L’interrogazione di FBC/CiC costringe l’Amministrazione comunale di Falconara a comunicare l’esclusione dal finanziamento governativo del progetto di riqualificazione dell’ex scuola Lorenzini di Villanova! E’ il risultato della Giunta “MANDRAKISTA” che nel 2015 ha scelto di giocare alla LOTTERIA delle aree urbane degradate contro altri 451 concorrenti piuttosto che concludere la trattativa di concessione con la BLU Pubblica Assistenza che avrebbe riqualificato l’edificio a proprie spese!

simboliChe tipo di reazione può suscitare in seno all’Amministrazione comunale la notizia (appresa nel corso del Consiglio immagine-def.JPGdel 20 settembre solo perché FBC/CiC l’hanno sollecitata con una interrogazione!) che il progetto di riqualificazione delle ex scuole Lorenzini di Villanova è stato escluso dal finanziamento del Bando per le AREE URBANE DEGRADATE (DPCM del 15 ottobre 2015)?(leggi quì la risposta)

Vediamole:
– Che SFORTUNA, il progetto si è classificato 57° mentre sono stati finanziati progetti fino al 46°.
COLPA del Governo centrale che ha ridotto il budget disponibile da 194 a 78 Milioni!
Tutte e due le reazioni scaricano la responsabilità su altri o su altro da se.
Tutte e due indicano una mala gestione di un bene pubblico che, in questo caso, si chiama ex scuola Lorenzini nel quartiere Villanova.
Il 14 febbraio 2016 Lara Polita aveva azzeccato ciò che sarebbe accaduto: “Il bando vedrà l’agguerrita concorrenza di altre centinaia e centinaia di situazioni degradate in giro per l’Italia, riportando nell’incognita il destino di un importante edificio per il quartiere Villanova“.
Quando un’Amministrazione comunale in 9 anni di governo sceglie solo di partecipare ad una vera e propria LOTTERIA per riqualificare un edificio del suo patrimonio a Villanova, significa che ha una pesante corresponsabilità oggettiva nell’aver trasformato il quartiere in un’AREA URBANA DEGRADATA!
L’Amministrazione Brandoni non ha mai messo un soldo delle casse comunali per un intervento di riqualificazione o manutenzione dell’ex scuola: bastavano circa 150Mila Euro, ma ha scelto di imbarcarsi in una LOTTERIA che, se vinta, avrebbe costretto il Comune a mettercene 400Mila, pena la perdita del finanziamento governativo!
Hanno scelto la gallina domani piuttosto che l’uovo oggi, e questa è una scelta da veri scommettitori, non da amministratori del patrimonio pubblico!
La storia che inchioda l’Amministrazione comunale falconarese è scritta sui quotidiani e su un verbale delle Commissioni consiliari II^ e III^ del 27 marzo 2014! leggi quì

Gennaio 2014: l’Assessore Astolfi, pur di cacciare dalle Lorenzini le associazioni Acchiappasogni, Iride, L’Isola, Ambasciata dei Diritti, Ondaverde e Comitato Villanova, estromise prepotentemente l’Assessore alla Cultura Signorini da ogni competenza la quale, con viltà, tacque sui concreti progetti che aveva in cantiere con quelle associazioni!

corriere-a-3-0tt2014.jpgAd Ottobre 2014 si stava concludendo la trattativa tra l’Assessore Astolfi e la BLU Pubblica Assistenza che avrebbe avuto in concessione l’edificio ed in cambio lo avrebbe riqualificato (circa 150Mila Euro di investimento) sia per le sue esigenze che con spazi sociali per il quartiere!
COSTO ZERO PER IL COMUNE, che avrebbe mantenuto proprietà e spazi necessari al Centro del Riuso.
Quella trattativa sulla cui anomala conduzione da parte dell’Assessore al Patrimonio Astolfi (non esiste nemmeno un verbale degli incontri ma solo dichiarazioni e articoli sui quotidiani) avevamo deciso di soprassedere pur di poter vedere un futuro per l’ex scuola, fu improvvisamente buttata all’aria (dicembre 2015) dall’Amministrazione comunale per mano dell’ex Assessore ai Servizi Sociali Marcatili il quale addusse un debito pendente (37.000 Euro) della BLU nei confronti del Comune.
A quest’ora, dopo quasi 3 anni, il progetto della BLU sarebbe arrivato a buon punto, mentre oggi non rimane che sperare che nei prossimi 3 anni il Governo di Roma riapra il portafoglio per far scorrere la graduatoria al 57° posto.
Intanto l’Amministrazione comunale ha reso Villanova ancor più AREA URBANA DEGRADATA!

