio sociale (attualmente ai servizi sociali si presentano 3 o 4 famiglie alla settimana con sfratto per morosità, sono circa 300 i distacchi di acqua fatti alle famiglie falconaresi solo nel 2012). Il nostro territorio registra segnali preoccupanti circa le malattie che sono correlate a fattori ambientali.

Questi sono i dati reali che non menzioniamo per creare allarme sociale, ma per far comprendere che occorre un vasto lavoro intersettoriale (sicurezza, ambiente, servizi sanitari, servizi sociali, lavori pubblici, servizi educativi, cultura) e un ampio ascolto e coinvolgimento della cittadinanza organizzata e non.

Va posto in essere un processo partecipato che, a fianco di ogni fenomeno reale e percepito, proponga obiettivi sostenibili, azioni puntuali, indicatori di risultato, regolare verifica. Questo è il piano di sicurezza urbana che chiediamo al Sindaco: una sorta di mappa delle principali criticità e delle soluzioni individuate (chi fa, che cosa, come, con quali risorse, con quali risultati).

Il recupero urbano dei quartieri, la presenza di attività e di vita, la sorveglianza spontanea da parte della comunità, la presenza delle forze dell’ordine e dei vigili di quartiere, sono azioni coordinate che permettono il controllo delle presenze illegali e l’aumento della sensazione di sicurezza.

Di fronte a tutto questo abbiamo assistito, in questi primi 6 mesi dell’amministrazione Brandoni, ad un’azione politica assolutamente inadeguata sul fronte sicurezza:

ordinanze sindacali anti bivacco e anti accattonaggio: soluzioni di facciata, assolutamente inadatte per affrontare un fenomeno contenuto: le multe fatte in 2 mesi e mezzo sono solo 4 per violazione dell’ordinanza anti-bivacco (di cui una ad un artista di strada, due a due persone che mangiavano un panino nell’ingresso di un palazzo e una ad una persona che utilizzava una panchina in modo improprio). Nessuna multa in 2 mesi e mezzo è stata fatta per la violazione dell’ordinanza anti accattonaggio. Per reprimere e prevenire i pochi comportamenti molesti si potevano utilizzare gli strumenti che la normativa ordinaria già fornisce alla polizia municipale e ai servizi sociali.

Richiesta del Sindaco al Prefetto per la presenza dell’esercito: la richiesta è stata respinta;

Richiesta del Sindaco al prefetto di una maggiore presenza delle forze dell’ordine e di più forte lavoro di rete tra esse: non si conosce con precisone l’esito della richiesta e soprattutto quali siano le reali ricadute sul nostro territorio (non è stata fatta nessuna comunicazione in tal senso né in consiglio comunale nè in Commissione consigliare).

Emissioni maleodoranti e tutela della salute dei cittadini: mancanza di intervento tempestivo dell’Amministrazione comunale su segnalazione dei cittadini: atteggiamento che tende a sminuire e sottovalutare ogni problematica relativa all’ambiente e alla salute dei cittadini (vedi per es. emissioni maleodoranti a Castelferretti e indagini epidemiologiche fatte nel nostro territorio);

Proclami sulla stampa ai quali non sono succedute azioni concrete: Il vicesindaco fin da settembre interveniva sulla stampa annunciando l’arrivo imminente di un piano della sicurezza urbana che a tutt’oggi non si è visto nemmeno in bozza.

Commissione Consigliare 5° sulla sicurezza urbana convocata il 11.12.2013 su mia richiesta (è stata convocata solo una volta in 6 mesi): il presidente Cipolletti si è limitato a d una brevissima introduzione senza nessuna proposta organica. Il vicesindaco Rossi dopo avere ascoltato le proposte dei consiglieri di opposizione ha concluso facendo un elenco di cose che si cercano di fare e un elenco di cose che non si possono fare, ha annunciato la riorganizzazione della polizia municipale (per verificare anche l’attivazione del vigile di quartiere), ha comunicato l’acquisto di 3 o 4 telecamere.

