“Faccia a faccia” tra l’Amministrazione comunale e la Casali srl ????? Ad oltre 2 anni dall’incendio e dall’annuncio del summit, nessuno sa se si sia svolto! La Consigliera comunale di FBC/CiC Lara Polita lo chiede con una interrogazione.

simboliE’ necessario un incontro tra il Comune, con gli amministratori ed i tecnici, e l’azienda Casali, con i suoi vertici ed addetti ai lavori“! Con questa dichiarazione rilasciata il 18 luglio 2015, l’allora Vicesindaco Clemente Rossi rassicurò i cittadini ritaglio-incendio.JPGfalconaresi che l’Amministrazione comunale di Falconara era decisa a tutelarli, a partire da un faccia a faccia con l’Azienda a cui chedere spiegazioni su quanto accaduto e garanzie per il futuro. Se questo incontro è avvenuto – e ce lo auguriamo – certamente è avvenuto all’oscuro della cittadinanza e del Consiglio comunale che non sono mai stati informati sul suo esito.

E’ per questo che la Consigliera comunale di FBC/CiC Lara Polita ha depositato un’interrogazione con la quale chiede all’Amministrazione comunale

1)      Se si è svolto l’incontro tra il Comune, con gli amministratori ed i tecnici, e l’azienda Casali, con i suoi vertici ed addetti ai lavori;

2)      Se di tale incontro è stato redatto un verbale;

casali_foto_rotoli_guaine_bruciate_2-1.jpg3)      Se da tale incontro sia scaturito un documento di impegni sottoscritto tra le parti;

4)      Nel caso si fosse svolto l’incontro, il motivo per cui non ne è stato informato il Consiglio comunale.

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Inquinamento acqua di falda zona Fiumesino di Falconara: la Provincia di Ancona avvia indagine conoscitiva sulle attività produttive esistite ed esistenti nella zona, sui pozzi ubicati nel raggio di 500 metri da quello residenziale trovato inquinato da TETRACLOROETILENE e IDROCARBURI e impone l’analisi dell’acqua su quelli a monte del pozzo! Soltanto una “soffiata” ha permesso a FBC/CiC di conoscere l’esistenza della nota della Provincia che l’Amministrazione comunale teneva nel cassetto!

simboliLa reticenza dell’Amministrazione comunale di Falconara M. su tutto ciò che riguarda l’ambiente e la salute dei cittadini è sbalorditiva e tocca sempre nuove “profondità”!

Neanche la richiesta di FBC/CiC – seduta stante – in Commissione Ambiente del 12 settembre scorso ha permesso ai Consiglieri comunali di ricevere due importanti documenti già in mano dell’Amministrazione rispettivamente dal 10 e dal 28 agosto: il primo contenente i dati elaborati dall’ARPAM sull’inquinamento dell’acqua del pozzo residenziale di Fiumesino a confine con la ex caserma, l’altro riguardante la nota della Provincia di Ancona connessa allo stesso pozzo.

La Consigliera di FBC/CiC Lara Polita ha dovuto fare un’apposita richiesta di accesso agli atti dopo la Commissione!

Cosa c’è da sapere da quei documenti?

L’analisi dell’ARPAM dice che il livello di TETRACLOROETILENE riscontrato nell’acqua del pozzo residenziale di Fiumesino vicino all’ex caserma è 6 volte superiore alla Concentrazione Soglia di Contaminazione e gli IDROCARBURI sono il triplo di quelli consentiti! Una situazione peggiore di quella riscontrata dall’analisi fatta fare da Ondaverde Onlus.

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La nota della Provincia che pubblichiamo integralmente ( leggi quì ) è molto importante poiché, oltre ad indicare la necessità dell’indagine sulle eventuali responsabilità delle attività produttive esistite ed esistenti nella zona, chiede di fornire l’elenco dei pozzi (residenziali e non) ubicati entro 500 metri dal pozzo residenziale inquinato di Fiumesino. Nella nota si chiede di analizzare l’acqua di falda dei pozzi a monte idrogeologico di quello inquinato. Nessuno potrà opporsi a quei prelievi che dovranno essere eseguiti con il supporto della Polizia Municipale. E’ evidente che è importante sapere come si dovranno muovere le indagini, sia per vigilare su un loro rapido svolgimento, sia per valutarne pubblicamente le risultanze.