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La pioggia ha trascinato verso il Fiume Esino ed il mare una quantità imprecisata di liquame ancora presente nel fosso S. Sebastiano, ma non ha lavato le responsabilità dell’Amministrazione comunale che ha voluto risparmiare sulla sua completa rimozione!

simboliLara Polita, Capogruppo consiliare delle liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune, ha ritirato la mozione depositata il 28 agosto scorso che chiedeva al Consiglio comunale di impegnare il Sindaco di Falconara a completare le 19sett2017-x-comunicato-fosso-mozione.jpgoperazioni di totale asportazione del liquame che, da metà luglio, ha inquinato il fosso S. Sebastiano e ammorbato i residenti di Castelferretti. La mozione di FBC/CiC aveva l’obiettivo di far cambiare idea all’Amministrazione comunale che, a leggere gli atti da essa prodotti, non era assolutamente intenzionata a completare l’operazione di bonifica del letto del fosso. Infatti la Delibera di Giunta n° 280 del 1 agosto 2017 che aveva approvato il verbale di somma urgenza e perizia giustificativa per interventi di rimozione inquinanti, al punto 4 del deliberato recitava “di prendere atto che, qualora fosse necessario il completamento delle operazioni di bonifica, è stato stimato un importo ulteriore pari ad € 52.508,80 IVA incl.”. Quel qualora fosse necessario era ed è del tutto INADEGUATO con la situazione che era stata riscontrata sia dal Dirigente del 3° Settore del Comune il quale (28 luglio) relazionò riguardo a una “notevole quantità ancora presente di liquami da rimuovere“, sia dall’ARPA Marche la quale (10 agosto) relazionò che gli interventi eseguiti erano stati sufficienti per la quasi totale rimozione dell’inquinante!

Le piogge dei giorni scorsi hanno indubbiamente trasportato il liquame ancora residuo nel S. Sebastiano verso il fiume Esino e, conseguentemente, verso il mare.

C’è altro da dire su che cosa risparmia questa Amministrazione comunale e su qual è la sua attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini?

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Inquinamento ex caserma Saracini: Italferr/RFI hanno fatto analisi e forniscono notizie informali al Comune di Falconara M.. Il Comune non capisce, ma si adegua!

simboliLo scenario attorno all’inquinamento della ex caserma Saracini che emerge dalle parole dell’Assessore rossi-19agosto2017.JPGall’Urbanistica del Comune di Falconara M. è il seguente:

1)      Le indagini sulla diffusione dell’inquinamento sono state fatte da Italferr per conto di RFI Spa ma il Comune è privo di informazioni adeguate al riguardo! TOP SECRET su quali inquinanti sono stati cercati, se sono stati cercati nel suolo/sottosuolo/falda, quanto è il livello di quelli trovati.

2)      Quelli di Italferr/RFI avrebbero informalmente detto (bontà loro!) al Comune di Falconara Marittima che per quello che interessa la fascia di terreno attraversata dai futuri binari del bypass “l’inquinamento è superficiale“.

3)      Inquinamento superficiale contrasta con quanto trovato dalle analisi del dicembre 2015 fatte fare dal Comune di Falconara M. in cui l’acqua di falda è risultata contaminata da Idrocarburi Totali, Alluminio, Manganese e Ferro! Per caso RFI bonificherà solo la parte che sarà interessata dalla posa dell’infrastruttura ferroviaria? Chi bonificherà la falda? Chi arresterà la possibile migrazione degli inquinanti?