Risposta alla mia interrogazione del 8.10.2013 sulle ordinanze anti bivacco, anti accattonaggio e sulla sicurezza: al Consiglio Comunale del 12.12.2013 (dopo 2 mesi) mi risponde il Vicesindaco in assenza dell’assessore Marcatili, che solo il 16.12 mi consegna la risposta scritta. A tutt’oggi non ho le risposte scritte delle ultime 3 domande dell’interrogazione sulla sicurezza a cui deve rispondere per iscritto il Vicesindaco.

In questi 6 mesi le nostre proposte di metodo e di contenuto sulla sicurezza urbana non sono mancate, altre proposte sono arrivate dalle altre forze di minoranza, ma sembra che questa Giunta sia più interessata alla dichiarazioni sulla stampa che alla concretezza delle proposte e delle azioni. Sembra che l’obiettivo principale della giunta Brandoni sia navigare a vista sperando che in città non succeda nulla di grave!

RICCARDO BORINI – Consigliere comunale FBC e CIC

Quanto parla il Vicesindaco di Falconara Marittima! … Ma ha avvertito la Soprintendenza delle Marche che ha tutelato la ex Officina ferroviaria? Come mai, per prevenire il vandalismo, non ci sono le telecamere in spiaggia nonostante la disponibilità della associazioni a concorrere alla spesa? Il quartiere Villanova è abbandonato dall’Amministrazione comunale!

Le vicende del vagone postale andato a fuoco, dello squarcio alla ex Officina e degli atti di vandalismo a danno delle associazioni e sulla spiaggia sono tre cartine al tornasole dell’abbandono in cui è stato lasciato il quartiere Villanova.

Le dichiarazioni del Vicesindaco Rossi sono un inconcludente accavallarsi di parole che nulla hanno fatto e nulla prospettano per cambiare qualcosa nel quartiere.

Basta leggere bene le sue affermazioni e metterle a confronto con la realtà che i cittadini di Villanova vivono ogni giorno.

Spiaggia: è da oltre un anno e mezzo che sono state chieste le telecamere tanto che le associazioni presenti a quell’assemblea svolta al Circolo ARCI del quartiere diedero la disponibilità a concorrere alla spesa.

E che dire della minaccia della condotta fognaria usurata che corre a cielo aperto lungo la battigia?

Nulla di fatto!

Queste priorità per la sicurezza di Villanova rientreranno nel Piano della Sicurezza Urbana?

Ex Officina Rialzo: l’approccio del Vicesindaco rispetto allo stato di quel BENE CULTURALE e STORICO è singolare! Invece di parlare dei rischi che sta correndo l’immobile ed il materiale contenuto, egli rassicura che basta eliminare alcune infiltrazioni di acqua!

Perché non ci dice che interventi di conservazione e protezione ha eseguito l’attuale proprietà visto che a gennaio c’era chi si rifugiava all’interno e ne era scaturito un incendio? Secondo il Vicesindaco lo squarcio prodottosi nell’edificio è stato causato dal vento malvagio o dall’incuria?

Ma soprattutto, ha riferito tempestivamente alla Soprintendenza dello squarcio?

L’ha fatta intervenire?

Non poniamo domande polemiche!

Poniamo il serio problema che se non interviene chi può dettare condizioni ineludibili di conduzione e conservazione dell’immobile, il proprietario attuale (API raffineria SpA) non farà mai un bel niente perché il sopralluogo del Vicesindaco Rossi con i Responsabili di API raffineria vale come il 2 di coppe!

Se andiamo avanti con questo passo ambiguo del Vicesindaco e della Giunta, i falconaresi si ritroveranno un rudere di edificio e il materiale ferroviario ridotto a ferraglia.

Liste civiche Cittadini in Comune – Falconara Bene Comune

Falconara Marittima: quando sarà pronto il Piano di sicurezza urbana? Le proposte operative di CiC e FBC!

senza-ric-sindaco.jpgApprendiamo dalla stampa di oggi che il Prefetto di Ancona ha comunicato al Sindaco di Falconara Marittima che l’esercito non è più disponibile per la città di Falconara.