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La pioggia ha trascinato verso il Fiume Esino ed il mare una quantità imprecisata di liquame ancora presente nel fosso S. Sebastiano, ma non ha lavato le responsabilità dell’Amministrazione comunale che ha voluto risparmiare sulla sua completa rimozione!

simboliLara Polita, Capogruppo consiliare delle liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune, ha ritirato la mozione depositata il 28 agosto scorso che chiedeva al Consiglio comunale di impegnare il Sindaco di Falconara a completare le 19sett2017-x-comunicato-fosso-mozione.jpgoperazioni di totale asportazione del liquame che, da metà luglio, ha inquinato il fosso S. Sebastiano e ammorbato i residenti di Castelferretti. La mozione di FBC/CiC aveva l’obiettivo di far cambiare idea all’Amministrazione comunale che, a leggere gli atti da essa prodotti, non era assolutamente intenzionata a completare l’operazione di bonifica del letto del fosso. Infatti la Delibera di Giunta n° 280 del 1 agosto 2017 che aveva approvato il verbale di somma urgenza e perizia giustificativa per interventi di rimozione inquinanti, al punto 4 del deliberato recitava “di prendere atto che, qualora fosse necessario il completamento delle operazioni di bonifica, è stato stimato un importo ulteriore pari ad € 52.508,80 IVA incl.”. Quel qualora fosse necessario era ed è del tutto INADEGUATO con la situazione che era stata riscontrata sia dal Dirigente del 3° Settore del Comune il quale (28 luglio) relazionò riguardo a una “notevole quantità ancora presente di liquami da rimuovere“, sia dall’ARPA Marche la quale (10 agosto) relazionò che gli interventi eseguiti erano stati sufficienti per la quasi totale rimozione dell’inquinante!

Le piogge dei giorni scorsi hanno indubbiamente trasportato il liquame ancora residuo nel S. Sebastiano verso il fiume Esino e, conseguentemente, verso il mare.

C’è altro da dire su che cosa risparmia questa Amministrazione comunale e su qual è la sua attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini?

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Inquinamento ex caserma Saracini: Italferr/RFI hanno fatto analisi e forniscono notizie informali al Comune di Falconara M.. Il Comune non capisce, ma si adegua!

simboliLo scenario attorno all’inquinamento della ex caserma Saracini che emerge dalle parole dell’Assessore rossi-19agosto2017.JPGall’Urbanistica del Comune di Falconara M. è il seguente:

1)      Le indagini sulla diffusione dell’inquinamento sono state fatte da Italferr per conto di RFI Spa ma il Comune è privo di informazioni adeguate al riguardo! TOP SECRET su quali inquinanti sono stati cercati, se sono stati cercati nel suolo/sottosuolo/falda, quanto è il livello di quelli trovati.

2)      Quelli di Italferr/RFI avrebbero informalmente detto (bontà loro!) al Comune di Falconara Marittima che per quello che interessa la fascia di terreno attraversata dai futuri binari del bypass “l’inquinamento è superficiale“.

3)      Inquinamento superficiale contrasta con quanto trovato dalle analisi del dicembre 2015 fatte fare dal Comune di Falconara M. in cui l’acqua di falda è risultata contaminata da Idrocarburi Totali, Alluminio, Manganese e Ferro! Per caso RFI bonificherà solo la parte che sarà interessata dalla posa dell’infrastruttura ferroviaria? Chi bonificherà la falda? Chi arresterà la possibile migrazione degli inquinanti?

4)      Dopo quasi 2 anni, nessuno ha ancora verificato se l’inquinamento dell’acqua di falda sotto la ex caserma sia migrato verso l’esterno, verso le zone residenziali!

L’Amministrazione comunale non capisce (o fa finta di non capire) e si adegua!