4)      Dopo quasi 2 anni, nessuno ha ancora verificato se l’inquinamento dell’acqua di falda sotto la ex caserma sia migrato verso l’esterno, verso le zone residenziali!

L’Amministrazione comunale non capisce (o fa finta di non capire) e si adegua!

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Falconara M.: l’ARPAM conferma la contaminazione da Idrocarburi Totali dell’acqua del pozzo privato a monte della ex caserma … Ma c’è anche il TETRACLOROETILENE! Ordinanza del Comune che vieta l’utilizzo dell’acqua del pozzo. Il puzzle della contaminazione delle acque di falda si complica sempre di più e Lara Polita denuncia l’inadeguatezza del Comune, della Provincia e della Regione! Chiesta, per l’ennesima volta, la convocazione della Commissione Ambiente!

senza-ric-sindaco.jpgIl Comune di Falconara Marittima ha emesso l’Ordinanza ( leggi quì ) di divieto di utilizzo dell’acqua del pozzo privato ubicato a monte della ex caserma Saracini. Secondo quanto si apprende dal provvedimento datato 11 agosto 2017, l’ARPA Marche ha tramesso gli esiti delle analisi eseguite sull’acqua del pozzo in cui ha trovato Idrocarburi totali e Tetracloroetilene che superano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) stabiliti dal D.Lgs 152/2006.

Ricordiamo che il Tetracloroetilene è un solvente organico clorurato che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato come probabile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A).

L’ASUR che cosa dice? Non si sa!

La Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita, ha chiesto al Comune la relazione inviata dall’ARPAM e, per l’ennesima volta, ha chiesto l’urgente convocazione della Commissione Ambiente affinché sia fatta chiarezza sulle due criticità e sugli eventuali rischi che riguardano i cittadini dopo che l’acqua di falda di due pozzi privati a Fiumesino e Villanova sono stati contaminati da sostanze pericolose.

A tutt’oggi nessuno ha ancora stabilito da dove provengano quelle sostanze nocive.

Sulla situazione l’Amministrazione comunale sembra approssimativa e disattenta, come ha dimostrato più volte per problematiche sanitarie e ambientali.

Approssimazione di fronte ad un puzzle di contaminazione sempre più complicato.

Per esempio, dal dicembre 2015 il Comune era a conoscenza della contaminazione da Idrocarburi e Metalli dell’acqua di falda della ex caserma, ma non si è mai sognato di verificare se quella contaminazione fosse migrata all’esterno verso obiettivi residenziali.

Di più: dalle analisi fatte eseguire risulta che non ha fatto cercare se nell’acqua di falda della ex caserma vi fosse anche TETRACLOROETILENE.

Oggi, 2017, risulta che le indagini su terreno e acqua di falda della ex caserma sono in mano a Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato che opera per conto di RFI ma – secondo quanto risposto all’interrogazione di FBC/CiC il 5 aprile 2017 – non si sa nulla dei risultati delle indagini e, soprattutto, non si sa se è stato cercato anche il TETRACLOROETILENE nelle acque di falda.

Infine la Consigliera Lara Polita denuncia l’inadeguatezza di Comune, Provincia e Regione che si sono interessate alla migrazione dei contaminanti verso le residenze dei cittadini solo dopo che l’Ondaverde Onlus ha fatto le analisi in proprio risultate – purtroppo – confermate.  