A questo punto chiediamo al Sindaco: Quando sarà pronto il Piano di sicurezza urbana?

Vista la tematica e l’urgenza che i fatti ci impongono auspichiamo una sicurezza urbana partecipata con un ampio coinvolgimento di tutte le istituzioni, i cittadini aggregati e non  e con una responsabilizzazione diffusa.

Un piano di sicurezza urbana PARTECIPATA prevede l’analisi della situazione di partenza, e l’individuazione di obiettivi, azioni, indicatori di risultato; propone dei luoghi stabili di confronto, di verifica, di monitoraggio dell’efficacia delle soluzioni adottate e di riprogettazione.

Elenchiamo di seguito alcune PROPOSTE CONCRETE che abbiamo scritto e illustrato più volte nelle speranza che, dalla vuota discussione sul giusto o sbagliato, si passi ai fatti che la città aspetta con urgenza:

1.       Concertazione e Progettazione di un piano di sicurezza urbana partecipata valorizzando l’apporto di tutti: Comune (consiglieri e uffici comunali), Vigili Urbani, Forze dell’Ordine, ASUR, Scuola,  agenzie educative, squadre sportive, associazioni di volontariato, di promozione sociale e di associazioni di immigrati, ecc.

2.       Azioni per la riduzione del danno, per prevenire l’insorgere di situazioni potenzialmente dannose per i Cittadini (es. video sorveglianza, illuminazione, corretto utilizzo degli spazi urbani, apertura di bagni e docce pubbliche, ecc);

3.       Attivazione del VIGILE DI QUARTIERE (si potrebbe iniziare una sperimentazione da subito a Falconara centro per poi estendersi ad altre zone città);

4.       Attivazione dell’OPERATORE SOCIALE DI QUARTIERE: I processi di sicurezza urbana partecipata non si creano dal nulla. Occorre investire alcune risorse in un lavoro professionale di comunità che è fatto di:

Non ci si può limitare alle ordinanze che, come i servizi sociali sanno, non “spingono” certamente le persone a trovare altre strade (come ha affermato una consigliera di maggioranza sulla stampa alcuni giorni fa). Come non ci si può limitare al lavoro di rete tra le forze dell’ordine e vigili urbani , neanche con l’ausilio dell’esercito. Non si tratta di militarizzare la città, ma di aiutare la gente a verbalizzare il disagio e individuare dei percorsi che tutti contribuiscono a raggiungere.

 Ribadiamo con forza che CHI SBAGLIA PAGA: la città chiede e pretende rispetto dei doveri come il riconoscimento dei diritti di ciascuno, ma la città non può essere ingannata con soluzioni di facciata (ordinanze anti accattonaggio e anti bivacco) che non sono risolutive, alimentano l’allarme sociale, individuano il capro espiatorio,  e , spesso, non sono rispettose delle persone. I vigili urbani hanno già le normative sufficienti per intervenire in caso di comportamenti scorretti.

 E’ così difficile costruire la partecipazione e il coinvolgimento di tutti sul tema della sicurezza urbana così sentito in città?

Per questo nell’interrogazione consiliare dell’8 ottobre scorso abbiamo chiesto al Sindaco: rispetto alla stesura del Piano per la sicurezza Urbana quali sono le modalità, i tempi, i passaggi e le istituzioni e le organizzazioni che saranno coinvolte?

Ma ancora, ad oltre un mese di distanza, non abbiamo ricevuto nessuna risposta!

Non ci sembra di chiedere la luna: basta andare in un qualsiasi motore di ricerca e digitare PIANO DI SICUREZZA URBANA, troveremmo tantissimi documenti su cose importanti che le università italiane dicono da anni e che molti comuni (al di là del colore politico) stanno attuando e verificando continuamente.