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Falconara M.: l’ARPAM conferma la contaminazione da Idrocarburi Totali dell’acqua del pozzo privato a monte della ex caserma … Ma c’è anche il TETRACLOROETILENE! Ordinanza del Comune che vieta l’utilizzo dell’acqua del pozzo. Il puzzle della contaminazione delle acque di falda si complica sempre di più e Lara Polita denuncia l’inadeguatezza del Comune, della Provincia e della Regione! Chiesta, per l’ennesima volta, la convocazione della Commissione Ambiente!

senza-ric-sindaco.jpgIl Comune di Falconara Marittima ha emesso l’Ordinanza ( leggi quì ) di divieto di utilizzo dell’acqua del pozzo privato ubicato a monte della ex caserma Saracini. Secondo quanto si apprende dal provvedimento datato 11 agosto 2017, l’ARPA Marche ha tramesso gli esiti delle analisi eseguite sull’acqua del pozzo in cui ha trovato Idrocarburi totali e Tetracloroetilene che superano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) stabiliti dal D.Lgs 152/2006.

Ricordiamo che il Tetracloroetilene è un solvente organico clorurato che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato come probabile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A).

L’ASUR che cosa dice? Non si sa!

La Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita, ha chiesto al Comune la relazione inviata dall’ARPAM e, per l’ennesima volta, ha chiesto l’urgente convocazione della Commissione Ambiente affinché sia fatta chiarezza sulle due criticità e sugli eventuali rischi che riguardano i cittadini dopo che l’acqua di falda di due pozzi privati a Fiumesino e Villanova sono stati contaminati da sostanze pericolose.

A tutt’oggi nessuno ha ancora stabilito da dove provengano quelle sostanze nocive.

Sulla situazione l’Amministrazione comunale sembra approssimativa e disattenta, come ha dimostrato più volte per problematiche sanitarie e ambientali.

Approssimazione di fronte ad un puzzle di contaminazione sempre più complicato.

Per esempio, dal dicembre 2015 il Comune era a conoscenza della contaminazione da Idrocarburi e Metalli dell’acqua di falda della ex caserma, ma non si è mai sognato di verificare se quella contaminazione fosse migrata all’esterno verso obiettivi residenziali.

Di più: dalle analisi fatte eseguire risulta che non ha fatto cercare se nell’acqua di falda della ex caserma vi fosse anche TETRACLOROETILENE.

Oggi, 2017, risulta che le indagini su terreno e acqua di falda della ex caserma sono in mano a Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato che opera per conto di RFI ma – secondo quanto risposto all’interrogazione di FBC/CiC il 5 aprile 2017 – non si sa nulla dei risultati delle indagini e, soprattutto, non si sa se è stato cercato anche il TETRACLOROETILENE nelle acque di falda.

Infine la Consigliera Lara Polita denuncia l’inadeguatezza di Comune, Provincia e Regione che si sono interessate alla migrazione dei contaminanti verso le residenze dei cittadini solo dopo che l’Ondaverde Onlus ha fatto le analisi in proprio risultate – purtroppo – confermate.  

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Da oltre un mese i residenti di Castelferretti denunciano esalazioni chimico industriali! L’Amministrazione comunale non dispone controlli stringenti sulla possibile provenienza. I responsabili delle esalazioni rimangono “ignoti” ancora una volta!

senza-ric-sindaco.jpgDal mese di luglio, quasi tutti i giorni, sui residenti di Castelferretti di via Romero, Allende e limitrofe si stanno abbattendo esalazioni dalla puzza chimico industriale. Se l’Amministrazione comunale avesse intenzione di risolvere il problema, basterebbe dare alla Polizia Municipale la disposizione di stazionare in zona per un po’ di serate, così si renderebbero conto di ciò che accade! Intervenire quando le esalazioni si sono disperse e il danno ambientale è avvenuto, è privo di senso ed è una presa in giro ai residenti. Per FBC/CiC è fin troppo evidente che il Comune di Falconara non sta facendo tutto ciò che è in suo potere per verificare ed individuare i responsabili delle emissioni i quali, senza controlli stringenti, godono di quel tanto di libertà da permettergli di scaricare in aria in maniera intermittente. Infine, in relazione al fatto che i cittadini segnalano ripetutamente (nel mese di luglio quasi tutti i giorni) ci chiediamo: fra quanti anni il Sindaco Brandoni e tutti gli Assessori della sua Giunta decideranno di dare disposizioni alla Polizia Municipale affinché – la sera – le zone limitrofe all’abitato siano pattugliate?

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