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Da oltre un mese i residenti di Castelferretti denunciano esalazioni chimico industriali! L’Amministrazione comunale non dispone controlli stringenti sulla possibile provenienza. I responsabili delle esalazioni rimangono “ignoti” ancora una volta!

senza-ric-sindaco.jpgDal mese di luglio, quasi tutti i giorni, sui residenti di Castelferretti di via Romero, Allende e limitrofe si stanno abbattendo esalazioni dalla puzza chimico industriale. Se l’Amministrazione comunale avesse intenzione di risolvere il problema, basterebbe dare alla Polizia Municipale la disposizione di stazionare in zona per un po’ di serate, così si renderebbero conto di ciò che accade! Intervenire quando le esalazioni si sono disperse e il danno ambientale è avvenuto, è privo di senso ed è una presa in giro ai residenti. Per FBC/CiC è fin troppo evidente che il Comune di Falconara non sta facendo tutto ciò che è in suo potere per verificare ed individuare i responsabili delle emissioni i quali, senza controlli stringenti, godono di quel tanto di libertà da permettergli di scaricare in aria in maniera intermittente. Infine, in relazione al fatto che i cittadini segnalano ripetutamente (nel mese di luglio quasi tutti i giorni) ci chiediamo: fra quanti anni il Sindaco Brandoni e tutti gli Assessori della sua Giunta decideranno di dare disposizioni alla Polizia Municipale affinché – la sera – le zone limitrofe all’abitato siano pattugliate?

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Comune di Falconara Marittima: la “TASSA DI DAMOCLE” dei rifiuti scarsamente differenziati continuerà ad abbattersi sulle tasche dei cittadini! L’Assessore Astolfi annuncia attivazioni del porta a porta con il contagocce per non ammettere il fallimento della prossimità che inchioda il Comune a solo il 55% di raccolta differenziata!

senza-ric-sindaco.jpg Il 16 giugno scorso è uscito un comunicato dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara M. nel quale si annuncia una “mini rivoluzione nella raccolta dei rifiuti a Villanova” dove si introdurrà il metodo porta a porta (pap) in sostituzione del metodo di prossimità.

mappa-pap-definitiva.JPG Quando il comunicato recita che “la differenziata di prossimità ha consentito all’amministrazione di incrementare gradualmente il quantitativo di raccolta fino a raggiungere il 55 percento in tutta la città“, di fatto la realtà viene mistificata poiché i cittadini falconaresi stanno pagando dal 2010 salate sanzioni a causa del solo 55% di differenziazione dei rifiuti dovuto proprio al metodo della prossimità voluto e adottato dall’Amministrazione comunale in accordo con Marche Multiservizi/HERA.

Così oggi l’Assessore Astolfi e i suoi sodali – Sindaco Brandoni e Assessori Signorini, Rossi, Fiorentini, Mondaini e Marche Multiservizi – pur di non ammettere il fallimento della prossimità introducono con il contagocce il sistema di raccolta pap nel tentativo di raggiungere quel 65% di differenziazione dei rifiuti che metterebbe fine al fendente annuale della “TASSA DI DAMOCLE” sulle tasche dei falconaresi.

L’attivazione del pap a Villanova si aggiungerà a quello storico di Palombina Vecchia e a quelli del cosiddetto “contagocce” degli ultimi anni: via Barcaglione e Castello di Barcaglione, Fiumesino, zona CIAF (via del Consorzio).

Ma non basterà!

I nostri calcoli che da anni diffondiamo non sono mai stati smentiti dall’Amministrazione comunale: dal 2011 al 2015 circa 645.000 Euro è la cifra AGGIUNTIVA che la Giunta Brandoni ha fatto pagare ai falconaresi per il conferimento in discarica dei rifiuti!

Nel marzo scorso l’Assessore al Bilancio Mondaini ha indirettamente confermato quanto sosteniamo da tempo: i Falconaresi pagano un costo aggiuntivo di “150/200 Mila Euro all’anno di quota variabile di tassa rifiuti”!

Ma nulla cambia. Non paga Pantalone, pagano i falconaresi!

p.s.: purtroppo i Falconaresi non sono fortunati come il principe Damocle al quale la spada sospesa e trattenuta da un crine di cavallo non cadde mai addosso, ma funzionò da ammonimento! Per i Falconaresi il crine di cavallo si spezza ogni anno! 

Staff comunicazione liste civiche Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune

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