RICCARDO BORINI Consigliere comunale Liste civiche FBC E CIC

FALCONARA M.: SICUREZZA URBANA ED ELEMOSINA

senza-ric-sindaco.jpgStimolato dalle foto fatte a coloro che chiedevano l’elemosina e inviate in Comune in virtù dell’Ordinanza “anti accattonaggio”, sento il bisogno di rimettere in fila alcune riflessioni su sicurezza u…rbana ed elemosina.
CHI SBAGLIA PAGA!
Bisogna avere la mano ferma contro chi sbaglia. Ribadisco con forza che non è assolutamente tollerabile che le persone alzino le mani contro un cittadino che li rimproverava mentre urinavano di notte davanti ad un negozio!
LA SICUREZZA E’ UN CONCETTO AMPIO
Come non sono tollerabili altri fatti che succedono in città: microcriminalità (furti – scippi – spaccio, fatto anche da minorenni). Ma la domanda di sicurezza si allarga: sicurezza stradale, sicurezza sul lavoro, sicurezza sociale (si registrano pesanti segnali nella nostra città: aumento della povertà e della domanda sociale), sicurezza ambientale (emissioni maleodoranti), sicurezza sanitaria (vedi indagini epidemiologiche già svolte sul nostro territorio).

LA SICUREZZA VA COSTRUITA INSIEME
La sicurezza non può essere relegata alle Forze dell’Ordine con l’ausilio dell’Esercito. La domanda di sicurezza della gente va ascoltata, interpretata, fatta crescere, orientata. I cittadini associati e non hanno un ruolo importantissimo nella costruzione della sicurezza. Non è sufficiente un miglioramento del lavoro di rete tra le Forze dell’Ordine, ne è sufficiente il Vigile di quartiere (anche se molto importanti). Solo pensando a un agire sociale capace di accogliere il punto di vista del territorio e delle persone che lo abitano, nella pluralità delle sue espressioni, si è poi in grado di (ri) progettare (insieme alle persone) gli interventi e i percorsi, di realizzare la “riqualificazione” dei luoghi, come delle relazioni.
Il conflitto attraversa la convivenza ed è un tratto costitutivo dell’incontro con l’altro. C’è conflitto perché c’è incontro di diversità. Anziché auspicare l’assenza dei conflitti, occorre piuttosto diventare bravi a gestirli, trasformarli in risorsa di dialogo e di crescita.
Chiedo al Sindaco a che punto siamo con il Piano sicurezza urbana? Rispetto alla stesura del Piano per la sicurezza Urbana: quali sono le modalità, i tempi, i passaggi e le istituzioni e le organizzazioni che saranno coinvolte? Auspichiamo un partecipazione ampia e una responsabilizzazione diffusa.
SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO SU CHI STENDE LA MANO
Spesso ci chiediamo: è giusto o no fare l’elemosina? Chi chiede fa il furbo e cerca di ingannarci? Cosa ci fa uno con i soldi dell’elemosina? Li userà bene o male? Sono tutte domande lecite, ma a mio avviso dobbiamo evitare di farcele perchè non abbiamo gli strumenti per verificare cosa succederà dopo avere lasciato l’obolo nella mano di chi chiede. Sarebbe importante instaurare un rapporto di conoscenza con la persona che chiede e iniziare un percorso di accompagnamento, ma la persona che chiede forse non la incontreremo più. Quindi dobbiamo solo decidere (magari in pochi secondi) se fare l’elemosina oppure no. Ma se la facciamo non possiamo poi sindacare sui 2 euro che abbiamo dato. Perchè quei due euro non sono più nostri ma della persona a cui li abbiamo donati. Se il nostro desiderio di possesso e di controllo dei nostri beni si estende anche su quello che regaliamo è un problema nostro e non di chi riceve. E’ come se regaliamo un cappotto che non mettiamo più ad una persona e poi, vedendo che quella persona lo ha usato per dormire per terra, ci arrabbiassimo perchè non vogliamo che il nostro cappotto si sciupi e si sporchi. Il problema non è il nostro cappotto (che si rovinava dentro l’armadio!) ma la persona che non ha una casa ed è costretto a dormire dove capita.

IN CITTÀ C’È UN CLIMA DI CACCIA ALL’UOMO

Diversi episodi ci dicono che, dopo le Ordinanze “anti accattonaggio e anti bivacco”, si è scatenato un clima pesante in città, molto pericoloso perchè non rispetta le persone, alimenta i sospetti, fa crescere la protesta e la ricerca del capro espiatorio ma non porta a soluzioni che tutti auspichiamo.
Ieri il clima di caccia all’uomo che c’è in città ha fatto si che alcuni cittadini si sono sentiti legittimati a fotografare chi faceva elemosina ed inviare le foto in Comune in virtù delle ordinanze “anti accattonaggio”. Questo è un fatto gravissimo! Perchè la gente chiama la Polizia Municipale anziché chiamare i servizi sociali?
Ma la cosa più grave non è quella della foto a coloro che facevano l’elemosina. La cosa grave è che in questa città succedono queste cose e nessuno o quasi dice più nulla!

RICCARDO BORINI – Consigliere Comunale FBC E CIC

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Resoconto dell’assemblea pubblica del 7 nov 2013 sulle esalazioni maleodoranti a Castelferretti

senza-ric-sindaco.jpgIl controllo dal basso è faticoso ma non è barattabile“, questo fotoè il messaggio con il quale si è iniziata l’assemblea pubblica tenutasi ieri sera a Castelferretti, alla quale hanno preso parte circa 50 persone.

L’inspiegabile ostruzionismo dell’Amministrazione comunale

Dal 17 ottobre e a tutt’oggi, inspiegabilmente e violando la norma del Regolamento del Consiglio comunale che indica in 10 giorni la consegna della documentazione ai Consiglieri comunali, l’Amministrazione comunale non ci fa conoscere:

 Dalla documentazione illustrata nella serata è emerso che:

Ci domandiamo perché né il Sindaco, né l’Assessore all’Ambiente abbiano citato questo importantissimo passaggio nella comunicazione al Consiglio comunale del 12 settembre 2013 e nella risposta ad una interrogazione il 15 ottobre 2013!

Inoltre ci domandiamo perché né il Sindaco, né l’Assessore all’Ambiente abbiano notato e fatto notare che tra le sostanze monitorate durante i rilievi effettuati dal laboratorio mobile della Provincia manca il benzo-a-pirene che, invece, figura tra le sostanze prodotte nei cicli produttivi della ditta Bufarini srl e deve essere abbattuto con i sistemi di contenimento!

Il benzo-a-pirene è uno degli  idrocarburi policiclici aromatici più tossici e cancerogeni (fonte: Medici per l’Ambiente – ISDE) per il quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato un valore guida di 1 nanogrammo/mc come concentrazione media annuale!

Come mai né il Sindaco né l’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara M. hanno preteso il rilevamento anche del benzo-a-pirene?

PROPOSTE:

Liste civiche Cittadini in Comune e Falconara Bene Comune

per ulteriori approfondimenti guarda la SCHEDA

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Esalazioni a Castelferretti: giovedì 7 nov. ore 21,15 assemblea pubblica CiC/FBC con documenti mai mostrati ai cittadini dal Comune … Intanto, dopo le ripetute pressioni di CiC/FBC viene convocata la Commissione Ambiente!

convocazione commissione IVsenza-ric-sindaco.jpgFinalmente, a seguito della insistita richiesta da parte di CiC/FBC, la Commissione consiliare IV (Ambiente) è stata convocata per domani alle ore 12 presso la Sede comunale di Falconara Alta.

assemblea Castelferretti  Ricordiamo l’assemblea pubblica organizzata da CiC/FBC a Castelferretti sulle esalazioni avvertite dai cittadini per giovedì 7 novembre alle ore 21,15 nella quale verranno presentati i documenti che sono stati consegnati al nostro Consigliere Riccardo Borini e che l’Amministrazione comunale non fa conoscere ai cittadini!

Staff Liste civiche Cittadini in Comune – Falconara Bene Comune

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